Sexting: l'inizio con M
di
AlexW
genere
masturbazione
Salve a tutti, voglio iniziare questo racconto dicendo prima due cose. Amo questo sito, sono uno dei classici lettori che ora vogliono cimentarsi nella scrittura di qualche racconto. Dunque qualche giorno fa ho deciso di iniziare a raccontare le mie avventure e le mie fantasie più nascoste. Spero che vi piaceranno.
Mi chiamo Alessandro ma gli amici mi chiamano Alex, ho 21 anni e vivo a Torino per frequentare l'università. Sono fidanzato e so cosa penserete alla fine del racconto, che sono uno stronzo, ma fatemi spiegare con calma. Ho sempre pensato che amore e sesso non sempre vanno di pari passo, lei la amo molto ma amo sperimentare, amo il sesso in ogni sua forma e so che lei certe mie perversioni non le attuerebbe mai. Ma torniamo al racconto in se.
Tutto è iniziato durante il lockdown quando io sono rimasto bloccato a casa dei miei genitori e la mia ragazza a Torino. Esatto, non sono proprio di Torino ma di un piccolo paesino sul confine tra Lombardia e Piemonte. All'inizio di questa situazione io e la mia lei risolvemmo il problema facendo sesso telefonico. Questo tipo di rimedio è il mio preferito, amo sentire le ragazze godere, gemere, squittire mentre con le loro dita o con qualche oggetto si masturbano fino a raggiungere l'orgasmo direttamente nel mio orecchio. Ma dopo qualche settimana dovemmo fermarci dato che la sorella si trasferì nella sua camera. Non ho mai capito il motivo ma devo ammettere che mi girarono molto le palle.
Per ovviare al problema facemmo sexting nei momenti in cui era sola ma questo dopo poco mi stufò, non godevo appieno quando facevamo così. Infatti dopo poco mentre lei mi scriveva che veniva io ero lì con un cazzo ancora duro che necessitava di schizzare.
Dovevo quindi trovare un modo per soddisfarmi appieno. E quale modo era il più semplice?
Ovviamente andai su Pornhub, cercai ogni genere di video. Blowjob, anal, trheesome, interracial, cuckold...
Ma anch'esso mi stufò dopo un po'.
Tutto è cambiato un pomeriggio di aprile quando durante una delle mie chiacchierate su omegle conobbi lei, Martina.
Aveva 18 anni ma sapeva come prendermi, parlammo del più e del meno. Era di Biella, aveva una sorella ed era al liceo. Parlo di lei al passato per un motivo che vi racconterò in seguito, magari in un altro racconto se questo che scrivo andrà bene. Vedremo.
Comunque io e Martina continuammo a parlare per un bel po'.
"quindi come mai sei qui?" le scrivo io mentre ero stravaccato sul letto.
"bah, mi annoio tu?" mi risponde lei.
Cristo odio quando ti rispondo con bah, mi da il senso di una persona scazzata che parla con te solo perché è obbligata, ma andiamo avanti.
"sarò sincero, sono mesi che non scopo e cercavo un po' di divertimento"
"ah si? e da quanto?"
"tre mesi" mento spudoratamente ma quando lo faccio a volte le ragazze sono più propense a darmi una mano, in tutti i sensi.
"cristo, più di me ahaha io da un paio di mesi" in quel momento che lei ci sta di brutto allora vado a raccontarle del mio amore per il mondo del sesso e del mondo del porno.
Lei fa lo stesso con me e ci mettiamo a raccontare cazzatine, io amo i porno violenti lei pure e bla bla.
Andiamo avanti ancora poco e lei dice "se hai kik possiamo sentirci" due minuti e siamo lì a parlare.
"come mai ti sei voluta spostare qui?" le chiedo io
"per sentirci più spesso e poi chissà"
La ragazzina sapeva già cosa voleva e io ero felice di accontentarla.
"cosa c'è? a parlare di cazzi e di porno ti è venuta voglia?"
"abbastanza, mi manca avere un cazzo per me che mi fotte per bene" a queste parole il mio cazzo diventa di marmo e lo tiro fuori dalle mutande.
"se vuoi possiamo farlo qui se ti va, l'hai mai fatto?" domanda stupida ma voglio far finta che sia una di quelle verginelle che parla molto ma non scopa, ma mi sbaglio subito.
"si, non saresti il primo che mi fotte qui" lo prendo in mano e inizio a muoverla lentamente.
"allora toccati ragazzina" lei mi dice che si mette le dita dentro le mutandine e si stuzzica il clitoride. Io vado lievemente più veloce. Ci immaginiamo al nostro fianco che ci masturbiamo a vicenda. Mi dice che le metto le dita dentro, io le rispondo che sarebbero due per abituarla. Gemo nella mia camera e lei fa lo stesso. Il mio glande è completamente scappellato. Vado sempre più veloce mentre lei mi dice che mi appoggerebbe la sua mano sulla cappella scoperta per segarmi. Faccio un gemito strozzato, non sono solo in casa e non posso fare molto rumore.
"mettimi un terzo dito" mugugna certamente lei. Eseguo e vado al massimo. mi dice che gode, che geme, che ansima. Me la immagino sdraiata nel letto che inarca la schiena e con la bocca aperta dal godimento.
Andiamo entrambi più veloce.
"mi manca poco" le scrivo mentre sento il mio cazzo pulsare sulla mia mano.
"anche a me padrone" mi scrive lei.
Andiamo più veloci, ansimanti.
"vienimi addosso" scrive ancora lei.
Schizzo copiosamente prendendomi il petto e imbrattandomi la mano.
Anche lei viene con una scossa di piacere totale.
Mi manda una foto, le sue tre dita bagnate dai suoi umori.
Ricambio mostrandole la mia mano imbrattata della mia sborra.
"la leccherei tutta se fossi li" risponde poi lei.
Mi chiamo Alessandro ma gli amici mi chiamano Alex, ho 21 anni e vivo a Torino per frequentare l'università. Sono fidanzato e so cosa penserete alla fine del racconto, che sono uno stronzo, ma fatemi spiegare con calma. Ho sempre pensato che amore e sesso non sempre vanno di pari passo, lei la amo molto ma amo sperimentare, amo il sesso in ogni sua forma e so che lei certe mie perversioni non le attuerebbe mai. Ma torniamo al racconto in se.
Tutto è iniziato durante il lockdown quando io sono rimasto bloccato a casa dei miei genitori e la mia ragazza a Torino. Esatto, non sono proprio di Torino ma di un piccolo paesino sul confine tra Lombardia e Piemonte. All'inizio di questa situazione io e la mia lei risolvemmo il problema facendo sesso telefonico. Questo tipo di rimedio è il mio preferito, amo sentire le ragazze godere, gemere, squittire mentre con le loro dita o con qualche oggetto si masturbano fino a raggiungere l'orgasmo direttamente nel mio orecchio. Ma dopo qualche settimana dovemmo fermarci dato che la sorella si trasferì nella sua camera. Non ho mai capito il motivo ma devo ammettere che mi girarono molto le palle.
Per ovviare al problema facemmo sexting nei momenti in cui era sola ma questo dopo poco mi stufò, non godevo appieno quando facevamo così. Infatti dopo poco mentre lei mi scriveva che veniva io ero lì con un cazzo ancora duro che necessitava di schizzare.
Dovevo quindi trovare un modo per soddisfarmi appieno. E quale modo era il più semplice?
Ovviamente andai su Pornhub, cercai ogni genere di video. Blowjob, anal, trheesome, interracial, cuckold...
Ma anch'esso mi stufò dopo un po'.
Tutto è cambiato un pomeriggio di aprile quando durante una delle mie chiacchierate su omegle conobbi lei, Martina.
Aveva 18 anni ma sapeva come prendermi, parlammo del più e del meno. Era di Biella, aveva una sorella ed era al liceo. Parlo di lei al passato per un motivo che vi racconterò in seguito, magari in un altro racconto se questo che scrivo andrà bene. Vedremo.
Comunque io e Martina continuammo a parlare per un bel po'.
"quindi come mai sei qui?" le scrivo io mentre ero stravaccato sul letto.
"bah, mi annoio tu?" mi risponde lei.
Cristo odio quando ti rispondo con bah, mi da il senso di una persona scazzata che parla con te solo perché è obbligata, ma andiamo avanti.
"sarò sincero, sono mesi che non scopo e cercavo un po' di divertimento"
"ah si? e da quanto?"
"tre mesi" mento spudoratamente ma quando lo faccio a volte le ragazze sono più propense a darmi una mano, in tutti i sensi.
"cristo, più di me ahaha io da un paio di mesi" in quel momento che lei ci sta di brutto allora vado a raccontarle del mio amore per il mondo del sesso e del mondo del porno.
Lei fa lo stesso con me e ci mettiamo a raccontare cazzatine, io amo i porno violenti lei pure e bla bla.
Andiamo avanti ancora poco e lei dice "se hai kik possiamo sentirci" due minuti e siamo lì a parlare.
"come mai ti sei voluta spostare qui?" le chiedo io
"per sentirci più spesso e poi chissà"
La ragazzina sapeva già cosa voleva e io ero felice di accontentarla.
"cosa c'è? a parlare di cazzi e di porno ti è venuta voglia?"
"abbastanza, mi manca avere un cazzo per me che mi fotte per bene" a queste parole il mio cazzo diventa di marmo e lo tiro fuori dalle mutande.
"se vuoi possiamo farlo qui se ti va, l'hai mai fatto?" domanda stupida ma voglio far finta che sia una di quelle verginelle che parla molto ma non scopa, ma mi sbaglio subito.
"si, non saresti il primo che mi fotte qui" lo prendo in mano e inizio a muoverla lentamente.
"allora toccati ragazzina" lei mi dice che si mette le dita dentro le mutandine e si stuzzica il clitoride. Io vado lievemente più veloce. Ci immaginiamo al nostro fianco che ci masturbiamo a vicenda. Mi dice che le metto le dita dentro, io le rispondo che sarebbero due per abituarla. Gemo nella mia camera e lei fa lo stesso. Il mio glande è completamente scappellato. Vado sempre più veloce mentre lei mi dice che mi appoggerebbe la sua mano sulla cappella scoperta per segarmi. Faccio un gemito strozzato, non sono solo in casa e non posso fare molto rumore.
"mettimi un terzo dito" mugugna certamente lei. Eseguo e vado al massimo. mi dice che gode, che geme, che ansima. Me la immagino sdraiata nel letto che inarca la schiena e con la bocca aperta dal godimento.
Andiamo entrambi più veloce.
"mi manca poco" le scrivo mentre sento il mio cazzo pulsare sulla mia mano.
"anche a me padrone" mi scrive lei.
Andiamo più veloci, ansimanti.
"vienimi addosso" scrive ancora lei.
Schizzo copiosamente prendendomi il petto e imbrattandomi la mano.
Anche lei viene con una scossa di piacere totale.
Mi manda una foto, le sue tre dita bagnate dai suoi umori.
Ricambio mostrandole la mia mano imbrattata della mia sborra.
"la leccherei tutta se fossi li" risponde poi lei.
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