Il sogno
di
Bimbo bello
genere
sentimentali
Quando avevo letto il suo primo racconto, un qualcosa di indefinito, si era impadronito dei miei sensi e delle mie emozioni. Trasparivano le sue chiare origini toscane, rafforzate dalla tipica e contagiosa serenità d'animo che poi tanto serena non era.
Forse fu proprio tutto ciò ad attrarre la mia attenzione, avevo captato un vulcano in ebollizione pronto ad esplodere in miriadi di lapilli colorati.
I miei commenti, le sue risposte, il mio trasporto ed il suo stare al gioco, bello da impazzire.
La prima di un infinità di mail, a volte dolci a volte piccanti ma sempre nelle regole del gioco.
Man mano che passavano i giorni cresceva il desiderio di intimità, di complicità e la fortuna poi dichiarata di non abitare così vicini da aver la possibilità di fare una pazzia....
Quando vidi il suo volto, nella fotografia che mi aveva mandato, ebbi un colpo al cuore, i suoi capelli ramati ed il suo sorriso si impadronirono dei miei sogni più segreti...e ricorrenti.
So che stai leggendo e cercherò di farti presenza viva di ciò che da più notti affolla i miei pensieri.
Entro in una stanza, nella quale spicca un letto matrimoniale, sul quale carponi, ci sei tu che indossi solo un paio di slip ed un reggiseno di color verde.
La prima cosa che mi colpisce, è il tuo splendido e desiderato lato B, quando senti i miei passi, volti la testa verso di me e sorridi.
Uno di quei sorrisi che fanno fermare il cuore, uno di quei sorrisi che fanno perdere il fiato, quel sorriso che mi ha accarezzato l'anima.
Avanzo lentamente ma non ti muovi, appoggio le mie labbra sulla tua pelle bianca come il latte e percorro i due emisferi divisi da una striscia minuscola di stoffa verde.
Sento il tuo respiro aumentare, mentre mi giunge alle narici il tuo profumo di femmina, calda e arrendevole. La mia lingua, risale lungo la spina dorsale, arrivando al gancetto del reggiseno a fascia che una volta sganciato precipita sulle lenzuola.
Le mie labbra si nutrono del tuo profumo, mentre i miei denti dolcemente mordicchiano la parte posteriore del tuo collo.
Intanto le mie parole sussurrate alle tue orecchie, fanno il loro corso producendo flebili lamenti di piacere.
La mia lingua gioca con i tuoi lobi, mentre i tuoi capezzoli sembrano spilli appuntiti, pronti a forare le coltri, se le tue braccia dovessero cedere. Ti sussurro di non muoverti, mentre le mie labbra si posano sulle tue e le nostre lingue giocano alla ricerca di ciò che ci siamo più volte promessi.
Scendo lungo il tuo collo, mentre supino scivolo fra le tue braccia tese, le mie labbra afferrano il tuo capezzolo sempre più turgido giocando a farti soffrire per il piacere.
Lascio il capezzolo bagnato di saliva e soffio dolcemente ad asciugarlo in un piacevole contrasto di emozioni.
Mi giunge la tua voce dove mi scongiuri di non farti impazzire di voglia ma di regalarti piacere. Sordo alle tue richieste continua la mia discesa verso la felicità.
La lingua gioca con il tuo ombelico, mentre mi accorgo di non averti ancora sfiorata con le mani. Scendo ancora e chiaro mi giunge l'aroma ed il profumo del tuo miele ormai condensato in un attesa che sembra non finire mai...
Un rumore sordo e tanto odiato, mi dice che è ora di alzarmi, la sveglia suona da un po', rivedo il tuo sorriso e ti do appuntamento alla prossima notte.
Forse fu proprio tutto ciò ad attrarre la mia attenzione, avevo captato un vulcano in ebollizione pronto ad esplodere in miriadi di lapilli colorati.
I miei commenti, le sue risposte, il mio trasporto ed il suo stare al gioco, bello da impazzire.
La prima di un infinità di mail, a volte dolci a volte piccanti ma sempre nelle regole del gioco.
Man mano che passavano i giorni cresceva il desiderio di intimità, di complicità e la fortuna poi dichiarata di non abitare così vicini da aver la possibilità di fare una pazzia....
Quando vidi il suo volto, nella fotografia che mi aveva mandato, ebbi un colpo al cuore, i suoi capelli ramati ed il suo sorriso si impadronirono dei miei sogni più segreti...e ricorrenti.
So che stai leggendo e cercherò di farti presenza viva di ciò che da più notti affolla i miei pensieri.
Entro in una stanza, nella quale spicca un letto matrimoniale, sul quale carponi, ci sei tu che indossi solo un paio di slip ed un reggiseno di color verde.
La prima cosa che mi colpisce, è il tuo splendido e desiderato lato B, quando senti i miei passi, volti la testa verso di me e sorridi.
Uno di quei sorrisi che fanno fermare il cuore, uno di quei sorrisi che fanno perdere il fiato, quel sorriso che mi ha accarezzato l'anima.
Avanzo lentamente ma non ti muovi, appoggio le mie labbra sulla tua pelle bianca come il latte e percorro i due emisferi divisi da una striscia minuscola di stoffa verde.
Sento il tuo respiro aumentare, mentre mi giunge alle narici il tuo profumo di femmina, calda e arrendevole. La mia lingua, risale lungo la spina dorsale, arrivando al gancetto del reggiseno a fascia che una volta sganciato precipita sulle lenzuola.
Le mie labbra si nutrono del tuo profumo, mentre i miei denti dolcemente mordicchiano la parte posteriore del tuo collo.
Intanto le mie parole sussurrate alle tue orecchie, fanno il loro corso producendo flebili lamenti di piacere.
La mia lingua gioca con i tuoi lobi, mentre i tuoi capezzoli sembrano spilli appuntiti, pronti a forare le coltri, se le tue braccia dovessero cedere. Ti sussurro di non muoverti, mentre le mie labbra si posano sulle tue e le nostre lingue giocano alla ricerca di ciò che ci siamo più volte promessi.
Scendo lungo il tuo collo, mentre supino scivolo fra le tue braccia tese, le mie labbra afferrano il tuo capezzolo sempre più turgido giocando a farti soffrire per il piacere.
Lascio il capezzolo bagnato di saliva e soffio dolcemente ad asciugarlo in un piacevole contrasto di emozioni.
Mi giunge la tua voce dove mi scongiuri di non farti impazzire di voglia ma di regalarti piacere. Sordo alle tue richieste continua la mia discesa verso la felicità.
La lingua gioca con il tuo ombelico, mentre mi accorgo di non averti ancora sfiorata con le mani. Scendo ancora e chiaro mi giunge l'aroma ed il profumo del tuo miele ormai condensato in un attesa che sembra non finire mai...
Un rumore sordo e tanto odiato, mi dice che è ora di alzarmi, la sveglia suona da un po', rivedo il tuo sorriso e ti do appuntamento alla prossima notte.
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