Il ferragosto
di
The Helsinki
genere
gay
Era il 2016,avevamo organizzato di passare il ferragosto ad Ischia facendo un falò. Una grande comitiva di ragazzi e ragazze. Tra questi anche Antony. Antony e io eravamo gli unici single del gruppo ed Antony era anche gay.
Cominciammo la serata mangiando bevendo e scherzando senza contegno così a fine serata tutti erano ubriachi e ad alcuni svenuti. Antony però era ancora mezzo sobrio, ed io pure. Così pensai di approfittare di quella situazione e provarci. Nessuno faceva caso a noi anche perché tutti erano ormai crollati dalla sbornia. Antony si strinse a me vicino al fuoco e mi bació, io ricambiai subito infilando la lingua a cercare la sua. Il mio pene si irrigidì appena Antony poggió la sua mano ad accarezzarlo. Ci alzammo e ci spostammo da una parte poi isolata. Trovammo una specie di grotta sulla spiaggia dove non c'era nessuno per molti metri. Ci eravamo portati un Asciugamano che stendemmo a terra ed i preservativi. Antony mi spoglió dolcemente continuando a baciarmi e lo stesso feci io con lui. Ci trovammo nudi in poco tempo, io steso sulla sabbia ed lui su di me. Mi leccó ogni centimetro del corpo: dal collo fino al torace continuando a scendere all'inguine. Il mio pisello era perfettamente dritto in piedi. Lo leccó dalle palle alla capocchia e viceversa. Lo prese del tutto in bocca e cominció a pompare con voracità. La saliva colava sul glande, poi scese più giù ed arrivó ai piedi. Li annusó e li leccó uno per volta. Lo osservavo gemendo in silenzio, mi piaceva ciò che stavo subendo. Alzó le mie gambe fino ad avere il mio ano in faccia e lo leccó a fondo succhiando e sputando sul mio buco. Infiló il preservativo e diresse la capocchia verso il mio culo. Entró con facilità grazie alla saliva che ricopriva l'ano ed inizió il viggio dentro me. Antony era bravissimo, mi scopava accarezzandomi le gambe, rilasciava succhiotti sul mio petto e leccava mento e collo e intermittenza. Presi il suo volto tra le mani e lo baciai. Intanto gemevo nella sua bocca. Alzò nuovamente le mie gambe continuando a scoparmi. Ora lo sentivo ancora più dentro. Antony si morse il labbro mentre mi fissava negli occhi. Tenne le mie gambe sollevate per baciarmi ancora i piedi. Si fermò per cambiare posizione. Mi mise a pecora davanti a lui e di nuovo entró nel mio culo. Appoggió le mani dietro la mia schiena e riprese a fottermi, più forte stavolta. Lo pregai di continuare, lui mi scopava ed io gemevo sempre di più, il suo cazzo ormai era mio, le mie chiappe grondavano di sudore. Uscì ancora da me lasciandomi in sospeso, si sistemò sulla sabbia e mi fece sedere su di lui. Scopammo così, con la sua faccia che mi leccava il petto, le mie braccia a circondargli il collo, le nostre gambe intrecciate. Ansimavamo entrambi intensamente, stavo veramente esplodendo di piacere. Antony mi bació ancora. La sua lingua furiosa mi invase, le sue mani mi tennero ancorato a lui mentre finalmente si liberò dentro di me sborrando per vari secondi. Ci stendemmo due minuti per riprenderci poi Antony si sedette sulla mia faccia. Leccai affamato il culo del mio amico che non desiderava altro che essere scopato:Lo accontentai subito. Messo il preservativo feci sedere Antony su di me dandomi la schiena. Si mosse su e giù tenendosi alle mie gambe. Il suo culo rasato mi reclamava ogni volta che saliva per poi riscendere assorbendo il mio cazzo. Senza uscire lo posizionai a pecora e lo trombai in quel modo. Schiaffeggiai le sue chiappe e lui gemette ad alta voce. Noncuranti del fatto che qualcuno ci avesse potuto sentire continuammo la nostra scopata senza fermarci. Ormai ero completamente fuori controllo. Lo girai con la schiena sulla sabbia e facemmo sesso tenendoci per mano. Lo baciai con la lingua, morsi il suo collo, le sue orecchie. Strinsi le sue chiappe, poi accarezzai le cosce. I suoi piedi mi sfioravano il culo. Li alzai sulla mia testa e li leccai come aveva fatto lui poco fa con i miei. Avevano un sapore particolare, mi piacevano. Sentii che stavo per venire così uscii dal suo buco, tolsi il profilattico e con i suoi piedi mi segai fino a sborrare sul suo torace. Mi stesi a fianco a lui per riprendermi poi ci buttammo a mare e ci rinfrescammo.
Cominciammo la serata mangiando bevendo e scherzando senza contegno così a fine serata tutti erano ubriachi e ad alcuni svenuti. Antony però era ancora mezzo sobrio, ed io pure. Così pensai di approfittare di quella situazione e provarci. Nessuno faceva caso a noi anche perché tutti erano ormai crollati dalla sbornia. Antony si strinse a me vicino al fuoco e mi bació, io ricambiai subito infilando la lingua a cercare la sua. Il mio pene si irrigidì appena Antony poggió la sua mano ad accarezzarlo. Ci alzammo e ci spostammo da una parte poi isolata. Trovammo una specie di grotta sulla spiaggia dove non c'era nessuno per molti metri. Ci eravamo portati un Asciugamano che stendemmo a terra ed i preservativi. Antony mi spoglió dolcemente continuando a baciarmi e lo stesso feci io con lui. Ci trovammo nudi in poco tempo, io steso sulla sabbia ed lui su di me. Mi leccó ogni centimetro del corpo: dal collo fino al torace continuando a scendere all'inguine. Il mio pisello era perfettamente dritto in piedi. Lo leccó dalle palle alla capocchia e viceversa. Lo prese del tutto in bocca e cominció a pompare con voracità. La saliva colava sul glande, poi scese più giù ed arrivó ai piedi. Li annusó e li leccó uno per volta. Lo osservavo gemendo in silenzio, mi piaceva ciò che stavo subendo. Alzó le mie gambe fino ad avere il mio ano in faccia e lo leccó a fondo succhiando e sputando sul mio buco. Infiló il preservativo e diresse la capocchia verso il mio culo. Entró con facilità grazie alla saliva che ricopriva l'ano ed inizió il viggio dentro me. Antony era bravissimo, mi scopava accarezzandomi le gambe, rilasciava succhiotti sul mio petto e leccava mento e collo e intermittenza. Presi il suo volto tra le mani e lo baciai. Intanto gemevo nella sua bocca. Alzò nuovamente le mie gambe continuando a scoparmi. Ora lo sentivo ancora più dentro. Antony si morse il labbro mentre mi fissava negli occhi. Tenne le mie gambe sollevate per baciarmi ancora i piedi. Si fermò per cambiare posizione. Mi mise a pecora davanti a lui e di nuovo entró nel mio culo. Appoggió le mani dietro la mia schiena e riprese a fottermi, più forte stavolta. Lo pregai di continuare, lui mi scopava ed io gemevo sempre di più, il suo cazzo ormai era mio, le mie chiappe grondavano di sudore. Uscì ancora da me lasciandomi in sospeso, si sistemò sulla sabbia e mi fece sedere su di lui. Scopammo così, con la sua faccia che mi leccava il petto, le mie braccia a circondargli il collo, le nostre gambe intrecciate. Ansimavamo entrambi intensamente, stavo veramente esplodendo di piacere. Antony mi bació ancora. La sua lingua furiosa mi invase, le sue mani mi tennero ancorato a lui mentre finalmente si liberò dentro di me sborrando per vari secondi. Ci stendemmo due minuti per riprenderci poi Antony si sedette sulla mia faccia. Leccai affamato il culo del mio amico che non desiderava altro che essere scopato:Lo accontentai subito. Messo il preservativo feci sedere Antony su di me dandomi la schiena. Si mosse su e giù tenendosi alle mie gambe. Il suo culo rasato mi reclamava ogni volta che saliva per poi riscendere assorbendo il mio cazzo. Senza uscire lo posizionai a pecora e lo trombai in quel modo. Schiaffeggiai le sue chiappe e lui gemette ad alta voce. Noncuranti del fatto che qualcuno ci avesse potuto sentire continuammo la nostra scopata senza fermarci. Ormai ero completamente fuori controllo. Lo girai con la schiena sulla sabbia e facemmo sesso tenendoci per mano. Lo baciai con la lingua, morsi il suo collo, le sue orecchie. Strinsi le sue chiappe, poi accarezzai le cosce. I suoi piedi mi sfioravano il culo. Li alzai sulla mia testa e li leccai come aveva fatto lui poco fa con i miei. Avevano un sapore particolare, mi piacevano. Sentii che stavo per venire così uscii dal suo buco, tolsi il profilattico e con i suoi piedi mi segai fino a sborrare sul suo torace. Mi stesi a fianco a lui per riprendermi poi ci buttammo a mare e ci rinfrescammo.
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Commenti dei lettori al racconto erotico