Volevo solo scaricarmi le palle.
di
Checco752.2
genere
etero
Pasqua: sono a casa da solo perchè mia moglie è da sua madre malata da ormai una settimana. Nessun problema per me gestire casa ma francamente il grosso problema è che da giorni non ho le sue belle tettone per infilarci il cazzo e farlo scorrere fino a sborrarle in bocca e poi mi manca tanto il suo bel culo soffice, quasi spugnoso che io penetro ogni volta che mi sta a portata di cazzo e le posso poi leccare la figona pelosissima al punto che devo impegnarmi a ritrovare il clitoride per ciucciarglielo...e poi...infine...chi sà fare i bocchini così bene se non lei con la sua bocca carnosa, sensuale!?!. Basta, devo pure scaricarmi in qualche maniera. Idea! Telefono al mio puù caro amico: Sandro, chiedendogli se, essendo lui scapolo, ha nel suo harem una figona da presentarmi e di facile scopata. Mi dice subito che ora non cerca più donne facili o puttane perchè ha al suo fianco una rossa da schianto che lo coccola con la cucina e, trattandosi di una vera grande figona, la scopa godendo da pazzi, amante instancabile. Gli faccio quindi i miei auguri e lo lascio godersi la sua rossa. Pensa e ripensa, decido di consultare su internet "donna cerca uomo" digitando poi la città di Roma dove mi trovo. Scorro le varie inserzioni e, dopo alcune pagine, eccoti la donna per me, sempre che le sue foto fossero state reali e non false: una bionda che era uno schianto, formosissima, cosce lunghe ...una sventolona! Compongo il suo numero di telefonino e le chiedo l'indirizzo. Dopo mezz'ora, trovandosi lei vicinissima a casa mia, sono a suonare il suo campanello e poco dopo lei apre la porta presentandosi tale e quale come nelle fotografie. Rimango un poco senza fiato e lei mi sorride e mi prende per mano accompagnandomi in camera da letto. Si spoglia con lentezza, toglie camicetta, reggiseno, poi slaccia la minigonna che cade in terra scoprendo due cosce come colonne, sfila le mutandine e mi appare una figona pelosissima, tale e quale a mia moglie. A quel punto mi denudo in pochi secondi e vado ad agguantare le grosse e ben sode natiche. Poi però lei ferma il gioco chiedendomi di pagarla prima del servizio offertomi. Le dò cento euro ma lei non mi lascia acciuffarla ai fianchi perchè vuuole farmi presente che gode solo se le pratico un clistere, prima e dopo l'amplesso. Mi chiarisce che per quello non chiede sopraprezzo, quindi le confermo di farle tutto quello che le piace, anche sculacciate, frustate, basta però che scopiamo, dato che da giorni non spupazzo mia moglie assente. Lei ride ed andiamo in bagno dove prepara il clitere che io poi le pratico dopo che si è inchinata appoggiandosi al lavandino e lì, dopo che le ho insalivato l'ano, le infilo la cannula lentamente ed apro il rubinetto dove vedo il tubicino che fa scorrere l'acqua nel forellino. Lei fa uno scatto e le chiedo cosa sta accadendo ma subito mi spiega che l'acqua è molto calda ed io subito chiudo il rubinetto ma lei mi dice di continuare perchè le piace così ed allora le dico scherzando se vuole anche essere sculacciata ma mi risponde che se ne parlerà dopo. Termina quindi il clistare e lei, in segno di gratitudine, si gira baciandomi in bocca e mi prende il cazzo in mano per poi inginocchiarsi e spompinandomelo fino a sborrare. Andiamo poi in camera ma lei mi lascia sul letto e corre al bagno per scaricare tutta l'acqua nel water. Poco dopo rientra in camera e si sdraia accanto a me e lì comincia a stringersi ai miei fianchi e le sue mega tette sbattono sul mio viso e così il cazzo risorge di nuovo e, senza indugio, glielo infilo in figa e la scopo brutalmente. La cavalcata dura molto ma poi, dopo averle sborrato tutto dentro, lascio riposare qualche minuto il mio batacchione che lei mi dice di apprezzare moltissimo; quando riprende rigidezza, la faccio voltare a pancia sotto, le divarico le coscione e le infilo il cazzo in culo e lì, lei urla per le mie misur e sproporzionate ma dopo si lascia andare e geme godendo pazzamente. Le divarico il povero forellino e, poco dopo, sborro vedendo fuoriuscire la sborra e scorrere sulle coscione. Lei corre a lavarsi poi torna ma con il clistere pieno di acqua ben calda e, appesa la sacca su un chiodo al muro, si sdraia a pancia sotto e mi porge la cannula che subito le infilo al culone e anche l' lei geme e, quando la sacca si svuota tutta, gliela sfilo dal culo. la poso nella sacca appesa al muro e vado a lavarmi in bagno. poi entra anche lei e mi chiede se sò fare iniezioni. le rispondo di sì e mi prega di fargliela una per una cura di vitamine. Poco dopo lei è nuovamente sdraiata sul letto a pancia sotto ed io le faccio la punture che lei neanche percepisce e, quando ho finito, mi chiede perchè non gliela faccio più. Le sorrido e le faccio vedere la siringa vuota e lei spalanca gli occhi incredula di non avere sentito nulla. Io mi rivesto e, mentre mi sta accompagnando alla porta, mi restituisce i cento euro, dicendomi poi di offrire lei il suo servizio, se io domani le vengo a fare la puntura, mi farà fare tutto quello che voglio per soli cinquanta euro. Ci scambiamo un bacio in bocca poi me ne vado via, dritto a casa.
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