Sabato da Alice parte 2
di
L'essere
genere
trans
Ci eravamo lasciati con l'immagine di Alice compiaciuta dal mio primo pompino, e di me ansimante dopo aver preso in gola quel suo bel cazzetto di 13cm.
Mi portò in bagno, dove mi fece fare un paio di clisteri con la camomilla, per pulirmi per bene. Dopo di questi, ora che ero pronto e trepidante, con l'ansia, l'eccitazione e la preoccupazione a mille, preferì farmi attende, lasciandomi logorare in queste forti sensazioni di impazienza, curiosità e paura. Mi portò in salotto, dove teneva una bottiglietta di vino per l'occasione, nulla di che, ma molto apprezzabile per l'occasione, mi disse che dovevamo brindare a questo gran giorno. Ci mettemmo comodi sul divano a bere con i nostri 2 calici, vicini, ci guardavamo negli occhi a pochi centimetri di distanza, creando un feeling erotico niente male, ogni tanto ci strusciavamo, palpavamo leggermente, mentre svuotavamo la bottiglia andando pian piano su di giri. L'alcol e la situazione ci fecero tornare nuovamente eccitati, mettemmo via la bottiglia e i nostri corpi tornarono a riunirsi in abbracci e baci, mentre sentivo che il momento si stava avvicinando e nella testa mi stava martellando la domanda:"mi sarebbe piaciuto?".
Lei notò subito questa mia perplessità, e con un sorriso dolce e al contempo ammicccante mi disse di non preoccuparmi (poggiandomi le mani sulle natiche) di rilassarmi (mentre le apriva dolcemente) che mi sarebbe piaciuto più di ogni altra cosa (girando attorno al buchino con un dito mentre un brivido mi attraversava la schiena). Il mio membro divenne marmoreo come il suo del resto, e mentre quel suo ditino girava attorno a quello che sarebbe diventato il luogo del mio massimo piacere, ci baciammo ancora.
A quel punto mi disse:"è finalmente ora di soddisfare te e tutte le tue curiosità", e si portò dietro di me, facendomi mettere a pecorina sul divano. Era il momento anche se ero tesissimo provai a rilassarmi, quando sentii la sua lingua girare attorno al buchetto, mentre mi segava dolcemente con una mano.; un brivido di piacere mi attraversò il corpo."rilassati", sentii esordire alle mie spalle, poco prima di provare la sesazione di una lingua umida che mi penetra lo sfintere, provocandomi un piccolo gemito inaspettato. Un'emozione nuova mi pervase di piacere, che non fu però niente a confronto di quando sentii premere sull'ano il primo dito. Quando esso entrò duro e sicuro su come muovermi, feci una smorfia di piacere, per non parlare di quando iniziò a massaggiarmi la prostata, dovetti chiederle rosso di eccitazione e imbarazzo mentre ansimavo di ridurre il ritmo della sega o sarei venuto. dopo poco sentii entrare il secondo, non riuscii più a trattenere i gemiti. mi sembra di sentirle ancora dire "se questo ti piace, adorerai cosa ti farò dopo"... accompagnato da un risolino di soddisfazione di scerzo... "sotto sotto oltre che ad essere uno stallone sei anche una puttanella.... non me lo aspettavo da te" senpre detto con fare ironico e tono ammiccante. Dopo aver goduto così per quelle che mi sembrarono ore lei tirò fuori le dita, quasi mi dispiacque lì per lì, ma poi mi resi conto del perchè, e una nuova ansia si impossessò di me.La guardai allontanarsi e tornare con un po' di lubrificante, mi fece mettere schiena sul divano, e caviglie sulle sue spalle, mentre lentamente mi spalmava il jel sul buchino. Leggendomi il nuovo timore mi disse:"dai.... non fare quella faccia, sai anche te che ti piacerà, come piace a me del resto..." iniziò a strusciare la cappella sul solco " e poi dai, prima sembrava che tu ti stessi divertendo molto, non ci credo che ora vuoi tornare in dietro.... e fidati una volta provato con questo (facendo leggermente pressione col pene).... desidereresti che il mio fosse grande almeno quanto il tuo (sorriso rassicurante e divertito)."bene, sei pronto?" non feci in tempo a rispondere che lo sentii entrare dentro. Sentii sin da subido scariche di dolore e piacere attraversarmi tutto il corpo, mentre quei 13cm di calda e dura carne entravano piano piano dentro di me. Feci smorfie di piacere mentre gemiti mi uscivano dalla gola, Alice guardava il tutto molto soddisfatta, mentre mi penetrava e segava.Una volta tutto dentro iniziò la monta,inizialmente molto dolce sentivo riempirmi e svuotarmi lentamente, mentre provavo emozioni sconvolgenti ed un piacere inimmaginabile; poi pian piano alice aumentò sempre più il ritmo fino ad arrivare a sbattermi per bene. Gemavamo e ansimavamo entrambi, lei godendo del mio culetto stretto e caldo io del primo cazzo che mi stimolava il punto g. Lei durante tutta la monta mi sussurrava parole come :"ti piac eh" "adesso sai come mi sento quando mi penetri" "non sarai più capace di starne senza".Andai letteralmente in estasi, e dopo pochi minuti non riuscii più a trattenermi liberandomi sul mio stesso ventre. POchi secondi dopo sentii fiotti di liquido caldo invadermi lintestinoe scaldarmi il retto, anche lei era venuta, ci guardammo in volto ansimanti e rossi, per l'eccitazione e lo sforzo. a poco a poco mentre ci sgonfiavamo lei usci da me e mi si sdraiò affianco, rimanemmo in quella situazione per qualche mint, riflettendo sulle emozioni appena provate, poi tornammo a baciarsi, le dissi che era stata una delle emozioni più belle della mia vita, e lei rispose con un bacio e un sorriso che non mi dimenticherò mai. Passammo tutto il weekend nel nostro nido d'amore, inculandoci a vicenda e passando davvero dei bei momenti di intimità.
Si conclude così anche questo racconto, scusatemi se non ho scritto per un bel po' ma ho auto degli impegni. Ditemi cosa ne pensate, come l'avete trovato, consigli per migliorare questi racconti o cose che vi sono particolarmente piaciute. Questa volta non sono sicuro di fare un continuo, ma magari iniziare un nuovo "filone narrativo" ditemi cosa ne pensate anche di questo. In ogni caso ditemi cosa vorreste ci fosse (sia nel continuo o nel nuovo giro di storie).
Mi portò in bagno, dove mi fece fare un paio di clisteri con la camomilla, per pulirmi per bene. Dopo di questi, ora che ero pronto e trepidante, con l'ansia, l'eccitazione e la preoccupazione a mille, preferì farmi attende, lasciandomi logorare in queste forti sensazioni di impazienza, curiosità e paura. Mi portò in salotto, dove teneva una bottiglietta di vino per l'occasione, nulla di che, ma molto apprezzabile per l'occasione, mi disse che dovevamo brindare a questo gran giorno. Ci mettemmo comodi sul divano a bere con i nostri 2 calici, vicini, ci guardavamo negli occhi a pochi centimetri di distanza, creando un feeling erotico niente male, ogni tanto ci strusciavamo, palpavamo leggermente, mentre svuotavamo la bottiglia andando pian piano su di giri. L'alcol e la situazione ci fecero tornare nuovamente eccitati, mettemmo via la bottiglia e i nostri corpi tornarono a riunirsi in abbracci e baci, mentre sentivo che il momento si stava avvicinando e nella testa mi stava martellando la domanda:"mi sarebbe piaciuto?".
Lei notò subito questa mia perplessità, e con un sorriso dolce e al contempo ammicccante mi disse di non preoccuparmi (poggiandomi le mani sulle natiche) di rilassarmi (mentre le apriva dolcemente) che mi sarebbe piaciuto più di ogni altra cosa (girando attorno al buchino con un dito mentre un brivido mi attraversava la schiena). Il mio membro divenne marmoreo come il suo del resto, e mentre quel suo ditino girava attorno a quello che sarebbe diventato il luogo del mio massimo piacere, ci baciammo ancora.
A quel punto mi disse:"è finalmente ora di soddisfare te e tutte le tue curiosità", e si portò dietro di me, facendomi mettere a pecorina sul divano. Era il momento anche se ero tesissimo provai a rilassarmi, quando sentii la sua lingua girare attorno al buchetto, mentre mi segava dolcemente con una mano.; un brivido di piacere mi attraversò il corpo."rilassati", sentii esordire alle mie spalle, poco prima di provare la sesazione di una lingua umida che mi penetra lo sfintere, provocandomi un piccolo gemito inaspettato. Un'emozione nuova mi pervase di piacere, che non fu però niente a confronto di quando sentii premere sull'ano il primo dito. Quando esso entrò duro e sicuro su come muovermi, feci una smorfia di piacere, per non parlare di quando iniziò a massaggiarmi la prostata, dovetti chiederle rosso di eccitazione e imbarazzo mentre ansimavo di ridurre il ritmo della sega o sarei venuto. dopo poco sentii entrare il secondo, non riuscii più a trattenere i gemiti. mi sembra di sentirle ancora dire "se questo ti piace, adorerai cosa ti farò dopo"... accompagnato da un risolino di soddisfazione di scerzo... "sotto sotto oltre che ad essere uno stallone sei anche una puttanella.... non me lo aspettavo da te" senpre detto con fare ironico e tono ammiccante. Dopo aver goduto così per quelle che mi sembrarono ore lei tirò fuori le dita, quasi mi dispiacque lì per lì, ma poi mi resi conto del perchè, e una nuova ansia si impossessò di me.La guardai allontanarsi e tornare con un po' di lubrificante, mi fece mettere schiena sul divano, e caviglie sulle sue spalle, mentre lentamente mi spalmava il jel sul buchino. Leggendomi il nuovo timore mi disse:"dai.... non fare quella faccia, sai anche te che ti piacerà, come piace a me del resto..." iniziò a strusciare la cappella sul solco " e poi dai, prima sembrava che tu ti stessi divertendo molto, non ci credo che ora vuoi tornare in dietro.... e fidati una volta provato con questo (facendo leggermente pressione col pene).... desidereresti che il mio fosse grande almeno quanto il tuo (sorriso rassicurante e divertito)."bene, sei pronto?" non feci in tempo a rispondere che lo sentii entrare dentro. Sentii sin da subido scariche di dolore e piacere attraversarmi tutto il corpo, mentre quei 13cm di calda e dura carne entravano piano piano dentro di me. Feci smorfie di piacere mentre gemiti mi uscivano dalla gola, Alice guardava il tutto molto soddisfatta, mentre mi penetrava e segava.Una volta tutto dentro iniziò la monta,inizialmente molto dolce sentivo riempirmi e svuotarmi lentamente, mentre provavo emozioni sconvolgenti ed un piacere inimmaginabile; poi pian piano alice aumentò sempre più il ritmo fino ad arrivare a sbattermi per bene. Gemavamo e ansimavamo entrambi, lei godendo del mio culetto stretto e caldo io del primo cazzo che mi stimolava il punto g. Lei durante tutta la monta mi sussurrava parole come :"ti piac eh" "adesso sai come mi sento quando mi penetri" "non sarai più capace di starne senza".Andai letteralmente in estasi, e dopo pochi minuti non riuscii più a trattenermi liberandomi sul mio stesso ventre. POchi secondi dopo sentii fiotti di liquido caldo invadermi lintestinoe scaldarmi il retto, anche lei era venuta, ci guardammo in volto ansimanti e rossi, per l'eccitazione e lo sforzo. a poco a poco mentre ci sgonfiavamo lei usci da me e mi si sdraiò affianco, rimanemmo in quella situazione per qualche mint, riflettendo sulle emozioni appena provate, poi tornammo a baciarsi, le dissi che era stata una delle emozioni più belle della mia vita, e lei rispose con un bacio e un sorriso che non mi dimenticherò mai. Passammo tutto il weekend nel nostro nido d'amore, inculandoci a vicenda e passando davvero dei bei momenti di intimità.
Si conclude così anche questo racconto, scusatemi se non ho scritto per un bel po' ma ho auto degli impegni. Ditemi cosa ne pensate, come l'avete trovato, consigli per migliorare questi racconti o cose che vi sono particolarmente piaciute. Questa volta non sono sicuro di fare un continuo, ma magari iniziare un nuovo "filone narrativo" ditemi cosa ne pensate anche di questo. In ogni caso ditemi cosa vorreste ci fosse (sia nel continuo o nel nuovo giro di storie).
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