Rientro prematuro…
di
imarchino
genere
trio
Quel giorno, ero molto stanco, era un periodo che lavoravo molto, per fortuna la giornata non era impegnativa, anzi all’avvicinarsi della pausa pranzo rientrai in sede, sistemai due cose nel furgone e chiesi se potevo prendermi il pomeriggio libero, pensando di tornare a casa per riposarmi un po’, mentre la mia compagna era a lavoro…
Fini di pranzare in ditta e poi me ne tornai verso casa, nel tragitto diedi un occhiata alla videocamera che risultava spenta, ogni tanto andava offline e non me ne preoccupai molto, stavo già pensando a sdraiarmi sul letto e dormire un paio di ore, arrivato a casa parcheggiai e passando dal giardino, senti riecheggiare dei porcate, qualcuno stava ricevendo un bel pompino e soddisfatto si faceva sentire…
Apri la porta di casa, le voci che si sentivano da fuori erano più forti, dopo un attimo capì che quello che stava ricevendo il pompino così bene, era dentro casa mia, allora accostai la porta facendola chiudere pian piano, tolsi le scarpe e la giacca che potevano far rumore e mi diressi verso i mugoli non tanto sottomessi ora femminili, - oh, leccamela tutta!-.
Arrivato alla porta di camera la trovai socchiusa, cercai di sbirciare dentro, ma non ci riuscivo, allora presi il telefono, attivai il video e lo feci scivolare dentro la camera e quello che vidi era bellissimo e anche terrificante…
La mia compagna era a pecorina sul letto, le mani divaricavano le chiappe mentre si faceva leccare il culo e sditalinare la fica da uno ragazzo ben messo, fisico asciutto e atletico con anche un bel cazzo, stavo quasi per spalancare la porta quando mi accorsi che il mio cazzo s’inrigidiva e quindi cercai di guardare meglio la scena…
Nessuno stava guardando la porta, la musica in sottofondo era alta anche se prima non l’avevo notato e facendo attenzione apri di più la porta fino a vedere tutto quello che stava per succedere, lui si alzò prendendosi in mano il manganello che si ritrovava e lo puntò alla fica della mia ragazza, - Ora, ti scopo per bene…-, lei inarcò ancora di più la schiena e andando piano piano all’indietro, se lo fece scivolare dentro per metà, -Ohhhhh, come è grossoooo-, mugolava, poi torno in avanti, - Altro che il cazzo di Marco! -, tornando indietro lentamente - Scopami!, sono la tua troia!-, il ragazzo non perse tempo e spinse lui con un generoso colpo facendolo sparire dentro di lei tenendola per i fianchi, - Oddioooo, siiiii, mi spacchi la ficaaaaa…- urlo godendo…
Il ragazzo cominciò a andare su e giù, sempre più forte, - A te piace come ti chiavo io!?, altro che quel cornuto! -, le sue spinte aumentavano, -Siiiii, oddio siiiii!- lei godeva, le sue mani erano tornate a aprire le chiappe e il suo buco del culo pian piano si faceva più largo, lui ci sputò sopra e ci ficco di forza il pollice, - Anche il dito nel culo, che troia che sei!, scommetto che al tuo ragazzo non l’hai mai dato! -, lei era tutta rossa, godeva a ogni spinta, - Oddio, si, si, siiiii, scopamiii! -, capii che non mi avrebbero mai sentito, andai nell’altra camera e mi spigliai, il mio cazzo era durissimo e non ci stavo più con la testa, mi convinsi e tornai alla porta aprendola delicatamente per poi sgattaiolare in camera…
Mi feci notare solo dal ragazzo facendoli dei cenni gli dissi di andare più che poteva, inginocchiai sul letto affianco alla mia ragazza, che si girò di scatto e mi vide nudo col cazzo in tiro vicino alla sua bocca, - Ti piace essere chiavata dal cazzo grosso eh?,- facendo cenno al tipo di scoparla ancora di più, - Ora hai anche il mio a disposizione, troia!-, mi avvicinai il cazzo alla sua bocca, un secondo dopo lo aveva in mano e lo cominciò a succhiare avidamente, guardandomi con aria da maiala a cui stavo facendo il regalo più bello, le mie mani le reggevano la testa sul cazzo, ogni spinta del cazzone dentro di lei era un suo mugolio di piacere, il ragazzo la stava tenendo per i fianchi e la stava scopando violentemente, le mie mani le riallargarono le chiappe, mostrandomi il suo buco del culo un po’ aperto, - Sputaci!, ho un idea per farla godere come una cagna! -, dissi al ragazzo, la mia ragazza giro un po’ la testa, ma non riuscendo a vedere, si rimise a succhiarmi il cazzo, come se approvasse quello che stavamo per farle…
Il ragazzo dopo aver sputato mi guardò con aria di compiacimento mentre io infilavo indice e medio nel culo della mia ragazza, andando su e in giù al ritmo del delle sue poderose spinte, ci risputò sopra per lubrificarlo ancora di più e io infialai anche l’anulare, - il tuo culetto ora è aperto amore!-, lei si sfilò il mio cazzo di bocca, gemendo a ogni colpo di cazzo, - Ohhhh, cosa, mhhh, vuoi che…, oddio siii, mi facciaaaaa???-, la guardai, - non ti preoccupare! -, e lei si rimise il mio cazzo in bocca con ancora più foga, lo leccava e lo ciuccia a tutto questa volta dava la sua attenzione anche alle palle, per me era un si grande come una casa…
Dopo ancora un paio di spinte il ragazzo sfilò il suo cazzone da dentro di lei, era grosso non lo avevo ancora visto bene, 20 centimetri di cazzo e anche bello spesso, la fica della mia compagna era diventata una tana, appena lo tolse i suoi umori uscirono scorreggiando dalla fica, si tirò su a sedere sul bordo del letto e io mi misi affianco allo stallone, i due cazzi diritti verso di lei, ma il mio sfigurava, gli prese in mano segandoli pian piano e subito dopo me lo iniziò a succhiare segando l’altro, mi guardò e mi disse - Amore ma hai visto che pisello ha lui in confronto a te? - e inverti la pratica ora pompava il cazzone lasciando il mio per concentrassi meglio, lo teneva per le palle sbattendoselo in faccia di tanto in tanto, guardai lui e lì feci cenno di sdraiarsi, invitai la mia lei accompagnandola a fare una smorza candela su quel bel cazzone, lo presi in mano io anche nella mia mano era bello grosso, ci sputai sopra mentre la mia ragazza ci si stava per sedere, lo appoggiai al suo buco del culo e baciandola la feci pian piano abbassare, a metà cazzo levai la mano e la portai alla fica, mettendole due tira dentro per masturbandola, lei scese fino in fondo gemendo e dicendo che le faceva male, ma non si rialzo mai se lo fece scorrere fino in fondo poi si rialzò per poi ricadere sopra la michia generosa che le stava fottendo il culo…
Dopo due o tre su e giù della mia lei, il ragazzo cominciò a muoversi, lei stava ferma distesa con la schiena sopra di lui a gambe aperte, si vedeva la sua fica slabrata ancora mezza aperta mentre il cazzone scivolava dentro e fuori il suo buco del culo, il “mi fa male” si era tramutato in mugolii di piacere la fica si stava riaprendo, cominciai a leccagliela tutta sapeva di cazzo e di umori era buonissima, il mio cazzo diventò ancora più duro allo spettacolo che stavo assistendo, mi avvicinai per scoparla anch’io nell’ unico buco rimasto a disposizione, la fica, entrò perfettamente in un sol colpo quant’era fradica e allargata, cominciai a scoparla in sincrono con l’altro ragazzo, sentivo il cazzone che scorreva nel suo culo, vedevo le mani di lui sulle sue tette, la lingua di lei passava dalla mia bocca alla sua, urlava e gemeva di piacere, veniva…
Venni anch’io, subito dopo di lei, le sborrai nella fica riempendola di caldo e denso seme, lo veci mentre spingevo il cazzo più in fondo che potevo e la sentii calda, ancora più bagnata, un altro paio di colpi mentre la mia sborra usciva e rientrava poi portai il mio cazzo alla sua bocca, appiccicoso del mio sperma e dei suoi umori mentre ancora era barzotto, lo prese in bocca e lo ripulì prima che si ammosciasse del tutto, la tirai su così poteva cavalcare di nuovo il cazzone con il suo culetto, con la mia sborra usciva dalla sua fichetta e lubrificava l’asta che le sfondava il culo, era bellissima…
Passò un minuto circa, ormai lei si muoveva su e giù tranquillamente, il dolore era svanito e diventato piacere, il ragazzo stava per venire lo vedo che cercava di trattenersi, feci alzare la mia ragazza per poi farla riscendere impalata dal cazzone nella fica, venne ancora sentendolo scorrere dentro per tutta la sua lunghezza, cominciò a mugolare sempre più forte mentre si muoveva ancora più velocemente su quell’asta, - ahhhhhhhhh -, urlo il ragazzo mentre la mia lei si sedette del tutto con il cazzone ben piantato dentro, accogliendo tutta la sborra.
Dopo nel quale riprese un attimo di fiato, la sborra colava lungo le sue gambe un istante dopo si alzò per andare a ripulirlo per bene mentre si stava aflosciando pian piano, la mia posizione mi regalava una bellissima vista del suo culo aperto, la sua fica anch’essa allargata che colava sborra, mentre lei spompinava ancora il canzone, misi la mia faccia li nel mezzo leccando tutto, aiutandomi con le dita a farla gemere e la senti venire ancora mentre mugolava con il cazzone in bocca, i suoi umori misti a sborra inondavano la mia faccia…
Ci baciammo, io e lei, lei e lui, poi ci risalammo nel letto, lei si addormentò, io e il ragazzo andammo in cucina a farci un bel piatto di pasta, lei ci raggiunse poco dopo che avevamo finito chiedendo di mangiare qualcosa.
Dopo la cena, ci stravaccammo sul divano con la mia ragazza che si addormentò sulla mia panca tenondomi stretto mentre il ragazzo le poteva vedere fica e culo, ma non aveva molta importanza, dopo un oretta lui si rivestì e salutandomi sottovoce uscì chiudendosi la porta alle spalle, poco dopo portai a letto la mia lei, che crollo in un sonno profondo fino alle dieci della mattina seguente…
Racconto di fantasia
imarchino52@gmail.com
Fini di pranzare in ditta e poi me ne tornai verso casa, nel tragitto diedi un occhiata alla videocamera che risultava spenta, ogni tanto andava offline e non me ne preoccupai molto, stavo già pensando a sdraiarmi sul letto e dormire un paio di ore, arrivato a casa parcheggiai e passando dal giardino, senti riecheggiare dei porcate, qualcuno stava ricevendo un bel pompino e soddisfatto si faceva sentire…
Apri la porta di casa, le voci che si sentivano da fuori erano più forti, dopo un attimo capì che quello che stava ricevendo il pompino così bene, era dentro casa mia, allora accostai la porta facendola chiudere pian piano, tolsi le scarpe e la giacca che potevano far rumore e mi diressi verso i mugoli non tanto sottomessi ora femminili, - oh, leccamela tutta!-.
Arrivato alla porta di camera la trovai socchiusa, cercai di sbirciare dentro, ma non ci riuscivo, allora presi il telefono, attivai il video e lo feci scivolare dentro la camera e quello che vidi era bellissimo e anche terrificante…
La mia compagna era a pecorina sul letto, le mani divaricavano le chiappe mentre si faceva leccare il culo e sditalinare la fica da uno ragazzo ben messo, fisico asciutto e atletico con anche un bel cazzo, stavo quasi per spalancare la porta quando mi accorsi che il mio cazzo s’inrigidiva e quindi cercai di guardare meglio la scena…
Nessuno stava guardando la porta, la musica in sottofondo era alta anche se prima non l’avevo notato e facendo attenzione apri di più la porta fino a vedere tutto quello che stava per succedere, lui si alzò prendendosi in mano il manganello che si ritrovava e lo puntò alla fica della mia ragazza, - Ora, ti scopo per bene…-, lei inarcò ancora di più la schiena e andando piano piano all’indietro, se lo fece scivolare dentro per metà, -Ohhhhh, come è grossoooo-, mugolava, poi torno in avanti, - Altro che il cazzo di Marco! -, tornando indietro lentamente - Scopami!, sono la tua troia!-, il ragazzo non perse tempo e spinse lui con un generoso colpo facendolo sparire dentro di lei tenendola per i fianchi, - Oddioooo, siiiii, mi spacchi la ficaaaaa…- urlo godendo…
Il ragazzo cominciò a andare su e giù, sempre più forte, - A te piace come ti chiavo io!?, altro che quel cornuto! -, le sue spinte aumentavano, -Siiiii, oddio siiiii!- lei godeva, le sue mani erano tornate a aprire le chiappe e il suo buco del culo pian piano si faceva più largo, lui ci sputò sopra e ci ficco di forza il pollice, - Anche il dito nel culo, che troia che sei!, scommetto che al tuo ragazzo non l’hai mai dato! -, lei era tutta rossa, godeva a ogni spinta, - Oddio, si, si, siiiii, scopamiii! -, capii che non mi avrebbero mai sentito, andai nell’altra camera e mi spigliai, il mio cazzo era durissimo e non ci stavo più con la testa, mi convinsi e tornai alla porta aprendola delicatamente per poi sgattaiolare in camera…
Mi feci notare solo dal ragazzo facendoli dei cenni gli dissi di andare più che poteva, inginocchiai sul letto affianco alla mia ragazza, che si girò di scatto e mi vide nudo col cazzo in tiro vicino alla sua bocca, - Ti piace essere chiavata dal cazzo grosso eh?,- facendo cenno al tipo di scoparla ancora di più, - Ora hai anche il mio a disposizione, troia!-, mi avvicinai il cazzo alla sua bocca, un secondo dopo lo aveva in mano e lo cominciò a succhiare avidamente, guardandomi con aria da maiala a cui stavo facendo il regalo più bello, le mie mani le reggevano la testa sul cazzo, ogni spinta del cazzone dentro di lei era un suo mugolio di piacere, il ragazzo la stava tenendo per i fianchi e la stava scopando violentemente, le mie mani le riallargarono le chiappe, mostrandomi il suo buco del culo un po’ aperto, - Sputaci!, ho un idea per farla godere come una cagna! -, dissi al ragazzo, la mia ragazza giro un po’ la testa, ma non riuscendo a vedere, si rimise a succhiarmi il cazzo, come se approvasse quello che stavamo per farle…
Il ragazzo dopo aver sputato mi guardò con aria di compiacimento mentre io infilavo indice e medio nel culo della mia ragazza, andando su e in giù al ritmo del delle sue poderose spinte, ci risputò sopra per lubrificarlo ancora di più e io infialai anche l’anulare, - il tuo culetto ora è aperto amore!-, lei si sfilò il mio cazzo di bocca, gemendo a ogni colpo di cazzo, - Ohhhh, cosa, mhhh, vuoi che…, oddio siii, mi facciaaaaa???-, la guardai, - non ti preoccupare! -, e lei si rimise il mio cazzo in bocca con ancora più foga, lo leccava e lo ciuccia a tutto questa volta dava la sua attenzione anche alle palle, per me era un si grande come una casa…
Dopo ancora un paio di spinte il ragazzo sfilò il suo cazzone da dentro di lei, era grosso non lo avevo ancora visto bene, 20 centimetri di cazzo e anche bello spesso, la fica della mia compagna era diventata una tana, appena lo tolse i suoi umori uscirono scorreggiando dalla fica, si tirò su a sedere sul bordo del letto e io mi misi affianco allo stallone, i due cazzi diritti verso di lei, ma il mio sfigurava, gli prese in mano segandoli pian piano e subito dopo me lo iniziò a succhiare segando l’altro, mi guardò e mi disse - Amore ma hai visto che pisello ha lui in confronto a te? - e inverti la pratica ora pompava il cazzone lasciando il mio per concentrassi meglio, lo teneva per le palle sbattendoselo in faccia di tanto in tanto, guardai lui e lì feci cenno di sdraiarsi, invitai la mia lei accompagnandola a fare una smorza candela su quel bel cazzone, lo presi in mano io anche nella mia mano era bello grosso, ci sputai sopra mentre la mia ragazza ci si stava per sedere, lo appoggiai al suo buco del culo e baciandola la feci pian piano abbassare, a metà cazzo levai la mano e la portai alla fica, mettendole due tira dentro per masturbandola, lei scese fino in fondo gemendo e dicendo che le faceva male, ma non si rialzo mai se lo fece scorrere fino in fondo poi si rialzò per poi ricadere sopra la michia generosa che le stava fottendo il culo…
Dopo due o tre su e giù della mia lei, il ragazzo cominciò a muoversi, lei stava ferma distesa con la schiena sopra di lui a gambe aperte, si vedeva la sua fica slabrata ancora mezza aperta mentre il cazzone scivolava dentro e fuori il suo buco del culo, il “mi fa male” si era tramutato in mugolii di piacere la fica si stava riaprendo, cominciai a leccagliela tutta sapeva di cazzo e di umori era buonissima, il mio cazzo diventò ancora più duro allo spettacolo che stavo assistendo, mi avvicinai per scoparla anch’io nell’ unico buco rimasto a disposizione, la fica, entrò perfettamente in un sol colpo quant’era fradica e allargata, cominciai a scoparla in sincrono con l’altro ragazzo, sentivo il cazzone che scorreva nel suo culo, vedevo le mani di lui sulle sue tette, la lingua di lei passava dalla mia bocca alla sua, urlava e gemeva di piacere, veniva…
Venni anch’io, subito dopo di lei, le sborrai nella fica riempendola di caldo e denso seme, lo veci mentre spingevo il cazzo più in fondo che potevo e la sentii calda, ancora più bagnata, un altro paio di colpi mentre la mia sborra usciva e rientrava poi portai il mio cazzo alla sua bocca, appiccicoso del mio sperma e dei suoi umori mentre ancora era barzotto, lo prese in bocca e lo ripulì prima che si ammosciasse del tutto, la tirai su così poteva cavalcare di nuovo il cazzone con il suo culetto, con la mia sborra usciva dalla sua fichetta e lubrificava l’asta che le sfondava il culo, era bellissima…
Passò un minuto circa, ormai lei si muoveva su e giù tranquillamente, il dolore era svanito e diventato piacere, il ragazzo stava per venire lo vedo che cercava di trattenersi, feci alzare la mia ragazza per poi farla riscendere impalata dal cazzone nella fica, venne ancora sentendolo scorrere dentro per tutta la sua lunghezza, cominciò a mugolare sempre più forte mentre si muoveva ancora più velocemente su quell’asta, - ahhhhhhhhh -, urlo il ragazzo mentre la mia lei si sedette del tutto con il cazzone ben piantato dentro, accogliendo tutta la sborra.
Dopo nel quale riprese un attimo di fiato, la sborra colava lungo le sue gambe un istante dopo si alzò per andare a ripulirlo per bene mentre si stava aflosciando pian piano, la mia posizione mi regalava una bellissima vista del suo culo aperto, la sua fica anch’essa allargata che colava sborra, mentre lei spompinava ancora il canzone, misi la mia faccia li nel mezzo leccando tutto, aiutandomi con le dita a farla gemere e la senti venire ancora mentre mugolava con il cazzone in bocca, i suoi umori misti a sborra inondavano la mia faccia…
Ci baciammo, io e lei, lei e lui, poi ci risalammo nel letto, lei si addormentò, io e il ragazzo andammo in cucina a farci un bel piatto di pasta, lei ci raggiunse poco dopo che avevamo finito chiedendo di mangiare qualcosa.
Dopo la cena, ci stravaccammo sul divano con la mia ragazza che si addormentò sulla mia panca tenondomi stretto mentre il ragazzo le poteva vedere fica e culo, ma non aveva molta importanza, dopo un oretta lui si rivestì e salutandomi sottovoce uscì chiudendosi la porta alle spalle, poco dopo portai a letto la mia lei, che crollo in un sonno profondo fino alle dieci della mattina seguente…
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