Marco diventa...Carolina
di
GiovanniCameroni
genere
trans
Sono le nove e mezza di sera e Giulia sta guidando la sua macchina di ritorno da quella che sarebbe dovuta essere una bella serata in compagnia delle sue migliori amiche. Purtroppo tre di loro non si sono presentate mentre lei e Sara dopo un drink hanno deciso di interrompere la serata. Le sue scarpe sono sul sedile posteriore. I tacchi 6 le facevano male e quindi ha deciso di guidare scalza. I suoi piedi nudi pigiano sui pedali del freno e dell’acceleratore della sua macchina automatica. La macchina entra nel vialetto che porta all’ingresso di casa sua e di Marco, suo marito da 3 anni. Giulia spegne la macchina e dopo aver preso le scarpe si dirige scalza verso il portone principale. Entra cercando di non fare troppo rumore mentre vede che dalla camera da letto arriva la luce del televisore. Giulia si dirige verso la cameretta mentre chiama suo marito “Marco…” Un rumore strano arriva dalla camera. Rumore di passi frettolosi e concitati “Giulia non entr…” Dice Marco mentre Giulia spalanca la porta.
L’immagine che si para davanti ai suoi occhi è un’immagine che Giulia non si sarebbe mai potuta aspettare. Suo marito Marco è lì in piedi di fronte all’armadio con il viso voltato verso Giulia e un’espressione sgomenta sul suo volto. Marco è vestito…Solo non con i propri vestiti. Sta indossando una gonna a ruota con su dipinte delle rose viola su sfondo blu. La stessa gonna che Giulia ricevette in regalo da Sara per il suo ultimo compleanno. Sulla parte superiore del suo corpo Marco ha una maglietta scura tutta attorcigliata intorno al collo che lui stava provando a togliersi quando Giulia è entrata in camera da letto. Sotto alla maglietta Giulia è in grado di intravedere un reggiseno giallo, ovviamente tutto sformato in quanto Marco non ha un seno per riempirlo. “Ma che ca…” Escono le parole dalla bocca di Giulia.
“Amore non è come sembra!” La interrompe Marco “Come mai sei a casa così presto? Hai detto che saresti tornata verso le undici!” Giulia si prende diversi secondi per cercare di elaborare quello che sta succedendo. Perché suo marito sta indossando i suoi vestiti? Forse ha finito i propri! O forse è una scommessa persa con gli amici! Si deve essere quello! “Perché indossi i miei vestiti?” Gli chiede lei. Marco è paonazzo, la sua fronte è imperlata di sudore mentre balbettii escono dalla sua bocca “Io vado a farmi una doccia, magari mi aiuterà a svegliarmi da questo incubo. Quando torno ti voglio vedere nel pigiama, il tuo, e a letto pronto a dormire!” Dice Giulia mentre si dirige furente e frastornata verso il bagno.
Mezz’oretta dopo Giulia ritorna in camera da letto e vede Marco seduto sul letto che si morde le unghie nervosamente. “Giulia ascolta era solo…” Giulia gli mette una mano sulla bocca zittendo suo marito. Non vuole sentire scuse. “Stai zitto ora. Vai sotto le coperte. Parlerò io e tu potrai parlare solo quando ti sarà rivolta la parola” I due entrano nel letto e Giulia avvia il discorso che si era studiata sotto i caldi rilassanti fumi della doccia “Marco da quanto tempo è che indossi i miei vestiti?” Lei lo vede deglutire e poi dopo una lunga inspirata risponde “Oggi era la seconda volta. La prima volta è stata quando hai dormito a casa di Rachele” Giulia è ancora confusa “Ma perché lo fai? Cosa ti spinge a farlo? C’è qualcuno che ti obbliga? Qualcuno che ti ricatta?”
Marco potrebbe dire di sì, potrebbe giocare la parte della vittima di un ricatto sessuale ma poi Giulia probabilmente lo spingerebbe per andare alla polizia e fare denuncia. Giulia è sempre stata dalla parte della legge. Lei non rubava nemmeno un pennarello alle elementari. “Giulia prometti di non dire nulla a nessuno e di non giudicarmi?” Chiede Marco timidamente. Giulia vorrebbe tanto non promettere nulla ma ora la sua curiosità sta prendendo il sopravvento. Lei deve sapere altrimenti non riuscirà a dormire la notte. “Va bene, te lo prometto!” dice lei rassegnata. Marco si alza e si dirige verso la finestra facendo finta di guardare fuori in direzione della strada “Io ho iniziato a guardare su internet materiale pornografico di uomini che indossano vestiti femminili. Questa cosa mi ha un po’ incuriosito e un po’ eccitato. Ho deciso di provare ed è stata una bella esperienza. Tu non saresti dovuta tornare così presto. Io avrei messo le tue cose a posto e tu non l’avresti mai notato. E invece sei arrivata prima e hai visto. Mi dispiace!”
L’immagine che si para davanti ai suoi occhi è un’immagine che Giulia non si sarebbe mai potuta aspettare. Suo marito Marco è lì in piedi di fronte all’armadio con il viso voltato verso Giulia e un’espressione sgomenta sul suo volto. Marco è vestito…Solo non con i propri vestiti. Sta indossando una gonna a ruota con su dipinte delle rose viola su sfondo blu. La stessa gonna che Giulia ricevette in regalo da Sara per il suo ultimo compleanno. Sulla parte superiore del suo corpo Marco ha una maglietta scura tutta attorcigliata intorno al collo che lui stava provando a togliersi quando Giulia è entrata in camera da letto. Sotto alla maglietta Giulia è in grado di intravedere un reggiseno giallo, ovviamente tutto sformato in quanto Marco non ha un seno per riempirlo. “Ma che ca…” Escono le parole dalla bocca di Giulia.
“Amore non è come sembra!” La interrompe Marco “Come mai sei a casa così presto? Hai detto che saresti tornata verso le undici!” Giulia si prende diversi secondi per cercare di elaborare quello che sta succedendo. Perché suo marito sta indossando i suoi vestiti? Forse ha finito i propri! O forse è una scommessa persa con gli amici! Si deve essere quello! “Perché indossi i miei vestiti?” Gli chiede lei. Marco è paonazzo, la sua fronte è imperlata di sudore mentre balbettii escono dalla sua bocca “Io vado a farmi una doccia, magari mi aiuterà a svegliarmi da questo incubo. Quando torno ti voglio vedere nel pigiama, il tuo, e a letto pronto a dormire!” Dice Giulia mentre si dirige furente e frastornata verso il bagno.
Mezz’oretta dopo Giulia ritorna in camera da letto e vede Marco seduto sul letto che si morde le unghie nervosamente. “Giulia ascolta era solo…” Giulia gli mette una mano sulla bocca zittendo suo marito. Non vuole sentire scuse. “Stai zitto ora. Vai sotto le coperte. Parlerò io e tu potrai parlare solo quando ti sarà rivolta la parola” I due entrano nel letto e Giulia avvia il discorso che si era studiata sotto i caldi rilassanti fumi della doccia “Marco da quanto tempo è che indossi i miei vestiti?” Lei lo vede deglutire e poi dopo una lunga inspirata risponde “Oggi era la seconda volta. La prima volta è stata quando hai dormito a casa di Rachele” Giulia è ancora confusa “Ma perché lo fai? Cosa ti spinge a farlo? C’è qualcuno che ti obbliga? Qualcuno che ti ricatta?”
Marco potrebbe dire di sì, potrebbe giocare la parte della vittima di un ricatto sessuale ma poi Giulia probabilmente lo spingerebbe per andare alla polizia e fare denuncia. Giulia è sempre stata dalla parte della legge. Lei non rubava nemmeno un pennarello alle elementari. “Giulia prometti di non dire nulla a nessuno e di non giudicarmi?” Chiede Marco timidamente. Giulia vorrebbe tanto non promettere nulla ma ora la sua curiosità sta prendendo il sopravvento. Lei deve sapere altrimenti non riuscirà a dormire la notte. “Va bene, te lo prometto!” dice lei rassegnata. Marco si alza e si dirige verso la finestra facendo finta di guardare fuori in direzione della strada “Io ho iniziato a guardare su internet materiale pornografico di uomini che indossano vestiti femminili. Questa cosa mi ha un po’ incuriosito e un po’ eccitato. Ho deciso di provare ed è stata una bella esperienza. Tu non saresti dovuta tornare così presto. Io avrei messo le tue cose a posto e tu non l’avresti mai notato. E invece sei arrivata prima e hai visto. Mi dispiace!”
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