… lui che mi guarda

di
genere
esibizionismo

Non è la prima volta che ti vedo sul terrazzo. Di solito fumi una sigaretta ma il tuo sguardo è rivolto verso la portafinestra della mia sala che ti sta proprio davanti, solo al di là della strada. Non ti conosco davvero, ci siamo a volte incrociati per strada, solo lo scambio del buongiorno. So che hai una moglie e una figlia adolescente. Tu, sopra i 40, hai un viso triste, lo sguardo di chi, forse, non è in pace con se stesso. Ti ho visto fumare con fare nervoso, afferrandoti alla ringhiera del terrazzo come fosse un’ancora. Oggi sei in pantaloncini e maglietta, ti ho visto di sfuggita, il tuo sguardo sempre rivolto verso la mia sala vuota. Mi sono appena docciata e indosso solo l’accappatoio. In casa fa già caldo, tra poco chiuderò le finestre ed accenderò i climatizzatori. Torno in bagno, mi sfilo l’accappatoio e metto una canotta bianca di diverse taglie più grandi della mia. Non indosso l’intimo, in casa a volte non lo metto. Mentre vado in cucina a prepararmi un caffè passo in sala e ti vedo ancora lì. Mi hai vista passare, ne sono certa. Con il caffè in una mano mi siedo sul divano in sala, tu puoi vedermi. Io faccio finta di nulla ma con la coda dell’occhio vedo che rientri in casa ma dopo un attimo solo la tua testa fa capolino, lo guardo su di me. Appoggio la tazzina ormai vuota sul tavolino e mi sdraio sul divano, rivolta verso di te. Prendo l’iPad e leggo qualche racconto erotico su questo sito. Di molti racconti leggo solo le prime righe… non mi “prendono”. Uno è più intrigante.. lo leggo con maggiore trasporto e mentre lo faccio allargo le gambe. Con la mano sollevo la canotta sino al bacino e mi sfioro. Sento il tuo sguardo, la distanza che ci separa sono certa non ti impedisce di cogliere qualche dettaglio. Io mi tocco, divisa tra il racconto che sto leggendo e la consapevolezza di essere guardata. Ho le gambe aperte, i piedi puntati sulla sponda del divano. Appoggio l’iPad solo per sfilarmi la canotta e poi torno a leggere. Sono nuda e, in parte, lo sono per te. Tu sei sempre seminascosto ma non ti perdi nulla, e la cosa mi eccita. Mi penetro con le dita, immagino cosa tu stai pensando, cosa provi guardandomi. Mi piace essere l’oggetto del tuo desidero e mi eccita che tu possa solo guardare, senza alcuna possibilità di interagire con me. Mi libero dell’iPad e mi concentro sulla mia fica. Mi torturo il clitoride massaggiando e stuzzicandolo con le dita. I miei capezzoli chiedono le mie attenzioni ed io me ne prendo cura generosamente. Quando sento approssimarsi il culmine del piacere mi lascio trasportare e vengo, regalandoti la visione del mio corpo scosso dalle ondate di piacere che si susseguono. Ricompostami, mi alzo e, ancora nuda, mi avvicino alla portafinestra e, senza guardare verso di te, la chiudo e tiro la tenda. È proprio ora di accendere i climatizzatori.
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2021-06-23
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