Esplorazione
di
cindyesplora
genere
gay
Esplorazione
Mio unico, posso dire amante? Ho atteso con gioia la tua visita.
Siamo cambiati, ma non siamo male. Per la nostra età siamo ancora piacevoli, pancette molli e facce bolse non ci appartengono. La visita al bagno turco mi ha ricordato i momenti del passato quando giovani militari dopo le esercitazioni andavamo sudati a spogliarci e lavarci nel torrente. L’acqua che scorreva sui nostri corpi caldi di sudore ci eccitava. Mi piaceva lavarti specie quando li abbracciavo e le mie mani cercavano le tue natiche sode promettenti. un piacere condiviso mentre ti baciavo il collo e sentivo i nostri membri desiderosi d’amore ergersi. Ti ricordi?
Mano in mano ci rifugiavamo nel folto del bosco dove prendevamo il piacere e poi lo davamo penetrandoci a vicenda dolcemente sì, sfondando i nostri buchini ma come maschi vogliosi.
Beh, tempo passato . Dice un saggio :Quando invecchiamo ricordiamo il dolce sapore del miele ma dimentichiamo le dolorose punture di api che lo hanno reso saporito.
Ti scrivo in primis per ringraziare, poi per farti leggere una relazione di un viaggiatore francese del17mo secolo botanico di nome Jacques Villiers DeFleury(nomen is omen) a proposito della sua scoperta di una strana tribù di indigeni nella isola di Umboi presso la Nuova Guinea dichiaratamente omofila. Sapendo che onori l’amore maschio anche se ti è piaciuto talvolta che fossi la tua femmina sottomessa gioiosamente pronta a berti e farsi scopare la fighetta anale, sono sicuro di averti fatto cosa gradita.
De Fleury,
sbarcato il 1725 12 febbraio nell’isola di Umboi per studiarne la flora, racconta che preso prigioniero dagli indigeni che reputa cannibali e che su canoe sono sbarcati e lo hanno fatto prigioniero , è stato salvato da guerrieri di una altra tribù. Questi atri indigeni di pelle bianca, alti e con occhi chiari, sono completamente differente dai melanesiani scuri che lo hanno catturato. A gesti hanno indicato come il suo aspetto(pelle bianca, occhi chiari, pelo biondo fosse simile al loro).
Lo hanno portato al loro villaggio dove dopo essere stato rifocillato ed essersi riposato, spinto dalla curiosità per il loro aspetto e per certe usanze che vorrebbe narrare ha cercato di stabilire una comunicazione.
Basandosi sull’esperienza ricavata dagli incontri con gli indigeni delle Americhe, ha iniziato indicando oggetti e parti del corpo e ricevendo immediatamente il loro nome nella lingua degli indigeni.
Alcuni nomi lo hanno lasciato perplesso. Poi ha capito perché ; storpiati ricordavano il greco antico. Es: testa/Kefa, occhi /matiaios/braccio che tiene arma/oplit, barca/skafos, spada/asppathi, scudo/aspida;
De Fleury, infine usando un poco di greco antico e molta fantasia, ha ricostruito la storia di questi indigeni biondi.
Raccontano di antenati fuggiti da una città in fiamme. Dopo una lunga marcia, per sfuggire a un nemico implacabile e numeroso si sono imbarcati su10navi, ma su questa isola una solo è arrivata.
Dove il resoconto di De Fleury diventa per te interessante è la sua descrizione della società dei veri uomini/anthinio antres così si definiscono e questo è greco.
La loro struttura sociale si basa si basa su una unione di due maschi che sono amanti . Guerrieri in coppia combattono e assieme adottano un ragazzo /agor da far crescere e educare. Quando questo cresce e diventa efebo viene sottoposto alla cerimonia di iniziazione dove gli vengono stretti con anelli i testicoli. e può dopo accompagnare i maschi maestri alla guerra e caccia. De Fleury precisa che questo efebo si dona a all’uno e altro maestro equamente e questi lo possiedono amandolo maschilmente.
I ragazzi non adottati o non validi o indegni, vengono utilizzati come lavoranti o per il piacere dei maschi e sodomizzati durante le feste comuni. Il loro nome è Gaidaros perché sono bene comune. Su di loro si esercitano gli efebi che a loro volta vengono posseduti dai maestri, per la prima volta durante i riti di iniziazione. A partire da quel momento dopo il primo anello ai testicoli , per ogni atto do valore uno nuovo verrà aggiunto, fatto di materiale diversi secondo l’evento. I vecchi guerrieri esibiscono testicoli penduli per il numero degli anelli e combattendo nudi esibiscono i genitali ai nemici invitandoli a toglier loro gli anelli o diventare anelli se vinti e uccisi
Inoltre, gli anziani individuano fra i ragazzi coloro che sono femmine nell’anima e li castrano.
Questo prima che compiano cinque anni. Vengono poi educati come prostitute a disposizione di tutti i maschi. Li seguono nelle battute di caccia e nella guerra provvedendo a tutte le loro necessità e lasciandosi sottoporre oralmente e analmente alla libido dei maschi che durante le attività di caccia e guerra devono astenersi da avere rapporti tra loro e con gli efebi.
Le donne vivono in una zona diversa del villaggio.
Vengono visitate dal maschio a loro assegnato che le monta ogni secondo mese per fecondarle.
- Se nasce un maschio questo viene tatuato col l’animale protettore del padre per evitare che cresciuto abbia rapporti sessuali con lui.
- Per alleviare la solitudine delle femmine, i maschi offrono loro una riproduzione in legno del loro membro.
- Sono permessi i rapporti sessuali fra donne in quanto sterili.
- Il De Fleury riferisce che per non offendere gli anziani, ha dovuto (dice lui, m aio penso voluto) copulare prima con un efebo e poi con un castrato
- Questi li chiamano eunouchismenos e vengono chiamati gaidos cioè culo.
- De Fleury tra le righe fa capire che la cosa gli piace.
- Nei sei mesi passati sull’isola gli anziani gli assegnano anche un agori cioè ragazzo dotato di un grosso gamo (pene) e notevoli (archidia) testicoli se preferisce essere preso.
- De Fleury racconta infine come in una cerimonia di iniziazione sia stato amato e gradevolmente montato, da una coppia di Maschi che sono anche stati la sua guida.
- Penserai che la relazione per l’abbondanza di particolari scabrosi sia un falso.
- Errato .
- De Fleury ci ha lasciato una copia molto casta in francese, ma nella sua biblioteca hanno trovato una copia crittografate che è quella che ho trascritto per te.
- Conoscendoti, ti racconto anche che esiste una appendice molto scabrosa sui rapporti di De Fleury con in due maestri che in contemporanea la hanno posseduto analmente e oralmente facendogli tremare le natiche di piacere. Racconta anche dei rituali segreti che hanno preceduto la penetrazione in lui con le mani e pugni , l’ingoio di sperma , la perforazione di capezzoli e inanellamento di testicoli . Confessa che queste pratiche gli sono piaciute e che ritornato in Francia le ha eseguite su amici . Mi sono eccitato pensando che avresti gradito questo scritto come quando mi accarezzavi le tonde natiche e giocando col mio pene mi forzavi a prendere la tua virilità in bocca e a berti. Vedendo nello specchio che il mio membro contornato ora da peli bianchi era diventato duro e svettava eretto, mi sono masturbato lasciando che un getto di sperma colpisse la tua amata immagine che riflessa nello specchio mi sorrideva
- Ora ti devo lasciare.
MI sono ancora girato guardato lo specchio e mi è sembrato di vedere la tua immagine che dietro di me sorrideva.
Mio unico, posso dire amante? Ho atteso con gioia la tua visita.
Siamo cambiati, ma non siamo male. Per la nostra età siamo ancora piacevoli, pancette molli e facce bolse non ci appartengono. La visita al bagno turco mi ha ricordato i momenti del passato quando giovani militari dopo le esercitazioni andavamo sudati a spogliarci e lavarci nel torrente. L’acqua che scorreva sui nostri corpi caldi di sudore ci eccitava. Mi piaceva lavarti specie quando li abbracciavo e le mie mani cercavano le tue natiche sode promettenti. un piacere condiviso mentre ti baciavo il collo e sentivo i nostri membri desiderosi d’amore ergersi. Ti ricordi?
Mano in mano ci rifugiavamo nel folto del bosco dove prendevamo il piacere e poi lo davamo penetrandoci a vicenda dolcemente sì, sfondando i nostri buchini ma come maschi vogliosi.
Beh, tempo passato . Dice un saggio :Quando invecchiamo ricordiamo il dolce sapore del miele ma dimentichiamo le dolorose punture di api che lo hanno reso saporito.
Ti scrivo in primis per ringraziare, poi per farti leggere una relazione di un viaggiatore francese del17mo secolo botanico di nome Jacques Villiers DeFleury(nomen is omen) a proposito della sua scoperta di una strana tribù di indigeni nella isola di Umboi presso la Nuova Guinea dichiaratamente omofila. Sapendo che onori l’amore maschio anche se ti è piaciuto talvolta che fossi la tua femmina sottomessa gioiosamente pronta a berti e farsi scopare la fighetta anale, sono sicuro di averti fatto cosa gradita.
De Fleury,
sbarcato il 1725 12 febbraio nell’isola di Umboi per studiarne la flora, racconta che preso prigioniero dagli indigeni che reputa cannibali e che su canoe sono sbarcati e lo hanno fatto prigioniero , è stato salvato da guerrieri di una altra tribù. Questi atri indigeni di pelle bianca, alti e con occhi chiari, sono completamente differente dai melanesiani scuri che lo hanno catturato. A gesti hanno indicato come il suo aspetto(pelle bianca, occhi chiari, pelo biondo fosse simile al loro).
Lo hanno portato al loro villaggio dove dopo essere stato rifocillato ed essersi riposato, spinto dalla curiosità per il loro aspetto e per certe usanze che vorrebbe narrare ha cercato di stabilire una comunicazione.
Basandosi sull’esperienza ricavata dagli incontri con gli indigeni delle Americhe, ha iniziato indicando oggetti e parti del corpo e ricevendo immediatamente il loro nome nella lingua degli indigeni.
Alcuni nomi lo hanno lasciato perplesso. Poi ha capito perché ; storpiati ricordavano il greco antico. Es: testa/Kefa, occhi /matiaios/braccio che tiene arma/oplit, barca/skafos, spada/asppathi, scudo/aspida;
De Fleury, infine usando un poco di greco antico e molta fantasia, ha ricostruito la storia di questi indigeni biondi.
Raccontano di antenati fuggiti da una città in fiamme. Dopo una lunga marcia, per sfuggire a un nemico implacabile e numeroso si sono imbarcati su10navi, ma su questa isola una solo è arrivata.
Dove il resoconto di De Fleury diventa per te interessante è la sua descrizione della società dei veri uomini/anthinio antres così si definiscono e questo è greco.
La loro struttura sociale si basa si basa su una unione di due maschi che sono amanti . Guerrieri in coppia combattono e assieme adottano un ragazzo /agor da far crescere e educare. Quando questo cresce e diventa efebo viene sottoposto alla cerimonia di iniziazione dove gli vengono stretti con anelli i testicoli. e può dopo accompagnare i maschi maestri alla guerra e caccia. De Fleury precisa che questo efebo si dona a all’uno e altro maestro equamente e questi lo possiedono amandolo maschilmente.
I ragazzi non adottati o non validi o indegni, vengono utilizzati come lavoranti o per il piacere dei maschi e sodomizzati durante le feste comuni. Il loro nome è Gaidaros perché sono bene comune. Su di loro si esercitano gli efebi che a loro volta vengono posseduti dai maestri, per la prima volta durante i riti di iniziazione. A partire da quel momento dopo il primo anello ai testicoli , per ogni atto do valore uno nuovo verrà aggiunto, fatto di materiale diversi secondo l’evento. I vecchi guerrieri esibiscono testicoli penduli per il numero degli anelli e combattendo nudi esibiscono i genitali ai nemici invitandoli a toglier loro gli anelli o diventare anelli se vinti e uccisi
Inoltre, gli anziani individuano fra i ragazzi coloro che sono femmine nell’anima e li castrano.
Questo prima che compiano cinque anni. Vengono poi educati come prostitute a disposizione di tutti i maschi. Li seguono nelle battute di caccia e nella guerra provvedendo a tutte le loro necessità e lasciandosi sottoporre oralmente e analmente alla libido dei maschi che durante le attività di caccia e guerra devono astenersi da avere rapporti tra loro e con gli efebi.
Le donne vivono in una zona diversa del villaggio.
Vengono visitate dal maschio a loro assegnato che le monta ogni secondo mese per fecondarle.
- Se nasce un maschio questo viene tatuato col l’animale protettore del padre per evitare che cresciuto abbia rapporti sessuali con lui.
- Per alleviare la solitudine delle femmine, i maschi offrono loro una riproduzione in legno del loro membro.
- Sono permessi i rapporti sessuali fra donne in quanto sterili.
- Il De Fleury riferisce che per non offendere gli anziani, ha dovuto (dice lui, m aio penso voluto) copulare prima con un efebo e poi con un castrato
- Questi li chiamano eunouchismenos e vengono chiamati gaidos cioè culo.
- De Fleury tra le righe fa capire che la cosa gli piace.
- Nei sei mesi passati sull’isola gli anziani gli assegnano anche un agori cioè ragazzo dotato di un grosso gamo (pene) e notevoli (archidia) testicoli se preferisce essere preso.
- De Fleury racconta infine come in una cerimonia di iniziazione sia stato amato e gradevolmente montato, da una coppia di Maschi che sono anche stati la sua guida.
- Penserai che la relazione per l’abbondanza di particolari scabrosi sia un falso.
- Errato .
- De Fleury ci ha lasciato una copia molto casta in francese, ma nella sua biblioteca hanno trovato una copia crittografate che è quella che ho trascritto per te.
- Conoscendoti, ti racconto anche che esiste una appendice molto scabrosa sui rapporti di De Fleury con in due maestri che in contemporanea la hanno posseduto analmente e oralmente facendogli tremare le natiche di piacere. Racconta anche dei rituali segreti che hanno preceduto la penetrazione in lui con le mani e pugni , l’ingoio di sperma , la perforazione di capezzoli e inanellamento di testicoli . Confessa che queste pratiche gli sono piaciute e che ritornato in Francia le ha eseguite su amici . Mi sono eccitato pensando che avresti gradito questo scritto come quando mi accarezzavi le tonde natiche e giocando col mio pene mi forzavi a prendere la tua virilità in bocca e a berti. Vedendo nello specchio che il mio membro contornato ora da peli bianchi era diventato duro e svettava eretto, mi sono masturbato lasciando che un getto di sperma colpisse la tua amata immagine che riflessa nello specchio mi sorrideva
- Ora ti devo lasciare.
MI sono ancora girato guardato lo specchio e mi è sembrato di vedere la tua immagine che dietro di me sorrideva.
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