Pruriti inaspettati

di
genere
incesti

Era giunta l’estate, le scuole avevano chiuso i battenti, e come ogni anno io e mia moglie, entrambi insegnati, avevamo raggiunto la casa di mia madre che abita in campagna. Avevamo preso questa abitudine fin da quando nostra figlia era piccola per farla passare una decina di giorni a contatto con la natura, ma anche adesso che Cristina aveva raggiunto la maggiore età, questo rito si ripeteva puntuale. Arrivata la sera ci apprestammo ad andare a nanna, e come di consueto mia moglie e mia figlia erano sistemate nella stanza che un tempo era la mia, mentre io dormivo nel letto di mamma. Anche questa abitudine risaliva a quando Cristina era piccola e voleva dormire con la madre. Stanco del viaggio e appesantito dalla abbondante cena, sprofondai subito in un sonno profondo. Non so dire quanto tempo fosse passato, ma di sicuro eravamo nel bel mezzo della notte, quando mi svegliai, o meglio mi ritrovai nel dormiveglia, avvolto da un persistente piacere. Ci misi forse un paio di minuti a realizzare il motivo di quel senso di piacere che stava pervadendo, e lo stato di torpore passò immediatamente lasciando spazio all’incredulità: mia madre, dandomi le spalle, pigiava con il suo grosso culo sulla mia mazza e si masturbava. Nella penombra potevo vedere il movimento del suo braccio che sotto il lenzuolo faceva andare la mano avanti e indietro nella fica, sentivo il suo respiro affannato tipico di chi sta godendo, e le chiappone premevano insistentemente sul mio cazzo indurito. Mia madre non era certo una bella e giovane donna, aveva 66 anni, capelli grigi, corpo grassottello, e le enormi tette cadevano sulla pancia dilatata dalle gravidanze e dall’età. Non sapevo che fare e non volevo metterle in imbarazzo, così restai immobile, ma lei non smetteva di smanettarsi e quella surreale situazione cominciò a procurarmi una eccitazione incontenibile. La depravazione e la perversione latente in ogni essere umano prese il sopravvento e mi ottenebrò la mente, così feci una massa inconsulta che mai mi sarei sognato di fare: facendo passare il braccio attorno al corpo di mia madre, le misi una mano tra le cosce carnose e raggiunsi la fica, e sostituii le sue dita con le mie. Mia madre non oppose alcuna resistenza, anzi dischiuse di più le gambe per facilitarmi il compito, e mentre le mie dita ormai scorrevano dentro di lei, portò una mano indietro afferrandomi il cazzo. Prima lo strinse attraverso il tessuto delle mutande, poi lo tirò fuori e cominciò a segarmi. Eravamo sempre nella stessa posizione, con lei che mi dava le spalle e stava ormai stretta a me. Ormai ero completamente partito e abbattuto ogni tabù e ogni residuo di morale e buonsenso, mi mossi mettendole il cazzo tra le cosce e facendolo passare sotto il culo cominciai a strofinarglielo sulla figa, e accadde quel che a quel punto era inevitabile: le entrai dentro prima con la sola cappella, poi con una buona metà dell’asta, e infine spingendo forte la penetrai completamente. Cominciai a scoparla agguantandole le enormi tette che palpeggiavo e stringevo. Il suo respiro si faceva sempre più pesante e sentivo che godeva come una cagna in calore. Nessuno dei due profferiva parola, in assoluto silenzio ci stavamo godendo quel momento di indescrivibile piacere che solo una situazione così amorale poteva dare. Cercai di resistere più che potevo, avrei voluto prolungare all’infinito quel piacere, ma alla fine non riuscii più a resistere, e stringendola con forza sentendo la sua schiena sul mio torace e aggrappato con entrambe le mani alle grosse poppe, le scaricai nel ventre tutto il mio piacere. Interminabili fiotti di sborra eruttarono violentemente dalla mia asta invadendole l’utero, e sentendosi riempita mia madre ebbe un orgasmo che la fece sussultare a lungo. Sempre senza dire una sola parola e senza guardarci in faccia, ci staccammo e ci addormentammo come se niente fosse accaduto. Ma non ripresi sonno facilmente, e credo neanche lei. Sapevo di aver compiuto un atto immorale e contro natura, ma non mi sentivo affatto in colpa. Tutt’altro! Non avevo mai goduto tanto. Sarà stata la situazione inaspettata, l’aver scopato una vecchia, il corpo così prosperoso, o più probabilmente il gusto del proibito, dell’incesto, fatto sta che mi sentivo ancora eccitato e già sognavo un secondo tempo…..
scritto il
2012-03-26
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