Axel

di
genere
gay

Questa è la storia della mia più bella avventura omosessuale in assoluto.
Stavo passeggiando in città da solo quando per purissimo caso ho sbattuto la spalla con un altro ragazzo, neanche me ne resi conto che fosse così vicino, ero immerso nei miei pensieri. "Scusami tanto, sono mortificato" gli dissi guardando il suo telefono a terra caduto per il colpo. Lui lo raccolse e disse "Tranquillo non ti preoccupare, stavo guardando questo maledetto coso e non ti ho proprio visto". Successe tutto in un attimo e io mi resi conto solo dopo un po' che di fronte a me c'era un bel ragazzo, alto, moro e molto ben curato. Ora io sono etero prevalentemente, ma con soventi inclinazioni bisessuali. Comunque lo guardai e sentii come un brivido che mi pervase la schiena. Lo stavo fissando assorto quando lui mi fa "Tutto ok?". "Sì sì, scusami oggi sono di riposo dal lavoro e sono un po' sovrappensiero, scusami ancora per il telefono". Ma lui aveva notato che io lo guardavo in modo particolare e dal niente disse la frase che dette inizio a tutto. (Scoprirete poi in futuro, se ne avrete voglia, cosa successe da allora ad oggi e cosa ancora succede) Avvicinandosi per non farsi sentire troppo disse con voce molto bassa "Ho visto che mi guardi in modo particolare, non so se sia il caso o meno di dirlo, io sono bisessuale.....ora mi manderai in culo ma....." "Sshhh, spostiamoci da qui" lo interruppi io. "Anche io sono bisessuale" gli dissi a basso voce. "Che coincidenza oggi, chi l'avrebbe detto mai" sorrisi io.

A quel punto disse un altra frase magica "Abito qui vicino, ti va un caffè da me?" "Sicuro, non voglio distrubare se avevi altro da fare oggi prima di sbattere insieme" gli dissi io ma lui insistette per andare a casa sua. Ero pervaso da una lieve eccitazione e lo seguii.

Arrivammo a casa sua, un grazioso appartamento in centro, molto be curato, come il padrone del resto.
Mi tolsi la giacca e mi fece sedere sul divano mentre mise su il caffè."Io sono Alessio, per gli amici Axel" disse lui tendendomi la mano "Io invece sono Marco, e per gli amici sempre Marco" risposo io stringendo la sua mano.
Ci scambiammo uno sguardo profondo e rimanemmo in silenzio per qualche istante. La moka borbottava e lui staccandosi dalla mia mano andò a preparare due tazzine di caffè. "Complimenti per la casa" gli dissi io sorseggiando il caffè, "Grazie, ci tengo molto all'ordine e alla pulizia" mi rispose lui mentre mi scrutava a fondo. Lo vidi che ogni tanto allungava l'occhio sui miei pantaloni, ma in effetti anche io stavo facendo lo stesso.

Finito il caffè, ci fu un momento di silenzio, lui mi guardava, io lo guardavo. Successe tutto in una frazione di secondo: mi balzò sulle gambe a cavalcioni e mi baciò. Io attonito avevo il cuore a mille ma ricambiai, cominciammo a baciarci con passione. I nostri respiri si fecero più pesanti e mentre le nostre lingue si intrigavano i vestiti volavano via uno dietro l'altro.

Ci ritrovammo in mutande, "Cazzo come sei bello" mi disse lui "Ma va, tu sei più bello di me" ribattei io. "Hai voglia di andare oltre?" mi chiese. "Con tutto me stesso" prontamente dissi io.

Ci spostammo in camera sua, un ambiente illuminato molto accuratamente con luci soffuse e arredi molto particolari. Capii che non era uno sprovveduto e mi fidaii istintivamente. Mi lasciai andare del tutto. Mi sentivo benissimo ed ero eccitato al punto giusto per divertirmi.
Mi avvicinai a lui, lo baciai poi lo spinsi sdraiato sul letto e salendogli sopra cominciai a baciarlo e leccarlo ovunque.
Scendevo lentamente dalla bocca al collo, ai capezzoli, poi fino alla pancia. Lo guardavo negli occhi e lui guardava me, arrivai al cazzo che ormai non gli stava più nelle mutande. Lo baciai, era grosso e duro, ma non mi resi conto di quanto finché non gli tolsi le mutande. Io sono ben dotato, sui 20 cm, ma lui era molto più dotato di me. Era qualcosa che avevo visto solo nei porno. "Quanto cazzo ce lo hai grosso?" dissi io "La natura mi ha voluto bene" fu la sua risposta. Gli lanciai uno sguardo malizioso e lo presi in bocca. Cominciai a baciarlo e a leccarlo lentamente per tutta la sua lunghezza. Era veramente enorme, oltre che lungo ben 26 cm era grosso. Grosso che a malapena mi entrava la cappella in bocca. Aveva un sapore buonissimo e più lo succhiavo più provavo a prenderlo tutto in bocca ma non riuscivo. Era durissimo, come un pezzo di marmo, io succhiavo e lui ansimava, stava iniziando a godere del mio pompino. "Ti piace?" gli sussurrai, "Sei fantastico, non ti fermare" rispose lui con voce tremolante per l'eccitazione.

Aumentai il ritmo delle mie succhiate, succhiavo e segavo con la mano, il suo cazzone era ormai completamente bagnato e turgido.
Sentii che cominciava a pulsare, via via sempre di più e io alternavo allora il ritmo. Lui stava ansimando a più non posso, "Se continui così mi farai venire" disse. "È ciò che più desidero in questo momento" risposi allora. Furono parole magiche le mie, neanche 2 secondi e sentii la mia bocca riempirsi di calda sborra. Era buonissima, sembrava un nettare. Lui mi accarezzava i capelli mentre io ripulivo ben bene io suo cazzo e ingoia o fino all'ultima goccia quel suo succo così buono. "Nessuno mi aveva mai fatto un pompino così, neanche le ragazze succhiano bene come te" mi disse mentre riprendeva fiato.
"Non esagerare" ribattei io, "non sto scherzando, sei bravissimo, mi hai fatto impazzire! Ora voglio ricambiare" disse quindi.
Piu o meno fece con me quello che io avevo fatto con lui, mi baciò e mi leccò dappertutto per arrivare poi al cazzo. Lo tirò fuori "anche tu non sei messo male per niente a quanto vedo" mi disse facendomi occhiolino. Le sue calde labbra avvolsero la mia cappella, un brivido di piacere mi pervase. Era un ottimo succhiatore anche lui, menomale direi, ho una passione sfrenata per i pompini io. Gli tenevo la testa mentre lui mi succhiava e mi leccava il cazzo che a questo punto era già in massima erezione. Sì stava impegnando, e a dirla tutta, era proprio bravo. Glielo feci notare e lui mi rispose "mai quanto te" e continuò a succhiare. Io sono uno che non viene facilmente, per qualche strano motivo, resisto molto più della media degli uomini e lui che si impegnava a succhiare con veemenza, ad un certo punto "cazzo ma quanto resisti?" mi disse senza smettere di succhiare. "Abbastanza gli risposi io" stavo godendo ma sapevo che per venire mi sarebbe servito qualcosa di più, allora gli dissi "mettimi in dito nel culo mentre mi succhi, e vedrai che poi vengo". Passarono pochi secondi, forse un minuto, ma non di più: venni con forza dentro alla sua bocca. Lui ricambio il servizio di pulizia del mio cazzo e poi appena finito si sdraiò accanto a me e ci baciammo. Sentivo che erano baci appassionati, non i baci che si danno in certi momenti di estasi. C'era qualcosa che non capivo (ma che poi capii bene in futuro).
"Sicuro di non essere gay?" gli chiesi io, "no sono etero e fidanzato" mi rispose lui.

"Ottima situazione" ribattei io "siamo sulla stessa barca" (io ero e sono felicemente fidanzato con la mia dolce metà, che però non sa di questo mio aspetto particolare)

Ci guardammo e scoppiammo a ridere di gusto, eravamo felici e rilassati. C'era un feeling tra di noi che sarebbe diventato poi qualcosa di più.

Rimanemmo sul letto nudi per altre tre ore a parlare delle nostre vite e delle nostre esperienze, fu un momento magico per entrambi.
Poi ad una certa io mi rivestii e ringraziandolo per l'ospitalità mi congedai, non prima di scambiarci i numeri di telefono!

Quel giorno era nata un amicizia fortissima, un legame che per molti non sarebbe comprensibile. Fatto sta che questo legame continua ancora oggi ed è sempre più forte, riusciamo a convivere entrambi con le nostre "doppie vite". Certo non è facile organizzarsi, ma per noi c'è sempre tempo.

Spero che vi sia piaciuta la mia storia, non sono uno scrittore, quindi sicuramente per qualcuno sarà noiosa da leggere, il mio intento è la condivisione con il lettore e non pretendo di essere un bravo scrittore.

Spero di non aver annoiato troppo.
scritto il
2021-08-07
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