La dolcezza del latte della signora Olga
di
marius995
genere
prime esperienze
Ciao a tutti.Mi chiamo Mario,ho 23 anni,e se oggi sono qui a scrivervi è solo per puro caso.Difatti sono capitato su questo sito in una fredda domenica di febbraio,spinto dalla curiosità e sopratutto spinto dal fatto di cercare qualcosa di bello da leggere,che avrebbe dovuto far passare il tempo in maniera diversa ed insolita, visto che tutti i miei amici quella sera erano impegnati e non sarebbero potuti uscire.Ho iniziato a leggere più di qualche racconto, e fin da subito sono rimasto sopreso e meravigliato dalle storie vere o inventate che man mano si presentavano ai miei occhi,i quali pian pianino,iniziavano ad essere stuzzicati da così tanta bellezza che ritrovavo in essi.All'improvviso,mi è balzata un idea in testa,ho preso coraggio (ero imbarazzato ma tentato) ed un foglio bianco e seguendo quanto fatto da altri miei "colleghi",ho iniziato a scrivere la mia esperienza,avvenuta all'incirca 6 mesi fa nel negozio dove lavoro,in un paesino dell'entroterra lucano.Mi perdonerete se a volte forse la grammatica potrebbe essere non regolare,ma vi confido che parlare di questa eperienza mi imbarazza un po.
Fin da quando ero adolescente,ho sempre visto l'eros e dunque il sesso come una specie di gioco,di svago,in cui tutto era concesso e in cui la fantasia a volte faceva dei voli pindarici e delle altre volte invece mi costringeva a chiudermi le ore in bagno o in camera,per dar sfogo come tutti i miei coetanei dell'epoca a queste chiamiamole voglie verso "l'altro sesso".Sono sempre stato un ragazzo timido ma intraprendente quando ce n'era bisogno,sia in casa,che a scuola.Di tanto in tanto prendevo cotte per le mie compagne di classe o per alcune professoresse che insegnavano all'istituto che frequentavo.Insomma ero il classico ragazzo che stava crescendo e voleva crescere sotto tutti i punti di vista.All'età di 17 anni mi ero fidanzato con una coetanea del paese ma dopo pochi mesi troncammo poichè i genitori si trasferirono al nord e perchè soprattutto lei nel frattempo si era innamorata di un altro.Classico del periodo di sali e scendi adolescenziale,che porta alla maturità.Insomma si può dire che quell'esperienza mi aveva turbato ma allo stesso tempo mi aveva fatto prendere consapevolezza che prima o poi sarebbe arrivata la persona giusta con la quale avrei condiviso sopratutto le prime esperienze erotiche,visto che ero ancora vergine e non lo avevo mai fatto.Amavo il sesso ed ogni giorno al solo pensiero mi sentivo sempre di piu in forma.Il tempo passava e passò ed arrivò la maturità.Mi diplomai con 76/100 in un istituto tecnico e dopo un estate passata in vacanza mi iscrissi all'università nel settembre del 2016.Sentivo che la vita stava cambiando e me ne accorsi di questo un giorno,per puro caso,quando arrivò a casa una lettera in cui era scritto che una sociètà di torino metteva a disposizione corsi a pagamento per imparare a diventare tecnici informatici e riparatori di tv,per i ragazzi che da poco si erano diplomati.Spinto dalla curiosità e vista la situazione,di sana pianta decisi di frequentare questo corso che mi avrebbe quasi certamente portato aspetti positivi e nel giro di 7 mesi presi il diploma da tecnico con 100/100 esimi.Insomma ero pronto a qualsiasi situazione lavorativa part time mi si fosse presentata,nonostante frequentassi l’università.Un giorno per puro caso misi un annuncio lavorativo come tecnico ,e dopo due/tre settimane fui contattato da un uomo sui 35 anni di nome Michelangelo.Mi disse che aveva intenzione di aprire un negozietto e cercava personale giovane e alle prime esperienze.Insomma a farla breve gli mandai il curriculum e dopo qualche giorno dal giorno in cui feci il colloquio lavorativo,mi ricontattò dicendomi che mi avrebbe assunto a tempo determinato e dicendomi che era ben lieto che un ragazzo come me,facesse parte della “famiglia”.Michelangelo,il mio datore di lavoro a farla breve,era sposato con una bellissima donna,sua coetanea,non italiana ma di origine greca,che aveva vissuto per tutto il periodo della sua giovinezza in Grecia.Avevano una figlia di 5 anni e quando io fui assunto ed iniziai a lavorare in negozio,ne stavano aspettando un altro,infatti aveva il pancione e credo fosse al quinto mese.Lei,Olga,era come detto davvero bella,capelli lunghi color notte,due occhioni in cui ti perdevi dentro e di statura e corporatura nella media,nè bassa e nè alta,nè magra e nè grassa.Portava gli occhiali ed aveva un culetto abbastanza tonico,con un bel paio di tette che credo le facessero portare una quarta di reggiseno.Fui assunto nel mese di novembre del 2017 e iniziai a lavorare (erano passati soltanto 4 mesi dalla fine del corso che avevo frequentato).La vita trascorreva velocemente ed ero molto contento di quello che stavo facendo.Più il tempo passava e più entravo in sintonia sia con il mio capo che con sua moglie,i quali di tanto in tanto mi davano cosi tanta confidenza e consigli,da farmi sentire proprio a “casa”.A volte quando Olga era in negozio,mi arrapavo al solo pensiero di vederla perchè di tanto in tanto quando puliva il bancone o per terra,era abbastanza provocante,assumendo posizioni strane.Credo che allo stesso tempo non lo facesse apposta perchè era la classica donna acqua e sapone; il fatto che non lo avessi mai fatto mi faceva salire i battiti del cuore e anche il “mio amico” alla sola visione di quella donna ,si drizzava nei pantaloni.Per un bel po lei non venne piu in negozio perchè partorì e perchè avrebbe dovuto fare di nuovo la mamma a pieno ritmo,tra pannolini e altro.Michelangelo distratto da questa situzione decise di voler star di piu accanto alla moglie che avrebbe avuto bisogno di aiuto visto e considerato anche che i genitori di lui erano morti e i genitori di lei erano ancora in grecia.Un pomeriggio mi comunicò che sarei dovuto diventare quasi il responsabile dell’attività perchè ,mi avrebbe concesso le chiavi del negozio e perchè avrei dovuto lavorare di piu in sua assenza.Tutto procedeva bene.Per fortuna si lavorava e lavoravo e di conseguenza l’attività nel negozio andava a gonfie vele.Passarono i giorni,i mesi e passarano due anni e tutto tornò alla normalità dopo il parto di Olga,infatti il capo tornò regolarmente in negozio già dopo pochi mesi ed insieme al sottoscritto,anche la vita del negozio era tornata regolare,infatti un conto è stare in un negozio solo,ed un conto è stare insieme a qualcun altro che ti aiuti nel momento del bisogno anche con i clienti.Fatte queste doverose premesse veniamo al dunque.Ottobre 2019.Era sera ed era ora di chiusura del negozio.Michelangelo non c’era perche aveva accompagnato alle 19:00 la figlia a danza,e in negozio era venuta a farmi visita la moglie insieme al figlio piccolo.Rimasi sopreso da quella visita proprio perchè pensavo che lei ancora non fosse in grado di spostarsi autonomamente con il bambino piccolo ma tant’è era li e le chiesi se avesse avuto bisogno di un aiuto o di altro.Lei guardandomi per un istante mi disse “tranquillo e grazie lo stesso,sono solo venuta a prendere una cosa importante che ha lasciato mio marito e che è per il piccolo”,ma non so dove sia perchè ero convinta fosse in casa,visto che nel trasloco da casa/casa,negozio,qualcosa è andata persa.Io allora le feci un sorriso e tornai dietro al bancone,perchè lei era andata nel retrobottega che questo piccolo negozio ha.
Passarano 15 minuti e dopo aver servito un cliente,mi arrivò il classico stimolo del bagno.Convinto che potevo lasciare il negozio “incustodito” per pochi istanti anche perche era buio e non sarebbe venuto più nessun cliente,andai a scaricarmi.Quando entrai nel dietro negozio,dove si trovava il bagno,rimasi folgorato ed imbarazzato,perchè non mi sarei mai aspettato una scena di quel tipo.La signora Olga stava allattando il suo piccolo,seduta su uno sgabello e tenendosi con la schiena appoggiata al muro.Beh,direte,cosa ci sta di male a vedere una donna allattare? Nulla appunto,perchè è un gesto naturale,bello,grazioso e dolce,affettivo tra mamma e figlio appunto,ma...improvvisamente cancellai tutto ciò dalla mente conscio anche del fatto di quello che stavano osservando i miei occhi.Olga stava allattando il piccolo con entrambi i seni.Me ne accorsi subito perchè mentre una era coperta appunto dal figlio,l’altra al contrario,era fuori ed aveva una gocciolina bianca sul capezzolo.Era piu bella di come me le ero immaginate.Un capezzolo scuro e largo,un aureola abbastanza pronunciata,ed una pelle che sembrava di una 15 enne.Lei in tutto ciò ancora non si era accorta della mia presenza,il che mi permetteva di osservarla ancora un altro pò.Improvvisamente mi vennero i brividi e si gelò quasi il sangue,mentre sentivo brigidino,muoversi con foga nelle mutande.Inevitabilmente mi ero eccitato.Dunque,avrei fatto di tutto per esaudire quel mio desiderio e quella mia fantasia:prendere una tetta in bocca ed assaporare quel dolce e gustoso nettare.Già perchè le donne mature con il pancione o che allattano,le ho viste sempre come delle donne non sporche,ma dolci e affettuose.Il che vuol dire che molto fantasie erotiche e molte seghette,per gran parte della mia adolescenza,si erano concentrate su questo genere.Comunque fatto sta che sentivo che sarei venuto nelle mutande,se non fossi corso in bagno...quando improvvisamente,Olga alzò lo sguardo,fece un sospiro ,e mi guardò negli occhi...forse a quanto non immaginavo,si era accorta della mia presenza ma aveva lasciato fare.Notò il mio imbarazzo,e con un sorrisone grande quanto un palazzo mi disse “scusami se ti ho turbato,ma non resistevo piu perchè antonio aveva fame,a quest’ora è sempre solito fare pappa.Se non mangia,il seno mi fa un male bestiale.” Per un attimo non sapevo cosa dire,avevo perso le parole.Ma mi feci coraggio e mi rivolsi a quella bella signora che pochi istanti prima mi aveva concesso una visione divina ed incalzai: ”Olga non scusarti,anzi scusami tu che ho interrotto il tuo allattamento.Non essere imbarazzata,perchè e stato molto bello vedervi. - Davvero lo pensi? - Si certamente,anzi trovo sia davvero molto bello che mamma e figlio abbiano questa bella vicinanza a tu per tu. - Beh si in teoria non c’è niente di male a vedere una mamma che porge la tetta al proprio bimbo,ma comunque in pubblico o in presenza di persone,a non tutti fa lo stesso effetto”.
A ripensare a quelle parole pronunciate,le volevo dire che era cosi,perchè quella scena in me aveva suscitato un erotismo infinito,ma non trovai il coraggio,perchè se fosse successo qualcosa,sarebbe dovuta succedere in maniera naturale,senza che mi fossi preso colpe o sgridate particolari.Ma di li a poco capii che qualcosa di strano nell’aria c’era. “Senti Mario...visto che hai detto che non ci sta nessun problema,nel frattempo che sistemo il piccolo nel passeggino,mi faresti un favore?anche se so che devi chiudere il negozio...ma puoi chiuderlo anche per qualche istante da dentro,cosi è sicuro che non viene nessun altro cliente a stressarti - Certamente,dimmi pure. - Mi prenderesti dalla borsa il tiralatte?Antonio si è addormentato e non ha ancora finito la sua poppata.Ciò vuol dire che se non tiro un po di latte,le due amiche mi fanno male,e poi sarebbe un peccato anche per antonio,vederlo sprecare cosi.” Anche se all’inizio feci finta di non capire ciò che mi aveva appena detto,dopo qualche istante,annuii.Andai un istante a far pipì,mi recai velocemente a far chiusura di cassa e a chiudere la porta del negozio,e mi fiondai diretto in borsa a prederle l’oggetto che mi aveva appena chiesto.Non lo avevo mai visto prima,ma capii subito dalla parola “tira” latte,ciò che significava.Gli impulsi del mio pisellino nel frattempo crescevano,crescevano e sembrava che no ci fosse mai una fine.Speravo solamente che la signora non se ne fosse accorta altrimenti pensai anche alle conseguenze che ci sarebbero potute stare sia nel bene che nel male. “Ecco a te l’oggetto che mi hai chiesto.Non lo avevo mai visto prima ma avevo capito. -Beh si non era difficile Mario ahahahaha - Ahahaha Effettivamente no,però essendo che uno immagina solamente che il bimbo per ciucciare si debba attaccare al seno,non pensa si venda mai un marchingegno simile. -E meno male ti dico,è la mia ancora di salvezza.E’ comodo ma sopratutto allevia come ti dicevo prima il dolore che ho.” Volevo dirle altro ma tutto pensavo tranne a quello che poi subito dopo le dissi,senza controllo. “Ma non si potrebbe comunque fare in maniera naturale?Nel senso mi spiego meglio:ciucciare il latte con la bocca,in maniera diretta e naturale?.Forse perchè la signora olga mi stava dando parecchia confidenza,o forse perchè mi piaceva come donna e di conseguenza mi piaceva quello che avevo visto,le dissi queste parole.Diventai subito rosso.Lei per un istante pure.Calò il silenzio.Lei aveva capito benissimo cosa intendevo dirle.Visto che li ci stavo io,e lei di certo non poteva,sarei dovuto diventare il suo “tiralatte naturale” personale.
A quel punto tutto mi aspettai tranne un sorrisone ammaliante seguito da “vuoi farlo tu?l’idea non è male,e mi farebbe piacere se a te lo fa,sei un bravo ragazzo e so che vuoi aiutarmi senz’altro a togliermi questo peso dalle tette.Poi non ci sta nulla di male,infondo,possiamo far finta che sei il mio terzo figlio”.Non ci credevo,stavo per svenire e venire allo stesso tempo nelle mutande.Il mio cuore pulsava. “Davvero pensi sia possibile?ma io non vorrei che... - Sta tranquillo non saprà niente nessuno.Ci siamo tu ed io qui,e voglio che sia tu a fare ciò che ti ho chiesto.A mio marito non piace il mio latte...non posso trovare il primo che capita per strada,ragion per cui se a te fa piacere puoi mettere la tua bocca.So benissimo che ti piacerà perche e dolce e succoso,come un latte di mandorla.Poi da come mi vedevi le tette prima sicuramente hanno suscitato curiosità. -Beh si non te lo nascondo dai...non mi aspettavo di trovarti cosi...e poi...te lo dico:hai proprio un bel seno grande.Sono curioso piu che altro di provarlo e se posso toccarlo,perche ti rende ancora piu dolce,femminile e bella. -Owhh grazie Mario,era tempo che qualcuno non mi faceva dei complimenti cosi sinceri e profondi.Dai vieni qui e siediti.Mi metto comoda.Poggiati sulle mie gambe e chiudi gli occhi.Al resto ci penso io.Proverò io far defluire il “MIO” latte nella tua bocca in modo tale che anche tu avrai la tua pappa aahahhaha”. Non dissi piu nulla. Mi precipitai dove mi aveva detto e con il pisello rizzato,feci come disse.
Chiusi gli occhi,e all’improvviso,palpando quel ben di dio,aprii la bocca e sentii scendere un liquido caldo,intenso e forte.Era il latte della signora Olga,ed era buonissimo come lo era lei.Una sensazione difficile da descrivere.Bisognerebbe provarla da adulti e non da piccoli per capire davvero cosa si prova.Quel capezzolo che ad ogni mia poppata si bagnava ed inturgidiva...sentivo le sue pulsazioni dentro di me...sentivo un gemito profondo provenire da lei.
Non so perchè ma avevo capito bene che la mia bevuta era diversa da quella che faceva il piccolo Antonio.Forse si stava eccitando...come mi ero eccitato io.Senza rendermene conto finalmente mi scaricai nei pantaloni.Ne cacciai cosi tanta che sembravo un fiume in piena.Lei non si accorse di nulla perchè per un attimo alzai lo sguardo ed aprii gli occhi e mi resi conto che guardava il soffitto,con la bocca aperta e stava iniziando a sudare.Forse per la posizione,o forse perchè ero appena venuto,mi spostai con la bocca,e presi il capezzolo con la lingua.Olga emise un gemito di piacere! “Continua figlio mio,è meraviglioso.Sei non bravo,di più.Me le devi svuotare tutte e due...continua a leccare”.E niente,mi sembrava di sognare,ma tutto era tranne che un sogno...la mia fantasia che avevo sempre avuto da adolescente si era materializzata.Sarei stato attaccato al suo seno per ore per quanro eram buono... “olga è il piu buon latte che ho degustato in tutta la mia vita”...
Lei senza dirmi niente subito,annui e con la mano mi cinse il capo e mi spostò sulla tetta sinistra,la stessa che svariati minuti prima avevo visto fuori dal suo vestitino.Mi dava la sensazione di essere ancora piu grande e con un capezzolo poco “usato”.Difatti appena la signora me lo fece prendere in bocca,notai la sua grandezza,e tornai di nuovo ad eccitarmi...feci anche io un sospiro...lei per qualche istante,si fermò,e con fare soddisfatto mi disse... “Ciuccia Mariuccio,che piu tardi svuotiamo un altro lattuccio...”
Non capii cosa intendesse dirmi...ma di li a poco lo avrei capito bene...
P.s. Spero di aver scritto in maniera decente ma sopratutto spero di aver suscitato l’interesse di donne ma sopratutto “mamme”.. Attendo interessi per un seguito
Fin da quando ero adolescente,ho sempre visto l'eros e dunque il sesso come una specie di gioco,di svago,in cui tutto era concesso e in cui la fantasia a volte faceva dei voli pindarici e delle altre volte invece mi costringeva a chiudermi le ore in bagno o in camera,per dar sfogo come tutti i miei coetanei dell'epoca a queste chiamiamole voglie verso "l'altro sesso".Sono sempre stato un ragazzo timido ma intraprendente quando ce n'era bisogno,sia in casa,che a scuola.Di tanto in tanto prendevo cotte per le mie compagne di classe o per alcune professoresse che insegnavano all'istituto che frequentavo.Insomma ero il classico ragazzo che stava crescendo e voleva crescere sotto tutti i punti di vista.All'età di 17 anni mi ero fidanzato con una coetanea del paese ma dopo pochi mesi troncammo poichè i genitori si trasferirono al nord e perchè soprattutto lei nel frattempo si era innamorata di un altro.Classico del periodo di sali e scendi adolescenziale,che porta alla maturità.Insomma si può dire che quell'esperienza mi aveva turbato ma allo stesso tempo mi aveva fatto prendere consapevolezza che prima o poi sarebbe arrivata la persona giusta con la quale avrei condiviso sopratutto le prime esperienze erotiche,visto che ero ancora vergine e non lo avevo mai fatto.Amavo il sesso ed ogni giorno al solo pensiero mi sentivo sempre di piu in forma.Il tempo passava e passò ed arrivò la maturità.Mi diplomai con 76/100 in un istituto tecnico e dopo un estate passata in vacanza mi iscrissi all'università nel settembre del 2016.Sentivo che la vita stava cambiando e me ne accorsi di questo un giorno,per puro caso,quando arrivò a casa una lettera in cui era scritto che una sociètà di torino metteva a disposizione corsi a pagamento per imparare a diventare tecnici informatici e riparatori di tv,per i ragazzi che da poco si erano diplomati.Spinto dalla curiosità e vista la situazione,di sana pianta decisi di frequentare questo corso che mi avrebbe quasi certamente portato aspetti positivi e nel giro di 7 mesi presi il diploma da tecnico con 100/100 esimi.Insomma ero pronto a qualsiasi situazione lavorativa part time mi si fosse presentata,nonostante frequentassi l’università.Un giorno per puro caso misi un annuncio lavorativo come tecnico ,e dopo due/tre settimane fui contattato da un uomo sui 35 anni di nome Michelangelo.Mi disse che aveva intenzione di aprire un negozietto e cercava personale giovane e alle prime esperienze.Insomma a farla breve gli mandai il curriculum e dopo qualche giorno dal giorno in cui feci il colloquio lavorativo,mi ricontattò dicendomi che mi avrebbe assunto a tempo determinato e dicendomi che era ben lieto che un ragazzo come me,facesse parte della “famiglia”.Michelangelo,il mio datore di lavoro a farla breve,era sposato con una bellissima donna,sua coetanea,non italiana ma di origine greca,che aveva vissuto per tutto il periodo della sua giovinezza in Grecia.Avevano una figlia di 5 anni e quando io fui assunto ed iniziai a lavorare in negozio,ne stavano aspettando un altro,infatti aveva il pancione e credo fosse al quinto mese.Lei,Olga,era come detto davvero bella,capelli lunghi color notte,due occhioni in cui ti perdevi dentro e di statura e corporatura nella media,nè bassa e nè alta,nè magra e nè grassa.Portava gli occhiali ed aveva un culetto abbastanza tonico,con un bel paio di tette che credo le facessero portare una quarta di reggiseno.Fui assunto nel mese di novembre del 2017 e iniziai a lavorare (erano passati soltanto 4 mesi dalla fine del corso che avevo frequentato).La vita trascorreva velocemente ed ero molto contento di quello che stavo facendo.Più il tempo passava e più entravo in sintonia sia con il mio capo che con sua moglie,i quali di tanto in tanto mi davano cosi tanta confidenza e consigli,da farmi sentire proprio a “casa”.A volte quando Olga era in negozio,mi arrapavo al solo pensiero di vederla perchè di tanto in tanto quando puliva il bancone o per terra,era abbastanza provocante,assumendo posizioni strane.Credo che allo stesso tempo non lo facesse apposta perchè era la classica donna acqua e sapone; il fatto che non lo avessi mai fatto mi faceva salire i battiti del cuore e anche il “mio amico” alla sola visione di quella donna ,si drizzava nei pantaloni.Per un bel po lei non venne piu in negozio perchè partorì e perchè avrebbe dovuto fare di nuovo la mamma a pieno ritmo,tra pannolini e altro.Michelangelo distratto da questa situzione decise di voler star di piu accanto alla moglie che avrebbe avuto bisogno di aiuto visto e considerato anche che i genitori di lui erano morti e i genitori di lei erano ancora in grecia.Un pomeriggio mi comunicò che sarei dovuto diventare quasi il responsabile dell’attività perchè ,mi avrebbe concesso le chiavi del negozio e perchè avrei dovuto lavorare di piu in sua assenza.Tutto procedeva bene.Per fortuna si lavorava e lavoravo e di conseguenza l’attività nel negozio andava a gonfie vele.Passarono i giorni,i mesi e passarano due anni e tutto tornò alla normalità dopo il parto di Olga,infatti il capo tornò regolarmente in negozio già dopo pochi mesi ed insieme al sottoscritto,anche la vita del negozio era tornata regolare,infatti un conto è stare in un negozio solo,ed un conto è stare insieme a qualcun altro che ti aiuti nel momento del bisogno anche con i clienti.Fatte queste doverose premesse veniamo al dunque.Ottobre 2019.Era sera ed era ora di chiusura del negozio.Michelangelo non c’era perche aveva accompagnato alle 19:00 la figlia a danza,e in negozio era venuta a farmi visita la moglie insieme al figlio piccolo.Rimasi sopreso da quella visita proprio perchè pensavo che lei ancora non fosse in grado di spostarsi autonomamente con il bambino piccolo ma tant’è era li e le chiesi se avesse avuto bisogno di un aiuto o di altro.Lei guardandomi per un istante mi disse “tranquillo e grazie lo stesso,sono solo venuta a prendere una cosa importante che ha lasciato mio marito e che è per il piccolo”,ma non so dove sia perchè ero convinta fosse in casa,visto che nel trasloco da casa/casa,negozio,qualcosa è andata persa.Io allora le feci un sorriso e tornai dietro al bancone,perchè lei era andata nel retrobottega che questo piccolo negozio ha.
Passarano 15 minuti e dopo aver servito un cliente,mi arrivò il classico stimolo del bagno.Convinto che potevo lasciare il negozio “incustodito” per pochi istanti anche perche era buio e non sarebbe venuto più nessun cliente,andai a scaricarmi.Quando entrai nel dietro negozio,dove si trovava il bagno,rimasi folgorato ed imbarazzato,perchè non mi sarei mai aspettato una scena di quel tipo.La signora Olga stava allattando il suo piccolo,seduta su uno sgabello e tenendosi con la schiena appoggiata al muro.Beh,direte,cosa ci sta di male a vedere una donna allattare? Nulla appunto,perchè è un gesto naturale,bello,grazioso e dolce,affettivo tra mamma e figlio appunto,ma...improvvisamente cancellai tutto ciò dalla mente conscio anche del fatto di quello che stavano osservando i miei occhi.Olga stava allattando il piccolo con entrambi i seni.Me ne accorsi subito perchè mentre una era coperta appunto dal figlio,l’altra al contrario,era fuori ed aveva una gocciolina bianca sul capezzolo.Era piu bella di come me le ero immaginate.Un capezzolo scuro e largo,un aureola abbastanza pronunciata,ed una pelle che sembrava di una 15 enne.Lei in tutto ciò ancora non si era accorta della mia presenza,il che mi permetteva di osservarla ancora un altro pò.Improvvisamente mi vennero i brividi e si gelò quasi il sangue,mentre sentivo brigidino,muoversi con foga nelle mutande.Inevitabilmente mi ero eccitato.Dunque,avrei fatto di tutto per esaudire quel mio desiderio e quella mia fantasia:prendere una tetta in bocca ed assaporare quel dolce e gustoso nettare.Già perchè le donne mature con il pancione o che allattano,le ho viste sempre come delle donne non sporche,ma dolci e affettuose.Il che vuol dire che molto fantasie erotiche e molte seghette,per gran parte della mia adolescenza,si erano concentrate su questo genere.Comunque fatto sta che sentivo che sarei venuto nelle mutande,se non fossi corso in bagno...quando improvvisamente,Olga alzò lo sguardo,fece un sospiro ,e mi guardò negli occhi...forse a quanto non immaginavo,si era accorta della mia presenza ma aveva lasciato fare.Notò il mio imbarazzo,e con un sorrisone grande quanto un palazzo mi disse “scusami se ti ho turbato,ma non resistevo piu perchè antonio aveva fame,a quest’ora è sempre solito fare pappa.Se non mangia,il seno mi fa un male bestiale.” Per un attimo non sapevo cosa dire,avevo perso le parole.Ma mi feci coraggio e mi rivolsi a quella bella signora che pochi istanti prima mi aveva concesso una visione divina ed incalzai: ”Olga non scusarti,anzi scusami tu che ho interrotto il tuo allattamento.Non essere imbarazzata,perchè e stato molto bello vedervi. - Davvero lo pensi? - Si certamente,anzi trovo sia davvero molto bello che mamma e figlio abbiano questa bella vicinanza a tu per tu. - Beh si in teoria non c’è niente di male a vedere una mamma che porge la tetta al proprio bimbo,ma comunque in pubblico o in presenza di persone,a non tutti fa lo stesso effetto”.
A ripensare a quelle parole pronunciate,le volevo dire che era cosi,perchè quella scena in me aveva suscitato un erotismo infinito,ma non trovai il coraggio,perchè se fosse successo qualcosa,sarebbe dovuta succedere in maniera naturale,senza che mi fossi preso colpe o sgridate particolari.Ma di li a poco capii che qualcosa di strano nell’aria c’era. “Senti Mario...visto che hai detto che non ci sta nessun problema,nel frattempo che sistemo il piccolo nel passeggino,mi faresti un favore?anche se so che devi chiudere il negozio...ma puoi chiuderlo anche per qualche istante da dentro,cosi è sicuro che non viene nessun altro cliente a stressarti - Certamente,dimmi pure. - Mi prenderesti dalla borsa il tiralatte?Antonio si è addormentato e non ha ancora finito la sua poppata.Ciò vuol dire che se non tiro un po di latte,le due amiche mi fanno male,e poi sarebbe un peccato anche per antonio,vederlo sprecare cosi.” Anche se all’inizio feci finta di non capire ciò che mi aveva appena detto,dopo qualche istante,annuii.Andai un istante a far pipì,mi recai velocemente a far chiusura di cassa e a chiudere la porta del negozio,e mi fiondai diretto in borsa a prederle l’oggetto che mi aveva appena chiesto.Non lo avevo mai visto prima,ma capii subito dalla parola “tira” latte,ciò che significava.Gli impulsi del mio pisellino nel frattempo crescevano,crescevano e sembrava che no ci fosse mai una fine.Speravo solamente che la signora non se ne fosse accorta altrimenti pensai anche alle conseguenze che ci sarebbero potute stare sia nel bene che nel male. “Ecco a te l’oggetto che mi hai chiesto.Non lo avevo mai visto prima ma avevo capito. -Beh si non era difficile Mario ahahahaha - Ahahaha Effettivamente no,però essendo che uno immagina solamente che il bimbo per ciucciare si debba attaccare al seno,non pensa si venda mai un marchingegno simile. -E meno male ti dico,è la mia ancora di salvezza.E’ comodo ma sopratutto allevia come ti dicevo prima il dolore che ho.” Volevo dirle altro ma tutto pensavo tranne a quello che poi subito dopo le dissi,senza controllo. “Ma non si potrebbe comunque fare in maniera naturale?Nel senso mi spiego meglio:ciucciare il latte con la bocca,in maniera diretta e naturale?.Forse perchè la signora olga mi stava dando parecchia confidenza,o forse perchè mi piaceva come donna e di conseguenza mi piaceva quello che avevo visto,le dissi queste parole.Diventai subito rosso.Lei per un istante pure.Calò il silenzio.Lei aveva capito benissimo cosa intendevo dirle.Visto che li ci stavo io,e lei di certo non poteva,sarei dovuto diventare il suo “tiralatte naturale” personale.
A quel punto tutto mi aspettai tranne un sorrisone ammaliante seguito da “vuoi farlo tu?l’idea non è male,e mi farebbe piacere se a te lo fa,sei un bravo ragazzo e so che vuoi aiutarmi senz’altro a togliermi questo peso dalle tette.Poi non ci sta nulla di male,infondo,possiamo far finta che sei il mio terzo figlio”.Non ci credevo,stavo per svenire e venire allo stesso tempo nelle mutande.Il mio cuore pulsava. “Davvero pensi sia possibile?ma io non vorrei che... - Sta tranquillo non saprà niente nessuno.Ci siamo tu ed io qui,e voglio che sia tu a fare ciò che ti ho chiesto.A mio marito non piace il mio latte...non posso trovare il primo che capita per strada,ragion per cui se a te fa piacere puoi mettere la tua bocca.So benissimo che ti piacerà perche e dolce e succoso,come un latte di mandorla.Poi da come mi vedevi le tette prima sicuramente hanno suscitato curiosità. -Beh si non te lo nascondo dai...non mi aspettavo di trovarti cosi...e poi...te lo dico:hai proprio un bel seno grande.Sono curioso piu che altro di provarlo e se posso toccarlo,perche ti rende ancora piu dolce,femminile e bella. -Owhh grazie Mario,era tempo che qualcuno non mi faceva dei complimenti cosi sinceri e profondi.Dai vieni qui e siediti.Mi metto comoda.Poggiati sulle mie gambe e chiudi gli occhi.Al resto ci penso io.Proverò io far defluire il “MIO” latte nella tua bocca in modo tale che anche tu avrai la tua pappa aahahhaha”. Non dissi piu nulla. Mi precipitai dove mi aveva detto e con il pisello rizzato,feci come disse.
Chiusi gli occhi,e all’improvviso,palpando quel ben di dio,aprii la bocca e sentii scendere un liquido caldo,intenso e forte.Era il latte della signora Olga,ed era buonissimo come lo era lei.Una sensazione difficile da descrivere.Bisognerebbe provarla da adulti e non da piccoli per capire davvero cosa si prova.Quel capezzolo che ad ogni mia poppata si bagnava ed inturgidiva...sentivo le sue pulsazioni dentro di me...sentivo un gemito profondo provenire da lei.
Non so perchè ma avevo capito bene che la mia bevuta era diversa da quella che faceva il piccolo Antonio.Forse si stava eccitando...come mi ero eccitato io.Senza rendermene conto finalmente mi scaricai nei pantaloni.Ne cacciai cosi tanta che sembravo un fiume in piena.Lei non si accorse di nulla perchè per un attimo alzai lo sguardo ed aprii gli occhi e mi resi conto che guardava il soffitto,con la bocca aperta e stava iniziando a sudare.Forse per la posizione,o forse perchè ero appena venuto,mi spostai con la bocca,e presi il capezzolo con la lingua.Olga emise un gemito di piacere! “Continua figlio mio,è meraviglioso.Sei non bravo,di più.Me le devi svuotare tutte e due...continua a leccare”.E niente,mi sembrava di sognare,ma tutto era tranne che un sogno...la mia fantasia che avevo sempre avuto da adolescente si era materializzata.Sarei stato attaccato al suo seno per ore per quanro eram buono... “olga è il piu buon latte che ho degustato in tutta la mia vita”...
Lei senza dirmi niente subito,annui e con la mano mi cinse il capo e mi spostò sulla tetta sinistra,la stessa che svariati minuti prima avevo visto fuori dal suo vestitino.Mi dava la sensazione di essere ancora piu grande e con un capezzolo poco “usato”.Difatti appena la signora me lo fece prendere in bocca,notai la sua grandezza,e tornai di nuovo ad eccitarmi...feci anche io un sospiro...lei per qualche istante,si fermò,e con fare soddisfatto mi disse... “Ciuccia Mariuccio,che piu tardi svuotiamo un altro lattuccio...”
Non capii cosa intendesse dirmi...ma di li a poco lo avrei capito bene...
P.s. Spero di aver scritto in maniera decente ma sopratutto spero di aver suscitato l’interesse di donne ma sopratutto “mamme”.. Attendo interessi per un seguito
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Commenti dei lettori al racconto erotico