Storia della mia educazione. Thomas ed io. (10)
di
Allison P.
genere
etero
Ero sfinita e mi tremavano leggermente le gambe, Thomas mi prese in braccio e mi adagiò piano sul letto. Accarezzandomi le gambe mi tolse le scarpe e baciò le dita dei piedi uno ad uno. Quel semplice gesto riaccese la voglia che avevo di lui. Mi inginocchiai sul letto e mi avvicinai per baciarlo. Lo baciai con delicatezza e lentamente percorsi le sue labbra con la lingua, aveva il gusto dei miei umori su di sè, gli succhiai il labbro inferiore. Mi strinse a sè con foga e ci baciammo con passione. Affondai la lingua nella sua bocca e continuammo a lungo fino a quando ci separammo per riprendere fiato.
" Voglio guardarti " gli dissi senza fiato. Si tolse la leggera maglietta a maniche lunghe e rimasi stupita nel vedere il suo braccio destro completamente tatuato. Tracciai con l'indice delle linee sul suo braccio, seguendo i contorni di alcuni disegni. Arrivai ai pettorali sui quali appoggiai le mani aperte, accarezzandoli con delicatezza. Passai i polpastrelli sui piccoli capezzoli induriti e scesi lungo la pancia saggiandone la tonicità. Il padrone aveva un fisico muscoloso e il busto cosparso di una peluria che teneva corta, mentre Thomas era sodo e atletico, un fisico scattante e le spalle larghe, completamente liscio. Lo accarezzavo ammaliata e lui mi osservava lasciandomi fare. Scesi dal letto e gli girai attorno continuando a tracciare sul suo corpo linee immaginarie. Gli accarezzai le spalle e gli diedi un bacio tra le scapole. " Togliti i pantaloni. " Obbedì senza dire nulla, rimanendo in boxer.
" Devo anche fare una sfilata? " esclamò con la sua solita ironia. Gli strinsi il sedere tra le mani appoggiandomi a lui e poi tornai sul letto. La sua erezione ora evidente tra di noi accendeva la mia voglia. Seguii la linea dei suoi addominali laterali che come una freccia indicavano la strada verso il piacere e senza chiedere il suo permesso abbassai l'ultimo indumento rimasto tra di noi. Il suo membro ero più o meno lungo come quello del padrone, ma quando lo presi in mano mi accorsi che era più grosso. Un brivido di piacere si diffuse sul mio corpo. Lentamente tirai giù la pelle a scoprirgli il glande e iniziai a segarlo. Sul letto, seduta sui talloni a gambe divaricate, lo segavo con entrambe le mani guardandolo negli occhi. Lo sentii indurirsi ulteriormente sotto il mio tocco e strinsi un pò di più la presa aumentando il ritmo. Con una mano continuavo a segarlo e con l'altra gli massaggiavo delicatamente i testicoli. Ad un certo punto mi prese il volto con entrambe le mani e mi baciò con foga " Non resisto più Cenerentola " sorrise malizioso " Voglio che mi vieni in bocca " fu la mia risposta. Mi abbassai e gli passai la lingua sul glande avvolgendolo completamente, poi presi a succhiarglielo con forza. Gettò indietro la testa e lo sentii imprecare mentre mi spingeva la testa sul cazzo pronto ad esplodere, lo sentivo pulsare nella mia bocca e nonostante il poco spazio rimasto cercavo di accarezzargli l'asta con la lingua mentre risucchiavo la saliva che non riuscivo a trattenere. Un getto improvviso mi invase la gola, quasi soffocai, ma riuscii ad ingoiare. Continuavo a segarlo al ritmo dei suoi spruzzi caldi, senza staccare la bocca dal suo membro ingoiavo avida il suo amplesso. Quando terminò alzai gli occhi verso di lui che mi stava fissando, lo sguardo incendiato di desiderio, e lentamente raccolsi le ultime tracce di sperma con la lingua, assaporando ogni goccia, guardandolo.
Ero ancora a gambe divaricate, un pò dolorante per la posizione mantenuta a lungo, ma tutta la mia attenzione era rivolta a lui. " Sei bellissimo " gli dissi senza accorgermene e arrossii leggermente. Lui si abbassò e mi lasciò un bacio delicato sulle labbra mentre infilò una mano tra le mie gambe
" E tu sei di nuovo pronta " alludendo alla mia figa bagnata. " Prima che potrò scoparti mi farai morire " mi diede un altro bacio questa volta più deciso. Continuò a passare la mano in mezzo alle mie gambe, raccogliendo gli umori dalla mia figa aperta e strofinandoli sul clitoride di nuovo turgido. Lo pizzicò leggermente e mi lasciai sfuggire un gemito di piacere. " Oh dolcezza, sei decisamente pronta. " Iniziò di nuovo quella magica tortura che mi faceva godere, quei movimenti circolari sul clitoride intervallati da una piccola penetrazione con le dita. Indice e medio che si muovevano dentro di me mentre mi aggrappavo al suo corpo. Presi a muovermi su e giù sulla sua mano per spingere più a fondo le sue dita che mi uncinavano da dentro. " Piano dolcezza, se ti svergino ci sbattono fuori entrambi. " Cercai di limitare i movimenti supplicandolo " Fammi godere Thomas, ti prego. " Tolse la mano dalle mie gambe e lasciò cadere un pò di saliva sul palmo aperto che subito dopo strofinò sul mio clitoride. Trovai quel gesto tremendamente eccitante e, sempre muovendo il bacino per aumentare la stimolazione, gli spinsi nuovamente le dita dentro di me. Sentii le ondate di piacere arrivare insieme alle pulsazioni del bottoncino torturato e quando iniziai ad ansimare mi toccò internamente in un punto ben preciso che mi fece esplodere. Il piacere mi invadeva, non capivo se fosse il clitoride o la figa, forse entrambi, fatto sta che gli cavalcavo il braccio gemendo mentre lui mi sussurrava di fare piano. Alla fine il mio corpo cedette e mi accasciai sul letto, esausta. Lui si sdraiò accanto a me " Per la cronaca, anche tu sei bellissima. " Mi prese un capezzolo tra i denti e ci giocò con la lingua. Il mio corpo non aveva più la forza di reagire, ma sentii una sorta di corrente elettrica arrivarmi direttamente al ventre. " E sei ancora più bella quando godi per merito mio. " Titillò il capezzolo con la lingua e poi lo succhiò " Adesso dormi. "
(..continua)
" Voglio guardarti " gli dissi senza fiato. Si tolse la leggera maglietta a maniche lunghe e rimasi stupita nel vedere il suo braccio destro completamente tatuato. Tracciai con l'indice delle linee sul suo braccio, seguendo i contorni di alcuni disegni. Arrivai ai pettorali sui quali appoggiai le mani aperte, accarezzandoli con delicatezza. Passai i polpastrelli sui piccoli capezzoli induriti e scesi lungo la pancia saggiandone la tonicità. Il padrone aveva un fisico muscoloso e il busto cosparso di una peluria che teneva corta, mentre Thomas era sodo e atletico, un fisico scattante e le spalle larghe, completamente liscio. Lo accarezzavo ammaliata e lui mi osservava lasciandomi fare. Scesi dal letto e gli girai attorno continuando a tracciare sul suo corpo linee immaginarie. Gli accarezzai le spalle e gli diedi un bacio tra le scapole. " Togliti i pantaloni. " Obbedì senza dire nulla, rimanendo in boxer.
" Devo anche fare una sfilata? " esclamò con la sua solita ironia. Gli strinsi il sedere tra le mani appoggiandomi a lui e poi tornai sul letto. La sua erezione ora evidente tra di noi accendeva la mia voglia. Seguii la linea dei suoi addominali laterali che come una freccia indicavano la strada verso il piacere e senza chiedere il suo permesso abbassai l'ultimo indumento rimasto tra di noi. Il suo membro ero più o meno lungo come quello del padrone, ma quando lo presi in mano mi accorsi che era più grosso. Un brivido di piacere si diffuse sul mio corpo. Lentamente tirai giù la pelle a scoprirgli il glande e iniziai a segarlo. Sul letto, seduta sui talloni a gambe divaricate, lo segavo con entrambe le mani guardandolo negli occhi. Lo sentii indurirsi ulteriormente sotto il mio tocco e strinsi un pò di più la presa aumentando il ritmo. Con una mano continuavo a segarlo e con l'altra gli massaggiavo delicatamente i testicoli. Ad un certo punto mi prese il volto con entrambe le mani e mi baciò con foga " Non resisto più Cenerentola " sorrise malizioso " Voglio che mi vieni in bocca " fu la mia risposta. Mi abbassai e gli passai la lingua sul glande avvolgendolo completamente, poi presi a succhiarglielo con forza. Gettò indietro la testa e lo sentii imprecare mentre mi spingeva la testa sul cazzo pronto ad esplodere, lo sentivo pulsare nella mia bocca e nonostante il poco spazio rimasto cercavo di accarezzargli l'asta con la lingua mentre risucchiavo la saliva che non riuscivo a trattenere. Un getto improvviso mi invase la gola, quasi soffocai, ma riuscii ad ingoiare. Continuavo a segarlo al ritmo dei suoi spruzzi caldi, senza staccare la bocca dal suo membro ingoiavo avida il suo amplesso. Quando terminò alzai gli occhi verso di lui che mi stava fissando, lo sguardo incendiato di desiderio, e lentamente raccolsi le ultime tracce di sperma con la lingua, assaporando ogni goccia, guardandolo.
Ero ancora a gambe divaricate, un pò dolorante per la posizione mantenuta a lungo, ma tutta la mia attenzione era rivolta a lui. " Sei bellissimo " gli dissi senza accorgermene e arrossii leggermente. Lui si abbassò e mi lasciò un bacio delicato sulle labbra mentre infilò una mano tra le mie gambe
" E tu sei di nuovo pronta " alludendo alla mia figa bagnata. " Prima che potrò scoparti mi farai morire " mi diede un altro bacio questa volta più deciso. Continuò a passare la mano in mezzo alle mie gambe, raccogliendo gli umori dalla mia figa aperta e strofinandoli sul clitoride di nuovo turgido. Lo pizzicò leggermente e mi lasciai sfuggire un gemito di piacere. " Oh dolcezza, sei decisamente pronta. " Iniziò di nuovo quella magica tortura che mi faceva godere, quei movimenti circolari sul clitoride intervallati da una piccola penetrazione con le dita. Indice e medio che si muovevano dentro di me mentre mi aggrappavo al suo corpo. Presi a muovermi su e giù sulla sua mano per spingere più a fondo le sue dita che mi uncinavano da dentro. " Piano dolcezza, se ti svergino ci sbattono fuori entrambi. " Cercai di limitare i movimenti supplicandolo " Fammi godere Thomas, ti prego. " Tolse la mano dalle mie gambe e lasciò cadere un pò di saliva sul palmo aperto che subito dopo strofinò sul mio clitoride. Trovai quel gesto tremendamente eccitante e, sempre muovendo il bacino per aumentare la stimolazione, gli spinsi nuovamente le dita dentro di me. Sentii le ondate di piacere arrivare insieme alle pulsazioni del bottoncino torturato e quando iniziai ad ansimare mi toccò internamente in un punto ben preciso che mi fece esplodere. Il piacere mi invadeva, non capivo se fosse il clitoride o la figa, forse entrambi, fatto sta che gli cavalcavo il braccio gemendo mentre lui mi sussurrava di fare piano. Alla fine il mio corpo cedette e mi accasciai sul letto, esausta. Lui si sdraiò accanto a me " Per la cronaca, anche tu sei bellissima. " Mi prese un capezzolo tra i denti e ci giocò con la lingua. Il mio corpo non aveva più la forza di reagire, ma sentii una sorta di corrente elettrica arrivarmi direttamente al ventre. " E sei ancora più bella quando godi per merito mio. " Titillò il capezzolo con la lingua e poi lo succhiò " Adesso dormi. "
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