Andrea e Sharon capitolo 1
di
andreaoibaf
genere
etero
I fatti risalgono a circa due anni fa; Sharon era ed è una bellissima ragazza, è alta 1,62, 3^ abbondante di seno (la mia misura preferita), capelli scuri abbastanza lunghi e occhi scuri...un bel culetto e la micina pelosa e nera come avrei avuto modo di scoprire.
All’epoca lei stava con un certo Thomas e ne era davvero innamorata; stava con lui da quando aveva 17 anni e prima aveva avuto pochissime esperienze soprattutto dal punto di vista sessuale (solo qualche pompino).
A Sharon piaceva molto il sesso ma era molto timida e pudica; faceva l’amore sempre nello stesso modo e non si lasciava andare alle fantasie. D’altronde Thomas non la stimolava e gli bastava godere lui senza preoccuparsi particolarmente di far godere Sharon.
Sharon credeva che fosse normale, non conosceva cosa significa godere davvero e quindi la sua vita procedeva tranquilla e ‘felice’.
Da pochi mesi aveva deciso di andare a convivere con Thomas e ne era entusiasta finché non arrivai io a complicare le cose.
Io e Thomas eravamo compagni di militare e a me serviva un alloggio; per noi era normale scambiarci favori ed ospitarci a vicenda. Peccato che Sharon non era dello stesso avviso; da buona donna di casa non voleva avere estranei tra i piedi e tanto meno un militare.
Fatto sta che Thomas insiste e finisce che i due litigano ed io vengo ospitato comunque.
Quando arrivai a casa di Thomas subito lui mi presentò Sharon ed io ne rimasi folgorato. Mi piaceva tantissimo e da subito la squadrai da capo a piedi facendo mille pensieri peccaminosi e spogliandola con gli occhi. Evidentemente lei capì subito (eheh il sesto senso delle donne) e mi guardò con sguardo di rimprovero e mi salutò in modo molto freddo. Era chiaro che mi aveva già preso in antipatia.
Comunque mi sistemai nella mia camera e andai a farmi una doccia; qui provai la mia solita tattica (aveva già funzionato diverse volte) di lasciare la porta socchiusa mentre mi lavavo per vedere se suscitavo qualche interesse. Ovviamente tenevo sempre d’occhio la porta e controllavo se Sharon passava di lì. Finalmente la vidi passare ma lei, con mio grande dispiacere, non si voltò neanche per un istante e passò oltre. Tra me e me mi dissi che era una tosta e che voleva fare la dura. Meglio così! Sarebbe stata più gustosa la mia conquista e già cominciavo a pensare che tattica adottare con lei. Nel mentre il mio cazzo cresceva finché dovetti masturbarmi pensando a lei.
Sharon che aveva capito le mie intenzioni e si era accorta della porta socchiusa voleva farmi capire che con lei non avevo speranze e così la sera, nonostante il litigio, volle scopare con Thomas. Però, mentre scopava nella classica posizione del missionario, non faceva altro che pensare a me e a quanto mi odiasse. Avrebbe voluto urlare per farmi capire che lei stava godendo con Thomas ma, vuoi per la sua timidezza, vuoi per l’incapicità del povero ragazzo, emise solo qualche gridolino e non riuscì neanche a raggiungere l’orgasmo perché Thomas sborrò dopo poco tempo.
Insoddisfatta come al solito si mise a dormire.
La mattina successiva ci ritroviamo tutti tre a fare colazione:
Andrea: ‘Buongiorno ragazzi’
Thomas con il sorriso sulle labbra: ‘Buongiorno’
Sharon per niente felice: ‘Ciao’
Era chiaro che Sharon non fosse per niente di buon umore ed io non la aiutavo a migliorare la situazione. Continuavo a fissarla intensamente e non perdevo occasione, ogni volta che Thomas, era distratto per provocarla e fare gesti con la mia lingua.
Andrea: ‘Thomas, avete dormito bene questa notte?’
T: “Dormito? Non abbiamo dormito molto” convinto di essere stato un vero stallone
A: “Se avessi una ragazza come la tua anche io non dormirei molto”
E mentre facevamo questi discorsi si vedeva che Sharon era chiaramente imbarazzata.
Poi Thomas andò in bagno e Sharon si alzò per andare in camera ma io la fermaì abbracciandola da dietro e le dissi:
“Non mi sembra che ieri tu sia rimasta molto soddisfatta”
Sharon rossa in viso: “Ma cosa dici?”
Andrea: “E’ durato solo 10 minuti scarsi e i tuoi gemiti sembravano un disperato tentativo di godere”
Sharon sempre più imbarazzata ma colta in fallo non seppe cosa rispondere e scappò via.
Il tempo passava ed io desideravo sempre di più avere Sharon e scoparmela. Ero sicuro che anche lei mi volesse ma ancora non se ne rendeva conto. Thomas mi aveva svelato che Sharon nella sua vita aveva scopato solo con lui. Capii così che potevo veramente far impazzire Sharon. Infatti sapevo benissimo che Thomas non era molto bravo a letto e me lo avevano confermato un paio di ragazze che ci eravamo scopati entrambi. Tutte mi avevano detto che non c’era confronto tra me e lui; il poverino credeva di essere un toro ma non riusciva neanche a capire se la ragazza di turno raggiungeva l’orgasmo oppure no.
Avevo notato che Sharon indossava sempre dei collant; la cosa mi eccitava molto e continuavo a pensare a come sarebbe stato bello strapparglieli o infilarle il cazzo dentro senza neanche toglierglieli. Mentre pensavo a queste cose mi trovavo in bagno ed il cazzo divenne subito duro come il marmo quando scorsi il cesto della biancheria. Non riuscii a resistere dalla tentazione di aprirlo e guardarci dentro. Trovai i collant viola che Sharon indossava la mattina; non so cosa mi prese ma feci quello che avevo fatto, per l’ultima volta, a 14 anni a casa di mia cugina. Cominciai ad annusare i collant di Sharon e poi a passarmeli sul cazzo, su e giù sempre più velocemente fino all’inevitabile eiaculazione che guardai bene di puntare sulla parte corrispondente alla figa.
Era tempo di agire; l’unica mia possibilità era quella di far capire a Sharon quanto veramente una ragazza potesse godere. Il mio piano cominciava a prendere forma.
Chiesi a Thomas se gli andava di passare la serata in discoteca e di chiederlo lui a Sharon dato che a me avrebbe detto di no. Sharon accettò abbastanza velocemente dato che adorava ballare.
Ci preparammo e Sharon era bellissima; indossava una camicetta che le lasciava scoperto il pancino ed il suo bellissimo ombelico; purtroppo si vedeva che sotto indossava un reggiseno (avrei preferito che venisse senza; adoro vedere le ragazze ballare con le loro tette che saltano su e giù senza impedimenti). E poi aveva una gonna, purtroppo non cortissima, che le arrivava un po’ sopra il ginnochio. Ma quello che mi lasciò di stucco fu il vedere che indossava dei collant viola come quelli che il pomeriggio avevo trovato in bagno.
Per la prima volta da quando l’avevo conosciuta fu lei a lasciarmi senza parole; continuavo a chiedermi se erano gli stessi collant (che non poteva aver lavato dato il tempo insufficiente) o se erano degli altri uguali.
In macchina, mentre ci dirigevamo verso la discoteca, chiesi a Thomas e Sharon se dava loro fastidio se mi fossi portato a casa una ragazza dopo la discoteca. Thomas ovviamente disse che non c’erano problemi mentre Sharon seccata disse:
“se la trovi fai pure”
Arrivati in discoteca cominciammo subito a bere e a ballare; era molto affollata e per mia fortuna c’erano molte belle ragazze.
Mi detti subito da fare ed adocchiai alcune ragazze molto sexy che sembravano avere anche molta voglia. Ero scatenato ed anche molto fortunato perché le ragazze mi stavano addosso. Thomas mi guardava con una certa invidia mentre Sharon sembrava gelosa. Il mio piano stava funzionando alla perfezione.
Ad un certo punto Thomas mi disse: “puoi stare un po’ con Sharon che devo andare in bagno e non mi fido dei ragazzi qui intorno?”
ed io: “certo amico! nessun problema”
Il cazzo mi era subito diventato duro e cominciai a ballare con Sharon ed a stringerla sempre più.
Mi misi dietro di lei e cominciai a stringerla facendole sentire il mio membro duro e grosso. Lei si bloccò di colpo e divenne tutta rossa; cercò di allontanarmi ma non voleva fare una scenata perché si vergognava tantissimo.
Io: “Senti Sharon come è grosso? E’ tutto merito tuo”
Sharon: “Dai smettila che torna Thomas”
Io: “Ti piace sentirlo sul tuo culetto?”
Sharon: “No, non mi interessa, io amo Thomas”
Io: “Non mi interessa il tuo amore, io voglio scoparti e farti godere all’inverosimile come Thomas non sarà mai in grado di fare”
Sharon sempre più rossa: “Lasciami in pace, non voglio”
Io: “Hai messo i collant sporchi del mio sperma? “
Sharon: “Nooo..” e scappò via. Avevo colto nel segno e questo dimostrava che, come sospettavo, Sharon amava la trasgressione ma era ancora bloccata.
Decisi che per quella sera l’avrei lasciata in pace e mi sarei cercato un’altra ragazza da portare a casa. La ragazza che serviva ai miei scopi doveva avere molta voglia di scopare e soprattutto essere molto disinibita e non farsi problemi a godere urlando il suo piacere.
Cominciai a sondare il terreno e a ballare con diverse ragazze; ne trovai una particolarmente disponibile ma dovevo verificare che facesse davvero al caso mio.
La presi per mano e mi diressi verso Sharon e Thomas.
Io: “Thomas mi dai le chiavi della macchina che io e la mia amica Samantha vogliamo divertirci un po’”
Ovviamente mi feci sentire da Sharon che fece una faccia a metà tra il rimprovero e la gelosa.
Thomas, sicuramente invidioso, dato che Samantha era davvero una bella figa: “Tieni ma non sporcate niente mi raccomando”
Appena in macchina Samantha mi salta addosso e comincia a baciarmi; io la lascio fare mentre la tocco ovunque e muovo le mani su di lei. Ha veramente una gran voglia.
Mi lecca il viso e mi dice che vuole sentire il mio cazzo in bocca. Ovviamente io sono disponibile. Mi slaccia la cintura, mi sbottona i pantaloni e me li toglie completamente.
Il mio cazzo, già durissimo, spunta fuori dagli slip; samantha visibilmente compiaciuta mi toglie anche gli slip e li lancia fuori dalla macchina dicendo: “questi non ti servono più!”
Comincia a leccarmi la cappella e ad infilarselo in bocca; fa un po’ di giù e su. Lo prende sempre più profondamente e muove la lingua da vera pompinara. Deve aver fatto veramente tanti pompini nella sua vita penso tra me.
Nonostante la sua insistenza non riesce a prenderlo tutto in bocca ed allora si dedica ai miei testicoli leccandoli e succhiandoli. Ho il cazzo talmente duro che mi sembra che stia per scoppiare.
La fermo e ricomincio a baciarla; ora tocca a me, voglio sentire il suo sapore.
Le tolgo la camicetta e sotto indossa un bel reggiseno nero; in un attimo sparisce anche quello.
Le bacio il seno, una bella terza soda. I capezzoli si irrigidiscono ed io li stringo delicatamente tra i denti e lei sembra apprezzare molto perché il suo sospiro si fa più forte ed i battiti del suo cuore accelerano. Riesco a sentirli chiaramente quando appoggio le mie mani e la palpo.
Scendo lungo il suo corpo con la mia lingua; non trascuro neanche un centimetro quadrato.
Indossa una minigonna e sotto un perizoma nero. Le alzo la gonna ma non la tolgo. Invece, le sflilo il perizoma e lo tengo da parte (mi servirà dopo per i miei piani).
Ha una figa curata bene, con una striscia di peli in mezzo; mi piace molto! D’altronde non è mai successo che una figa non mi piacesse...
Mi dedico a lei, adoro leccare le intimità femminili. E’ già bagnata. E’ chiaro che ha una voglia arretrata e che non durerà molto.
Mi ci butto con la faccia; ha un profumo inebriante. La lecco dolcemente e lei ansima sempre più forte. Infilo la lingua sempre più in profondità e nel frattempo le stimolo e le stuzzico il clitoride con il naso. Spingo la lingua sempre più in profondità e porto le mani sulle sue belle chiappe.
Mi accingo a toccarle il culetto con un dito ma subito mi ferma. “No, nel culo non voglio neanche un dito”.
Non insisto, non è quello che mi interessa in questo momento. Continuo a leccarla e lei si bagna sempre di più. Manca poco al suo orgasmo e me lo fa capire chiaramente “Non ti fermare ti pregoooooo”.
Mi sposto sul suo clitoride lo stringo tra le labbra e succhio...lei esplode “Siiiiiiiiiiii, ahhhhhhh”, io bevo i suoi umori e poi la bacio facendole sentire il suo sapore.
Ci abbracciamo un po’ e quando riprende fiato mi dice “Lo voglio dentro, voglio sentirlo fino in pancia”. Nessun problema. La macchina non è molto comoda comunque io mi distendo e lei mi sale sopra.
Il mio cazzo le entra dentro tranquillamente nonostante le dimensioni; ha una figa allenata penso tra me.
Ora si dà da fare lei. Si muove bene, si dimena, sale e scende e soprattutto fa movimenti circolari con la figa per sentirlo dentro in tutti i punti. Io con le mani le stringo i seni e assecondo i suoi movimenti. Dopo circa 5 minuti di questo trattamento sono al limite e glielo dico. Anche lei sta per godere di nuovo.
Le dico che voglio sborrare nel suo perizoma; a lei piace l’idea. Samantha prende il suo perizoma e me lo passa sul cazzo mentre io le lavoro la figa.
Veniamo quasi insieme e inzuppo tutto il perizoma del mio caldo seme mentre lei inzuppa le mie mani. Poi io mi lecco le dita e lei si porta il perizoma in faccia leccandolo e annusandolo.
Siamo entrambi soddisfatti e felici, ci guardiamo e ridiamo insieme.
Le chiedo se vuole proseguire la serata a casa e goderci la notte ancora giovane ma lei declina l’invito dicendo che deve tornare a casa. La cosa mi rattrista e le chiedo se mi può lasciare il perizoma in regalo. Samantha accetta volentieri.
Ci rivestiamo, mi metto il perizoma ancora tutto bagnato in tasca e rientriamo in discoteca dopo esserci salutati.
Mi dirigo verso Thomas e Sharon e restituisco le chiavi della macchina con un sorriso soddisfatto.
Aspetto un momento in cui Thomas sta chiacchierando con un suo amico e mi avvicino a Sharon: “Samantha è stata molto brava e mi ha fatto godere molto” e lei “non mi interessa niente”.
Io: “ho un regalino per te da parte mia e Samantha” e senza lasciarle il tempo di rispondere le metto in mano il perizoma bagnato.
Lei, presa completamente di sorpresa, non sa cosa fare e se lo infila in tasca. Però si ritrova con la mano tutta bagnata e sporca. Mi dà dello stronzo e si avvia verso il bagno. Cerco di capire se si porta la mano al naso per sentire il mio odore ma la perdo di vista. Sono sicuro che, una volta in bagno, Sharon ha annusato la sua mano e forse se l’è portata anche in bocca ma non ne ho la certezza.
Se fosse una ragazza “normale” avrebbe buttato via il perizoma una volta in bagno, invece vedo che quando esce ha ancora qualcosa in tasca.
Sharon è chiaramente una ragazza con una voglia di trasgredire incredibile ma ancora non lo sa. La mia missione è farglielo capire.
per commenti e msn scrivetemi pure a andreaoibaf@gmail.com
All’epoca lei stava con un certo Thomas e ne era davvero innamorata; stava con lui da quando aveva 17 anni e prima aveva avuto pochissime esperienze soprattutto dal punto di vista sessuale (solo qualche pompino).
A Sharon piaceva molto il sesso ma era molto timida e pudica; faceva l’amore sempre nello stesso modo e non si lasciava andare alle fantasie. D’altronde Thomas non la stimolava e gli bastava godere lui senza preoccuparsi particolarmente di far godere Sharon.
Sharon credeva che fosse normale, non conosceva cosa significa godere davvero e quindi la sua vita procedeva tranquilla e ‘felice’.
Da pochi mesi aveva deciso di andare a convivere con Thomas e ne era entusiasta finché non arrivai io a complicare le cose.
Io e Thomas eravamo compagni di militare e a me serviva un alloggio; per noi era normale scambiarci favori ed ospitarci a vicenda. Peccato che Sharon non era dello stesso avviso; da buona donna di casa non voleva avere estranei tra i piedi e tanto meno un militare.
Fatto sta che Thomas insiste e finisce che i due litigano ed io vengo ospitato comunque.
Quando arrivai a casa di Thomas subito lui mi presentò Sharon ed io ne rimasi folgorato. Mi piaceva tantissimo e da subito la squadrai da capo a piedi facendo mille pensieri peccaminosi e spogliandola con gli occhi. Evidentemente lei capì subito (eheh il sesto senso delle donne) e mi guardò con sguardo di rimprovero e mi salutò in modo molto freddo. Era chiaro che mi aveva già preso in antipatia.
Comunque mi sistemai nella mia camera e andai a farmi una doccia; qui provai la mia solita tattica (aveva già funzionato diverse volte) di lasciare la porta socchiusa mentre mi lavavo per vedere se suscitavo qualche interesse. Ovviamente tenevo sempre d’occhio la porta e controllavo se Sharon passava di lì. Finalmente la vidi passare ma lei, con mio grande dispiacere, non si voltò neanche per un istante e passò oltre. Tra me e me mi dissi che era una tosta e che voleva fare la dura. Meglio così! Sarebbe stata più gustosa la mia conquista e già cominciavo a pensare che tattica adottare con lei. Nel mentre il mio cazzo cresceva finché dovetti masturbarmi pensando a lei.
Sharon che aveva capito le mie intenzioni e si era accorta della porta socchiusa voleva farmi capire che con lei non avevo speranze e così la sera, nonostante il litigio, volle scopare con Thomas. Però, mentre scopava nella classica posizione del missionario, non faceva altro che pensare a me e a quanto mi odiasse. Avrebbe voluto urlare per farmi capire che lei stava godendo con Thomas ma, vuoi per la sua timidezza, vuoi per l’incapicità del povero ragazzo, emise solo qualche gridolino e non riuscì neanche a raggiungere l’orgasmo perché Thomas sborrò dopo poco tempo.
Insoddisfatta come al solito si mise a dormire.
La mattina successiva ci ritroviamo tutti tre a fare colazione:
Andrea: ‘Buongiorno ragazzi’
Thomas con il sorriso sulle labbra: ‘Buongiorno’
Sharon per niente felice: ‘Ciao’
Era chiaro che Sharon non fosse per niente di buon umore ed io non la aiutavo a migliorare la situazione. Continuavo a fissarla intensamente e non perdevo occasione, ogni volta che Thomas, era distratto per provocarla e fare gesti con la mia lingua.
Andrea: ‘Thomas, avete dormito bene questa notte?’
T: “Dormito? Non abbiamo dormito molto” convinto di essere stato un vero stallone
A: “Se avessi una ragazza come la tua anche io non dormirei molto”
E mentre facevamo questi discorsi si vedeva che Sharon era chiaramente imbarazzata.
Poi Thomas andò in bagno e Sharon si alzò per andare in camera ma io la fermaì abbracciandola da dietro e le dissi:
“Non mi sembra che ieri tu sia rimasta molto soddisfatta”
Sharon rossa in viso: “Ma cosa dici?”
Andrea: “E’ durato solo 10 minuti scarsi e i tuoi gemiti sembravano un disperato tentativo di godere”
Sharon sempre più imbarazzata ma colta in fallo non seppe cosa rispondere e scappò via.
Il tempo passava ed io desideravo sempre di più avere Sharon e scoparmela. Ero sicuro che anche lei mi volesse ma ancora non se ne rendeva conto. Thomas mi aveva svelato che Sharon nella sua vita aveva scopato solo con lui. Capii così che potevo veramente far impazzire Sharon. Infatti sapevo benissimo che Thomas non era molto bravo a letto e me lo avevano confermato un paio di ragazze che ci eravamo scopati entrambi. Tutte mi avevano detto che non c’era confronto tra me e lui; il poverino credeva di essere un toro ma non riusciva neanche a capire se la ragazza di turno raggiungeva l’orgasmo oppure no.
Avevo notato che Sharon indossava sempre dei collant; la cosa mi eccitava molto e continuavo a pensare a come sarebbe stato bello strapparglieli o infilarle il cazzo dentro senza neanche toglierglieli. Mentre pensavo a queste cose mi trovavo in bagno ed il cazzo divenne subito duro come il marmo quando scorsi il cesto della biancheria. Non riuscii a resistere dalla tentazione di aprirlo e guardarci dentro. Trovai i collant viola che Sharon indossava la mattina; non so cosa mi prese ma feci quello che avevo fatto, per l’ultima volta, a 14 anni a casa di mia cugina. Cominciai ad annusare i collant di Sharon e poi a passarmeli sul cazzo, su e giù sempre più velocemente fino all’inevitabile eiaculazione che guardai bene di puntare sulla parte corrispondente alla figa.
Era tempo di agire; l’unica mia possibilità era quella di far capire a Sharon quanto veramente una ragazza potesse godere. Il mio piano cominciava a prendere forma.
Chiesi a Thomas se gli andava di passare la serata in discoteca e di chiederlo lui a Sharon dato che a me avrebbe detto di no. Sharon accettò abbastanza velocemente dato che adorava ballare.
Ci preparammo e Sharon era bellissima; indossava una camicetta che le lasciava scoperto il pancino ed il suo bellissimo ombelico; purtroppo si vedeva che sotto indossava un reggiseno (avrei preferito che venisse senza; adoro vedere le ragazze ballare con le loro tette che saltano su e giù senza impedimenti). E poi aveva una gonna, purtroppo non cortissima, che le arrivava un po’ sopra il ginnochio. Ma quello che mi lasciò di stucco fu il vedere che indossava dei collant viola come quelli che il pomeriggio avevo trovato in bagno.
Per la prima volta da quando l’avevo conosciuta fu lei a lasciarmi senza parole; continuavo a chiedermi se erano gli stessi collant (che non poteva aver lavato dato il tempo insufficiente) o se erano degli altri uguali.
In macchina, mentre ci dirigevamo verso la discoteca, chiesi a Thomas e Sharon se dava loro fastidio se mi fossi portato a casa una ragazza dopo la discoteca. Thomas ovviamente disse che non c’erano problemi mentre Sharon seccata disse:
“se la trovi fai pure”
Arrivati in discoteca cominciammo subito a bere e a ballare; era molto affollata e per mia fortuna c’erano molte belle ragazze.
Mi detti subito da fare ed adocchiai alcune ragazze molto sexy che sembravano avere anche molta voglia. Ero scatenato ed anche molto fortunato perché le ragazze mi stavano addosso. Thomas mi guardava con una certa invidia mentre Sharon sembrava gelosa. Il mio piano stava funzionando alla perfezione.
Ad un certo punto Thomas mi disse: “puoi stare un po’ con Sharon che devo andare in bagno e non mi fido dei ragazzi qui intorno?”
ed io: “certo amico! nessun problema”
Il cazzo mi era subito diventato duro e cominciai a ballare con Sharon ed a stringerla sempre più.
Mi misi dietro di lei e cominciai a stringerla facendole sentire il mio membro duro e grosso. Lei si bloccò di colpo e divenne tutta rossa; cercò di allontanarmi ma non voleva fare una scenata perché si vergognava tantissimo.
Io: “Senti Sharon come è grosso? E’ tutto merito tuo”
Sharon: “Dai smettila che torna Thomas”
Io: “Ti piace sentirlo sul tuo culetto?”
Sharon: “No, non mi interessa, io amo Thomas”
Io: “Non mi interessa il tuo amore, io voglio scoparti e farti godere all’inverosimile come Thomas non sarà mai in grado di fare”
Sharon sempre più rossa: “Lasciami in pace, non voglio”
Io: “Hai messo i collant sporchi del mio sperma? “
Sharon: “Nooo..” e scappò via. Avevo colto nel segno e questo dimostrava che, come sospettavo, Sharon amava la trasgressione ma era ancora bloccata.
Decisi che per quella sera l’avrei lasciata in pace e mi sarei cercato un’altra ragazza da portare a casa. La ragazza che serviva ai miei scopi doveva avere molta voglia di scopare e soprattutto essere molto disinibita e non farsi problemi a godere urlando il suo piacere.
Cominciai a sondare il terreno e a ballare con diverse ragazze; ne trovai una particolarmente disponibile ma dovevo verificare che facesse davvero al caso mio.
La presi per mano e mi diressi verso Sharon e Thomas.
Io: “Thomas mi dai le chiavi della macchina che io e la mia amica Samantha vogliamo divertirci un po’”
Ovviamente mi feci sentire da Sharon che fece una faccia a metà tra il rimprovero e la gelosa.
Thomas, sicuramente invidioso, dato che Samantha era davvero una bella figa: “Tieni ma non sporcate niente mi raccomando”
Appena in macchina Samantha mi salta addosso e comincia a baciarmi; io la lascio fare mentre la tocco ovunque e muovo le mani su di lei. Ha veramente una gran voglia.
Mi lecca il viso e mi dice che vuole sentire il mio cazzo in bocca. Ovviamente io sono disponibile. Mi slaccia la cintura, mi sbottona i pantaloni e me li toglie completamente.
Il mio cazzo, già durissimo, spunta fuori dagli slip; samantha visibilmente compiaciuta mi toglie anche gli slip e li lancia fuori dalla macchina dicendo: “questi non ti servono più!”
Comincia a leccarmi la cappella e ad infilarselo in bocca; fa un po’ di giù e su. Lo prende sempre più profondamente e muove la lingua da vera pompinara. Deve aver fatto veramente tanti pompini nella sua vita penso tra me.
Nonostante la sua insistenza non riesce a prenderlo tutto in bocca ed allora si dedica ai miei testicoli leccandoli e succhiandoli. Ho il cazzo talmente duro che mi sembra che stia per scoppiare.
La fermo e ricomincio a baciarla; ora tocca a me, voglio sentire il suo sapore.
Le tolgo la camicetta e sotto indossa un bel reggiseno nero; in un attimo sparisce anche quello.
Le bacio il seno, una bella terza soda. I capezzoli si irrigidiscono ed io li stringo delicatamente tra i denti e lei sembra apprezzare molto perché il suo sospiro si fa più forte ed i battiti del suo cuore accelerano. Riesco a sentirli chiaramente quando appoggio le mie mani e la palpo.
Scendo lungo il suo corpo con la mia lingua; non trascuro neanche un centimetro quadrato.
Indossa una minigonna e sotto un perizoma nero. Le alzo la gonna ma non la tolgo. Invece, le sflilo il perizoma e lo tengo da parte (mi servirà dopo per i miei piani).
Ha una figa curata bene, con una striscia di peli in mezzo; mi piace molto! D’altronde non è mai successo che una figa non mi piacesse...
Mi dedico a lei, adoro leccare le intimità femminili. E’ già bagnata. E’ chiaro che ha una voglia arretrata e che non durerà molto.
Mi ci butto con la faccia; ha un profumo inebriante. La lecco dolcemente e lei ansima sempre più forte. Infilo la lingua sempre più in profondità e nel frattempo le stimolo e le stuzzico il clitoride con il naso. Spingo la lingua sempre più in profondità e porto le mani sulle sue belle chiappe.
Mi accingo a toccarle il culetto con un dito ma subito mi ferma. “No, nel culo non voglio neanche un dito”.
Non insisto, non è quello che mi interessa in questo momento. Continuo a leccarla e lei si bagna sempre di più. Manca poco al suo orgasmo e me lo fa capire chiaramente “Non ti fermare ti pregoooooo”.
Mi sposto sul suo clitoride lo stringo tra le labbra e succhio...lei esplode “Siiiiiiiiiiii, ahhhhhhh”, io bevo i suoi umori e poi la bacio facendole sentire il suo sapore.
Ci abbracciamo un po’ e quando riprende fiato mi dice “Lo voglio dentro, voglio sentirlo fino in pancia”. Nessun problema. La macchina non è molto comoda comunque io mi distendo e lei mi sale sopra.
Il mio cazzo le entra dentro tranquillamente nonostante le dimensioni; ha una figa allenata penso tra me.
Ora si dà da fare lei. Si muove bene, si dimena, sale e scende e soprattutto fa movimenti circolari con la figa per sentirlo dentro in tutti i punti. Io con le mani le stringo i seni e assecondo i suoi movimenti. Dopo circa 5 minuti di questo trattamento sono al limite e glielo dico. Anche lei sta per godere di nuovo.
Le dico che voglio sborrare nel suo perizoma; a lei piace l’idea. Samantha prende il suo perizoma e me lo passa sul cazzo mentre io le lavoro la figa.
Veniamo quasi insieme e inzuppo tutto il perizoma del mio caldo seme mentre lei inzuppa le mie mani. Poi io mi lecco le dita e lei si porta il perizoma in faccia leccandolo e annusandolo.
Siamo entrambi soddisfatti e felici, ci guardiamo e ridiamo insieme.
Le chiedo se vuole proseguire la serata a casa e goderci la notte ancora giovane ma lei declina l’invito dicendo che deve tornare a casa. La cosa mi rattrista e le chiedo se mi può lasciare il perizoma in regalo. Samantha accetta volentieri.
Ci rivestiamo, mi metto il perizoma ancora tutto bagnato in tasca e rientriamo in discoteca dopo esserci salutati.
Mi dirigo verso Thomas e Sharon e restituisco le chiavi della macchina con un sorriso soddisfatto.
Aspetto un momento in cui Thomas sta chiacchierando con un suo amico e mi avvicino a Sharon: “Samantha è stata molto brava e mi ha fatto godere molto” e lei “non mi interessa niente”.
Io: “ho un regalino per te da parte mia e Samantha” e senza lasciarle il tempo di rispondere le metto in mano il perizoma bagnato.
Lei, presa completamente di sorpresa, non sa cosa fare e se lo infila in tasca. Però si ritrova con la mano tutta bagnata e sporca. Mi dà dello stronzo e si avvia verso il bagno. Cerco di capire se si porta la mano al naso per sentire il mio odore ma la perdo di vista. Sono sicuro che, una volta in bagno, Sharon ha annusato la sua mano e forse se l’è portata anche in bocca ma non ne ho la certezza.
Se fosse una ragazza “normale” avrebbe buttato via il perizoma una volta in bagno, invece vedo che quando esce ha ancora qualcosa in tasca.
Sharon è chiaramente una ragazza con una voglia di trasgredire incredibile ma ancora non lo sa. La mia missione è farglielo capire.
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