Puttana a distanza 3
di
Monicalaputtana
genere
esibizionismo
Io non immaginavo .
Avevo voglia di fargli un regalo.
Le mie tette velate dal pizzo nero, solo per lui.
Ho inviato la foto e il gioco è iniziato.
Non lo immaginavo che gli piacessero così tanto. O meglio, che gli piacesse così tanto il mio gesto da puttana.
Tommy non ha perso tempo. Ha puntato dritto, ha acceso la corrente, mi ha fatto capire subito che non sarebbe finita lì, con due tette incartate nel pizzo.
Tommy il regalo voleva scartarlo tutto. Il regalo ero io , Monica.
Come mi sono sentita in quel momento?
Destabilizzata.
Avrei potuto dire stop. Fermarmi.
Io non lo sapevo, Tommy sì, lo sapeva già, che ero già un po' sua.
Mi presi del tempo. Lui mi prese la mente.
Allora si innescò la miccia della fantasia. Dove mi metto, cosa mi metto, come mi metto.
Volevo non fosse uno scatto a caso, tanto per fare. Ancora adesso vado alla ricerca del momento più giusto, come se la foto potesse parlare.
Decisi di mostrare di più, mi tolsi la maglia e il reggiseno e mi sdraiai sul letto.
Un seno solo.
Il mio capezzolo che gli piace tanto.
Un grande melone con bel picciolo.
Con la mano libera mi coprii l'altra tetta, lasciai che si vedessero anche la pancia, i fianchi, l"ombelico. E basta.
La foto la scattai sentendomi bella. Troia. Sua.
Invio.
Guardami.
E da lì...
Godiamocela1974@gmail.com
Avevo voglia di fargli un regalo.
Le mie tette velate dal pizzo nero, solo per lui.
Ho inviato la foto e il gioco è iniziato.
Non lo immaginavo che gli piacessero così tanto. O meglio, che gli piacesse così tanto il mio gesto da puttana.
Tommy non ha perso tempo. Ha puntato dritto, ha acceso la corrente, mi ha fatto capire subito che non sarebbe finita lì, con due tette incartate nel pizzo.
Tommy il regalo voleva scartarlo tutto. Il regalo ero io , Monica.
Come mi sono sentita in quel momento?
Destabilizzata.
Avrei potuto dire stop. Fermarmi.
Io non lo sapevo, Tommy sì, lo sapeva già, che ero già un po' sua.
Mi presi del tempo. Lui mi prese la mente.
Allora si innescò la miccia della fantasia. Dove mi metto, cosa mi metto, come mi metto.
Volevo non fosse uno scatto a caso, tanto per fare. Ancora adesso vado alla ricerca del momento più giusto, come se la foto potesse parlare.
Decisi di mostrare di più, mi tolsi la maglia e il reggiseno e mi sdraiai sul letto.
Un seno solo.
Il mio capezzolo che gli piace tanto.
Un grande melone con bel picciolo.
Con la mano libera mi coprii l'altra tetta, lasciai che si vedessero anche la pancia, i fianchi, l"ombelico. E basta.
La foto la scattai sentendomi bella. Troia. Sua.
Invio.
Guardami.
E da lì...
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