Paura dell'ascensore

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etero

Paura dell'ascensore

Io non entro sola negli ascensori. Restia ad entrare perché ho la fobia, mi rassicura dicendomi che non me ne sarei accorta. Dobbiamo salire al 4to piano. Iniziamo a salire, ma inizio a sudare… mi distrae con un bacio. Quella lingua inizia a leccarmi, scende sul collo, mentre le mani cercano il mio seno. Inizio ad eccitarmi, mi avvicina a sè e sento il suo manganello enorme contro il mio pube. Mi bagno, mi afferra le chiappe e me le stringe. Inizia a sussurrarmi all’orecchio quanto mi volesse, quanto lo facessi impazzire. Infila la mano nel pantalone e mi tocca. La mia eccitazione lo manda in delirio. Esce la mano e mi lascia così, quasi vicina ad un rapido orgasmo. Arriviamo al piano. Tutto sconvolto, apre la porta, non c’è anima viva. I suoi coinquilini sono fuori. Chiude, mi preme sulla porta, mi slaccia il pantalone e me lo sfila. Rimango in slip…

Abbasso la cerniera del suo jeans e senza che io facessi nulla, viene fuori un pene enorme. Glielo prendo con la mano e inizio a fare su e giù, prima lentamente e poi stringendo e aumentando la velocità. Me lo toglie dalla mano, mi leva la maglia e mi slaccia il reggiseno. Mi bacia come un ossesso, non capisce più nulla. Entriamo nella sua stanza e si corica. Mi metto sopra ed è un frenetico entrarlo ed uscirlo da me. Si susseguono gli orgasmi. Giunto quasi a destinazione, lo tira fuori e lo prendo in mano. Il glande, rosso ed enorme, prende fuoco. Esplode sulla sua pancia.
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2021-09-09
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