Ho sognato di te
di
FrauL
genere
etero
Venivi a prendermi sotto casa… Era il mio compleanno. Entravo in macchina e mi chiedevi di chiudere gli occhi e di non riaprirli fino a che non me lo avresti detto tu… E facevo così. La sensazione di un tragitto lungo, come se non si arrivava mai. Ad un certo punto la macchina si ferma. Mi chiedi di aprire gli occhi, mi consegni una scatolina. Fiocco verde di raso largo 2 dita almeno. Lo apro. 2 chiavi. Colgo al volo il significato di quel regalo. Una casa bellissima, non grandissima ma ben fatta! Un divano penisola. Ti abbraccio forte e inizio a baciarti…, all’inizio un bacio tenerissimo e casto. Inizia a farsi più passionale, anche l’atmosfera si fa rovente. Mi spingi contro di te, sento subito il volume del tuo cazzo: è enorme e duro. Ti sbottono la camicia, mi sfili la maglia, le tue mani scivolano sul mio seno, la tua bocca inizia a scendere, prima sul collo e poi si ferma sui seni. Sei senza camicia, scendo più giù a slacciarti il bottone dei pantaloni… La temperatura sale e la pressione pure. Percepisco le pulsazioni del tuo cuore e l’affanno del tuo respiro. Mi porti sul divano, mi distendo. In una semplice mossa togli pantaloni e slip. Rimango nuda. Sento un fuoco salirmi dalle gambe e mi prende pure la testa… Inizio a muovermi e a dimenarmi su quel divano. Ti desidero, mi desideri. Cerchi la mia bocca, ci infili con forza la lingua e mi baci fino a togliermi il respiro. Le tue mani nel frattempo cercano la mia figa: è bagnata. Inizi a stimolarmi il clitoride. Non ce la faccio più… ci metti la faccia e inizi a leccarmi, su e giù, su e giù. Una delicatezza che non ti appartiene, ma che mi fa impazzire. Sto per venire e ti fermi. Mi metto a sedere, ti libero il cazzo dalle mutande. Lo prendo in bocca e inizio a leccarti la punta e giocarci con la lingua e stringerla con le labbra. Vorresti che io accelerassi … ma rallento. Hai gli occhi che ardono di desiderio. Ti porto all’estasi. Mi fermi. Non vuoi venire. Torni sul mio seno, stavolta c’è un po’ più passione… ti fai spazio tra le mie cosce e mi penetri… sussulto e tiro indietro la testa… Iniziamo a muoverci insieme… il ritmo aumenta. Ci giriamo: mi vuoi su di te, mi vuoi alzata su di te… Stavolta il ritmo incalza e si fa più sostenuto. Le tue dita dentro la mia carne, il tuo respiro, rotto ogni tanto dal tuo chiamarmi, sembra quasi venirti meno. Ci sono. Ci sei. Veniamo insieme. Lancio un urlo. Il tuo gemito è forte. Mi accascio su di te… cerco la tua bocca per un bacio ancora…mi guardi.
Mi dici qualcosa, ma io non la sento. Ti chiedo di ripetere. Continuo a non sentire...Su queste parole mi sveglio.
Mi dici qualcosa, ma io non la sento. Ti chiedo di ripetere. Continuo a non sentire...Su queste parole mi sveglio.
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