Condividere una casa 5
di
Nicola2k1
genere
dominazione
Ormai ero diventato a tutti gli effetti il servo di Veronica e Katia. Mi lasciavano quasi ogni giorno all'ngresso le scarpe da pulire ed ormai le pulizie in casa le facevo solo io. Anche a pagare le bollette ero solo io...fortunatamente per l'affitto no, non me lo potevo permettere neanche volendo, ma spesso mancavano dei pounds che puntualmente mettevo io.
In salotto ero sempre seduto a terra, ai loro piedi o in un angolino lontano dai loro occhi e dovevo sempre stare inginocchio e muovermi a 4 zampe.
Un giorno rientrai da aver fatto la spesa (naturalmente andavo sempre io) trovai a terra all'ingresso le scarpe di Veronica che avevo pulito la sera prima, si vede che non era ancora rientrata e Katia in salotto seduta sulla poltrona. Metto la spesa a posto e vado in salotto a chiederLe se potevo servirLe qualcosa:
io:"Padrona Katia, posso fare qualcosa per Lei?"
K:" Si, avvicinami il poggiapiedi"
entro nel salotto abbassandomi carponi ed inginocchio avvicino il poggia piedi alle gambe di Katia. Indossava un paio di ciabattine aperte, ed i piedi erano velati di calze color carne trasparenti un po´larghe in punta, si vedevano le dita dei piedi ma non erano coperte in maniera aderente, per il resto aveva dei vestiti comodi da casa. Quando il poggiapiedi era ad una distanza consona, alza le gambe e vi si appoggia di peso, prima un piede poi l'altro e nel farlo scalcia lontano le ciabatte, con una mi colpisce anche il volto, mi fa un po' male ma non dico nulla e Lei neanche se ne importa.
K:"raccogliele ed avvicinamele"
io vado prima a prendere la ciabatta che era piu´lontana, la prendo tra i denti e la appoggio con delicatezza vicino ai piedi del divano dove Katia e' seduta, poi faccio lo stesso con l'altra che mi aveva colpito il volto.
K:"sono pulite?" Katia stava leggendo una rivista femminile di gossip, non mi degnava di uno sguardo, solo rapidamente quando girava le pagine mi guardava indifferente per controllare quello che facevo. Alla domanda pero' si ferma e mi guarda reggendosi la testa con una mano stando appoggiata ad un bracciolo del divano.
io:"si, Padrona, le ho pulite ieri, ma se lei vuole le pulisco anche adesso"
Sono ciabatte che Lei usa solo in casa e la casa ormai la pulivo molto spesso, ogni volta che avevo tempo.
K:"fammi vedere"
io:"eccole, guarda" in ginocchio di fianco al poggia piedi, prendo una ciabatta e la mostro a Katia, la giro e la rigiro per far vedere ogni angolo della calzatura.
K:"Dimostramelo che sono pulite"
io ero pietrificato dal suo sguardo freddo, penetrante e inespressivo.
K:"...che aspetti? sono sporche? mi hai mentito? dici le bugi.."
io:" no Padrona, non volevo prendere alcuna iniziativa ma se posso prendermi questa liberta' per questa volta io ho come dimostrartelo, posso?"
K:"vediamo se riesci a capire cosa mi aspetto da te, come me lo vuoi dimostrare?"
prendo la ciabatta, la giro dal lato della suola, e la lecco dal tacco fino alla punta, una lunga e profonda leccata. a dire il vero la suola non era proprio pulitissima, c'era della polvere e un paio di capelli lunghi, probabilmente caduti sulla moquette, me li son ritrovati attaccati alla lingua quando ho finito la leccata e mi uscivano dalla bocca. Lei rimane a guardarmi, io rimango fermo immobile. Il suo sguardo è piu' forte, non lo reggo, prendo i due capelli che mi escono dalla bocca con le dita, potevano essere i suoi come di Veronica o di una delle sue amiche. Lei mi guarda e percepisco una piccolo sorrisino sul lato della sua bocca, ma non sapevo come interpretarlo, cosa vorra' dire? posso tirarli o non vorra´mia che li metta in bocca? fatto sta che li tiro fuori dalla bocca e li tengo appoggio su una mia gamba. Prendo quandi l'altra calzatura e ripeto l'operazione, una lunga leccata a pulirla dalla polvere calpestata da Katia.
io:"ecco, va bene? io continuerei a leccartele tutte ma prima di continuare vorrei sapere se va bene o vuoi che te lo dimostri in un altro modo, Padrona Katia"
Lei fa un respiro profondo, torna ad appoggiare la schiena alla spalliera del divano e mi dice:
K:" visto che avevi una maglia bianchissimami aspettavo che ti strofinassi le suole sul petto, ma vedo che sei andato ben oltre...fai schifo davvero!"
io impietrito, un paio di secondi di pausa e poi continua
K:"e quei capelli che erano a terra e che hai sollevato con la ciabatta? dove li hai messi? li hai rimessi a terra?"
io:"no son qui" li prendo e li alzo
K:"cosa vorresti farci? alla fine sono capelli di noi donne di casa, sono puliti"
io:"cosa vule che ci faccio?"
K:"Leccali, poi li vai a buttare"
io tenendoli con le mani alle due estremita´ li passo sulla lingua un paio di volte poi li vado a buttare nel camino e torno a sedermi a terra a fianco al poggia piedi di Katia con il laptop sulle gambe a leggere notizie sul web. Dopo qualche minuto Katia mi chiede:
K:"hai mai massaggiato i Piedi?"
non potevo credere alle mie orecchie, il mio sogno stava per realizzarsi forse, saro' diventato un po' rosso dall'emozione e nel rispondere un po' ho balbettato.
io:"si, e' capitato"
K:" fammi vedere che sei capace di fare, ma prima vatti a lavare le mani in cucina e torna subito"
per l'emozione e la fretta, mi son alzato in piedi e sono andato in cucina. mentre mi lavavo le mani ho pensato a questo errore "se ne sara' accorta? o no? fara' finta di nulla?" vediamo..
Torno in salotto e carponi arrivo fino ai piedi di Katia.
K:"forza, massaggiami questo" e mi muove il piede destro davanti alla faccia e lo riappoggia sul poggia piedi. mi metto in ginocchio il piu' possibile vicino al poggiapiedi e prendo tra le mani la bellissima estremita´della Divina. Ha un piede misura 39-40, magro, dita proporzionate perfette, non smaltate o con uno smalto trasparente, non riuscivo a capirlo, una pianta armoniosa e di un colore quasi uniforme dal tallone alle dita me come sempre un po' piu' chiaro nell'arco e sotto le dita. La pelle e' un po' piu' dura ma molto elastica sul tallone e la pianta sotto le dita. La calza e' un po' larga sulle dita ma piu' aderente sul tallone. quando massaggio sento che le mie dita la spostano quando massaggio sotto le dita e la pianta, invece quando massaggio il tallone la calza e' adesente e sento bene la pelle sotto un po' sudata. Premo bene sotto le dita, la pianta e l'arco. Strofino bene le mani sulle dita del piede che sento freddine, lo faccio per riscaldarle un po' anche. e continuo a massaggiare tenendo la testa sempre piu' vicina al piede piegandomi e curvandomi sopra il poggiapiedi. Ne potevo sentire il profumo, bellissimo, forte e meraviglioso. Ero felicissimo.
K:"basta adesso l'altro"
Mi toglie il piede tra le mani senza guardarmi e mi porge l'altro. Con tanta cura prendo tra le mani ed inizio a massaggiare come prima. Trascorro una mezz'oretta a massaggiare i piedi di Katia poi sento aprire la porta ed e´Veronica. Entra in salotto, indossa delle decollete, e si sdraia sul divano di peso ancora con il cappottino, lasciando cadere la borsa a terra.
V:"Ciao Katia, sono distrutta oggi"
K:"anche io, mi sto facendo fare un massaggio dal nostro cagnolino"
V:"vedo, e' molto impegnato vedo"
K:"si vede che gli piace, sai quando gliel'ho detto ha cosi perso la testa che e' uscito dal salotto in piedi, i cagnolini non camminano su due zampe, poi e' rientrato in saloto come deve, ma e' uscito in piedi...che facciamo?"
Lo apevo che se ne era accorta, ma ha aspettato Veronica per divertirsi con me. Spero solo che non mi puniscano evitandomi di dedicarmi a loro.
V:"AGLIA!!! Guarda , piu' gli dai spazio e piu' se ne predono. Sono cosi stanca per pensare ad una punizione, decidi tu come punirlo, per me va bene qualunque cosa"
io continuo a massaggiare il piede di Katia e tengo la testa bassa guardando la bellissima estremita', e mi abbasso con la testa all'altezza del poggia piedi, con il mento quasi sul poggia piedi, e guardo Katia negli occhi con sguardo supplichevole.
K:" sai, prima ho notato una cosa"
V:" cosa ha fatto ancora?"
K:"nulla, ma secondo me peli e capelli non gli piacciono"
V:"che intendi, spiegati meglio"
K:"leccando le ciabatte ha tirato via un paio di capelli nostri che gli son rimasti penzoloni fuori dalla bocca per meta´, dovevi vederlo...pietoso ah ah"
V:"non mi e' difficile immaginarlo, schifoso ah ah"
K:"se ci tiene a noi e vuole che lo perdono per questa mancanza deve fare qualcos..."
V:"ah ah si si, ma adesso perche' ora sono troppo curiosa, mi piaci sempre di piu' Katia!"
e se la ridono mentr io continuo a massaggiare i piedi di Katia e mi nascondo la faccia sotto la loro pianta un po' vergognato, senza pero' toccarla con la mia faccia...ne sentivo benissimo il profumo, che spettacolo.
K:"ho un'idea!" mi toglie i piedi dalle mani rapida, io rimango con la faccia ad altessa poggiapiedi e totalmente scoperta, non avevo piu' le bellissime piante dei piedi di Katia a coprirmi. Si alza senza mettersi le ciabatte e sento che sale le scale ed entra nella sua camera, sento il rumore della porta del suo bagno e tanti passi.
V:" Chissa' che stara´facendo, Katia mi sa che è nche piu' cattiva di me con te...ma forse no, sara' una bella sfida, tu puoi sempre cercarti un'altra casa, lo sai che mi faresti un grandissimo favore" mi dice questo chiudendo gli occhi come per farli riposare e muovendo i piedi che sul divano sono ancora calzati delle splendide decollete. Sento Katia riscendere, entra in salotto camminando rapida sui talloni, si siede sul divano e si tira le ginocchia al seno alzando i piedi per mostrare la pinta dei piedi e le piante per bene.
K:"guarda Veronica, questi sono tutti capelli e peli nostri, miei e tuoi, e poi guarda quanta polvere, fa schifo un po' vero?" e nel farlo muove i piedi e le dita dentro le calze.
V:"e meno male che doveva essere pulito il bagno"
infatti l'avevo pulito il giorno prima ma le Donne hanno tanti capelli ed e' normale che in bagno cadino insieme ad altri peli.
K:" ho passato i piedi in queste calze per tutto il bagno, anche dietro al wc, e negli angoli piu' difficili da pulire, guarda quante cose ho portato" e continua a muoverli in aria ma neanche un capello cade a terra, sono ben attaccati alla calza che vedo anche un po' umida di acqua, in bagno spesso rimangono a terra delle gocce che saranno state assorbite dalla calza di Katia sotto i suoi passi.
V:"vediamo cosa vuoi fare, adesso sono proprio curiosa!" e da stesa si mette seduta sul divano ma sempre con le gambe stese sopra, solo li busto in posizione piu' retta per godersi meglio la scena.
K:"Sposta il poggiapiedi che lo sporco se ci poggio i piedi sopra adesso"
Sposto il poggiapiedi di qualche metro un po' intimorito.
K:"mettiti di fronte a me"
mi pongo proprio dove in precedenza c'era il poggia piedi ed ecco che Katia mi allunga i piedi sulle spalle. Avevo i Suoi piedi quasi a contatto con il mio collo, li sentivo freddi da sotto la mia maglietta. La calza era molto sporca, davvero non riuscivo a capire tutti quei capelli da dove fossero usciti, per la polvere mi ero dato una spigazione (la moquette e gli angoli irraggiungibili..) Mi sollava il piede Sinistro e me lo avvicina alla faccia senza toccarla. Potevo vedere molto bene tutta la sporcizia depositata, un gomitolo quasi di capelli, acqua caduta a terra e polvere tutta una semi poltiglia sotto a quella calza..e quel piede meraviglioso.
K:"Tienimelo su tenendomelo per la caviglia, non toccarmi la gamba ah ah ah che poi e' davvero la tua fine"
Ho il Suo bellissimo piede tra le mani.
K:" ti stai chiedendo dove erano tutti questi capelli vero?...non ci arrivi? ma sulla mia spazzola e quella di Veronica, li ho buttati tutti a terra stracciandoli dalla spazzola e poi ci ho camminato sopra, fortuna che il pavimento era un po' umido, sara´stato qualche schizzo del lavandino o del water tirando lo sciaquone, cosi si son attaccati ben bene guarda" muovendo le dita del piede avanti e dietro "non si staccano proprio piu', ah ah ah"
V:"si mette davvero male per te ah ah, Katia quandi adesso la mia spazzola anche e' pulita pulita? grazie sei un amore!"
K:"si Veronica, questa mancanza di rispetta deve essere punita, cosi la prossima volta sta piu' attento"
V:"sono assolutamente con te in questo ah ah"
K:"Adesso tu mi pulisci bene bene la calza"
io vado per mantenere il piede solo con una mano per usare l'altra per pulire la calza ma..
K:"NO NO NO NO!! Che fai?? usi le mani? con le mani mi reggi il piede, quindi devi usare qualcos'altro per pulirmi bene questa calza!...dai vediamo se questa volta indovini cosa ho in mente?....ti do un indizio questa volta, non devi usare la maglia bianca che hai addosso, non voglio che muovi a destra e sinistra il mio piede, questo rimane fermo qui davanti" e nel dirlo preme sulle mie mani che lo reggono. io rimando impietrito mi giro a guardare Veronica che si gusta la scena dal divano ed ora ha una mano a reggersi la testa poggiata lateralmente allo schienale del divano e con l'altra si tocca le labbra sorridenti, mi fissa, è curiosa di vedere cosa faccio.
io guardo il Piede di fronte a me, guardo Veronica, dal basso verso l'alto umiliato guardo Katia.
Allungo la mia faccia verso il piede, ho la bocca quasi sulla pianta, apro leggermente la bocca e apro e chiudo le labbra a sentire i capelli sfiorare la mia bocca, Katia si mette una mano sulla bocca per trattenere la risata dalla sorpresa del mio gesto. mi afficina la pianta del piede e tira in dietro le dita per avvicinarmi la parte piu' sporca della calza del piede che stavo ammirando. Apro la bocca, tiro fuori la lingua e prendo tutta la sporcizia in bocca. Apro bene la bocca e passo la lingua da destra a sinistra e da sinistra a destra della parte superiore della pianta del piede di Katia, ed aspiro e succhio cercando di prendere in bocca ogni capello e pelo e polvere che ha raccolto. La mastico, la guardo mentre ho ancora il piede tra le mani, e lei ride da sotto la mano che aveva sulle labbra ed anche Veronica ma meno rumorosa ma tutta rossa dal trattenersi. Le dita del piede che prima erano tutte tirate in dietro adesso si distendono in avanti e Katia cosi facendo mi tocca la bocca con il suo Piede, ero un po' disgustato, sentivo i capelli e la polvere in bocca, alcuni capelli erano umidi e bagnati. Mastico come per pulire la sporcizia che avevo in bocca, la lecco dentro la mia bocca, erano sempre capelli e sporcizia che la Divina Katia mi ha offerto dal Suo bellissimo piede, quindi era un onore per me. Appena sento la punta del piede, le sue dita toccarmi la bocca, subito capisco, spalanco la bocca e faccio entrare tutto il suo piede in bocca. Prima guardo il piede entrare nella mia bocca, e' dentro e ne succhio la calza per pulirla e passo la lingua sotto il piede, sotto e tra le dita, per quello che posso essendoci la calza, ma potevo sentirne la sensazione sulla mia lingua, il piede e' freddo ma lo riscaldo con la mia bocca, la calza adesso e' bagnata anche della mia saliva checerco di aspirare con la mia bocca succhiando. Mentre lo faccio poi sollevo gli occhi mentre ho il suo piede in bocca e la guarda dal basso, lei allora scoppia in una sonora risata e gira la testa verso Veronica.
K:"Ma che schifo fa?! ahaha ma lo vedi?"
V:"non mi trattengo piu', e' davvero pietoso ah ah ah"
K:"questo e' proprio un cagnaccio, come tutti i cani mette la bocca dappertutto!"
V:"si, vero annusano leccano e mangiano tutto ah ah"
K:" anche questa volta non ci hai indovinato"
io rimando dubbioso, non capivo ma continuavo a tenere il piede in bocca ed a leccarlo bene tenendolo dentro sempre sorretto dalle mie mani.
K:"io mi aspettavo usassi la tua testa, cioèi tuoi capelli, che strofinassi il tuo capo sotto i miei piedi....al massimo la tua faccia, ma la bocca e la lingua...ah ah la sento la tua lingua sotto il mio piede, Veronica, lo tiene in bocca, sta succhiando lo sporco dalla calza e mi sta pure leccando la pianta del piede da sotto...ah ah anche le dita adesso..ah ah ma che schifo!!!"
e mentre lo dice muove le dita del piede nella mia bocca toccandomi tutto l'interno della mia bocca ed un po' fa anche pressione spingendomi il piede in gola ma appena appena.
Mi sfila il piede dalla bocca togliendomelo dalle mani e me lo ripone sulla spalla. Fa pressione con i piedi su di me mentre ride di gusto.
K:"ed ora di tutta quella merda che hai in bocca che ne facciamo? non puoi pulirmi l'altro piede se non hai la bocca pulita"
V:"fagli pulire bene i capelli che hai in bocca e tutta la sporcizia"
K:"si pulisci, mastica...glielo facciamo ingoiare?"
io rimango con gli occhi spalancati e per un attimo penso "ma chi mel'ha fatto fare? no ingoiare questi peli no, come faccio sono troppi!"
V:"fai tu, forse sono troppi ma la polvere ed il resto si, vediamo se riesce a far uscire quella poltiglia pulita ed asciutt dalla sua bocca"
K:"allora hai sentito Veronica? ci riesci? o vuoi ingogliare tutto?"
io allora alzo ed abbaso la testa in segno di assenso, mi faccio coraggio e cerco di ingoiare tutta la saliva che si era accumulata in bocca, qualche capello lo sento lungo la gola, ma cerco di non avere conati ed uso bene la lingua per tirarli su dalla gola. succhio, pulisco, mastico. Veronica e Katia mi guardano. Avvicino una mano alla bocca, una palla di peli esce non e' asciutta molto bagnata di saliva ma avevo risucchiato quella che potevo.
K:"bene, mettila sulla tua gamba non a terra che altrimenti sporchi tutto...e vedi il piede pero' ancora non e' pulito...ma per ora lasciamo stare quello, ci torniamo dopo" guardandosi il piede che avevo appena avuto in bocca "il grosso e' fatto e' rimasto il tallone e da pulir meglio la parte delle dita, poi la tua saliva mi infastidisce, ma ci torniamo dopo" e facendolo muove in continuazione le dita del piede.
K:" forza, mani!"
metto le mani in posizione e mi toglie l'altro piede dalla spalla e me lo pone in faccia, stavolta con molta piu' determinazione di prima, naturalmente per avere lo stesso trattamento.
V:" vai col secondo ah ah questo mi sembra anche combinato peggio!"
K:"e' molto piu' bagnato, questi sono gli schizzi dello sciaquone del water, questo l'ho passato tutto attorno alla tazza ah ah"
muove la pianta del piede in circolo tenendo il tallone fermo sorretto dalle mie mani, vedo bene i capelli e la polvere svolazzare a seguirne la traiettoria e tutta la parte superiore della piante del piede ed un po' il centro del tallone, sono bagnate, e quanti capelli, peli e polvere.
K:"che spetti? tanti auguri!" e ride con Veronica.
io apro la bocca e con le labbra cerco di staccare la calza da sotto il piede visto che e' attaccata per l'acqua che Katia ha calpestato. Poi aiutandomi con le labbra sempre e con la lingua, prendo bene in bocca ogni millimetro della calza, dal tallone alla punta dei piedi, e staccando tutto cio' che la mia bocca trovasse lungo il percorso per pulire tutto. Vado dal tallone alla punta diverse volte per assicurarmi di prendere tutto in bocca e lasciare la calza pulita. La parte superiore della pianta la succhio bene mettendomela bene in bocca facendola entrare quasi tutta, le dita le avevo sul naso e sulla faccia la parte superiore della pianta del piede tutta in bocca e succhiavo e strofinavo la mia lingua sotto il piede per pulire al meglio la calza. Poi mastico, raggruppo bene tutto in bocca e passo alle dita. Mi infilo tutto il piede in bocca. Katia l'aveva capito che lo stavo per fare o ero forse io che avevo capito il mio compito e quello che voleva che facessi, un attimo prima inarca il piede in avanti per facilitermi l'ingresso delle dita del suo piede nella mia bocca ed una volta dentro muoverle alla ricerca della mia lungua e farci pressione contro con forza ed un po' spingere in fondo, poco poco. Cerco di calsare anche le dita di questo piede freddo e succhio lo sporco della calza e lecco le dita come fosse la cosa piu' bella che la mia bocca avesse mai assaporato...e forse lo era per davvero.
Katia mi sfila il piede di bocca e lo ripone sulle mie spalle.
K:"fai lo stesso lavoro che hai fatto prima"
pulisco i capelli ed i peli che avevo appena leccato via dal piede di Katia e lo tiro fuori dalla bocca e lo tengo in mano e prendo anche l'altro di prima.
V:"bel lavoretto ah ah"
era la prima volta che Veronica mi faceva un complimento
io:"Grazie Pardona"
V:"ah ah ah ringratia Katia non me ah ah ah"
io:"Grazie Padrona Katia"
K:"ma mica abbiamo finito, le calze non sono pulite ancora, non vedi?"
cosi dicendo avvicina la pianta di uno dei piedi, il primo che avevo leccato e succhiato.
K:"non e' pulita questa calza, e neanche l'altra e' pulita bene, cosa vogliamo fare?"
io:" quello che desidera Padrona"
K:"apri la bocca, spalancata!"
V:"ah ah che bella immagine, quanto e' ridicolo! e quanto misto divertendo!"
Katia mi toglie i piedi dalle spalle ed avvivina le ciabattine a se. Si toglie una calza, la fa cadere a terra e vedo che erano di quelle basse che arrivano poco sopra la caviglia, e si mette la ciabattina, e fa lo stesso con l'altro piede. ha i piedi nudi nelle ciabattine, li guardo, li ho potuti ammirare con la coda dell'occhio mentre fermo ed immpbile tenevo la bocca spalancata come ordinatomi dalla Padrona Katia. si sporge con il busto verso di me poggiangosi con i gomiti sulle gambe. si abbassa a raccogliere le calze da terra. Le allunga tenendole con fare schifettoso per la parte superiore, me le passa in faccia, mi accarezza passandomi le calze sporche in faccia , sulle guance , in testa...sul naso...come erano profumante, anche dopo il mio lavoro si sentiva ancora il profumo, mi sa che le aveva indossate tutto il giorno. Poi si ferma tenendomi le calze pendolanti davanti la faccia, mentre io ho la bocca ancora tutta aperta.
K:"metti le mani qui" e mi indica sotto la punta delle calze. me le distende sulle mani entrambe. Tenendosi fermi i capelli sporge il volto sulle mie mani quasi a guardare bene le calze che avevo in mano. Fa un verso con la gola per richiamare saliva e qualcos'altro dal naso, mi fulmina guardandomi e lascia cadere sulle calze un lungo sputo e saliva sulle calze. La parte superiore della calza che usciva fuoridalle mie mani, la prende e la poggia sopra come a piegarle e a mischiarla bene con lo sputo appena donatomi. Katia Torna a sedersi bene sulla poltrona ed accavalla le gambe facendo dondolare la ciabatta e mi dice:
K:"ora metti tutto in bocca e succhi vua tutto lo sporco. ti ho anche aiutato mettendoci un po' di detersivo profumato fatto da me, non mi ringrazi?"
io tremante e abbastanza schifato ma molto eccitato.
io:"Grazie Padrona"
Metto tutto in bocca, le due calze, e sentivo nelle mani anche un po' della calda saliva della Divina Katia, in parte era anche densa, ma che potevo fare. mi misi tutto in bocca e sempre inginocchio guardando a terra, ma con la coda dell'occhio il bellissimo tallone che usciva intermittente dalla ciabatta, tenevo le calze sporche in bocca e ne succhiavo la Saliva della Padrona e con esso lo sporco che vi era attaccato.
V:"interessante interessante! ora vado a fare un bagno....cane prima di pulirmi le scarpe lavati!!"
K:"ah ah, le calze che hai in bocca adesso te le tieni tutta la sera poi quandovdo a letto vieni con me a metterle in lavatrice"
V:"tutta la sera gliele fai tenere in bocca?"
K:"si si, deve essere punito"
V:"quindi niente cena per lui?"
K:" eh no, altrimenti che punizione e'? tanto lui oggi non aveva fame, vero? pero' vai a prepararci qualcosa e non zzardarti a toglierti le mie calze sporche di bocca, vai vai!"
V:"sei geniale Katia" ed avvicinandosi a le la bacia sulla guancia e esce dal salotto.
K:"vai a preparare la cena vai!"
E con le calze in bocca vdo in cucina a preparare.
In salotto ero sempre seduto a terra, ai loro piedi o in un angolino lontano dai loro occhi e dovevo sempre stare inginocchio e muovermi a 4 zampe.
Un giorno rientrai da aver fatto la spesa (naturalmente andavo sempre io) trovai a terra all'ingresso le scarpe di Veronica che avevo pulito la sera prima, si vede che non era ancora rientrata e Katia in salotto seduta sulla poltrona. Metto la spesa a posto e vado in salotto a chiederLe se potevo servirLe qualcosa:
io:"Padrona Katia, posso fare qualcosa per Lei?"
K:" Si, avvicinami il poggiapiedi"
entro nel salotto abbassandomi carponi ed inginocchio avvicino il poggia piedi alle gambe di Katia. Indossava un paio di ciabattine aperte, ed i piedi erano velati di calze color carne trasparenti un po´larghe in punta, si vedevano le dita dei piedi ma non erano coperte in maniera aderente, per il resto aveva dei vestiti comodi da casa. Quando il poggiapiedi era ad una distanza consona, alza le gambe e vi si appoggia di peso, prima un piede poi l'altro e nel farlo scalcia lontano le ciabatte, con una mi colpisce anche il volto, mi fa un po' male ma non dico nulla e Lei neanche se ne importa.
K:"raccogliele ed avvicinamele"
io vado prima a prendere la ciabatta che era piu´lontana, la prendo tra i denti e la appoggio con delicatezza vicino ai piedi del divano dove Katia e' seduta, poi faccio lo stesso con l'altra che mi aveva colpito il volto.
K:"sono pulite?" Katia stava leggendo una rivista femminile di gossip, non mi degnava di uno sguardo, solo rapidamente quando girava le pagine mi guardava indifferente per controllare quello che facevo. Alla domanda pero' si ferma e mi guarda reggendosi la testa con una mano stando appoggiata ad un bracciolo del divano.
io:"si, Padrona, le ho pulite ieri, ma se lei vuole le pulisco anche adesso"
Sono ciabatte che Lei usa solo in casa e la casa ormai la pulivo molto spesso, ogni volta che avevo tempo.
K:"fammi vedere"
io:"eccole, guarda" in ginocchio di fianco al poggia piedi, prendo una ciabatta e la mostro a Katia, la giro e la rigiro per far vedere ogni angolo della calzatura.
K:"Dimostramelo che sono pulite"
io ero pietrificato dal suo sguardo freddo, penetrante e inespressivo.
K:"...che aspetti? sono sporche? mi hai mentito? dici le bugi.."
io:" no Padrona, non volevo prendere alcuna iniziativa ma se posso prendermi questa liberta' per questa volta io ho come dimostrartelo, posso?"
K:"vediamo se riesci a capire cosa mi aspetto da te, come me lo vuoi dimostrare?"
prendo la ciabatta, la giro dal lato della suola, e la lecco dal tacco fino alla punta, una lunga e profonda leccata. a dire il vero la suola non era proprio pulitissima, c'era della polvere e un paio di capelli lunghi, probabilmente caduti sulla moquette, me li son ritrovati attaccati alla lingua quando ho finito la leccata e mi uscivano dalla bocca. Lei rimane a guardarmi, io rimango fermo immobile. Il suo sguardo è piu' forte, non lo reggo, prendo i due capelli che mi escono dalla bocca con le dita, potevano essere i suoi come di Veronica o di una delle sue amiche. Lei mi guarda e percepisco una piccolo sorrisino sul lato della sua bocca, ma non sapevo come interpretarlo, cosa vorra' dire? posso tirarli o non vorra´mia che li metta in bocca? fatto sta che li tiro fuori dalla bocca e li tengo appoggio su una mia gamba. Prendo quandi l'altra calzatura e ripeto l'operazione, una lunga leccata a pulirla dalla polvere calpestata da Katia.
io:"ecco, va bene? io continuerei a leccartele tutte ma prima di continuare vorrei sapere se va bene o vuoi che te lo dimostri in un altro modo, Padrona Katia"
Lei fa un respiro profondo, torna ad appoggiare la schiena alla spalliera del divano e mi dice:
K:" visto che avevi una maglia bianchissimami aspettavo che ti strofinassi le suole sul petto, ma vedo che sei andato ben oltre...fai schifo davvero!"
io impietrito, un paio di secondi di pausa e poi continua
K:"e quei capelli che erano a terra e che hai sollevato con la ciabatta? dove li hai messi? li hai rimessi a terra?"
io:"no son qui" li prendo e li alzo
K:"cosa vorresti farci? alla fine sono capelli di noi donne di casa, sono puliti"
io:"cosa vule che ci faccio?"
K:"Leccali, poi li vai a buttare"
io tenendoli con le mani alle due estremita´ li passo sulla lingua un paio di volte poi li vado a buttare nel camino e torno a sedermi a terra a fianco al poggia piedi di Katia con il laptop sulle gambe a leggere notizie sul web. Dopo qualche minuto Katia mi chiede:
K:"hai mai massaggiato i Piedi?"
non potevo credere alle mie orecchie, il mio sogno stava per realizzarsi forse, saro' diventato un po' rosso dall'emozione e nel rispondere un po' ho balbettato.
io:"si, e' capitato"
K:" fammi vedere che sei capace di fare, ma prima vatti a lavare le mani in cucina e torna subito"
per l'emozione e la fretta, mi son alzato in piedi e sono andato in cucina. mentre mi lavavo le mani ho pensato a questo errore "se ne sara' accorta? o no? fara' finta di nulla?" vediamo..
Torno in salotto e carponi arrivo fino ai piedi di Katia.
K:"forza, massaggiami questo" e mi muove il piede destro davanti alla faccia e lo riappoggia sul poggia piedi. mi metto in ginocchio il piu' possibile vicino al poggiapiedi e prendo tra le mani la bellissima estremita´della Divina. Ha un piede misura 39-40, magro, dita proporzionate perfette, non smaltate o con uno smalto trasparente, non riuscivo a capirlo, una pianta armoniosa e di un colore quasi uniforme dal tallone alle dita me come sempre un po' piu' chiaro nell'arco e sotto le dita. La pelle e' un po' piu' dura ma molto elastica sul tallone e la pianta sotto le dita. La calza e' un po' larga sulle dita ma piu' aderente sul tallone. quando massaggio sento che le mie dita la spostano quando massaggio sotto le dita e la pianta, invece quando massaggio il tallone la calza e' adesente e sento bene la pelle sotto un po' sudata. Premo bene sotto le dita, la pianta e l'arco. Strofino bene le mani sulle dita del piede che sento freddine, lo faccio per riscaldarle un po' anche. e continuo a massaggiare tenendo la testa sempre piu' vicina al piede piegandomi e curvandomi sopra il poggiapiedi. Ne potevo sentire il profumo, bellissimo, forte e meraviglioso. Ero felicissimo.
K:"basta adesso l'altro"
Mi toglie il piede tra le mani senza guardarmi e mi porge l'altro. Con tanta cura prendo tra le mani ed inizio a massaggiare come prima. Trascorro una mezz'oretta a massaggiare i piedi di Katia poi sento aprire la porta ed e´Veronica. Entra in salotto, indossa delle decollete, e si sdraia sul divano di peso ancora con il cappottino, lasciando cadere la borsa a terra.
V:"Ciao Katia, sono distrutta oggi"
K:"anche io, mi sto facendo fare un massaggio dal nostro cagnolino"
V:"vedo, e' molto impegnato vedo"
K:"si vede che gli piace, sai quando gliel'ho detto ha cosi perso la testa che e' uscito dal salotto in piedi, i cagnolini non camminano su due zampe, poi e' rientrato in saloto come deve, ma e' uscito in piedi...che facciamo?"
Lo apevo che se ne era accorta, ma ha aspettato Veronica per divertirsi con me. Spero solo che non mi puniscano evitandomi di dedicarmi a loro.
V:"AGLIA!!! Guarda , piu' gli dai spazio e piu' se ne predono. Sono cosi stanca per pensare ad una punizione, decidi tu come punirlo, per me va bene qualunque cosa"
io continuo a massaggiare il piede di Katia e tengo la testa bassa guardando la bellissima estremita', e mi abbasso con la testa all'altezza del poggia piedi, con il mento quasi sul poggia piedi, e guardo Katia negli occhi con sguardo supplichevole.
K:" sai, prima ho notato una cosa"
V:" cosa ha fatto ancora?"
K:"nulla, ma secondo me peli e capelli non gli piacciono"
V:"che intendi, spiegati meglio"
K:"leccando le ciabatte ha tirato via un paio di capelli nostri che gli son rimasti penzoloni fuori dalla bocca per meta´, dovevi vederlo...pietoso ah ah"
V:"non mi e' difficile immaginarlo, schifoso ah ah"
K:"se ci tiene a noi e vuole che lo perdono per questa mancanza deve fare qualcos..."
V:"ah ah si si, ma adesso perche' ora sono troppo curiosa, mi piaci sempre di piu' Katia!"
e se la ridono mentr io continuo a massaggiare i piedi di Katia e mi nascondo la faccia sotto la loro pianta un po' vergognato, senza pero' toccarla con la mia faccia...ne sentivo benissimo il profumo, che spettacolo.
K:"ho un'idea!" mi toglie i piedi dalle mani rapida, io rimango con la faccia ad altessa poggiapiedi e totalmente scoperta, non avevo piu' le bellissime piante dei piedi di Katia a coprirmi. Si alza senza mettersi le ciabatte e sento che sale le scale ed entra nella sua camera, sento il rumore della porta del suo bagno e tanti passi.
V:" Chissa' che stara´facendo, Katia mi sa che è nche piu' cattiva di me con te...ma forse no, sara' una bella sfida, tu puoi sempre cercarti un'altra casa, lo sai che mi faresti un grandissimo favore" mi dice questo chiudendo gli occhi come per farli riposare e muovendo i piedi che sul divano sono ancora calzati delle splendide decollete. Sento Katia riscendere, entra in salotto camminando rapida sui talloni, si siede sul divano e si tira le ginocchia al seno alzando i piedi per mostrare la pinta dei piedi e le piante per bene.
K:"guarda Veronica, questi sono tutti capelli e peli nostri, miei e tuoi, e poi guarda quanta polvere, fa schifo un po' vero?" e nel farlo muove i piedi e le dita dentro le calze.
V:"e meno male che doveva essere pulito il bagno"
infatti l'avevo pulito il giorno prima ma le Donne hanno tanti capelli ed e' normale che in bagno cadino insieme ad altri peli.
K:" ho passato i piedi in queste calze per tutto il bagno, anche dietro al wc, e negli angoli piu' difficili da pulire, guarda quante cose ho portato" e continua a muoverli in aria ma neanche un capello cade a terra, sono ben attaccati alla calza che vedo anche un po' umida di acqua, in bagno spesso rimangono a terra delle gocce che saranno state assorbite dalla calza di Katia sotto i suoi passi.
V:"vediamo cosa vuoi fare, adesso sono proprio curiosa!" e da stesa si mette seduta sul divano ma sempre con le gambe stese sopra, solo li busto in posizione piu' retta per godersi meglio la scena.
K:"Sposta il poggiapiedi che lo sporco se ci poggio i piedi sopra adesso"
Sposto il poggiapiedi di qualche metro un po' intimorito.
K:"mettiti di fronte a me"
mi pongo proprio dove in precedenza c'era il poggia piedi ed ecco che Katia mi allunga i piedi sulle spalle. Avevo i Suoi piedi quasi a contatto con il mio collo, li sentivo freddi da sotto la mia maglietta. La calza era molto sporca, davvero non riuscivo a capire tutti quei capelli da dove fossero usciti, per la polvere mi ero dato una spigazione (la moquette e gli angoli irraggiungibili..) Mi sollava il piede Sinistro e me lo avvicina alla faccia senza toccarla. Potevo vedere molto bene tutta la sporcizia depositata, un gomitolo quasi di capelli, acqua caduta a terra e polvere tutta una semi poltiglia sotto a quella calza..e quel piede meraviglioso.
K:"Tienimelo su tenendomelo per la caviglia, non toccarmi la gamba ah ah ah che poi e' davvero la tua fine"
Ho il Suo bellissimo piede tra le mani.
K:" ti stai chiedendo dove erano tutti questi capelli vero?...non ci arrivi? ma sulla mia spazzola e quella di Veronica, li ho buttati tutti a terra stracciandoli dalla spazzola e poi ci ho camminato sopra, fortuna che il pavimento era un po' umido, sara´stato qualche schizzo del lavandino o del water tirando lo sciaquone, cosi si son attaccati ben bene guarda" muovendo le dita del piede avanti e dietro "non si staccano proprio piu', ah ah ah"
V:"si mette davvero male per te ah ah, Katia quandi adesso la mia spazzola anche e' pulita pulita? grazie sei un amore!"
K:"si Veronica, questa mancanza di rispetta deve essere punita, cosi la prossima volta sta piu' attento"
V:"sono assolutamente con te in questo ah ah"
K:"Adesso tu mi pulisci bene bene la calza"
io vado per mantenere il piede solo con una mano per usare l'altra per pulire la calza ma..
K:"NO NO NO NO!! Che fai?? usi le mani? con le mani mi reggi il piede, quindi devi usare qualcos'altro per pulirmi bene questa calza!...dai vediamo se questa volta indovini cosa ho in mente?....ti do un indizio questa volta, non devi usare la maglia bianca che hai addosso, non voglio che muovi a destra e sinistra il mio piede, questo rimane fermo qui davanti" e nel dirlo preme sulle mie mani che lo reggono. io rimando impietrito mi giro a guardare Veronica che si gusta la scena dal divano ed ora ha una mano a reggersi la testa poggiata lateralmente allo schienale del divano e con l'altra si tocca le labbra sorridenti, mi fissa, è curiosa di vedere cosa faccio.
io guardo il Piede di fronte a me, guardo Veronica, dal basso verso l'alto umiliato guardo Katia.
Allungo la mia faccia verso il piede, ho la bocca quasi sulla pianta, apro leggermente la bocca e apro e chiudo le labbra a sentire i capelli sfiorare la mia bocca, Katia si mette una mano sulla bocca per trattenere la risata dalla sorpresa del mio gesto. mi afficina la pianta del piede e tira in dietro le dita per avvicinarmi la parte piu' sporca della calza del piede che stavo ammirando. Apro la bocca, tiro fuori la lingua e prendo tutta la sporcizia in bocca. Apro bene la bocca e passo la lingua da destra a sinistra e da sinistra a destra della parte superiore della pianta del piede di Katia, ed aspiro e succhio cercando di prendere in bocca ogni capello e pelo e polvere che ha raccolto. La mastico, la guardo mentre ho ancora il piede tra le mani, e lei ride da sotto la mano che aveva sulle labbra ed anche Veronica ma meno rumorosa ma tutta rossa dal trattenersi. Le dita del piede che prima erano tutte tirate in dietro adesso si distendono in avanti e Katia cosi facendo mi tocca la bocca con il suo Piede, ero un po' disgustato, sentivo i capelli e la polvere in bocca, alcuni capelli erano umidi e bagnati. Mastico come per pulire la sporcizia che avevo in bocca, la lecco dentro la mia bocca, erano sempre capelli e sporcizia che la Divina Katia mi ha offerto dal Suo bellissimo piede, quindi era un onore per me. Appena sento la punta del piede, le sue dita toccarmi la bocca, subito capisco, spalanco la bocca e faccio entrare tutto il suo piede in bocca. Prima guardo il piede entrare nella mia bocca, e' dentro e ne succhio la calza per pulirla e passo la lingua sotto il piede, sotto e tra le dita, per quello che posso essendoci la calza, ma potevo sentirne la sensazione sulla mia lingua, il piede e' freddo ma lo riscaldo con la mia bocca, la calza adesso e' bagnata anche della mia saliva checerco di aspirare con la mia bocca succhiando. Mentre lo faccio poi sollevo gli occhi mentre ho il suo piede in bocca e la guarda dal basso, lei allora scoppia in una sonora risata e gira la testa verso Veronica.
K:"Ma che schifo fa?! ahaha ma lo vedi?"
V:"non mi trattengo piu', e' davvero pietoso ah ah ah"
K:"questo e' proprio un cagnaccio, come tutti i cani mette la bocca dappertutto!"
V:"si, vero annusano leccano e mangiano tutto ah ah"
K:" anche questa volta non ci hai indovinato"
io rimando dubbioso, non capivo ma continuavo a tenere il piede in bocca ed a leccarlo bene tenendolo dentro sempre sorretto dalle mie mani.
K:"io mi aspettavo usassi la tua testa, cioèi tuoi capelli, che strofinassi il tuo capo sotto i miei piedi....al massimo la tua faccia, ma la bocca e la lingua...ah ah la sento la tua lingua sotto il mio piede, Veronica, lo tiene in bocca, sta succhiando lo sporco dalla calza e mi sta pure leccando la pianta del piede da sotto...ah ah anche le dita adesso..ah ah ma che schifo!!!"
e mentre lo dice muove le dita del piede nella mia bocca toccandomi tutto l'interno della mia bocca ed un po' fa anche pressione spingendomi il piede in gola ma appena appena.
Mi sfila il piede dalla bocca togliendomelo dalle mani e me lo ripone sulla spalla. Fa pressione con i piedi su di me mentre ride di gusto.
K:"ed ora di tutta quella merda che hai in bocca che ne facciamo? non puoi pulirmi l'altro piede se non hai la bocca pulita"
V:"fagli pulire bene i capelli che hai in bocca e tutta la sporcizia"
K:"si pulisci, mastica...glielo facciamo ingoiare?"
io rimango con gli occhi spalancati e per un attimo penso "ma chi mel'ha fatto fare? no ingoiare questi peli no, come faccio sono troppi!"
V:"fai tu, forse sono troppi ma la polvere ed il resto si, vediamo se riesce a far uscire quella poltiglia pulita ed asciutt dalla sua bocca"
K:"allora hai sentito Veronica? ci riesci? o vuoi ingogliare tutto?"
io allora alzo ed abbaso la testa in segno di assenso, mi faccio coraggio e cerco di ingoiare tutta la saliva che si era accumulata in bocca, qualche capello lo sento lungo la gola, ma cerco di non avere conati ed uso bene la lingua per tirarli su dalla gola. succhio, pulisco, mastico. Veronica e Katia mi guardano. Avvicino una mano alla bocca, una palla di peli esce non e' asciutta molto bagnata di saliva ma avevo risucchiato quella che potevo.
K:"bene, mettila sulla tua gamba non a terra che altrimenti sporchi tutto...e vedi il piede pero' ancora non e' pulito...ma per ora lasciamo stare quello, ci torniamo dopo" guardandosi il piede che avevo appena avuto in bocca "il grosso e' fatto e' rimasto il tallone e da pulir meglio la parte delle dita, poi la tua saliva mi infastidisce, ma ci torniamo dopo" e facendolo muove in continuazione le dita del piede.
K:" forza, mani!"
metto le mani in posizione e mi toglie l'altro piede dalla spalla e me lo pone in faccia, stavolta con molta piu' determinazione di prima, naturalmente per avere lo stesso trattamento.
V:" vai col secondo ah ah questo mi sembra anche combinato peggio!"
K:"e' molto piu' bagnato, questi sono gli schizzi dello sciaquone del water, questo l'ho passato tutto attorno alla tazza ah ah"
muove la pianta del piede in circolo tenendo il tallone fermo sorretto dalle mie mani, vedo bene i capelli e la polvere svolazzare a seguirne la traiettoria e tutta la parte superiore della piante del piede ed un po' il centro del tallone, sono bagnate, e quanti capelli, peli e polvere.
K:"che spetti? tanti auguri!" e ride con Veronica.
io apro la bocca e con le labbra cerco di staccare la calza da sotto il piede visto che e' attaccata per l'acqua che Katia ha calpestato. Poi aiutandomi con le labbra sempre e con la lingua, prendo bene in bocca ogni millimetro della calza, dal tallone alla punta dei piedi, e staccando tutto cio' che la mia bocca trovasse lungo il percorso per pulire tutto. Vado dal tallone alla punta diverse volte per assicurarmi di prendere tutto in bocca e lasciare la calza pulita. La parte superiore della pianta la succhio bene mettendomela bene in bocca facendola entrare quasi tutta, le dita le avevo sul naso e sulla faccia la parte superiore della pianta del piede tutta in bocca e succhiavo e strofinavo la mia lingua sotto il piede per pulire al meglio la calza. Poi mastico, raggruppo bene tutto in bocca e passo alle dita. Mi infilo tutto il piede in bocca. Katia l'aveva capito che lo stavo per fare o ero forse io che avevo capito il mio compito e quello che voleva che facessi, un attimo prima inarca il piede in avanti per facilitermi l'ingresso delle dita del suo piede nella mia bocca ed una volta dentro muoverle alla ricerca della mia lungua e farci pressione contro con forza ed un po' spingere in fondo, poco poco. Cerco di calsare anche le dita di questo piede freddo e succhio lo sporco della calza e lecco le dita come fosse la cosa piu' bella che la mia bocca avesse mai assaporato...e forse lo era per davvero.
Katia mi sfila il piede di bocca e lo ripone sulle mie spalle.
K:"fai lo stesso lavoro che hai fatto prima"
pulisco i capelli ed i peli che avevo appena leccato via dal piede di Katia e lo tiro fuori dalla bocca e lo tengo in mano e prendo anche l'altro di prima.
V:"bel lavoretto ah ah"
era la prima volta che Veronica mi faceva un complimento
io:"Grazie Pardona"
V:"ah ah ah ringratia Katia non me ah ah ah"
io:"Grazie Padrona Katia"
K:"ma mica abbiamo finito, le calze non sono pulite ancora, non vedi?"
cosi dicendo avvicina la pianta di uno dei piedi, il primo che avevo leccato e succhiato.
K:"non e' pulita questa calza, e neanche l'altra e' pulita bene, cosa vogliamo fare?"
io:" quello che desidera Padrona"
K:"apri la bocca, spalancata!"
V:"ah ah che bella immagine, quanto e' ridicolo! e quanto misto divertendo!"
Katia mi toglie i piedi dalle spalle ed avvivina le ciabattine a se. Si toglie una calza, la fa cadere a terra e vedo che erano di quelle basse che arrivano poco sopra la caviglia, e si mette la ciabattina, e fa lo stesso con l'altro piede. ha i piedi nudi nelle ciabattine, li guardo, li ho potuti ammirare con la coda dell'occhio mentre fermo ed immpbile tenevo la bocca spalancata come ordinatomi dalla Padrona Katia. si sporge con il busto verso di me poggiangosi con i gomiti sulle gambe. si abbassa a raccogliere le calze da terra. Le allunga tenendole con fare schifettoso per la parte superiore, me le passa in faccia, mi accarezza passandomi le calze sporche in faccia , sulle guance , in testa...sul naso...come erano profumante, anche dopo il mio lavoro si sentiva ancora il profumo, mi sa che le aveva indossate tutto il giorno. Poi si ferma tenendomi le calze pendolanti davanti la faccia, mentre io ho la bocca ancora tutta aperta.
K:"metti le mani qui" e mi indica sotto la punta delle calze. me le distende sulle mani entrambe. Tenendosi fermi i capelli sporge il volto sulle mie mani quasi a guardare bene le calze che avevo in mano. Fa un verso con la gola per richiamare saliva e qualcos'altro dal naso, mi fulmina guardandomi e lascia cadere sulle calze un lungo sputo e saliva sulle calze. La parte superiore della calza che usciva fuoridalle mie mani, la prende e la poggia sopra come a piegarle e a mischiarla bene con lo sputo appena donatomi. Katia Torna a sedersi bene sulla poltrona ed accavalla le gambe facendo dondolare la ciabatta e mi dice:
K:"ora metti tutto in bocca e succhi vua tutto lo sporco. ti ho anche aiutato mettendoci un po' di detersivo profumato fatto da me, non mi ringrazi?"
io tremante e abbastanza schifato ma molto eccitato.
io:"Grazie Padrona"
Metto tutto in bocca, le due calze, e sentivo nelle mani anche un po' della calda saliva della Divina Katia, in parte era anche densa, ma che potevo fare. mi misi tutto in bocca e sempre inginocchio guardando a terra, ma con la coda dell'occhio il bellissimo tallone che usciva intermittente dalla ciabatta, tenevo le calze sporche in bocca e ne succhiavo la Saliva della Padrona e con esso lo sporco che vi era attaccato.
V:"interessante interessante! ora vado a fare un bagno....cane prima di pulirmi le scarpe lavati!!"
K:"ah ah, le calze che hai in bocca adesso te le tieni tutta la sera poi quandovdo a letto vieni con me a metterle in lavatrice"
V:"tutta la sera gliele fai tenere in bocca?"
K:"si si, deve essere punito"
V:"quindi niente cena per lui?"
K:" eh no, altrimenti che punizione e'? tanto lui oggi non aveva fame, vero? pero' vai a prepararci qualcosa e non zzardarti a toglierti le mie calze sporche di bocca, vai vai!"
V:"sei geniale Katia" ed avvicinandosi a le la bacia sulla guancia e esce dal salotto.
K:"vai a preparare la cena vai!"
E con le calze in bocca vdo in cucina a preparare.
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