La mamma dei sogni

di
genere
incesti

La storia che sto per raccontarvi risale a ben quattro anni fa. Era una giornata estiva ordinaria. Io avevo all'epoca 18 anni da poco compiuti, mentre mia madre ne aveva 44. Lei è una donna ben curata, con capelli biondi lunghi, magra, delle discrete forme e un bel culo sodo. I miei genitori erano divorziati e io vivevo con mia madre. Il giorno precedente mio fratello era partito per un'esperienza all'estero di un anno. Io ero un po' triste perché passavo molto tempo con lui ed ero certo che mi sarebbe mancato tanto e, come se non bastasse, venivo anche dalla fine di una relazione con una ragazza. Il mio morale era a pezzi e quando arrivó l'ora di andare a dormire non riuscivo a chiudere occhio. Allora andai nella camera di mia madre. Indossava una camicia da notte e un bel pigiamino rosa. Lei mi consoló per qualche minuto e mi fece stendere accanto a lei. Durante la notte iniziai a provare una sensazione di attrazione nei suoi confronti e vidi lo stesso in lei. Mi si avvicinava, mi toccava, strisciava i suoi piedi caldi lungo le mie gambe e il mio pene in poco tempo divenne eretto. Nel frattempo lei dormiva, ma ogni tanto allungava la mano per abbracciarmi e accarezzarmi. Però ad un tratto mentre era in dormiveglia la sua mano scivoló e giunse sul mio pene eretto. Lei se ne accorse e iniziò a palparlo, a toccarlo. Io mi girai e avvicinai la mia bocca alla sua faccia. Aveva gli occhi chiusi, ma li aprì non appena le diedi un bacio accanto alle labbra. Ne diedi un altro e poi un altro ancora. Iniziammo a baciarci e a fonderci l'uno con l'altro. Una sensazione unica,paradisiaca.Continuava a palparmi il pene, ma io non fui da meno. Allungai la mia mano e toccai il suo delizioso culo e poi la mia mano finì per giungere alla sua vagina poco pelosa. Allora si alzò e accese la luce in quanto era tutto buio. Si tolse la camicia da notte e salí addosso. Una serie di bavi sul collo che la fecero godere e a cui seguí un limone fantascientifico. Le tolsi la maglia e iniziai a mordicchiare i suoi capezzoli e a toccare le sue belle tette. La scaraventai sul letto e le tolsi anche i pantaloni e le mutandine. Era uno spettacolo per gli occhi. Lei alzò le gambe e le presi i piedi Una bella leccata alle sue piante e poi mi concentrai sulla sua vagina e sul suo culo. Una vera goduria. Successivamente mi tolse la maglia e ciò che restava. Mi fece una sega dopo avermi leccato tutto il petto e poi mi succhió il pene. Passammo la notte facendo un sesso stratosferico. Una notte indimenticabile, ma fortunatamente non l'ultima giornata vissuta cosi.
scritto il
2021-10-02
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