La zia migliore!
di
Sobrio
genere
incesti
Mia zia, la moglie del defunto fratello di mio padre, era all'epoca una donna come tante: 50 e più anni,capelli rossastri lunghi, pelle scura,
occhiali grandi,alta 1,60 circa, culo normale per l'età (un po' ingrossato ma tutto sommato bello) e con un bel seno pronunciato. Diciamo nell'aspetto quasi una
professoressa di scuola superiore.
Non ho mai visto sue foto da giovane ma penso dovesse essere abbastanza carina. Una sera di una quindicina d'anni fa, avevo poco più di vent'anni, tornavo dall'allenamento
in palestra, pioveva e non avevo nessuno che potesse passare a prendermi, così mi organizzai per un passaggio con la sua macchina, visto che era di strada.
Salii in macchina e mentre eravamo in coda nel traffico cittadino non potei fare a meno di squadrarla, mentre le ero seduto accanto:: era vestita in maniera regolarissima:
pantalone marrone, scarpe di pelle basse, occhialoni...aveva la camicetta aperta più del solito da cui si poteva vedere la scollatura del seno, che non era ffatto male.
La cosa mi aveva eccitato anche se da qui a pensare di scoparmela ce ne passava...
Prima di giungere a destinazione mi chiese di salire a casa per prendere alcune cose per i miei, ma la pioggia era ancora scrosciante e decisi di rimanere
un altro po', in attesa che spiovesse.
Mentre eravamo a casa lei andò a cambiarsi, spuntando con addosso una tristissima tuta. Non so cosa mi sia preso ma mi venne spontaneo dirle
"zia complimenti, ti sei vestita proprio come una zitellona!non eri meglio prima quando almeno ti si vedeva la scollatura?" sorrise e si fece rossa in viso, rispondendo che
ero un cretino e che tanto non c'era nessuno che la guardasse più e che la scollatura era roba per ragazze giovani.
La sua risposta mi intrigò e replicai dicendo che a mio avviso non aveva niente da invidiare a molte mie amiche ed altre cose del genere, continuando a scherzare fino a
quando mi disse che oramai a certe cose lei non ci pensava proprio più.
Non so cosa mi sia preso ma mentre parlavamo cominciai a ripensare alla sua scollatura ed al fatto che fossimo da soli e mi sentii indurire un po' il cazzo, così, mentre metteva
a posto alcune cose nella credenza, mi avvicinai e la cinsi dalle spalle,appoggiando il pacco leggermente gonfio sul suo culo e dicendo "...peccato, non bisognerebbe mai rinunciare a certe cose!".
Avevo perso praticamente ogni inibizione e speravo davvero sentisse il mio uccello gonfio, anche se leggermente. Si girò e mi guardò sorpresa dicendo "hey...ma che stai facendo?"
Le presi la mano e la appoggiai in mezzo alle mie gambe e le dissi "guarda a me che effetto che fai!!!". Ci fu qualche istante di silenzio, lei si morse le labbra.
Pensavo sarebbe successo l'impossibile, invece non si mosse ed il mio pene, a contatto con la sua mano, si gonfiò ulterirormente fino a raggiungere un'erezione completa.
Attese qualche istante e cominciò a muovere le dita per tastare meglio, così io aprì il pantalone tirandolo giù. Lei non si ritirò, anzi, il contatto con la mutanda le rese il compito ancora piu
facile e il suo tocco ancora più gradevole. Vedevo che non infilava le mani così presi l'iniziativa e le abbassai il pantalone della tuta fino alle ginocchia e infilai direttamente due dita fra le
gambe, comincando a ricambiare il massaggio...chiuse gli occhi in silenzio e poggiò la sua mano sulla mia, dicendomi "che bello...che bello...non fermarti per favore".
Dopo un minuto le abbassai anche le mutandine e la sua figa venne fuori. Aveva i peli scuri e non era depilata, almeno non del tutto giusto quel poco che basta a non avere una foresta fra le gambe.
Era già bagnata e il dito penetrò facilmente sul monte di venere, così le presi in mano il clitoride, fra due dita, e continuai a massaggiarla toccando tutto querllo che potevo.
A quel punto mi abbassò anche lei le mutande e il mio pisello uscì fuori, durissimo. Lo cinse completamente, arrivando ai testicoli massaggiandomelo con la fame di chi non vedeva un cazzo da anni.
Mi abbassai e Le sfilai del tutto la tuta lasciandola senza nulla dalla pancia in su. Mostrava i suoi anni ma non era affatto grassa o brutta: era semplicemente perfetta, anche nelle
sue imperfezioni. La guardai bene, con la figa ed i suoi peli in bella vista, eccitandomi ancora di più e mi abbassai, inginocchiandomi proprio con la testa fra le sue gambe mentre
era ancora appoggiata al mobile della cucina.
Le allargai le gambe e lei disse "...noooo che fai, dai non esageriamo adesso...." ma si lasciò guidare ed allargò le gambe quanto possibile ed inginocchiato cominciai a leccarle tutto.
Era salata, ma tutto sommato profumata, oppose qualche istante di resistenza e poi cominciò a gemere dicendo "oh mio dio che bello...che bello...ma dove lo hai imparato..." prendendomi la testa
ed avvicinandomela ancora di più alla figa. Muovevo la lingua scrivendo l'alfabeto con la punta, con la sicurezza che in questo modo avrei preso tutti i suoi punti preferiti e proseguii per
alcuni minuti, bagnandola tutta. Il clitoride era così grosso che poteva quasi entrarmi in bocca. Glielo leccavo fino a quando non esplose con un urlo soffocato...
fu a qual punto che mi alzai e la girai, alzandole la felpa della tuta, che aveva ancora addosso.
Infilai il cazzo fra le sue natiche e le mani sul suo seno e alzai il reggiseno da sotto, liberando le tette. Erano piene, grosse, con capezzoli non troppo grandi ma gonfi.
"Ora posso toccarle invece di dover sbirciare di nascosto..." "...ah ma allora avevo ci visto giusto...me le guardavi per davvero?" la girai nuovamente e le sfilai la felpa ed il reggiseno.
Aveva un seno splendido, invitante.Infilai la testa fra le sue tettone ed una mano sul culo, fra le natiche. Mentre la leccavo in mezzo allo spacco del seno con un dito le solleticavo l'ano.
Fu a quel punto che impazzì letteralmente dicendo "ti prego mettimelo dentro".
La stesi a terra, sul tappeto della cucina.Era una scena stupenda: quelle forme un po' abbondanti, sempre castigate da brutti vestiti, ora erano tutte in mostra e solo mie.
Le tolsi gli occhiali, mi stesi su di lei ed allargai leggermente le gambe, penentrandola lentamente.
Emise un gemito e alzo gli occhi.Andai avanti dandole colpi lenti e decisi,lei ricambiò cingendomi con le gambe per trarmi di più a sè.
Cercai di resistere il più possibile e dopo alcuni minuti venni abbondantemente dentro di lei e quando mi sentì eiaculare ebbe un sussulto. Andai avanti ancora più che potei e finalmente ad un
certo punto cominciò a dare dei piccoli urli fino a quando inarcò le spalle e venne con aria soddisfatta.
Ero contento di essere riuscito a donarle un orgasmo. Mi alzai e vidi il mio sperma fuoriuscire un po' dalle sue gambe.
Ci rivestimmo e dopo qualche minuto ci salutammo con un bacio.
Dopo quella volta siamo stati insieme altre volte, non molte, fino a quando, qualche mese dopo, mi confessò di essersi fidanzata con un coetaneo per cui mi chiese di fermarci perchè non le sembrava giusto
continuare a scopare con me. Ci rimasi un po' male ma alla fine pensai che fosse giusto così. Non facemmo più menzione dei nostri incontri ma per me lei è rimasta sempre la zia migliore!
occhiali grandi,alta 1,60 circa, culo normale per l'età (un po' ingrossato ma tutto sommato bello) e con un bel seno pronunciato. Diciamo nell'aspetto quasi una
professoressa di scuola superiore.
Non ho mai visto sue foto da giovane ma penso dovesse essere abbastanza carina. Una sera di una quindicina d'anni fa, avevo poco più di vent'anni, tornavo dall'allenamento
in palestra, pioveva e non avevo nessuno che potesse passare a prendermi, così mi organizzai per un passaggio con la sua macchina, visto che era di strada.
Salii in macchina e mentre eravamo in coda nel traffico cittadino non potei fare a meno di squadrarla, mentre le ero seduto accanto:: era vestita in maniera regolarissima:
pantalone marrone, scarpe di pelle basse, occhialoni...aveva la camicetta aperta più del solito da cui si poteva vedere la scollatura del seno, che non era ffatto male.
La cosa mi aveva eccitato anche se da qui a pensare di scoparmela ce ne passava...
Prima di giungere a destinazione mi chiese di salire a casa per prendere alcune cose per i miei, ma la pioggia era ancora scrosciante e decisi di rimanere
un altro po', in attesa che spiovesse.
Mentre eravamo a casa lei andò a cambiarsi, spuntando con addosso una tristissima tuta. Non so cosa mi sia preso ma mi venne spontaneo dirle
"zia complimenti, ti sei vestita proprio come una zitellona!non eri meglio prima quando almeno ti si vedeva la scollatura?" sorrise e si fece rossa in viso, rispondendo che
ero un cretino e che tanto non c'era nessuno che la guardasse più e che la scollatura era roba per ragazze giovani.
La sua risposta mi intrigò e replicai dicendo che a mio avviso non aveva niente da invidiare a molte mie amiche ed altre cose del genere, continuando a scherzare fino a
quando mi disse che oramai a certe cose lei non ci pensava proprio più.
Non so cosa mi sia preso ma mentre parlavamo cominciai a ripensare alla sua scollatura ed al fatto che fossimo da soli e mi sentii indurire un po' il cazzo, così, mentre metteva
a posto alcune cose nella credenza, mi avvicinai e la cinsi dalle spalle,appoggiando il pacco leggermente gonfio sul suo culo e dicendo "...peccato, non bisognerebbe mai rinunciare a certe cose!".
Avevo perso praticamente ogni inibizione e speravo davvero sentisse il mio uccello gonfio, anche se leggermente. Si girò e mi guardò sorpresa dicendo "hey...ma che stai facendo?"
Le presi la mano e la appoggiai in mezzo alle mie gambe e le dissi "guarda a me che effetto che fai!!!". Ci fu qualche istante di silenzio, lei si morse le labbra.
Pensavo sarebbe successo l'impossibile, invece non si mosse ed il mio pene, a contatto con la sua mano, si gonfiò ulterirormente fino a raggiungere un'erezione completa.
Attese qualche istante e cominciò a muovere le dita per tastare meglio, così io aprì il pantalone tirandolo giù. Lei non si ritirò, anzi, il contatto con la mutanda le rese il compito ancora piu
facile e il suo tocco ancora più gradevole. Vedevo che non infilava le mani così presi l'iniziativa e le abbassai il pantalone della tuta fino alle ginocchia e infilai direttamente due dita fra le
gambe, comincando a ricambiare il massaggio...chiuse gli occhi in silenzio e poggiò la sua mano sulla mia, dicendomi "che bello...che bello...non fermarti per favore".
Dopo un minuto le abbassai anche le mutandine e la sua figa venne fuori. Aveva i peli scuri e non era depilata, almeno non del tutto giusto quel poco che basta a non avere una foresta fra le gambe.
Era già bagnata e il dito penetrò facilmente sul monte di venere, così le presi in mano il clitoride, fra due dita, e continuai a massaggiarla toccando tutto querllo che potevo.
A quel punto mi abbassò anche lei le mutande e il mio pisello uscì fuori, durissimo. Lo cinse completamente, arrivando ai testicoli massaggiandomelo con la fame di chi non vedeva un cazzo da anni.
Mi abbassai e Le sfilai del tutto la tuta lasciandola senza nulla dalla pancia in su. Mostrava i suoi anni ma non era affatto grassa o brutta: era semplicemente perfetta, anche nelle
sue imperfezioni. La guardai bene, con la figa ed i suoi peli in bella vista, eccitandomi ancora di più e mi abbassai, inginocchiandomi proprio con la testa fra le sue gambe mentre
era ancora appoggiata al mobile della cucina.
Le allargai le gambe e lei disse "...noooo che fai, dai non esageriamo adesso...." ma si lasciò guidare ed allargò le gambe quanto possibile ed inginocchiato cominciai a leccarle tutto.
Era salata, ma tutto sommato profumata, oppose qualche istante di resistenza e poi cominciò a gemere dicendo "oh mio dio che bello...che bello...ma dove lo hai imparato..." prendendomi la testa
ed avvicinandomela ancora di più alla figa. Muovevo la lingua scrivendo l'alfabeto con la punta, con la sicurezza che in questo modo avrei preso tutti i suoi punti preferiti e proseguii per
alcuni minuti, bagnandola tutta. Il clitoride era così grosso che poteva quasi entrarmi in bocca. Glielo leccavo fino a quando non esplose con un urlo soffocato...
fu a qual punto che mi alzai e la girai, alzandole la felpa della tuta, che aveva ancora addosso.
Infilai il cazzo fra le sue natiche e le mani sul suo seno e alzai il reggiseno da sotto, liberando le tette. Erano piene, grosse, con capezzoli non troppo grandi ma gonfi.
"Ora posso toccarle invece di dover sbirciare di nascosto..." "...ah ma allora avevo ci visto giusto...me le guardavi per davvero?" la girai nuovamente e le sfilai la felpa ed il reggiseno.
Aveva un seno splendido, invitante.Infilai la testa fra le sue tettone ed una mano sul culo, fra le natiche. Mentre la leccavo in mezzo allo spacco del seno con un dito le solleticavo l'ano.
Fu a quel punto che impazzì letteralmente dicendo "ti prego mettimelo dentro".
La stesi a terra, sul tappeto della cucina.Era una scena stupenda: quelle forme un po' abbondanti, sempre castigate da brutti vestiti, ora erano tutte in mostra e solo mie.
Le tolsi gli occhiali, mi stesi su di lei ed allargai leggermente le gambe, penentrandola lentamente.
Emise un gemito e alzo gli occhi.Andai avanti dandole colpi lenti e decisi,lei ricambiò cingendomi con le gambe per trarmi di più a sè.
Cercai di resistere il più possibile e dopo alcuni minuti venni abbondantemente dentro di lei e quando mi sentì eiaculare ebbe un sussulto. Andai avanti ancora più che potei e finalmente ad un
certo punto cominciò a dare dei piccoli urli fino a quando inarcò le spalle e venne con aria soddisfatta.
Ero contento di essere riuscito a donarle un orgasmo. Mi alzai e vidi il mio sperma fuoriuscire un po' dalle sue gambe.
Ci rivestimmo e dopo qualche minuto ci salutammo con un bacio.
Dopo quella volta siamo stati insieme altre volte, non molte, fino a quando, qualche mese dopo, mi confessò di essersi fidanzata con un coetaneo per cui mi chiese di fermarci perchè non le sembrava giusto
continuare a scopare con me. Ci rimasi un po' male ma alla fine pensai che fosse giusto così. Non facemmo più menzione dei nostri incontri ma per me lei è rimasta sempre la zia migliore!
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