Pulizie extra

di
genere
etero

Ciao mi chiamo Monica ho 45 anni sono casalinga, ma due volte alla settimana faccio le pulizie a casa di una famiglia, da circa un mesetto. Io sono mora, non troppo alta, due tette abbondanti e naturali, il culo non magrissimo ma abbastanza sodo. Ho degli occhi verdi e labbra carnose.

Insomma, come ero abituata stavo pulendo la casa di questa famiglia e quel giorno era a casa il padrone di casa (lui era a casa una settimana si e una no) è un uomo sulla quarantina. Quella mattina era tornato da palestra e mi ha detto di non fare il bagno perché doveva andare a farsi la doccia e poi si arrangiava lui.
Lui va a lavarsi e dopo venti minuti esci dal bagno in mutande e si dirige verso la sua camera, accidentalmente ci vediamo e lui si scusa per lo scarso abbigliamento e va in camera, io sorridendo faccio un cenno di assenso. Io però ho avuto il tempo di vederlo così e notare due particolari: il fisicaccio che aveva e il suo pacco gonfio tra le gambe: probabilmente si era sparato una bella sega in bagno e istintivamente mi chiesi se se l’avesse fatta pensando a me. Sorrisi e scacciai quei pensieri.

Finita la mattinata salutai Flavio (il padrone), lui si scusò per il suo poco abbigliamento di prima e io scherzando gli dissi: “Va tranquillo, dopotutto non è stato un brutto spettacolo” e ridemmo insieme.

Giovedì stavo facendo come al solito le pulizie, stavo pulendo i vetri e la combinazione sole più lavoro faticoso stavo sudando parecchio e la mia maglietta era particolarmente bagnata. Flavio con molta non curanza mi disse che se avessi voluto avrei potuto togliermi la maglietta che a lui non dava fastidio, se avevo caldo. Io declinai la sua offerta, ma lui insistette e mi disse che mi avrebbe anche dato 20€ in più. Questa cosa mi infastidì, ma mi eccitò un po’ e alla fine cedetti e lo assecondai. Mi tolsi la maglietta e rimasi in reggiseno. La sua espressione compiaciuta mi piacque parecchio. Continuai a lavorare così, ma a un certo punto “per sbaglio” Flavio mi urtò mentre spostavo un secchio d’acqua e mi cadde cui pantaloni. Lui dispiaciuto mi aiutò, andò a prendere uno straccio per asciugare e sfacciatamente si propose di asciugarmi i pantaloni in asciugatrice se volessi. Non potevo stare sicuramente così con i pantaloni fradici, ma neanche in mutande, ma dopo una serie infinita di scuse e insistenze (lui mi disse che non mi avrebbe guardata in mutande…chi ci credeva) mi tolsi i pantaloni e rimasi in mutande. In verità rimasi in perizoma. Flavio andò in lavanderia e per asciugarmi i pantaloni, ci rimase parecchio e molto probabilmente si stava segando, e dopo 5 minuti che era lì dentro andai a rompergli le scatole chiedendogli come andasse e così fu costretto ad uscire e mi vide “per la prima volta” in mutande.

Continuai a fare le pulizie in mutande perché i pantaloni erano ancora ad asciugare. Flavio ad un certo punto mi propose di darmi 50€ se mi fossi tolta il reggiseno. Non sapevo cosa rispondere, tanto ero già mezza nuda e la proposta mi attizzava anche perché ero curiosa di vedere fino a dove si sarebbe spinto. Accettai però gli dissi di venire lui a togliermelo, lui con molta premura si mise dietro di me, mi slaccio il gancetto e con una bella palpata me lo sfilo. Lui esclamò di stupore alla vista del mio seno e io fui contenta e risposi con un occhiolino. Non passarono più di dieci minuti e lui mi mise altri 50€ tra le mutande e cominciò a sfilarmele senza chiedere, io non protestai, lo lasciai fare. Ero molto eccitata in quel momento e la mia mente fantasticava un po’, probabilmente se si fossa fatto avanti una chiavatina l’avrei fatta e sicuramente lui non si sarebbe tirato indietro. Dopotutto avevo già visto il suo fisico la volta precedente e non era niente male.

Stavo pulendo completamente nuda! L’ultima stanza era la camera matrimoniale, cominciai a pulirla, quando mi girai mi trovai Flavio con il cazzo duro a segarsi sul letto. “Ma cosa fai?”
“Davanti a uno spettacolo del genere non potevo trattenermi”
Cazzo è veramente dotato, pensai. Teneva tra le mani una bella asta abbastanza lunga, ma grossa, faceva fatica a tenerla tutta tra le mani. Per istinto una mano scivolò tra le mie gambe e lui sorrise compiaciuto. “Mi sa che oggi ho qualcos’altro da pulire” lui aveva fatto la sua mossa e io sicuramente non mi sarei tirata indietro.
Gattonando mi diressi verso di lui e gli presi il cazzo in mano quando lo raggiunsi. Era bello duro e con piacere lo feci scivolare in bocca. Lui approvò di gusto la mia mossa perché in quel momento gemette di piacere. Cominciai a pomparmelo soffermandomi ogni tanto con la lingua sulla sua bella cappella gonfia e vogliosa. Mi fermai solo per far passare il suo cazzo tra le mie tette e cominciare a fargli una bella spagnola continuai così finché lui: “Buttati sul letto! Che ho voglia di assaggiarti” Mi sdraiai a gambe larghe sul letto e lui famelico cominciò a leccarmi la mia figa umida di umori. Al contatto con la sua lingua mi bagnai ancora di più. Gemevo e gridavo. Con una mano bloccai la sua testa tra le mie gambe finché non riuscivo più a resistere.
“Aprimi! Ti voglio sentire dentro” e a quel comando mi misi a pecorina lasciandogli la mia figa vogliosa alla portata del suo cazzo. Lui si posizionò dietro di me, prese il suo cazzo in mano e mi premé la cappella tra le mie labbra, con poca fatica questa scivolò dentro producendomi un piacere infinito, quel piacere che solo il sesso sa dare. Cominciò a sbattermi forte e con voglia come si fa con una troia e io davanti a lui godevo come una porca. Lo incitavo con frasi porche perché non smettesse. Smise di montarmi solo per mettermi al missionario e ricominciare a sfondarmi. Colpo su colpo lui mi apriva sempre di più e io non avrei voluto che finisse mai, però ad un certo punto mi disse che stava per venire così mi inginocchiai davanti a lui e cominciai a succhiarglielo finchè non mi riempì la bocca con il suo succo. Ingoiai fino all’ultima goccia e poi gli mostrai la mia bocca vuota.

Finii di pulire la stanza e poi limonandomi Flavio lo salutai.
scritto il
2021-10-14
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