In sartoria
di
Iginio Lettera
genere
sentimentali
Vi racconto della mia storia con Andrea
Tutto è iniziato quando è venuto a lavorare questo ragazzo in sartoria e gli ho iniziato a fare da insegnante per istruirlo al meglio. Faccio questo lavoro da 5 anni ormai per cui un po' di esperienza la ho. Andrea è molto socievole e soprattutto attento, è un tipo sveglio, mi trovo bene con lui. È capitata una sera che siamo rimasti da soli in sartoria, dopo l'orario di chiusura Andrea mi ha chiesto dei consigli su un tipo di taglio della camicia ed io sempre disponibile l'ho aiutato. È stata proprio in quella sera che ci siamo conosciuti meglio parlando di noi, ed è stata quella sera dove è scoccata la scintilla. Sono gay ma nascondo la mia sessualità con tutti anche se con Andrea è stato facile aprirmi. Dopo quella sera il tempo in sartoria volevo non finisse mai per stare sempre con lui. Mi faceva stare bene e sentivo potesse nascere un affetto decisamente più forte dell'amicizia. Cercavo sempre di rimanere più tempo da solo con lui anche dopo la chiusura ma per giorni non ci riuscii, finché una sera la fortuna girò dalla mia parte. Ci ritrovammo ancora una volta all'orario di chiusura e lui stava lavorando su una giacca particolare, chiese il mio aiuto ed ovviamente io accettai. Lavorammo sodo per qualche minuto poi decisi che era giunto il momento di dichiararmi. Gli dissi cosa pensavo di lui, dei miei sentimenti e del fatto che sono sempre stato un gay nascosto. Lui mi ascoltò con attenzione, sorrise quando gli dissi che probabilmente mi ero preso una cotta per lui e mi fece terminare la mia dichiarazione, dopodiché mi prese la mano e si avvicinò a me. Chiusi gli occhi e aspettai, il suo bacio non tardó ad arrivare, ricambiai immediatamente infilando la lingua a cercare la sua. Il sapore delle sue labbra era pazzesco, le nostre lingue sembravano fatte per stare una nella bocca dell'altro. Accarezzai il suo viso barbuto mentre lui mi teneva la testa ferma. Ormai avevo capito di essere innamorato di lui. Innamorato di quel ragazzo così bello, e così perfetto per me. Andrea mi poggió una man sul culo continuando a baciarmi, strizzó la mia chiappa e io gemetti. Volevo quel ragazzo con tutto me stesso e glielo sussurrai. Mi tolse la camicia e la gettò, baciò il mio petto, leccó i capezzoli e salì al collo, bagnó di saliva il torace e nel frattempo mi spogliava dei pantaloni e le mutande. Ero nudo, in calzini con un pene completamente eretto. Spogliai Andrea, volevo vedere il suo corpo nudo finalmente. Il suo pisello era perfetto, grondava liquido pre sborra ed era immenso per me. Mi inchinai per baciare quella meraviglia, amavo sia Andrea che il suo cazzo. Lo presi in bocca e lo succhiai con passione. Il suo sapore era buonissimo, leccai con gusto facendo attenzione a non sprecare una goccia del suo succo. Andrea sollevò la mia testa e io lo guardai con ancora il suo pene in bocca, mi sorrise ed io mi sciolsi, quanto lo amo. Smisi di succhiare e mi alzai. Ci baciammo, la saliva si mischió al liquido che avevo appena leccato, Andrea mi girò di spalle e le baciò, scese giù lungo la schiena fino alle mie chiappe. Mi poggiai al tavolo e con le mani allargai le mie natiche pronto ad accoglierlo. Prima leccó il mio buco fino a renderlo lubrificato, poi appoggió delicatamente la sua cappella, e piano piano entró. Andrea, il ragazzo di cui mi ero innamorato mi stava sverginando, un sogno che si realizzava. Finalmente mi scopó, sempre più forte, io gemevo ad alts voce, la voglia di lui cresceva in me, lo tenni per la testa da dietro invitandolo a baciarmi, la sua lingua di nuovo nella mia bocca. Gli dissi che lo amavo e che lo avevo desiderato così tanto. Andrea ricambió il mio sentimento e nel frattempo continuava a scoparmi. Mi disse che stava per venire così lo pregai di farlo dentro me. Dopo qualche altro colpo sentii il liquido caldo pervadermi il culo. Andrea uscì dal mio culo e cominciò a succhiarmi subito il cazzo. Ero arrapatissimo e lo volevo così tanto. Lo pregai di fermarsi perché non volevo venire così. Andrea si sedette sul tavolo, alzò le gambe e il suo buco si allargò, sputai sull'ano e lo bagnai per bene. Entrai nel culo del mio amore e subito cominciai a fotterlo, a fare l'amore con lui. Entravo ed uscivo dal quel corpo magnifico, Andrea gemeva e godeva, mi leccava il lobo dell'orecchio, ed io continuavo a dirgli che era l'amore della mia vita e che ero totalmente follemente innamorato di lui. Andrea disse che si era innamorato di me anche lui e che ora voleva solo essere scopato da me. Voleva che gli venissi dentro e così esaudii il suo desiderio. Mi lasciai andare con un ultimo gemito "ti amo" detto all'unisono con lui. Ci baciammo. Ci pulimmo e andammo a casa. A casa mia, dove avremmo continuato la nostra serata nel letto. Ora siamo felicemente fidanzati e conviviamo.
Tutto è iniziato quando è venuto a lavorare questo ragazzo in sartoria e gli ho iniziato a fare da insegnante per istruirlo al meglio. Faccio questo lavoro da 5 anni ormai per cui un po' di esperienza la ho. Andrea è molto socievole e soprattutto attento, è un tipo sveglio, mi trovo bene con lui. È capitata una sera che siamo rimasti da soli in sartoria, dopo l'orario di chiusura Andrea mi ha chiesto dei consigli su un tipo di taglio della camicia ed io sempre disponibile l'ho aiutato. È stata proprio in quella sera che ci siamo conosciuti meglio parlando di noi, ed è stata quella sera dove è scoccata la scintilla. Sono gay ma nascondo la mia sessualità con tutti anche se con Andrea è stato facile aprirmi. Dopo quella sera il tempo in sartoria volevo non finisse mai per stare sempre con lui. Mi faceva stare bene e sentivo potesse nascere un affetto decisamente più forte dell'amicizia. Cercavo sempre di rimanere più tempo da solo con lui anche dopo la chiusura ma per giorni non ci riuscii, finché una sera la fortuna girò dalla mia parte. Ci ritrovammo ancora una volta all'orario di chiusura e lui stava lavorando su una giacca particolare, chiese il mio aiuto ed ovviamente io accettai. Lavorammo sodo per qualche minuto poi decisi che era giunto il momento di dichiararmi. Gli dissi cosa pensavo di lui, dei miei sentimenti e del fatto che sono sempre stato un gay nascosto. Lui mi ascoltò con attenzione, sorrise quando gli dissi che probabilmente mi ero preso una cotta per lui e mi fece terminare la mia dichiarazione, dopodiché mi prese la mano e si avvicinò a me. Chiusi gli occhi e aspettai, il suo bacio non tardó ad arrivare, ricambiai immediatamente infilando la lingua a cercare la sua. Il sapore delle sue labbra era pazzesco, le nostre lingue sembravano fatte per stare una nella bocca dell'altro. Accarezzai il suo viso barbuto mentre lui mi teneva la testa ferma. Ormai avevo capito di essere innamorato di lui. Innamorato di quel ragazzo così bello, e così perfetto per me. Andrea mi poggió una man sul culo continuando a baciarmi, strizzó la mia chiappa e io gemetti. Volevo quel ragazzo con tutto me stesso e glielo sussurrai. Mi tolse la camicia e la gettò, baciò il mio petto, leccó i capezzoli e salì al collo, bagnó di saliva il torace e nel frattempo mi spogliava dei pantaloni e le mutande. Ero nudo, in calzini con un pene completamente eretto. Spogliai Andrea, volevo vedere il suo corpo nudo finalmente. Il suo pisello era perfetto, grondava liquido pre sborra ed era immenso per me. Mi inchinai per baciare quella meraviglia, amavo sia Andrea che il suo cazzo. Lo presi in bocca e lo succhiai con passione. Il suo sapore era buonissimo, leccai con gusto facendo attenzione a non sprecare una goccia del suo succo. Andrea sollevò la mia testa e io lo guardai con ancora il suo pene in bocca, mi sorrise ed io mi sciolsi, quanto lo amo. Smisi di succhiare e mi alzai. Ci baciammo, la saliva si mischió al liquido che avevo appena leccato, Andrea mi girò di spalle e le baciò, scese giù lungo la schiena fino alle mie chiappe. Mi poggiai al tavolo e con le mani allargai le mie natiche pronto ad accoglierlo. Prima leccó il mio buco fino a renderlo lubrificato, poi appoggió delicatamente la sua cappella, e piano piano entró. Andrea, il ragazzo di cui mi ero innamorato mi stava sverginando, un sogno che si realizzava. Finalmente mi scopó, sempre più forte, io gemevo ad alts voce, la voglia di lui cresceva in me, lo tenni per la testa da dietro invitandolo a baciarmi, la sua lingua di nuovo nella mia bocca. Gli dissi che lo amavo e che lo avevo desiderato così tanto. Andrea ricambió il mio sentimento e nel frattempo continuava a scoparmi. Mi disse che stava per venire così lo pregai di farlo dentro me. Dopo qualche altro colpo sentii il liquido caldo pervadermi il culo. Andrea uscì dal mio culo e cominciò a succhiarmi subito il cazzo. Ero arrapatissimo e lo volevo così tanto. Lo pregai di fermarsi perché non volevo venire così. Andrea si sedette sul tavolo, alzò le gambe e il suo buco si allargò, sputai sull'ano e lo bagnai per bene. Entrai nel culo del mio amore e subito cominciai a fotterlo, a fare l'amore con lui. Entravo ed uscivo dal quel corpo magnifico, Andrea gemeva e godeva, mi leccava il lobo dell'orecchio, ed io continuavo a dirgli che era l'amore della mia vita e che ero totalmente follemente innamorato di lui. Andrea disse che si era innamorato di me anche lui e che ora voleva solo essere scopato da me. Voleva che gli venissi dentro e così esaudii il suo desiderio. Mi lasciai andare con un ultimo gemito "ti amo" detto all'unisono con lui. Ci baciammo. Ci pulimmo e andammo a casa. A casa mia, dove avremmo continuato la nostra serata nel letto. Ora siamo felicemente fidanzati e conviviamo.
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