Il nero al parcheggio

di
genere
bisex

Stavo parcheggiando la macchina, si è avvicinato un ragazzo nero, molto bello per la verità, mi aiuta a sistemarmi in uno spazio ristretto, mi sono sentito generoso , gli
ho dato cinque euro. Mancava poco che mi abbracciasse per ringraziarmi. Ho fatto il servizio, quando sono tornato a prendere la macchina mi aspettava, quasi mi sono pentito
di avergli dato quella mancia, forse ne voleva ancora. Invece lui aveva un motivo per aspettarmi, cercava un lavoro, si sentiva depresso chiedere l'elemosina nei parcheggi.
Mi sono ricordato che Aristide, un amico tempo prima mi aveva chiesto se conoscessi qualche ragazzo per dei lavori in campagna, l'ho chiamato mi ha detto se potevamo vederci nel pomeriggio. L'ho fatto salire in macchina -Dai vieni con me, vediamo di sistemarti-
-Come ti chiami?- Aveva un nome impronunciabile, veniva dalla Nigeria, comunque si faceva chiamare Dario, nome italiano per facilitare la sua vita nel nostro paese. Durante il
viaggio la macchina è stata invasa dalla puzza di sudore. -Dario ora ti porto a casa, fai
una bella doccia, butti via quegli abiti, ti do una mia tuta, non ci possiamo presentare dall'amico in queste condizioni- Quando ho aperto la porta ho colto di sorpresa Anna mia moglie, era ancora in vestaglia, le ho spiegato la situazione, mi ha incenerito con lo sguardo, ed è andata a chiudersi in camera. Peggio mi merito ho pensato, sono andato a prendere il ricambio per Dario, sono andato in bagno, già era nudo sotto la doccia,
La puzza aveva invaso anche il bagno, sono andato a prendere una busta per metterci la
roba da buttare, sono rientrato in bagno, già si stava asciugando, tra le gambe gli pendeva un cazzo dalle dimensioni straordinarie. -Dario già ti sei lavato?- Aveva ancora della schiuma addosso, forse non era pratico di una doccia fatta per bene. Dopo aver sigillato la busta coni panni da buttare, sono tornato in bagno per spiegargli bene come doveva fare, il pannello della doccia aperta, si stava mettendo addosso il bagno schiuma,
-Lavati bene anche tra le gambe, davanti e dietro. Non so se lo ha fatto apposta, per lavarsi ha simulato una sega ed il cazzo è diventato duro ergendosi fino all'ombelico.
Cazzo, avevo Anna in camera, non sapevo che fare, si è sciacquato bene, l'ho aiutato ad
asciugarsi, ho insistito parecchio sul cazzo, era duro da morire, il glande scoperto,
l'avrei mangiato, anche il mio è cresciuto, lui si è accorto, mi ha sorriso.
Si è rivestito, la tuta gli stava un pochino stretta tanto la forma del cazzo era evidente. Era presto per andare dal mio amico, sono andato incamera dopo aver pulito il bagno ed essermi cambiato, ho spiegato ad Anna la situazione, sembrava l'avesse accettata, ha preparato qualcosa da mangiare, subito dopo il pranzo siamo usciti senza dimenticare di prendere la busta dei panni sporchi per gettarla nei cassonetti.
Hanno trovato subito l'accordo, addirittura poteva usufruire della casa dove doveva fare i lavori. Insomma si è sistemato, si è subito insediato, Aristide gli ha messo a disposizione l'armadio che conteneva i vestiti di suo padre, siccome aveva impegni è
andato via subito. Io sono rimasto con Dario -Dai cambiati non ti sporcare la tuta-
Ha capito perfettamente dove volevo arrivare, si è tolto tutto quello che aveva addosso,
è apparso quel cazzo. Ero seduto sul letto, consapevolmente ha avvicinato il cazzo alla mia bocca, senza riflettere l'ho preso subito, sono riuscito a metterci solo il glande.
Mi accarezzava la testa, pochi minuti mi ha sborrato in bocca, ho sborrato anch'io sulle sue gambe. In quel momento ho pensato ad Anna, se solo mi avesse visto il nostro matrimonio sarebbe saltato. Si è disteso sul letto, mi sono spogliato anch'io, mi sono
messo sopra di lui, mi ha preso la testa, mi baciava con forza, sentire quel cazzo che era di nuovo duro, sulla mia pancia, mi faceva andare in estasi, mi ha chiesto di girarmi, mi sono negato, non avevo capito, intendeva girarmi per prendere ancora il suo cazzo in bocca, lui ha preso il mio. -E' la prima volta- mi ha spiegato. Siamo venuti insieme. mi sono rivestito, lui è andato via. Ogni tanto lo vado a trovare, stiamo insieme un'oretta e torno dalla mia Anna più eccitato che mai. Mi chiedo se Anna sapesse,
non oso immaginare.
di
scritto il
2024-10-16
3 K
visite
3 4
voti
valutazione
4.8
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.