Federica

di
genere
masturbazione

Caduta nel tranello come una pera cotta.

"Forse perchè non ti lasci andare. Perché non mi fai vedere come le fai e poi ti dico se sei brava o no" mi rispose.
Eccolo, lo sapevo, voleva che lo masturbassi mentre guida. Sa che è una pratica che mi piace molto.
Glielo raccontai anni fa parlando del moroso del momento. Che memoria. "Gli piaccio così tanto?" mi chiesi...
"Dai, John, non è il caso. Poi abbiamo poco tempo, poi ci sono le altre auto intorno, ci possono vedere..."
"Ma no, stai dritta, solo una sega, non devi prendermelo in bocca. Se non vuoi" e sorrise.

Che porco maiale pensai. Ma ero eccitata... feci finta di arrabbiarmi moltissimo e risposi seccamente
"Se non frega niente a te che ci vedano, bene, a me ancora meno"
Allungai la mano, gli slacciai la cintura, tirai giù la zip e il suo membro semirigido mi cadde in mano.
Non portave le mutande sotto i Jeans ! Un porco. L'ho sempre pensato. Con un bel cazzo però.
In mano era pesante e si stava gonfiando.

Restai li ferma, tenendo il suo membro pulsante in mano.

Lui mi sorrise e disse – fammi vedere come fai – io mi abbassai e bacia la sua cappella, oramai libera.
Non era tanto duro, ma quando avvertì le mie labbra, iniziò a diventare più grosso.
Mi tirai su, dritta sul sedile e iniziai a muovere la mano lentamente.
Continuavo a far salire e scendere la mano, lentamente. Sentii uscire le prime gocce del suo liquido lubrificante
e lascia che mi inumidisse le dita.

Lui sospirava e teneva gli occhi fissi sulla strada. Continuai a muovere la mano lentamente, mentre gli diventava ancora più duro. Dopo un po’ il mio disagio finì e mi concentrai su quello che stavo facendo, volevo che vedesse quanto fossi brava. Con una mano iniziai a palpargli le palle, mentre con l’altra continuavo a muovergliela su e giù.

Non so da quanto avevo iniziato a masturbarlo, però lui mi mise le mani tra i capelli ed iniziò ad accarezzarli. Non dicemmo una parola, lui sospirava soltanto, mentre io mi stavo eccitando.. Volevo che fosse la migliore sega che avesse mai provato fino a quel giorno. Cominciai a muovere la mano più rapidamente e con più energia, volevo farlo venire ma lui mi fermò per poi farmi riprendere ancora.

Aveva il cazzo completamente bagnato, e anche la mia mano lo era. Dopo un po’ iniziai a sentire stanchezza e cambiai mano. Continuai a muoverlo sino a che il suo cazzo non sborrò. Continuai a masturbarlo finché era duro. Lui mi sorrise.
Mi guardò e disse – sei davvero brava – io levai la mano e la pulii con un fazzolettino di carta.
Dopo anche lui si asciugò il cazzo e disse "Brava. Ma puoi migliorare. Me le devi fare più spesso, così ti do consigli".

Purtroppo eravamo già arrivati al garage, perchè ero eccitatissima con una voglia pazzesca di prenderlo in bocca.
Non sono mai stata brava nella pratica del pompino, ma John ero certa mi avrebbe aiutato a superare i miei blocchi e a diventare brava anche in quello.

Fermò la macchina, aprii la portiera per scendere, guardandolo gli dissi "Mi è piaciuto segarti" e arrossendo scesi in tutta fretta, sbattendo la portiere. Lui mi guardò, sorrise e andò via, lasciandomi eccitata ma felice.
di
scritto il
2021-11-09
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