Maria e Monica - Quinto capitolo

di
genere
dominazione

Quinto capitolo

In città si svolgerà una riunione molto importante con i principali clienti dello studio di Monica, la quale coglie l'occasione di ospitare Jenny, una collega di un'altra città con la quale aveva collaborato. Siccome Jenny non aveva mai visto la nostra città, lei le chiede se può anticipare l'arrivo al sabato cosa che la collega gradisce.
La mia Monica è felice, non vede l'ora di avere un "amica" con cui trascorrere il week end, soprattutto dopo che sono diventata Maria.

Anche se siamo sempre sposati lei non ha più un uomo con cui stare, e come se ciò non bastasse era diventata insaziabile, non sapeva più resistere alle tentazioni, e volendo stava recuperando da quando prima con Mario lo faceva solo una volta al massimo due la settimana.
Quando esce la sera, si ritrovava in macchina di sconosciuti a farsi scopare, ma questo week-end sperava fosse diverso.

Io ho spostato tutte le mie cose nel ripostiglio, dove è stato messo un lettino, così che possa dormire li. Infatti sono stata presentata a Jenny come la cameriera, che vive in casa e dorme di solito nella camera che per l'occasione le è stata data, cioè quella degli ospiti, proprio accanto a quella di Monica. Nel saperlo Jenny si sente in colpa, ma subito la tranquillizzo dicendole di non preoccuparsi, Monica è una signora dolce e sensibile e sto benissimo anche nella nuova camera. Così Jenny si sistema e il pomeriggio va con Monica a fare shopping. Mentre sistemo casa togliendo la polvere e mettendo tutto in ordine. Finito di farlo non resisto ed entro nella mia camera, quella che ora è di Jenny.
A terra ci sono delle splendide decolté rosse, quelle con le quali è arrivata, e non resisto. Mi sdraio a terra e inizio a leccarle, in pochi attimi il mio cazzo è durissimo. Le lecco e non riesco a trattenermi, devo far uscire il mio cazzo dalle mutandine. Man mano che le lecco salgo sul lato della scarpa, sento il suo profumo che m'inebria. L'odore del suo piede mi piace molto, così prendo una scarpa e la metto sotto il mio sesso.
Infilo il mio cazzo nella punta e mi sdraio, nella scarpa ci stanno anche i testicoli e col tacco mi sfioro il buchetto. Mentre la mia lingua continua a muoversi su e giù , mi sto scopando una scarpa di Jenny.
Sono veramente porca, ma ho troppa voglia di godere, finché sento arrivare l'orgasmo. Non posso godere nella scarpa, così la sfilo, le metto una accanto all'altra e in ginocchio mi masturbo, lasciando cadere il mio sperma su quella pelle lucida.
Finito di godere mi guardo e vedo nello specchio una vera maiala.
Il perizoma alle ginocchia, la gonna alzata e le autoreggenti calate a mezza coscia. Vorrei scappare, ma vedo le scarpe di Jenny sporche così m'abbasso e con la lingua lecco il mio orgasmo, poi le sistemo ed esco.
Ma non riesco a muovermi che suonano alla porta e un brivido mi corre lungo la schiena.
Non saranno già Jenny e Monica che tornano, anche perchè non ho ancora preparato niente ?
Per fortuna quando apro è un venditore, che non faccio nemmeno entrare. Vedo che mi guarda in modo un po' strano, ma non ci faccio attenzione e così vado in bagno. Li mi accorgo del motivo del suo guardarmi strano, per fortuna non era Monica, sennò chissà che guaio avrei passato. Il rossetto era tutto sfatto e soprattutto avevo del seme sulla guancia. Così mi sistemo e vado in cucina a preparare la cena. Niente di particolare, preparo quello che ci eravamo già dette, cioè funghi ripieni di crema di piselli e pezzettini di speck, pennette con asparagi e petto di pollo in salsa paprika e un soufflé di formaggio con crocchette di patate al prezzemolo.
Il vino lo avrebbe scelto nel pomeriggio Monica con Jenny, essendo lei l'esperta in quel campo non vuole rischiare di fare brutta figura. Vuole che sia tutto perfetto così che Jenny si possa ricordare delle splendide giornate.
E' quasi ora di cena, ho preparato la tavola, con tre posti, perchè ero sì la cameriera, ma vivendo da lei mangiavamo insieme, a meno che non ci fossero occasioni particolari. E quella sera sapevo che avremmo mangiato tutte e tre insieme. Puntuali come un orologio svizzero, Jenny e Monica suonano alla porta, apro loro e le vedo sorridenti e beate, come se avessero trascorso una giornata divertente. Gli do una mano a portare in casa tutti i pacchetti delle spese che hanno fatto e poi le faccio accomodare a tavola. Ormai è tutto pronto, giusto il tempo di darsi una rinfrescata e poi tutte e tre in sala a mangiare. Il vino che ha scelto Monica è buonissimo ed invita alla compagnia. Infatti, finito la cena, Jenny vuole fare due chiacchiere.
"Fra il viaggio e lo splendido pomeriggio con te Monica stasera sono un po' stanca, se non è un problema, mi piacerebbe stare tranquillamente sul divano a fare un po' di conversazione e poi andare a dormire."
"Certo Jenny, sei tu l'ospite e non vorrei farti stancare troppo, accomodiamoci pure nel soggiorno, mentre Maria sistema la sala."
E così loro vanno sul divano a parlare, le sento ridere e divertirsi.
Io sistemo tutto per bene e poi vado da loro. Sembra andare tutto al meglio, è come se fossimo amiche da tanto tempo, sino a che Jenny non vede la foto del matrimonio tra Mario e Monica e chiede spiegazioni.
"Monica, ma chi è quell'uomo, non me lo hai presentato."
Io abbasso gli occhi diventando anche rossa mentre Monica con tutta la naturalezza che la contraddistingue le risponde.
"Quello è Mario, il mio ex marito, è stata una bella storia, ma purtroppo ora non c'è più."
"Perchè che gli è successo ?" le chiede l'amica stupita.
"Che dire, se n'è andato, a voluto cambiare vita."
"Mi dispiace Monica." le dice mettendole una mano sulla spalla.
"Non ti preoccupare, all'inizio è stato difficile ma ora, non sai quanto sono felice, mi ha dato una nuova vita."
E mentre lo dice mi guarda e mi sorride, quasi come ringraziarmi.
Io ritorno tranquilla, e subito si parla di altro, fino a che, Jenny non crolla per la stanchezza.
"Perdonate ma sono stanca vado a dormire."
E tutte e due in coro le auguriamo la buona notte.
Ci alziamo per guardarci negli occhi, ma Monica va verso camera sua senza dirmi nulla, in fondo non ce n'è neanche bisogno. Così dopo aver sistemato il soggiorno me ne vado a dormire anch'io.
La mattina, come avevamo già deciso con Monica, mi alzo presto per andare a comprare le brioche fresche e preparo la sala da pranzo per la colazione. Stamattina niente servizio a letto per la mia amata, c'è Jenny nell'altra stanza. Sistemato tutto, vado in camera a prendere le mie cose e dopo in bagno per sistemarmi. Sono ancora un po' rintronata, anche se sono già uscita, così non penso a Jenny e mi dimentico di chiudere la porta del bagno. Sistemo i vestiti sulla vasca e poi nuda, mi avvicino al water. Se c'è qualcosa alla quale non mi sono mai abituata è fare la pipì seduta e così rimango in piedi. Proprio quel momento si apre la porta, è Jenny che per un secondo rimane impietrita, non sa che dire e richiudendo la porta corre in camera sua.
Anch'io, non so che dire ne che fare, ma poi mi riprendo e inizio a sistemarmi per bene, togliendo anche qualche pelo di troppo.
Con un po' di timore vado in camera sua, lei è seduta sul letto come se mi aspettasse con in mano le sue scarpe rosse.
"Che fai entra e chiudi la porta."
Ed io obbedisco senza dire niente.
"Allora, è per quello che ieri sera avete chiuso velocemente il discorso di Mario ! In più, il mio naso è sopraffino e ho sentito odore di maschio qua sopra, sbaglio ?"
La sua domanda è perentoria, decisa. Mi sento subito sua e m'inginocchio e stringendo le mani cerco di scusarmi.
"Si perdonami, scusami, ma non ho resistito."
"In più, una mi sembra più grande dell'altra !"
Abbassandomi prendendo tra le mani le sue caviglie e bacio il dorso del piede.
"Si scusa non ho resistito ti prego perdonami."
"Alza quegli occhi e guardami."
Li alzo e vedo che si è alzata la minigonna e spostato le mutande lasciando uscire un enorme cazzo.
Rimango a bocca aperta dalla meraviglia di quella mazza.
"Brava, Maria, se vuoi che ti perdoni vediamo cosa sai fare ?"
Io mi alzo e inizio subito a baciare e leccare come un cono gelato quello splendido enorme cazzo. E' ancora un po' floscio, ma con le mie cure diventa subito duro, Jenny sin da subito inizia a godere ed appoggiare le mani sulla mia testa e inizia a gemere.
"Sei una zoccola nata, ora comprendo meglio le parole di Monica di ieri sera continua, dai voglio godere."
E così prendo quello splendido gelato tutto in bocca.
Per fortuna, Monica aveva preso uno strap-on molto grande per insegnarmi a fare delle splendide pompe. Ed infatti il suo cazzone entra facilmente in me, ora ho imparato a non sentire più i clonati di vomito e so respirare con il naso.
Lo lascio entrare in bocca mentre continuo a leccarlo tutto intorno, con le mani le afferro le chiappe, ma finisco ben presto con lo sfiorarle il buchetto.
“Si Maria, così, mi stai facendo venire, sei una pompinara nata.”
Non so da quanto Jenny non godesse così tanto, ma quel servizietto la fece proprio impazzire ed in breve mi venne copiosamente in bocca.
Non avevo mai ricevuto tanto sperma, sembrava non finire mai. Continuavo a mandarlo giù e più lo facevo e più quello splendido cazzo lasciava uscire piacere puro.
Non ce la facevo più, stavo per aprire la bocca, ma per fortuna quel cazzo enorme finì d'eruttare sborra calda dal sapore dolcissimo. Così ripresi fiato senza però lasciarmi scappare quella splendida mazza di bocca. Poi prendo le sue palle tra le mani e mentre le stringo succhio forte la sua asta, come per voler estrarre tutto il nettare possibile, finché si rilassa un attimo e mi alza la testa.
"Ora vado a mangiare qualcosa, ho bisogno di energie, poi insieme andiamo a svegliare Monica. Ma tu sistemati un po' non voglio che sembri una baldracca di strada. Dimenticavo sei stata fantastica."
Esce dalla camera e rimango come un sasso per le sue parole, ma poi vado in bagno per guardarmi allo specchio. Non me ne ero accorta, ma avevo rossetto ovunque e la parrucca si era spostata leggermente, così mi sistemo e vado in sala.
Jenny sta sorseggiando un succo mentre mangia una brioche, la vedo felice e come finisce il succo inizia ad interrogarmi.
"Allora racconta, come svegli di solito la tua Padrona, tanto ho capito che eri Mario e ora sei la sua serva tuttofare."
"Dipende da cosa mi chiede. Di solito nel week-end la sveglio verso pranzo, massaggiandogli, baciandogli e adorando i suoi splendidi piedini."
"E' quello che pensavo, oltre a essere una grande assaggiatrice di cazzi sai essere molto dolce con lei."
Mentre lo dice mette una mano sotto la gonna.
"Togliti il perizoma, mentre la svegli dolcemente voglio farti mia. Mi sono spiegata ?"
"E come?"
"Be mentre tu infila la tua testa sotto le coperte per occuparti dei suoi piedini, ma col tuo culo è bello in vista. Ovvio..."
Lo dice come se fosse la cosa più naturale del mondo, ma io sono preoccupata, per come la prenderà Monica. Già ho fatto un errore facendomi scoprire da Jenny. Ma farmi scopare davanti a lei...
Ma Jenny è decisa, si alza e mi porta in camera da letto dopo avermi tolto il perizoma e lì mi fa segno con un dito, come dire muoviti.
Appena sono appoggiata sulle coperte e Jenny vede il mio culetto appoggia la sua asta fra le mie chiappe. Per fortuna è ancora un po' molle, ma fa presto a diventare duro. Appena sono sotto le coperte sento Monica svegliarsi, lo capisco dal movimento dei piedi e anche Jenny se ne accorge. "Buon giorno, ben sveglia splendido amore. Il risveglio di oggi sarà meraviglioso, rilassati e godi di questi momenti."
All'inizio toglie il piede dalla mia bocca, non so se Jenny se ne accorge, ma mi infila con un colpo secco il suo membro enorme fino in fondo. Emetto un gemito di dolore e così Monica allunga di nuovo i piedi, anzi me ne spinge uno in bocca.
"Zitta, che altrimenti mi sveglio male."
Così inizio a succhiare, leccare baciare i suoi piedi, mentre Jenny inizia a scoparmi sempre con più foga. Dopo l'orgasmo di prima di certo non ci metterà un attimo a venire, sento le sue mani sui miei fianchi mentre cambia il ritmo della scopata e inizio a godere.
Vedo le gambe di Monica allargarsi e la sento godere, immagino che si stia toccando ma da quella posizione non posso vederla così bene.
Ma quello che conta è che stiamo godendo tutte e tre e soprattutto io.
Godo dei piedi della mia signora che ho in bocca e che adoro.
Godo del cazzo di Jenny che mi riempie fino all'intestino mentre le sue palle sbattono contro le mie.
Godo del mio cazzo che pulsa di vita propria mentre mi sento la più felice delle serve.
Sino a che Jenny non viene riempiendomi il mio culetto ormai sfondato dalla sua possente mazza.
Lo riempie per bene per poi mi fa uscire dalle coperte e subito dopo m'infila l'asta in bocca.
"Non vorrai che una dolce signora come Monica senta il sapore del tuo culo quindi puliscilo bene." Non me lo faccio ripetere due volte e inizio a succhiare ogni goccia di piacere mentre ne sento scivolare fuori dal mio culo un po', ma non ci faccio caso. Mentre l'ho fra le labbra lo sento diventare un po' floscio ma poco dopo lo risento rinvigorire e così lei mi spinge via.
Scopre Monica togliendole la coperta da dosso mentre lei si tocca dentro lo slippino, che sfila dolcemente prima di mettersi sopra nel più classico dei sessantanove. Io non riesco nel vederle così e non toccarmi col seme di Jenny che mi cola tra le gambe ci metto poco ad arrivare al limite dell'orgasmo. Non so dove venire così prendo il mio cazzo e lo infilo nell'autoreggente che ormai dietro è sporca. Mi masturbo con la calza mentre l'altra mano corre sul mio buchetto aperto come a volerlo tappare e in attimo ho un orgasmo disumano che mi fa riempire la calza di sperma. Poi da vera maiala, inizio a raccogliere la sborra di Jenny e la unisco alla mia prima di portarmela in bocca e leccarla con ingordigia.
Poco dopo Monica emette un gemito splendido, pieno, enorme, come se in quel momento avesse avuto il primo orgasmo. Poi di nuovo un altro e un altro ancora, non l'avevo mai sentita godere così. Le guardo, meravigliata da come state donando piacere a vicenda. Non ho mai vista Monica così presa, come se per la prima volta dopo tanto tempo stava facendo l'amore sul serio e non per gioco. Poco dopo anche Jenny geme come impazzita, ma si vede che sa quello che vuole Monica e dopo l'ennesimo suo orgasmo si alza piano. Porta il suo sesso sulla fica di mia moglie, e dolcemente la penetra mentre la bacia.
Vedo le loro bocche incrociarsi, gli occhi chiusi mentre i corpi si muovo piano in maniera sensualissima. Sono un corpo solo e si muovono sul letto in modo indescrivibile. Poi Jenny le viene dentro ma non esce subito e continua a baciarla e bisbiglia qualcosa ma non capisco. Poi piano sfila il suo cazzo e Monica emette ancora un gemito di piacere. "Grazie Jenny, erano anni che non facevo l'amore così."
E mentre avvicini la tua bocca alla sua per ribaciarla si rivolgi a me.
"Ora muoviti Maria. Non vorrai che io e il mio amore Jenny sporchiamo il nostro nido d'amore. Puliscici bene e poi vai a sistemarti, sembri una gran baldracca così concia. E lasciaci soli, rimarremo qua tutto il giorno noi, solo quando sentirai il campanello suonare potrai entrare."
Così avvicino la mia bocca al sesso di Monica che è ancora molto vicino a quello della trans e do una prima pulita con la lingua ben fuori. Poi quando mi sembra quasi tutto abbastanza pulito prendo in mano il cazzo di Jenny e metto in bocca solo la cappella che succhio così da togliere ogni minima goccia che può essere rimasta in lei. Poi mi sposto su Monica e aiutandomi con le mani apro bene il suo fiore e infilo la lingua più che posso. Così da togliere ogni goccia rimasta del seme di Jenny e del suo piacere. Quando la mia padrona si sente ben pulita mi congeda subito.
"Ora vai, e ricordati, un pranzo leggero, solo tramezzini con verdure o tonno. Oggi ho trovato chi mi da quello che mi manca. Un po' di amore vero a letto. Ora vai e lasciaci sole, solo quando sentirai il campanello porta quello che ti ho detto."
"Si Monica come vuoi."
Esco per andare in bagno, e lì mi guardo allo specchio e sembro veramente una puttana così conciata. Mi spoglio e faccio una breve doccia. Finito di lavarmi riesco a sentire Monica e Jenny che godono e la gelosia mi assale, ma poi il piacere di sentirla godere è più forte e così mi eccito con le loro voci.
Mi sistemo con il vestitino da cameriera, quello che mi aveva fatto prendere, se per caso avrei dovuto essere una vera per qualche serata particolare e quella mi sembrava l'occasione giusta. Gli orgasmi di Monica finalmente sono finiti, almeno credo. Non sento più nessun rumore e non resisto così vado a spiare dal buco della camera che non ho ancora sistemato, vedo Monica e Jenny che dormono abbracciate. Così mi metto sul divano ad aspettare che mi chiamano, anche se credo che ormai i tramezzini non servono più.
Invece mi sbaglio, dopo qualche ora Monica suona il campanello ed io corro da loro.
“Portaci quello che hai preparato e mangia con noi.”
“Subito amori miei.”
Quando torno sono ancora sdraiate come due dee, mi siedo infondo al letto e mangio con loro bevendo la Coca Cola che era in frigo.
Finito il veloce pranzo si alzano insieme e vengono verso di me.
“Jenny ti vuole ancora ed io voglio lei, quindi ora sei nostra.”
“Si fatemi tutto quello che volete.”
Mentre Monica mi spoglia l'altra mi mette una mano dietro la testa e mi porta le sue labbra contro le mie. Ci scambiamo un lungo bacio, la sua lingua ha ancora il sapore del piacere di prima, e sento la sua mano salirmi fra le gambe fino a raggiungere il mio cazzo già duro.
Monica mi tira giù il vestito e le mutandine lasciandomi solo le calze ed il loro reggi, poi inizia a d accarezzarmi il culo, giocando a lungo col mio buchetto.
Fa un breve capolino fra la mia bocca e quella di Jenny prima di mettersi dietro di lei.
“Dai Maria, facciamo eccitare la nostra ospite.”
C'abbassiamo insieme, lei bacia il suo culo mentre io inizio a leccarle le palle per poi risalire su tutta quell'asta che inizia a dare segni di vita.
La succhio a lungo, alla fine è dura come il marmo, pronta ad essere usata dentro di me.
“Maria mettiti sul letto.” mi dice Jenny “ma verso quello specchio. Voglio che tu ci veda godere tutte insieme.”
“Si sarà bellissimo.”
Salgo sul letto e mi metto subito a pecorina allargandomi il culo con le mani. Quando vedo Jenny dietro di me ho un fremito, prima mi ha fatto un po' male anche se dopo è stato stupendo. Invece adesso mi penetra lentamente, come aveva fatto prima con Monica, sembra quasi che abbia paura di farmi sentire anche il minimo dolore, ed io gemo come una cagna fino a che non mi è tutta dentro. Alzo la testa e vedo Monica dietro di lei, non ho visto cosa si ha preso, ma di sicuro è uno strap-on e anche bel lubrificato.
Anche lei è estremamente dolce e lenta nella penetrazione, il cazzo di Jenny mi cresce ancora un po' dentro, aprendomi del tutto.
“Si scopami Monica, fammi godere mentre fotto la tua puttanella.”
“Oh Jenny voglio renderti il piacere che mi hai dato, non sai come mi hai fatto godere.”
Lei si gira e si baciano, poi Jenny inizia a scoparmi lentamente prendendolo dietro anche lei nella stessa maniera. E' qualcosa di magico, il solo sentir godere la nostra amante mi riempie il cervello come se il suo cazzo non bastasse, e inizio a toccarmi in preda ad un raptus di libidine pura.
Jenny dimostra una resistenza superiore alla mia che vengo una prima volta ben presto, ma non smetto di godere e del resto come potrei con lei dietro che mi fa sentire sua.
Quando lei mi viene dentro lo fa dopo avermi assestato un paio di colpo davvero forti che mi fanno avere un altro orgasmo.
Come al solito dopo mi dedico con passione alla sua pulizia sotto lo sguardo di Monica che si è tolta lo strap-on e si sta masturbando con quello.
Passiamo tutta la giornata sul letto a fare l'amore, in quella che resterà per sempre una delle giornate più belle della mia vita.


Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2021-11-09
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