Il ragazzo delle pulizie
di
Eleonora sposata
genere
tradimenti
Ciao mi chiamo Eleonora ho 42 anni sono sposata da una decina d'anni, vi scrivo dal mio ufficio oggi vuoto, c'è poco da fare e mi sono lasciata prendere dai pensieri che ripercorrono l'ultimo mese.
In ufficio da anni le pulizie sono affidate a una piccola impresa familiare, sono due squadre che si alternano in base agli impegni la prima gestita dalla titolare la seconda dal figlio , si chiama Marco ha 27 anni, col passare del tempo la conoscenza e la confidenza è aumentata con entrambi sia madre che figlio, si parlava del più e del meno si prende il caffè insieme cose comuni di qualsiasi ufficio, qualche mese fa durante la pausa caffè mi trovavo con Marco i due suoi dipendenti e tre miei colleghi di cui Valentina una ragazza di 23 anni molto appariscente e un po rifatta , il foscorso era andato un po sul filo del rasoio del sesso e Marco affermò che tra Valentina e me un "giro" così disse che se lo sarebbe fatto più volentieri con me. Io sono mora capelli alle spalle magra terza di seno alta 174 nella norma insomma mentre la mia giovane collega oltre avere dalla sua essere bionda un seno rifatto e sodo alta 178 2 labbroni e un sedere scolpito dalla palesta .
Quel complimento mi fece stare bene ma non ci diedi molto peso, anzi dopo qualche giorno lo raccontai anche a mio marito dicendo cosa mi aveva detto Marco, mio marito tranquillamente divertito mi disse che se volevo farmi un giretto anchio libera di farlo ci ridemmo su per qualche secondo poi discorso sepolto.
3 settimane fa durante mentre ero in ufficio Marco faceva le pulizie si fermò a scambiare due parole con me e saltò furi dicendomi se mi andava di bere un buon caffè non il solito intruglio della macchinetta magari dopo il lavoro sapendo che io finisco alle 16, gli dissi di si e ci dammo appuntamento in un bar che conoscevamo entrambi.
Arrivai puntuale Marco era già li mi offrì il caffè chiaccherammo un pochino del lavoro di varie cose poi mi invitò ad andare a casa sua che si trovava molto vicino per poter parlare senza mascerina e più tranquillamente, gli dissi ok ma solo una decina di minuti perché poi sarei dovuta andare a fare delle commissioni.
Entrammo nell'appartamento un piccolo bilocale, avevo saputo da sua madre che era andato via dalla casa di famiglia ora sapevo anche dove.
Marco accese le luci ci togliemmo le giacche e io mi acvomodai sul divano mentre lui mi chiese se volessi un'altro caffè ma io risposi di no chiedendo dell'acqua, lui gentilente me la portò e si sedette sul divano iniziando a parlare descrivendomi l'appartamento come era vivere soli e via dicendo fino a quando no si avvicinò e cercò di baciarmi, non feci molta resistenza anzi mi sorpresi di come lasciai fare a quel ragazzo, le sue mani incominciarono a vagare su di me mentre continuavo a limonare come una ragazzina, penso che non siano passati più di 10 minuti che ci trovammo sempre su quel divano ma completamente nudi lui seduto io sopra di lui e il suo pene dentro di me mentre lui baciava i miei seni e mi toccava dappertutto per un po andammo avanti in quella posizione poi mi fece alzare e mettere in ginocchio sul divano offrendo a lui la vista del mio lato b, lui appoggiò il suo coso alla mia patatina bagnata già da prima e ricominciò a scoparmi sentivo in lui la foga di un ragazzo giovane e la voglia di farmi sentire che fosse all'altezza e vi giuro che lo era.
Mi dava dei colpi decisi e con un buon ritmo io raggiunsi il primo orgasmo lui lo sentii ma continuò seza batter ciglio ogni tanto diceva il mio nome e la cosa mi eccitava parecchio confesso, mi sfilai da lui mi stesi di schiena sul divano divaricando le gabe e chiamandolo a me potei vedere bene il suo membro venire verso di me non era un superdotato ma sicuramente più grosso e lungo di quello di mio marito, ero eccitata lui mi penetrò e ricominciò il movimento quesya volta ci baciammo a lungo mentre era dento di me, fino a che lui uscì e si scaricò sul mio ventre dicendo il mio nome accostato a complimenti.
Ci sedemmo vicini sul divano nudi poi chiesi se potessi fare una doccia lui mi accompagnò in bagno mi apri la doccia e uscii a prendere degli asciugamani puliti , quando fu di ritorno io ero sotto la docvia lo vidi posare gli asiugamani ed entrare nella doccia con me, li mi regalò il secondo orgasmo.
Ora non so che fare... da un giretto che ridendo mi aveva concesso mio marito in tre settimane ne ho già fatti 5 di giri... senza mai digli ne del primo ne dei seguenti....
In ufficio da anni le pulizie sono affidate a una piccola impresa familiare, sono due squadre che si alternano in base agli impegni la prima gestita dalla titolare la seconda dal figlio , si chiama Marco ha 27 anni, col passare del tempo la conoscenza e la confidenza è aumentata con entrambi sia madre che figlio, si parlava del più e del meno si prende il caffè insieme cose comuni di qualsiasi ufficio, qualche mese fa durante la pausa caffè mi trovavo con Marco i due suoi dipendenti e tre miei colleghi di cui Valentina una ragazza di 23 anni molto appariscente e un po rifatta , il foscorso era andato un po sul filo del rasoio del sesso e Marco affermò che tra Valentina e me un "giro" così disse che se lo sarebbe fatto più volentieri con me. Io sono mora capelli alle spalle magra terza di seno alta 174 nella norma insomma mentre la mia giovane collega oltre avere dalla sua essere bionda un seno rifatto e sodo alta 178 2 labbroni e un sedere scolpito dalla palesta .
Quel complimento mi fece stare bene ma non ci diedi molto peso, anzi dopo qualche giorno lo raccontai anche a mio marito dicendo cosa mi aveva detto Marco, mio marito tranquillamente divertito mi disse che se volevo farmi un giretto anchio libera di farlo ci ridemmo su per qualche secondo poi discorso sepolto.
3 settimane fa durante mentre ero in ufficio Marco faceva le pulizie si fermò a scambiare due parole con me e saltò furi dicendomi se mi andava di bere un buon caffè non il solito intruglio della macchinetta magari dopo il lavoro sapendo che io finisco alle 16, gli dissi di si e ci dammo appuntamento in un bar che conoscevamo entrambi.
Arrivai puntuale Marco era già li mi offrì il caffè chiaccherammo un pochino del lavoro di varie cose poi mi invitò ad andare a casa sua che si trovava molto vicino per poter parlare senza mascerina e più tranquillamente, gli dissi ok ma solo una decina di minuti perché poi sarei dovuta andare a fare delle commissioni.
Entrammo nell'appartamento un piccolo bilocale, avevo saputo da sua madre che era andato via dalla casa di famiglia ora sapevo anche dove.
Marco accese le luci ci togliemmo le giacche e io mi acvomodai sul divano mentre lui mi chiese se volessi un'altro caffè ma io risposi di no chiedendo dell'acqua, lui gentilente me la portò e si sedette sul divano iniziando a parlare descrivendomi l'appartamento come era vivere soli e via dicendo fino a quando no si avvicinò e cercò di baciarmi, non feci molta resistenza anzi mi sorpresi di come lasciai fare a quel ragazzo, le sue mani incominciarono a vagare su di me mentre continuavo a limonare come una ragazzina, penso che non siano passati più di 10 minuti che ci trovammo sempre su quel divano ma completamente nudi lui seduto io sopra di lui e il suo pene dentro di me mentre lui baciava i miei seni e mi toccava dappertutto per un po andammo avanti in quella posizione poi mi fece alzare e mettere in ginocchio sul divano offrendo a lui la vista del mio lato b, lui appoggiò il suo coso alla mia patatina bagnata già da prima e ricominciò a scoparmi sentivo in lui la foga di un ragazzo giovane e la voglia di farmi sentire che fosse all'altezza e vi giuro che lo era.
Mi dava dei colpi decisi e con un buon ritmo io raggiunsi il primo orgasmo lui lo sentii ma continuò seza batter ciglio ogni tanto diceva il mio nome e la cosa mi eccitava parecchio confesso, mi sfilai da lui mi stesi di schiena sul divano divaricando le gabe e chiamandolo a me potei vedere bene il suo membro venire verso di me non era un superdotato ma sicuramente più grosso e lungo di quello di mio marito, ero eccitata lui mi penetrò e ricominciò il movimento quesya volta ci baciammo a lungo mentre era dento di me, fino a che lui uscì e si scaricò sul mio ventre dicendo il mio nome accostato a complimenti.
Ci sedemmo vicini sul divano nudi poi chiesi se potessi fare una doccia lui mi accompagnò in bagno mi apri la doccia e uscii a prendere degli asciugamani puliti , quando fu di ritorno io ero sotto la docvia lo vidi posare gli asiugamani ed entrare nella doccia con me, li mi regalò il secondo orgasmo.
Ora non so che fare... da un giretto che ridendo mi aveva concesso mio marito in tre settimane ne ho già fatti 5 di giri... senza mai digli ne del primo ne dei seguenti....
1
voti
voti
valutazione
2
2
Commenti dei lettori al racconto erotico