Sguattero

di
genere
dominazione

Che fatica... Ho appena finito di pulire il bagno, riordinando tutti i trucchi della padrona, lavando il gabinetto, la doccia, il bidet e mettendo a posto tutte le cose che il padrone usa per farsi la barba e tagliarsi i capelli. Ora comincio con la camera da letto per poi passare al salotto.
L'orologio segna le 11:00 ho tempo ancora un oretta e mezza per finire tutto, poi dovrò iniziare a preparare da mangiare alla Padrona che rincaserà per le 13:00. La Signora Angela è una donna in carriera, è la manager di una filiale di una nota catena di ristoranti, roba Chic, il tipo di locale dove devi prenotare almeno 2 settimane prima per trovare posto. Lei ovviamente non cucina, sta nel suo ufficio occupandosi della parte finanziaria e a gestire il personale.
È sempre molto stanca e stressata quando torna da lavoro, quindi faccio ogni cosa per rendere il suo rientro più confortevole possibile, casa pulita e profumata e il pranzo pronto ad accoglierla.
Rifaccio il letto dei padroni e sistemo la mia cuccetta ai piedi dello stesso, spolvero, scopo e lavo il pavimento, in un attimo sistemo anche la sala per poi mettermi ai fornelli.

Squilla il citofono
Vado di corsa ad aprire il portone e nel tempo che la padrona impiega a salire impiatto, verso un bicchiere di vino e appoggio tutto sul tavolo, dopo di che mi precipito davanti alla porta e mi metto in ginocchio.
La mia bellissima Padrona entra in tutto il suo splendore, vestita con un abito elegante da manager collant e décolleté.
-Buon pomeriggio mia Padrona-
Non risponde, si toglie la giacca e me la fa cadere a dosso, mi alzo e vado subito in camera per appenderla mentre lei va a mangiare.
-Vieni qua coglione. Muoviti! -
Corro in cucina mi metto in ginocchio e dirigo lo sguardo ai suoi piedi
-Renditi utile, toglimi le scarpe e fammi un bel massaggio sfigato-
-Si Padrona-
Mi prodigo in un bel lungo massaggio a quei piedini stupendi ancora calzati dai Collant, la mia Signora continua a mangiare e si gode il momento.
-Fammi il caffè- dice tirandomi un calcio dritto nel naso per farmi smettere il trattamento
Faccio il caffè e glielo servo.
-Bene coglione, marco arriva alle 16, nel frattempo mi voglio riposare un po, vai immediatamente a preparare un bagno caldo, poi sistemi qua e dopo di ché prepari smalti e lametta per i peli, così mi sistemi un po... appena arriva il tuo Padrone mi voglio divertire- un battito di mani e scatto ad eseguire gli ordini
Finito di preparare il tutto mi metto nella cuccia e aspetto la mia padrona.
Guardo lo specchio dell'armadio davanti a me e quello che vedo mi fa sorridere, sono io in divisa da domestica con un buco nella gonna in prossimità del culo da dove esce una coda da cane attaccata al plug anale che devo tenere 24/7 e un collare con tanto di medaglietta a forma di osso su cui scritto "coglione" Da un lato e "proprietà di Angela e Marco" Dall'altra.
La doccia si spegne, sento la Padrona camminare e venire verso la camera da letto.
L'accappatoio copre il suo bellissimo corpo nudo e ancora un po bagnato, si sdraia sul letto prende il telefono e con un dito indica le sue estremità.
Prendo lo smalto rosso e inizio il lavoro, finito mi dirigo alle mani e dipingo Anche quelle.
-Bravo leccapiedi, l'hai messo bene, ogni tanto sei anche utile, bacetto! - dice alzando un piedino
Vado e stampo un lungo e appassionato bacio.
-Ora i peli vermicello, vedi di essere delicato- la padrona scosta l'accappatoio e scopre la sua stupenda patatina che mi fa sempre un certo effetto. Prendo la lametta e una bacinella con l'acqua calda e mi metto a l'opera, dopo un quarto d'ora la padrona è liscia e pronta per farsi montare dal suo alfa.
-Prendi la lingerie che mi ha regalato Marco-
È un set di lingerie composto da reggiseno, perizoma, calze e bretelle. Prendo il tutto e inizio a mettendo reggiseno e perizoma, prima di infilare le calze azzardo a baciare i piedi della Dea sperando in una reazione positiva, il naso non mi sanguina quindi la Signora per fortuna ha gradito. Continuo per 5 minuti quando un calcio in bocca mi fa un po sanguinare il labbro superiore, segno che devo muovermi a finire di vestirla, e così faccio.

Le 16:00

Il Padrone Marco rientra da lavoro. Anche lui come Angela è un uomo di successo, gestisce una Finanziaria e ha una ventina di dipendenti sotto.
Mi dirigo verso il padrone e gli bacio le scarpe
-Ciao sfigato, dov'è la padrona?-
Smetto di adorare le calzature del mio signore e alzo lo sguardo verso di lui. Il mio padrone è un bellissimo uomo muscoloso ed elegante, stare al suo cospetto è parecchio umiliante, mi ricorda sempre come dovrebbe essere un vero alfa e il motivo per cui sono il loro animale domestico.
-È in camera da letto che l'aspetta mio Padrone-
Manco il tempo di dirlo che il mio sovrano mi tira un calcio per farmi cadere e si dirige verso la camera calpestandomi come si fa con gli zerbini, mi tiro su e lo seguo a 4 zampe

Apre la porta della camera
-Ciao amore- dice la Padrona sdraiata sul letto allargando le lunghe e belle gambe
-Oh amore mio che bella sorpresa- schiocca le dita e alza le braccia, mi metto immediatamente in piedi e lo svesto della giacca e della camicia, si sdraia sul letto affianco alla dea e iniziano a baciarsi e a toccarsi ovunque, io nel frattempo gli sfilo le scarpe e i calzini che ripongo subito via, vado per sfilare anche i pantaloni ma la Parona mi tira una schiaffo che mi fa bruciare la pelle, segno che vuole essere lei a farlo. Mi faccio da parte e mi metto in ginocchio ad ammirare le due divinità accoppiarsi con ardore, la Padrona si lega i capelli e si butta sul compagno togliendogli pantaloni e mutande. Ammiro la testa della padrona andare su e giù cercando invano di far sparire quel enorme cazzo dentro la sua gola, dopo una decina di minuti la Signora riemerge si gira verso di me e mi fa cenno di avvicinarmi
-Apri la bocca coglione- io Ubbidisco e un fiotto di saliva mi si deposita sulla lingua
-Grazie Padrona- entrambi si mettono a ridere
-Mettiti ai piedi del letto sfigato- ordina la dea
Io Ubbidisco e mi metto in ginocchio con la faccia rivolta verso di loro dando le spalle all' armadio, la padrona si mette a pecorina mettendomi il culo a pochi centimetri dalla faccia, il padrone intuisce subito e si mette sopra di me facendomi stare tra le sue gambe e inizia a scoparla.
Dopo una quarantina di minuti e qualche cambio di posizione il padrone mi prende per la gola, stringe finché non inizio a boccheggiare e in quel momento mi infila il cazzo in bocca venendo copiosamente
-Ingoia Puttana!- urla la Dea ridendo
E così faccio
-Bravo Coglioncello, vacci a prendere le sigarette e poi mettiti a leccarci i piedi, su su Svelto-
scritto il
2021-11-21
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