Tre è il numero perfetto

di
genere
trio

Io e Lorenzo siamo amici da sempre, abbiamo fatto le scuole di ogni grado insieme e questo ci ha permesso di entrare in confidenza ed intimità e conoscere una volta adulti l'uno le perversioni dell'altro senza imbarazzo.

È grazie alla passione per la fotografia che invece, conosco Nicolò, il ritratto del bravo ragazzo, il suo viso da angioletto nasconde un animo da diavolo tentatore che si rivela una volta conquistata la sua fiducia. 

Quello che entrambi non sanno è che conoscendo i loro desideri intimi, sto per trarli in trappola. 

Li invito un pomeriggio per un aperitivo senza parlare all'uno della presenza dell'altro e osservo le espressioni interrogatorie quando Nicolò apre la porta, con la valigetta della reflex in mano e vede Lorenzo. Li presento e cerco di rompere il ghiaccio parlando delle passioni comuni, cercando di fargli prendere confidenza e facendo sì che non abbiano mai il bicchiere vuoto. Nicolò propone di fare qualche foto 

"Mi piace il nastro che hai tra i capelli ed hai un vestito stupendo oggi indosso, ti risalta il décolleté, vorrei immortalarlo!" 

"Ho montato lo specchio grande nuovo in camera, andiamo dai!" rispondo 


Lorenzo si accomoda sul letto, lo osservo con la coda dell'occhio e sembra annoiato mentre scorre la home del suo cellulare, adoro il brivido che mi dà l'inconsapevolezza di ciò che ho in mente. 

Lasciò che Nicolò mi scatti qualche foto e mi lancio in pose provocanti, mi fa tenerezza scorgere i segni del suo imbarazzo, la camera continua a scivolargli tra le dita, ha le mani sudate e scorgo un lampo nei suoi occhi quando lascio scorrere un dito in bocca in maniera eloquente 

"Siediti sulla poltrona, voglio fare un gioco" 

A queste parole, Lorenzo si volta di scatto, lo raggiungo mettendomi davanti a lui e sciolgo il foulard tra i miei capelli, lo uso per bendarlo, lo spingo sul letto e mi siedo a cavalcioni su di lui, gli sfioro le labbra con la bocca, ma è solo una scusa per portargli le mani sul mio seno mentre inizio una lenta danza sul suo ventre, sento l'erezione crescere ed è a quel punto che gli lego le mani in alto con l'elastico che avevo al polso, sento il click della macchina fotografica, Nick sembra interessato all'esperimento e continua a scattare. 

Sgancio i pantaloni a Lorenzo, glieli tolgo e mi rimetto su di lui, ma stavolta al contrario, tiro su il vestito e lascio che la sua lingua scopra che sotto il vestito non porto le mutandine. Inizio a masturbarlo lentamente, è bravo esattamente come ricordavo e mi mettono in difficoltà le piccole scosse di piacere che provo nel sentire con quanta avidità si ciba del mio nettare. Nicolò ha messo giù la camera e osserva stupito la scena, non sa se scappare o restare, nel dubbio ha slacciato i jeans, gli lancio uno sguardo di sfida mentre mi accingo a succhiare la cappella di Lore che appena sente il tocco delle mie labbra, ha un fremito. Faccio segno a Nick con il dito, "vieni qui topolino, sei in trappola" penso mentre lui si avvicina cauto e s'inginocchia, tiro su il busto e con una mano intorno al suo collo lo avvicino al cazzo di Lore. 

"Prendilo, lo so che lo vuoi" 

Spingo con forza la sua faccia e con la mano sinistra gli sbatto il cazzo sulla bocca, la apre, lo mette dentro, poi va giù, lo lecca su tutta la lunghezza, lo vedo che ci prende gusto ed io mi godo lo spettacolo tenendolo per i capelli,ce lo contendiamo a colpi di lingua e finiamo inevitabilemente per baciarci, sento le sue mani tenermi il viso e poi scendere ad accarezzarmi il seno, il suo tocco delicato ma deciso mi piace da morire. Mi stacco con difficoltà, inebriata dal potere che sento di avere sul mio piacere, ma sopratutto sul loro, voglio andare avanti, sfilo il vestito, mi stendo al centro del letto ed entrambi si posizionano ai lati, mordo le labbra ad uno e poi passo la lingua su quelle dell'altro, con mossa fulminea prendo le loro mani libere e le incrocio, in modo che possano masturbarsi a vicenda, prendere confidenza e realizzare di avere un cazzo in mano come desideravano nelle fantasie inconfessabili e sussurrate nelle notti insonni delle nostre conversazioni. Guido le loro teste verso le mie tette e gemo rumorosamente toccandomi Ia fica fradicia freneticamente, quando sento il limite del piacere vicino, sciolgo il groviglio di mani e mi chiedo "Chi voglio per primo? Chi voglio sentire implorare mentre ha l'orgasmo migliore della sua vita?" ma no, qui siamo tutti in gioco e non esiste primo e secondo, solo la voglia di dare sfogo a tutto ciò che non abbiamo mai osato, prendo le gambe di Lore e le allargo bene, ma prima di chinarmi, simulo un pompino con la mano a Nick e lui capisce, si spoglia velocemente e si mette a cavalcioni, buttando il cazzo in bocca a Lore come fosse un glory hole. Mi abbasso e inizio a lavorare l'ano inumodendolo con gli umori della mia fica e poi con la saliva, il primo dito entra e le gambe di Lore, impegnato nel farsi scopare la faccia, s'irrigidiscono. 

Tiro leggermente il piede a Nick, si gira e con il labiale gli dico "ora" indicando il culo, faccio girare Lore di schiena e assume una perfetta posizione a pecora, mi alzo dal letto, voglio la prospettiva completa di quello che sta per succedere. È meraviglioso. Vedo il pene di nick sprofondare, colpi lenti e dolci che deformano in smorfie di piacere i visi di entrambi. Lore ha il cazzo gonfio, gli ciondola e faccio fatica a non intervenire, Lorenzo ha la faccia schiacciata sul letto e mi fissa, stenta a tenere gli occhi aperti per i troppi stimoli che riceve e Dio, quell'espressione totalmente persa, non me la dimenticherò mai, le mie dita giocano con il clitoride, sempre più veloce, e in poco tempo ecco che vengo, sollecitato da questo, Nick si muove sempre più veloce e sborra copiosamente nel culo di Lore che si aggrappa al lenzuolo e stringe il cuscino in bocca per non urlare. 

Non è abbastanza, lo afferra e lo mette sulla schiena, gli prende il cazzo in bocca e ci mette così tanta passione che Lorenzo s'inarca, scalcia, mi avvicinò assetata e nick mi fa posto, ma scuoto la testa, metto una mano sul culo di Lore e lo penetro seguendo il ritmo del pompino che sta ricevendo, eccoci. Un fiotto di sborra calda finisce sulla faccia di Nicolò che non smette di muovere la mano su quel bel cazzo duro in piena, ci annaffia entrambi, gli succhio la punta e col sapore di sborra infilo la lingua in gola a Nick che mi trascina verso di lui. La sensazione dei nostri corpi avvinghiati, caldi, soddisfatti è qualcosa di vicino al paradiso. 

"..e tu?" mi sussurra Nick con un filo di voce "Mica abbiamo finito qui" gli rispondo "questo è solo l'inizio".

scritto il
2021-11-24
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