La prima volta

di
genere
incesti

Era un giorno di primavera quando dopo una mattinata di lezioni all'università tornai a casa dove mi aspettava mia madre, che mi aveva partorito a soli 16 anni, e che rimase single non appena "mio padre" venne a sapere della mia imminente nascita. Appena arrivai a casa un odore fresco di pulito invase le mie narici, e trovai mia madre, a gattoni per terra, intenta a pulire il pavimento. Le guardai per la prima volta il culo, spiaccicato davanti a me, rotondo, ben curvato con una lieve spaccatura nell'ano dei leggins di tuta che utilizzava per casa. "Ah sei tu" - mi disse vedendomi mentre io cominciavo a sentire il cazzo che si induriva nelle mutande - "passa ai lati se devi venire qui" continuò lei. Così una volta dopo esserle passato di fronte feci finta di farmi un caffè per continuare ad osservarla. Di fronte era ancora più esposta, io dritto in piedi davanti a lei potevo vedere le sue tette che dondolavano mentre continuava a pulire il pavimento. Indossava una maglietta bianca scollata, ai limiti dei capezzoli, e mentre continuavo ad osservarla lei alzò lo sguardo e mi colse in fallo: con gli occhi sulle tette. Mi diede uno sguardo alle parti basse e si rese conto dell'erezione, così avanzando a gattoni verso di me, si pose sotto le mie gambe e con un ghigno aggiunse: "che succede qui?" mentre cercavo di nascondere l'imbarazzo lei prese ad abbassarmi i pantaloni e le mutande, e non appena il mio cazzo fu scoperto, gli diede un occhiata per qualche secondo, dopodiché se lo infilò tutto fin dentro la gola, ed io vedevo le striature delle sue labbra, allargarsi e chiudersi a seconda della velocità con cui mi succhiava il cazzo. Dopo 5 minuti di pompino spaziale, le afferrai le braccia e la feci alzare. Una volta ritta, ci guardammo negli occhi, e le infilai la lingua in gola e iniziammo a limonare intensamente. Dopo aver limonato violentemente lei prese una bottiglia d'acqua e se la rovesciò sul seno, scoprendo i suoi capezzoli proporzionati e mi accorsi che non aveva il reggiseno. La feci rivoltare, le abbassai le mutande ed infilai il mio cazzo nella sua vagina, nel frattempo feci scivolare le mie mani sotto la maglia bagnata e iniziai a palparle il seno. Lei girò la testa verso di me e mentre avevo il cazzo bagnato, dentro la sua figa calda, le mani fredde sotto la maglia bagnata sulle sue tette, iniziammo a limonare pesantemente bagnadoci le labbra e la lingua. Insistemmo per più di 10 minuti in quella maniera, allorché lei mi trascino sul letto, ci spogliammo del tutto, si mise sopra e prese a saltarmi sul cazzo. Le palpavo le tette di continuo talvolta succhiandole, cominciavo a sentire la punta del cazzo infuocarsi, e non appena ebbi quella sensazione lei prese a leccarmi le labbra e la bocca... Ed io esplosi come un vulcano inondandole la vagina di sperma, che le gocciola a poi sul letto e che assaggiò con un dito sulla lingua dicendo: "tanto tu sei roba mia".
scritto il
2021-11-30
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