Occhi verdi

di
genere
sentimentali

Ero molto nervoso, come non ricordavo di esserlo mai stato, avevo preparato tutto nella mia testa, ed ero pronto ad ogni più piccolo cambiamento avessi dovuto affrontare, ma il cuore mi batteva ugualmente come non mai.
Arrivati in hotel e dopo aver fatto il check-in salimmo in camera baciandoci mentre salivamo le scale, era la prima volta per entrambi che provavamo qualcosa così.
La guardai negli occhi lei gli preferiva azzurri, o marroni come i miei, eppure io mi ci perdevo ogni volta, avrei potuto guardarli per ore intere senza stancarmi mai. Erano chiari, profondi e mi guardavano come fossi l'unica cosa che volesse nella sua vita, e nessuno può e potrà avere idea di quanto questo mi rendesse felice.
Arrivati in camera ci sdraiammo e iniziammo a baciarci lei sopra e io sotto, mi accarezzava con le sue mani, aveva un profumo così buono e si muoveva con così tanta dolcezza che la cosa duro per tantissimo tempo senza che me ne accorgessi.
Io continuavo a toccarla in ogni sua parte, piano piano diveniva sempre più confidente, nessuno poteva interromperci né tantomeno vederci, la nostra playlist partiva e ci toglievamo piano piano le felpe e poi le magliette. Ci baciavamo mentre il mio petto e il suo seno si toccavano. Iniziai a sussurrarle piano quanto la amavo e dopo averla vista ancora insicura le dissi di fidarsi di me.
Presi una benda e mi copri gli occhi, dandole il permesso di toglierla quando si sarebbe sentita più sicura.
Piano piano mentre la toccavo sembrava più rilassata, più a suo agio, finalmente iniziava a capire quanto mi piacesse, e soprattutto quanto l'amassi, e dopo ciò la sua gonna scivolo via, così come i miei pantaloni, rimanendo entrambi con solo un capo a coprirci. E allora cambiammo posizione e ci mettemmo lei sotto e io sopra. Iniziai a baciarle ogni centimetro del corpo mentre la accarezzavo. Soffrivo a non poterla vedere, ma allo stesso tempo la cosa mi eccitava così tanto che mi sentivo in paradiso.
Feci per toglierle l'unico indumento che le rimaneva ma lei mi fermo, togliendomi la benda, sussurrando fosse meglio così.
Io allora le dissi il "ti amo" più sincero e profondo avessi mai pronunciato e la baciai mentre toglievo i suoi slip. Lei era sempre più bella, ogni secondo che passava, e la sentivo eccitarsi sempre di più. Le accarezzai le labbra inferiori con dolcezza, per poi guardarla negli occhi e metterle una mano al collo, andai sempre più veloce e più forte con la mano fino a farle raggiungere il limite, per poi fermarmi, lei non capiva, mi chiese perché l'avessi fatto, e io le risposi che volevo semplicemente farmi pregare, e continuai, continuai con più forza di prima e mi misi a baciarla mentre lei gemeva, la feci venire più volte fino a quando non ne potei più.
La sollevai e me la misi sulle gambe, la feci sedere sul mio pene e l'abbracciai in preda al desiderio più bello.
Iniziai a schiaffeggiarla e a baciarla, soffocando le sue grida di piacere mentre ero dentro di lei. Iniziai a toccarle il seno mentre la guardavo negli occhi, mi faceva impazzire così tanto... E lei era così stretta... Ma non volevo venire, dovevo essere io a decidere quando e come, quindi mi alzai con lei in braccio e la misi sdraiata al letto, fu allora che andai al mio massimo ed entrai completamente mentre ero sopra di lei.
Mi graffiava la schiena e stringeva le sue gambe a me. Più mi faceva male, più andavo forte e più lei mi faceva nuovamente male, così per mezz'ora finché non capì che stava venendo di nuovo.
Il momento era quello, le strinsi la testa fra le mani e le venni dentro gemendo, la sentii tremare tutta, da capo a piedi, era un momento bellissimo, ma non potevo fermarmi, mi piaceva troppo, quindi continuai più piano e più forte, mettendolo a metà toccandole il fondo e poi mettendolo di nuovo a metà a ritmo finché non la feci venire di nuovo. Eravamo intenti a consumarci, non ci stancavamo e non volevamo smettere. La baciavo la coccolavo, le tiravo degli schiaffi e la penetravo con tutta la forza che avevo, così fino a quando non crollammo esausti, innamorati e felici come mai stai prima d'ora.
scritto il
2021-12-29
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