Esibizionismo con la mia ragazza
di
Anonimo
genere
voyeur
Io e la mia ragazza siamo stati sempre molto uniti pur avendo avuto, come tutti, normali alti e bassi.
Ci siamo trovati a scuola e lei era la più carina della classe.
Io, molto intraprendente e molto geloso, spesso la controllavo.
In me, come in lei, esisteva già una velatissima tendenza all'esibizionismo.
Mentre io manifestavo questa tendenza apertamente, con il mio temperamento espansivo, lei veniva spesso trascinata da me in questa voglia di distinguersi ed emergere sugli altri.
Già allora, pur essendo gelosissimo, mi piaceva mettermi in mostra e mostrare la mia stupenda ragazza agli altri.
Una volta, appena diciottenni, spesso passavamo ai giardini pubblici le nostre pause-pranzo scolastiche.
Ci sistemavamo sopra una piccola collinetta immersa nel verde.
Da lì si poteva ammirare il panorama con un fiumiciattolo attraversato da un piccolo ponte di legno e, nelle vicinanze, un rigoglioso canneto verde.
Quel canneto sapevo che era meta di coppiette e segaioli e vi era un vero e proprio camminamento interno con tanto di fogli di giornali porno sparsi qua e la.
La mia ragazza aveva una camicetta che, tenuta leggermente aperta davanti, faceva intravedere parte dei graziosi seni, e una gonna a coste un po' larga, che arrivava al ginocchio.
Seduti vicini sulla collinetta guardavamo il paesaggio e parlavamo dell'estate in arrivo e della voglia di far bagni e prendere il sole.
Dalla stradina sotto vedo un uomo sulla trentina che cammina cercando di nascondersi fra i rami di un salice.
Si ferma, forse credendosi non visto, e comincia a toccarsi la patta sui pantaloni, poi capisco immediatamente perché.
La mia ragazza era seduta con le ginocchia alzate e le braccia ed il viso poggiate su di esse per meglio godersi il panorama. La gonna copriva le gambe sopra ma lasciava un magnifico panorama che io, seduto di fianco, non potevo vedere. La sotto, ad una ventina di metri, l'uomo si godeva letteralmente il panorama delle mini mutandine della mia ragazza. Quando me ne accorsi fui dapprima geloso poi, senza avere il tempo di pensare, il mio cazzo si ingrossò nei pantaloni e scoprii di essere eccitatissimo da quella situazione.
Era primavera e "sentivo la primavera". Mi buttai nella prima esperienza "strana" mia e della mia ragazza. Cominciai a baciarla e le toccai le gambe prima dalla parte coperta dalla gonna poi, pian piano, la mia mano si posò sulle gambe nude, all'interno delle cosce, per cercare le parti più intime scoperte dalla gonna. Intanto, con l'altra mano, le scostai la camicetta in modo tale che si potesse intravedere uno dei seni sodi. Vidi, la sotto, che l'uomo si toccava il cazzo sempre tenendo la mano fuori dai pantaloni, intonando un principio di sega. La mia ragazza sembrava riuscisse ad intravedere l'uomo la sotto, che nel frattempo si avvicinò un po' e cercò di nascondersi fra le piante del canneto, forse volutamente semiscoperto. Lei, in questo modo, ne poteva godere la sua presenza e la sua masturbazione. La mia mano venne a contatto con le mutandine della mia ragazza. Percepii il calore e la sua eccitazione.
Delicatamente le scostai da un lato le mutandine cercando di non toccarle il sesso ma lasciandolo scoperto ed alla visione dell'uomo nascosto sotto di noi. Le sussurrai all'orecchio "mi sembra di vedere qualcuno nel canneto che ci sta spiando". Lei rispose: "dove, io non vedo nessuno". Le stavo toccando la figa bagnatissima e le massaggiavo il clitoride. Il "tipo" la sotto sfoderava il suo cazzo ormai fuori dai pantaloni intento in una masturbazione furiosa. La troia della mia ragazza sapeva di essere vista, era impossibile non vedere il "tipo" la sotto anche se appena nascosto. Continuai a sditalinarla fino a quando la sentii gemere quasi impercettibilmente in uno stupendo orgasmo mentre lei aveva gli occhi puntati la sotto, verso quell'uomo che, con il cazzo di fuori, stava riversando quintali della sua sborra per terra al nostro indirizzo e verso la figa bagnata di quella troia della mia ragazza.
Immediatamente dopo arrivò gente ed abbiamo dovuto ricomporci. La sera stessa scopammo più volte, da quel giorno iniziai a scoprire l'eccitazione dell'esibizionismo grazie anche ad episodi eccitanti.
La mia ragazza era seduta con le ginocchia alzate e le braccia ed il viso poggiate su di esse per meglio godersi il panorama. La gonna copriva le gambe sopra ma lasciava un magnifico panorama che io, seduto di fianco, non potevo vedere. La sotto, ad una ventina di metri, l'uomo si godeva letteralmente il panorama delle mini mutandine della mia ragazza. Quando me ne accorsi fui dapprima geloso poi, senza avere il tempo di pensare, il mio cazzo si ingrossò nei pantaloni e scoprii di essere eccitatissimo da quella situazione.
Era primavera e "sentivo la primavera". Mi buttai nella prima esperienza "strana" mia e della mia ragazza. Cominciai a baciarla e le toccai le gambe prima dalla parte coperta dalla gonna poi, pian piano, la mia mano si posò sulle gambe nude, all'interno delle cosce, per cercare le parti più intime scoperte dalla gonna. Intanto, con l'altra mano, le scostai la camicetta in modo tale che si potesse intravedere uno dei seni sodi. Vidi, la sotto, che l'uomo si toccava il cazzo sempre tenendo la mano fuori dai pantaloni, intonando un principio di sega. La mia ragazza sembrava riuscisse ad intravedere l'uomo la sotto, che nel frattempo si avvicinò un po' e cercò di nascondersi fra le piante del canneto, forse volutamente semiscoperto. Lei, in questo modo, ne poteva godere la sua presenza e la sua masturbazione. La mia mano venne a contatto con le mutandine della mia ragazza. Percepii il calore e la sua eccitazione.
Delicatamente le scostai da un lato le mutandine cercando di non toccarle il sesso ma lasciandolo scoperto ed alla visione dell'uomo nascosto sotto di noi. Le sussurrai all'orecchio "mi sembra di vedere qualcuno nel canneto che ci sta spiando". Lei rispose: "dove, io non vedo nessuno". Le stavo toccando la figa bagnatissima e le massaggiavo il clitoride. Il "tipo" la sotto sfoderava il suo cazzo ormai fuori dai pantaloni intento in una masturbazione furiosa. La troia della mia ragazza sapeva di essere vista, era impossibile non vedere il "tipo" la sotto anche se appena nascosto. Continuai a sditalinarla fino a quando la sentii gemere quasi impercettibilmente in uno stupendo orgasmo mentre lei aveva gli occhi puntati la sotto, verso quell'uomo che, con il cazzo di fuori, stava riversando quintali della sua sborra per terra al nostro indirizzo e verso la figa bagnata di quella troia della mia ragazza.
Immediatamente dopo arrivò gente ed abbiamo dovuto ricomporci. La sera stessa scopammo più volte, da quel giorno iniziai a scoprire l'eccitazione dell'esibizionismo grazie anche ad episodi eccitanti.
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