Seconda storia
di
Agirlvery
genere
tradimenti
Quel giorno in cui sei venuto a casa mia non sapevo nemmeno io con quale faccia tosta ti inviai il messaggio.
O a pensarci bene, non è che ti feci un invito scritto, ti sei autoinvitato e poi ti ho specificato l’indirizzo con una naturalezza disarmante.
Mi iniziarono a suonare tutti i campanelli d’allarme del perchè fosse una cattivissima idea la tua presenza in questa casa:
- Convivo da circa 4 anni, è vero che il mio compagno ora è fuori per lavoro ma la casa la conosce bene e se nota qualcosa fuori posto?
- Le tracce, appunto, vuoi che non ci sia una maledetta cosa lasciata per sbadataggine che mi fa scoprire?
- La “sacralità” dello spazio… ma sono veramente una merda a scopare nella casa che condivido con il mio lui e che dovrebbe essere il nostro “nido” d’amore?
Metto a tacere almeno l’ultimo punto, sì sono una stronza e su questo credo di esserne venuta a patti almeno dopo la prima volta che ho scopato con qualcuno che non è il mio ragazzo. Tempo fa ormai. Sensi di colpa ne abbiamo? Ma l’essere umano si abitua facilmente. Io credo di sdoppiarmi ogni volta. Una doppia vita che Giano bifronte, chi?
Le altre volte ci siamo visti da te, e per me è perfetto così, non mi devo preoccupare di niente, solo godere, sono stata chiara fin da subito, non doveva essere una relazione sentimentale e a te andava bene, mi hai raggiunto sul divano dopo aver finito la tua birra di rito e mi hai baciata.
Adoro chi sa prendersi quello che vuole e l’odore di sigaretta nella tua bocca mi fa arrapare come non mai, io non fumo e quindi ne risulto ancora più sensibile. Baci in modo molto lento, mi piace.
Nella conversazione di prima ci siamo conosciuti il minimo, ci portiamo più di 10 anni di differenza, sappiamo i nostri lavori, quale musica ascoltiamo ma la verità è che di viso mi sei piaciuto all’istante, quando ci siamo tolti entrambi la mascherina nel bar quel giorno, mi sono proprio detta: oh wow, chissà come è sentire quei baffi che mi solleticano la pelle mentre mi baci? Poi lo sguardo la diceva lunga, ho notato come guardavi le mie labbra quando parlavo e sono rimasta contenta perché per valorizzarle avevo messo giusto un rossetto tenue.
E infatti me lo dici, hai una bocca stupenda, io vorrei risponderti che ancora non sai quello che potrebbe farti ma ringrazio solamente per non sembrare troppo vanitosa. Mi tasti il seno, mi piace chi si prende del tempo a scoprire un nuovo corpo, io ti passo le mani sulle spalle, lei hai ben piazzate, sei tonico, mi sto bagnando. Ci spogliamo indumento dopo indumento e rimaniamo solo in mutande. Mi maledico perché indosso i classici slip neri, ho decine e decine di completi intimi perché adoro svaligiare Intimissimi ma quando devo scopare guarda caso, non li ho mai indosso.
Mi fai alzare e con te dietro che mi accarezzi il seno, ci incamminiamo verso la camera da letto dove credo sia il punto più freddo della casa. I miei capezzoli si inturgidiscono all’istante e ti piace, quasi mi butti sul letto per leccarmi meglio, mi sfili gli slip e ti togli i tuoi con un gesto repentino, sono rapita, sai muoverti bene, dal cassetto del comò prendi un preservativo, giusto mi dico, è la prima volta, ancora non sappiamo bene se fidarci o meno, non faccio in tempo a razionalizzare il tutto che mi spalanchi le cosce e mi penetri.
Ma quando te lo sei messo? Sei stato velocissimo, avrei voluto anche assaggiarti ma non mi lamento, cazzo che ritmo.
Sento il tuo membro spingere in profondità, mi hanno detto che sono piuttosto stretta, spero tu riesca a sentirmi bene anche con il lattice, è la posa del missionario quello che stiamo facendo, la più classica ma mai avevo goduto così tanto, da questa posizione riesco a scorgere i tuoi addominali, no ma Dio benedica gli uomini dinamici e sportivi!
Mi baci mentre spingi e io ti gemo in bocca, quando godo tendo a gridare ma tu non mi fermi, mi dici di godere come voglio, di far sentire la mia voce, oddio è stupendo, ti lecco il braccio, ti fai leva ai lati della mia testa, i tuoi muscoli sono in tensione, vorrei lasciare segni ma non mi azzardo, stiamo sudando, il tuo sudore mi bagna la fronte che si appoggia alla mia, non me ne frega, sento il trucco degli occhi sciogliersi, mi dici che così sono stupenda, prendi le mie gambe e le metti sulle tue spalle, la penetrazione è così piena che mi sento di scoppiare, a volte vorrei saper squirtare.
Vorresti venire, me lo dici, mi chiedi se puoi venire nella mia bocca, neanche penso che sei porco perché lo stai chiedendo a una sconosciuta, io rispondo che sì, puoi venire ovunque e sfilandoti dentro di me ti togli il preservativo e inizi a masturbarti a due centimetri dal mio viso, la visione è devastante, il tuo cazzo senza niente è pura goduria, è così rosso e duro, l’odore del sesso che si sente in tutta la stanza mi fomenta ancora di più, cerco di guardarti in volto e tu mi ordini di continuare a guardarti, come sei bello, strizzi gli occhi e in quel preciso momento mi riversi tutto il tuo seme sulla faccia, qualche schizzo va in bocca.
Sono getti copiosi, da quanto non venivi? Sento tutto l’umido sul viso, mi godo il momento.
Due secondi dopo ci guardiamo e siamo quasi imbarazzati, io ho tutta la tua roba che inizia a colare e tu, pago della venuta, mi guardi mentre mi alzo, ti sorrido, ricambi, se continuiamo così tutta la notte io posso anche firmare un contratto, eh.
Ma tornando al presente, alle mie turbe mentali, stasera sarai a casa mia e cosa faccio, preparo qualcosa? La birra è in frigo, bene. Ho un sacco di cose da sbrigare tra lavoro e studio e infatti controllando l’orologio dopo aver fatto tutto, riesco a fare in tempo solo una doccia e già mi chiami perché sei sotto il portone. Almeno mi sono asciugata i capelli.
Odio i puntuali, io non sono mai puntuale, avrei voluto farmi trovare sexy, truccata il giusto, vestita di buon gusto e invece ti apro la porta con l’asciugamano grande avvolto intorno al corpo e i capelli al vento, mi sento vulnerabile, mi scuso per essermi fatta trovare così ma sorridi e mi dici che l’accoglienza è fantastica così. Non ci vedevamo da un po’ ma quando mi saluti mi baci già in bocca. Oh va bene. Corro in bagno per vestirmi.
Bussi alla porta, mi chiedi se puoi entrare, oh hai già intenzioni belliche? Ti rispondo che puoi entrare e se ti serve qualcosa, tu mi guardi e dici: Non ti vestire, va bene così… Ma io…ma io sono già per strada per la camera da letto. Neanche beviamo qualcosa questa volta, neanche faccio in tempo a spogliarti che già ti sei denudato, rimarrò sempre affascinata da questa tua velocità, mi sposti sul letto e vedo la tua erezione prepotente che preme sulla mia coscia.
Questa volta la prendo in mano e inizio a segarti…sono caldissima anche per la doccia, tu hai le mani fredde e ti diverti a toccarmi per fami sobbalzare, sono già bagnata, assaggio la tua punta e come sempre mi piaci. Ti godi il pompino e ti piace particolarmente quando ti guardo, ti scosti e mi dici letteralmente di aprire le cosce, una frase scontata ma quanto mi attizza?
Entri con un solo colpo ma quanto cazzo mi fa godere? Hai il pene delle giuste dimensioni, a ogni spinta mi sento di essere sempre un po’ più aperta, ti muovi bene, sai come muovere il bacino e quel culo meraviglioso che ti ritrovi, te lo stringo quando spingi. Deduco che ti piaccia la posizione del missionario, hai pieno controllo di me, solo che io qui non posso urlare, ho anche una vicina che abita di fianco un po’ rompiscatole…ma niente…continui a incitarmi a godere e mi sa che qualche urletto mi esce…
Hai una buona resistenza da farmi venire, e mentre mi lecchi l’orecchio mi dici che vuoi prendermi da dietro ma così dureresti di meno, oddio sì, la cosiddetta pecorina, io la amo!
So di avere un sedere importante, non gigante, non piccolo ma tondo e sodo, so l’effetto che fa quando sono piegata a 90… La mia stanza ha due specchi belli grandi, uno di lato e uno di fronte e non perdi occasione per guardali, bello spettacolo vero? Sentirti da dietro è incredibile, senza preservativo ancora di più, prendo la pillola, non temo nulla, continua a spingere e farmi sentire le tua palle sbattere contro la mia fica…
Mi chiedi dove voglio che tu venga, non amor, che domande, dove vuoi…
Ti sento godere, non c’è sensazione più bella di sentire un uomo che fa sesso con te e gode come un matto, esci repentinamente e riversi tutto il tuo seme sulla mia schiena, oddio che bello. Sento ancora il tuo respiro un po’ accelerato, dal canto mio a breve mi serve una bombola di ossigeno. Casco sul letto mentre vai a prendere qualcosa per pulirmi, amo anche questa parte, quando vengo ripulita con affetto. Ci baciamo come solo gli amanti sanno fare.
O a pensarci bene, non è che ti feci un invito scritto, ti sei autoinvitato e poi ti ho specificato l’indirizzo con una naturalezza disarmante.
Mi iniziarono a suonare tutti i campanelli d’allarme del perchè fosse una cattivissima idea la tua presenza in questa casa:
- Convivo da circa 4 anni, è vero che il mio compagno ora è fuori per lavoro ma la casa la conosce bene e se nota qualcosa fuori posto?
- Le tracce, appunto, vuoi che non ci sia una maledetta cosa lasciata per sbadataggine che mi fa scoprire?
- La “sacralità” dello spazio… ma sono veramente una merda a scopare nella casa che condivido con il mio lui e che dovrebbe essere il nostro “nido” d’amore?
Metto a tacere almeno l’ultimo punto, sì sono una stronza e su questo credo di esserne venuta a patti almeno dopo la prima volta che ho scopato con qualcuno che non è il mio ragazzo. Tempo fa ormai. Sensi di colpa ne abbiamo? Ma l’essere umano si abitua facilmente. Io credo di sdoppiarmi ogni volta. Una doppia vita che Giano bifronte, chi?
Le altre volte ci siamo visti da te, e per me è perfetto così, non mi devo preoccupare di niente, solo godere, sono stata chiara fin da subito, non doveva essere una relazione sentimentale e a te andava bene, mi hai raggiunto sul divano dopo aver finito la tua birra di rito e mi hai baciata.
Adoro chi sa prendersi quello che vuole e l’odore di sigaretta nella tua bocca mi fa arrapare come non mai, io non fumo e quindi ne risulto ancora più sensibile. Baci in modo molto lento, mi piace.
Nella conversazione di prima ci siamo conosciuti il minimo, ci portiamo più di 10 anni di differenza, sappiamo i nostri lavori, quale musica ascoltiamo ma la verità è che di viso mi sei piaciuto all’istante, quando ci siamo tolti entrambi la mascherina nel bar quel giorno, mi sono proprio detta: oh wow, chissà come è sentire quei baffi che mi solleticano la pelle mentre mi baci? Poi lo sguardo la diceva lunga, ho notato come guardavi le mie labbra quando parlavo e sono rimasta contenta perché per valorizzarle avevo messo giusto un rossetto tenue.
E infatti me lo dici, hai una bocca stupenda, io vorrei risponderti che ancora non sai quello che potrebbe farti ma ringrazio solamente per non sembrare troppo vanitosa. Mi tasti il seno, mi piace chi si prende del tempo a scoprire un nuovo corpo, io ti passo le mani sulle spalle, lei hai ben piazzate, sei tonico, mi sto bagnando. Ci spogliamo indumento dopo indumento e rimaniamo solo in mutande. Mi maledico perché indosso i classici slip neri, ho decine e decine di completi intimi perché adoro svaligiare Intimissimi ma quando devo scopare guarda caso, non li ho mai indosso.
Mi fai alzare e con te dietro che mi accarezzi il seno, ci incamminiamo verso la camera da letto dove credo sia il punto più freddo della casa. I miei capezzoli si inturgidiscono all’istante e ti piace, quasi mi butti sul letto per leccarmi meglio, mi sfili gli slip e ti togli i tuoi con un gesto repentino, sono rapita, sai muoverti bene, dal cassetto del comò prendi un preservativo, giusto mi dico, è la prima volta, ancora non sappiamo bene se fidarci o meno, non faccio in tempo a razionalizzare il tutto che mi spalanchi le cosce e mi penetri.
Ma quando te lo sei messo? Sei stato velocissimo, avrei voluto anche assaggiarti ma non mi lamento, cazzo che ritmo.
Sento il tuo membro spingere in profondità, mi hanno detto che sono piuttosto stretta, spero tu riesca a sentirmi bene anche con il lattice, è la posa del missionario quello che stiamo facendo, la più classica ma mai avevo goduto così tanto, da questa posizione riesco a scorgere i tuoi addominali, no ma Dio benedica gli uomini dinamici e sportivi!
Mi baci mentre spingi e io ti gemo in bocca, quando godo tendo a gridare ma tu non mi fermi, mi dici di godere come voglio, di far sentire la mia voce, oddio è stupendo, ti lecco il braccio, ti fai leva ai lati della mia testa, i tuoi muscoli sono in tensione, vorrei lasciare segni ma non mi azzardo, stiamo sudando, il tuo sudore mi bagna la fronte che si appoggia alla mia, non me ne frega, sento il trucco degli occhi sciogliersi, mi dici che così sono stupenda, prendi le mie gambe e le metti sulle tue spalle, la penetrazione è così piena che mi sento di scoppiare, a volte vorrei saper squirtare.
Vorresti venire, me lo dici, mi chiedi se puoi venire nella mia bocca, neanche penso che sei porco perché lo stai chiedendo a una sconosciuta, io rispondo che sì, puoi venire ovunque e sfilandoti dentro di me ti togli il preservativo e inizi a masturbarti a due centimetri dal mio viso, la visione è devastante, il tuo cazzo senza niente è pura goduria, è così rosso e duro, l’odore del sesso che si sente in tutta la stanza mi fomenta ancora di più, cerco di guardarti in volto e tu mi ordini di continuare a guardarti, come sei bello, strizzi gli occhi e in quel preciso momento mi riversi tutto il tuo seme sulla faccia, qualche schizzo va in bocca.
Sono getti copiosi, da quanto non venivi? Sento tutto l’umido sul viso, mi godo il momento.
Due secondi dopo ci guardiamo e siamo quasi imbarazzati, io ho tutta la tua roba che inizia a colare e tu, pago della venuta, mi guardi mentre mi alzo, ti sorrido, ricambi, se continuiamo così tutta la notte io posso anche firmare un contratto, eh.
Ma tornando al presente, alle mie turbe mentali, stasera sarai a casa mia e cosa faccio, preparo qualcosa? La birra è in frigo, bene. Ho un sacco di cose da sbrigare tra lavoro e studio e infatti controllando l’orologio dopo aver fatto tutto, riesco a fare in tempo solo una doccia e già mi chiami perché sei sotto il portone. Almeno mi sono asciugata i capelli.
Odio i puntuali, io non sono mai puntuale, avrei voluto farmi trovare sexy, truccata il giusto, vestita di buon gusto e invece ti apro la porta con l’asciugamano grande avvolto intorno al corpo e i capelli al vento, mi sento vulnerabile, mi scuso per essermi fatta trovare così ma sorridi e mi dici che l’accoglienza è fantastica così. Non ci vedevamo da un po’ ma quando mi saluti mi baci già in bocca. Oh va bene. Corro in bagno per vestirmi.
Bussi alla porta, mi chiedi se puoi entrare, oh hai già intenzioni belliche? Ti rispondo che puoi entrare e se ti serve qualcosa, tu mi guardi e dici: Non ti vestire, va bene così… Ma io…ma io sono già per strada per la camera da letto. Neanche beviamo qualcosa questa volta, neanche faccio in tempo a spogliarti che già ti sei denudato, rimarrò sempre affascinata da questa tua velocità, mi sposti sul letto e vedo la tua erezione prepotente che preme sulla mia coscia.
Questa volta la prendo in mano e inizio a segarti…sono caldissima anche per la doccia, tu hai le mani fredde e ti diverti a toccarmi per fami sobbalzare, sono già bagnata, assaggio la tua punta e come sempre mi piaci. Ti godi il pompino e ti piace particolarmente quando ti guardo, ti scosti e mi dici letteralmente di aprire le cosce, una frase scontata ma quanto mi attizza?
Entri con un solo colpo ma quanto cazzo mi fa godere? Hai il pene delle giuste dimensioni, a ogni spinta mi sento di essere sempre un po’ più aperta, ti muovi bene, sai come muovere il bacino e quel culo meraviglioso che ti ritrovi, te lo stringo quando spingi. Deduco che ti piaccia la posizione del missionario, hai pieno controllo di me, solo che io qui non posso urlare, ho anche una vicina che abita di fianco un po’ rompiscatole…ma niente…continui a incitarmi a godere e mi sa che qualche urletto mi esce…
Hai una buona resistenza da farmi venire, e mentre mi lecchi l’orecchio mi dici che vuoi prendermi da dietro ma così dureresti di meno, oddio sì, la cosiddetta pecorina, io la amo!
So di avere un sedere importante, non gigante, non piccolo ma tondo e sodo, so l’effetto che fa quando sono piegata a 90… La mia stanza ha due specchi belli grandi, uno di lato e uno di fronte e non perdi occasione per guardali, bello spettacolo vero? Sentirti da dietro è incredibile, senza preservativo ancora di più, prendo la pillola, non temo nulla, continua a spingere e farmi sentire le tua palle sbattere contro la mia fica…
Mi chiedi dove voglio che tu venga, non amor, che domande, dove vuoi…
Ti sento godere, non c’è sensazione più bella di sentire un uomo che fa sesso con te e gode come un matto, esci repentinamente e riversi tutto il tuo seme sulla mia schiena, oddio che bello. Sento ancora il tuo respiro un po’ accelerato, dal canto mio a breve mi serve una bombola di ossigeno. Casco sul letto mentre vai a prendere qualcosa per pulirmi, amo anche questa parte, quando vengo ripulita con affetto. Ci baciamo come solo gli amanti sanno fare.
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