La lista dei nomi
di
me stesso
genere
tradimenti
Quando mia moglie mi propose di sposarci, le dissi subito di sì, però le chiesi di dirmi con sincerità i nomi di tutti gli uomini con i quali aveva scopato prima di me.
Lei naturalmente accettò, ma volle che io facessi la stessa cosa con lei, così ci scambiammo le liste dei nomi dei nostri amori passati, con la promessa di non parlarne mai a nessun altro.
Io ne contavo sette, più mia moglie otto: scrissi i nomi su un foglio e glielo cosegnai. Sul foglio che mi diede lei, i nomi erano cinque più il mio. Sapavo già del portoghese che l'aveva sverginata a casa di una sua amica, un tale Rodrigo, che dopo essersela chiavata una notte non volle più sapere niente di lei. Con gli altri quattro ragazzi aveva avuto relazioni più o meno durature prima d'incontrare me. Ora, di tutti questi tipi mia moglie mi aveva già raccontato in precedenza, ma senza mai soffermarsi troppo sull'argomento sesso. A lei piace scopare, eccome se le piace! Ma non le piace parlare di sesso neanche con me che sono il marito, o forse proprio perché lo sono.
Passò qualche anno dal nostro matrimonio e una volta che lei era a Roma a visitare sua sorella, mi misi a curiosare fra i suoi album di foto. Dietro alla fotografia di un cane che lei aveva avuto da ragazzina mi accorsi di un foglietto ripiegato e lo estrassi, pensando subito di trovarci qualche cosa di particolarmente personale, altrimenti perché era nascosto lì?
Dispiegai il foglio, vi lanciai un'occhiata e rimasi pietrificato: era una lista di nomi, nomi di uomini, una lista molto simile a quella che lei mi aveva dato prima di sposarci, ma molto più lunga!
I primi tre nomi erano rimasti gli stessi, ma fra il terzo e il quarto nome e fra il quarto e il quinto ce n'erano altri che non conoscevo assolutamente! Ma la cosa che più mi spaventò fu accorgermi che il mio nome non era affato in fondo alla lista, bensì nella prima metà! Se era vero quello che pensavo, la mia consorte mi aveva non solo tenuto all'oscuro di quanti l'avevano posseduta prima di me, ma mi aveva anche tradito un'infinità di volte. Ma dove li incontrava? E quando? E quella notte che non era da me, con chi avrebbe scopato?
Ero così sconvolto che non riuscivo neanche a contare i nomi dell'elenco: sbagliavo e ricominciavo da capo, una, due, dieci volte. Leggendo verso la fine trovavo nomi di persone che conoscevo bene e di cui mai avrei sospettato nulla. Che troia, pensavo, e ogni volta perdevo il conto.
Rimasi per quasi due ore a studiare qualla lista: erano quarantatré quei nomi. Ripiegai il foglietto e lo infilai di nuovo dietro alla fotografia del cane, facendo attenzione che tutto sembrasse così com'era prima, poi richiusi l'album e lo rimisi al suo posto.
Non accennai mai a mia moglie della mia scoperta, ma nei giorni successivi al suo ritorno da Roma mi misi a controllare regolarmente la sua lista segreta, senza mai trovare nomi nuovi. I miei sospetti s'indebolirono e i controlli si fecero sempre più rari, fino a quando smisi di pensarci per qualche tempo.
Poi qualche giorno fa, dopo che lei era ritornata da un fine settimana con le sue amiche, m'impadronii nuovamente dell'album di foto e andai a cercare quella del cane. Rovistai dentro la custodia ma non trovai nulla. Sfilai la fotografia per vedere meglio e gurda... la lista dei nomi non c'era più. L'aveva tolta.
Forse sono un paranoico, e magari quella lista non era ciò che io penso che fosse. Ma allora che cos'era?
Penso di essere cornuto. Storia vera.
Lei naturalmente accettò, ma volle che io facessi la stessa cosa con lei, così ci scambiammo le liste dei nomi dei nostri amori passati, con la promessa di non parlarne mai a nessun altro.
Io ne contavo sette, più mia moglie otto: scrissi i nomi su un foglio e glielo cosegnai. Sul foglio che mi diede lei, i nomi erano cinque più il mio. Sapavo già del portoghese che l'aveva sverginata a casa di una sua amica, un tale Rodrigo, che dopo essersela chiavata una notte non volle più sapere niente di lei. Con gli altri quattro ragazzi aveva avuto relazioni più o meno durature prima d'incontrare me. Ora, di tutti questi tipi mia moglie mi aveva già raccontato in precedenza, ma senza mai soffermarsi troppo sull'argomento sesso. A lei piace scopare, eccome se le piace! Ma non le piace parlare di sesso neanche con me che sono il marito, o forse proprio perché lo sono.
Passò qualche anno dal nostro matrimonio e una volta che lei era a Roma a visitare sua sorella, mi misi a curiosare fra i suoi album di foto. Dietro alla fotografia di un cane che lei aveva avuto da ragazzina mi accorsi di un foglietto ripiegato e lo estrassi, pensando subito di trovarci qualche cosa di particolarmente personale, altrimenti perché era nascosto lì?
Dispiegai il foglio, vi lanciai un'occhiata e rimasi pietrificato: era una lista di nomi, nomi di uomini, una lista molto simile a quella che lei mi aveva dato prima di sposarci, ma molto più lunga!
I primi tre nomi erano rimasti gli stessi, ma fra il terzo e il quarto nome e fra il quarto e il quinto ce n'erano altri che non conoscevo assolutamente! Ma la cosa che più mi spaventò fu accorgermi che il mio nome non era affato in fondo alla lista, bensì nella prima metà! Se era vero quello che pensavo, la mia consorte mi aveva non solo tenuto all'oscuro di quanti l'avevano posseduta prima di me, ma mi aveva anche tradito un'infinità di volte. Ma dove li incontrava? E quando? E quella notte che non era da me, con chi avrebbe scopato?
Ero così sconvolto che non riuscivo neanche a contare i nomi dell'elenco: sbagliavo e ricominciavo da capo, una, due, dieci volte. Leggendo verso la fine trovavo nomi di persone che conoscevo bene e di cui mai avrei sospettato nulla. Che troia, pensavo, e ogni volta perdevo il conto.
Rimasi per quasi due ore a studiare qualla lista: erano quarantatré quei nomi. Ripiegai il foglietto e lo infilai di nuovo dietro alla fotografia del cane, facendo attenzione che tutto sembrasse così com'era prima, poi richiusi l'album e lo rimisi al suo posto.
Non accennai mai a mia moglie della mia scoperta, ma nei giorni successivi al suo ritorno da Roma mi misi a controllare regolarmente la sua lista segreta, senza mai trovare nomi nuovi. I miei sospetti s'indebolirono e i controlli si fecero sempre più rari, fino a quando smisi di pensarci per qualche tempo.
Poi qualche giorno fa, dopo che lei era ritornata da un fine settimana con le sue amiche, m'impadronii nuovamente dell'album di foto e andai a cercare quella del cane. Rovistai dentro la custodia ma non trovai nulla. Sfilai la fotografia per vedere meglio e gurda... la lista dei nomi non c'era più. L'aveva tolta.
Forse sono un paranoico, e magari quella lista non era ciò che io penso che fosse. Ma allora che cos'era?
Penso di essere cornuto. Storia vera.
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