Io, Sara e il vecchio che ha cambiato la mia vita parte 3
di
Lenzi
genere
dominazione
Eccomi quì a continuare a raccontarvi la storia che ha segnato la mia vita.
eravamo rimasti che ero uscito da quella casa un pò stordito e nauseato anche se tanto eccitato, la domanda era, cosa dovevo fare? Lasciare che le cose continuassero o sfasciare tutto con il rischio di perdere mia moglie? La risposta arrivò il giorno dopo, quando il vecchio mi chiamò sul cell. dicendomi..Ti sei divertito ieri? Io gli risposi che era un depravato, un animale ma lui sembrava goderne invece di provare vergogna, rideva e ni derideva dicendomi..Pallemosce non potete più fare a meno di me, lo capisci?
Dentro di me sapevo che aveva ragione, Sara non avrebbe lasciato l'uomo che la faceva godere così immensamente risvegliando la sua sensualità ed io non potevo permettermi di perdere la donna che amavo, gli dissi..Perchè arrivare a tanto, ieri potevi solo scopartela e non andare oltre e lui mi rispose..Gradino, dopo gradino. Non capii cosa volesse dire, ma con il senno di poi era chiaro cosa volesse. Poi con aria beffarda mi disse che ora puntava ad una cosa più intima e attaccò. Mi ripetevo cosa più intima? Cosa poteva volere?? Dopo due giorni fu tutto chiaro, mi chiamò e mi disse..Che fai domani pomeriggio? lavori?, gli dissi.. si, come sai che lavoro di pomeriggio? Sara mi dice tutto rispose lui e poi..Cerca di liberarti perchè alle 15.00 io sarò a casa tua, gli dissi che era pazzo, urlai, tanto da attirare l'attenzione delle persone vicino a me..Noo a casa mia noo, e lui rispose io ci sarò tu organizzati riattaccò. La mia testa era diventata un frullatore, organizzarmi ma come? Chiamai l'ufficio e dissi che non potevo andare, e pensai come fare per poterli guardare, perchè tanto lui sarebbe andato ugualmente, mi venne un'idea e lo chiamai, ..... (non dico il suo nome), facciamo così gli dissi, tu entri a casa e convinci Sara di non farlo sul letto, nella sala da pranzo cè un divano con isola comodo, gli dici di chiudere la porta per non farmi vedere mentre io entro con le chiavi, la sala dà su un balconcino e posso accedervi dalla cucina e guardavi dal balcone, mi raccomando non far chiudere la serranda o le tende ? Ma come posso ascoltare quello che dite? il Vecchio disse.. posso lasciare il cell acceso sotto il divano, mi venne il lampo di genio, le cuffiette Bluetooth. Ero io che ormai cercavo le soluzioni non volendo lasciare sola Sara. Così fu fatto, il mercoledì alle 15.00 lui si presentò davanti al portone di casa mia, sempre con quell'andatura dinoccolata che dimostrava i suoi 70 anni, mi avvicinai e mi fece cenno, suonò il campanello del portone ed entrò. Dopo 20 minuti circa il mio cell. si illuminò, mi stava squillando per farmi salire, aprii il portone, e la porta di casa mia facendo in modo di non fare rumore, la porta del salone era chiusa e sentivo le loro voci, passai dalla cucina fino al terrazzino e mi accucciai davanti alla finestra, viviamo in un attico quindi intorno al terrazzino c'è un muretto e nessuno mi poteva vedere, cercai con le cuffie di agganciare il suo cell. fatto ora vedevo e sentivo tutto. lui era seduto sul divano mentre diceva a Sara di spogliarsi lentamente, tolta la camicetta iniziò a togliersi i pantaloni..cazzo esclamai dentro di me, si è messa il completino intimo che gli avevo regalato per la sua festa di compleanno, viola di pizzo che mettevano in risalto il suo bel culo tondo mentre il reggiseno trasparente i suoi capezzoli, non un grande seno ma i capezzoli erano particolari e il viola donava ai suoi capelli neri corti e ai suoi occhi verdi, che troia pensai. Mentre lui si leccava le labbra, mai avrebbe immaginato di scoparsi a 70 una donna così allora di 36 anni. Si spogliò anche lui, non era grasso anzi ma robusto anche se la pelle flaccida lasciava vedere i suoi anni, ma il suo dono era in mezzo alla gambe. Disse a Sara di sedersi sul divano e si pose davanti al suo viso a gambe larghe agitando il suo cazzo ancora non in tiro, tra me e me esclamai..Rincoglionito così non vedo niente se mi stai davanti, come se mi avesse sentito ecco che si sposta di lato e vedo che la grossa cappella già era nella bocca di mia moglie e lui disse..Così va meglio e iniziò a strizzagli i capezzoli che si erano inturgiditi, lei con un sussulto iniziò a leccargli il cazzo come una cagna, dalla cappella alle palle, lui gli disse di stringergli le palle e succhiarle e le ubbidiente lo fece, imparava presto, poi si mise seduto sul (MIO) divano e disse a Sara di mettersi in ginocchio davanti a lui e con voce da porco gli disse di leccargli le palle ed il culo, era evidente che mi volesse umiliare, pensavo Sara schizzinosa figurati se gli lecca il culo, senza dire una parola iniziò a leccargli le palle che poi alzò per leccargli il buco del culo..Ormai era completamente succube di quell'uomo come lo ero io d'altronde. Il porco inveiva e per farmi sentire disse..brava, fammi il bidet, dopo 10 min. di leccamenti e spompinamenti chiese a Sara se voleva scopare, lei chiaramente disse si, ma lui..Se vuoi scopare devi chiederlo e lei rispose..voglio scopare e lui..più forte altrimenti vado via e lei, urlando..Voglio che mi scopii, voglio essere la tua troia, e lui..tu devi essere oltre che la mia troia la mia puttana, vero? e lei..si troia e puttana, io non capivo perchè gli ripeteva troia e puttana, in seguito l'ho capito..comunque la fece mettere seduta su di lui come su una sedia e iniziò a scoparla tenendole il collo e la testa all'indietro, il suo grosso cazzo era per metà dentro di lei che godeva muovendosi su e giù leggera, era una piuma nelle sue mani e il porco iniziò a stringerle seni e capezzoli che si erano ingranditi, non so quante volte la fece venire, ma io mi segai parecchio e sempre a metà erezione, lui gli venne dentro mentre la pompava e il suo sperma usciva dalla figa di mia moglie misto a urina e umori.
Poi da brava allieva gli pulì' tutto il cazzo ingoiando lo sperma del porco.
Ma non era finita, c'era il numero finale, il vecchio porco gli chiese..Hai preso quello che ti avevo detto? e lei.. Si. La mia curiosità era alle stelle. Sara tornò in sala con una busta e la solita bacinella che già avevo visto usare a casa del vecchio e pensai, adesso la incula di nuovo, ma il gioco era più sottile e umiliante per me. Il vecchio si fece spompinare ancora e una volta raggiunto l'erezione rimise Sara a pecorina sul divano con la bacinella di plastica sotto, iniziò a scoparla e mentre lei era impazzita dal godimento..il colpo di scena, tirò fuori dalla busta un clistere, rimasi quasi paralizzato ma ormai ero troppo preso da quell'essere, lui scopava Sara e nel mentre dopo aver sputato sul suo bel culo spalmava la saliva sul buchino e faceva entrare il cannello spingendo l'acqua credo calda nel buco, quando questo avvenne Sara era come impazzita, e lui gli ripeteva..ti piace troia, e lei sii.sii..ancora, sono una troia, una troia, e lui..la mia troia, solo la mia, e lei..siii solo la tua troia e lui mentre la fotteva più velocemente disse..la mia troia e la puttana di tutti. Poi le rivenne per almeno la terza volta sia di figa che di culo, lui gli scaricò tutto lo sperma dentro e venni anch'io, quando sfilò sia il suo cazzone pendoloni e il tubo, da Sara uscì di tutto e finì dentro la bacinella. a quel punto lui per farmi capire disse per oggi abbiamo finito.Dovevo uscire di casa prima che Sara uscisse per farsi una doccia, quindi presi l'asciugamano pieno del mio sperma e in silenzio uscii di casa. ero in uno stato confusionale totale, uscito dal portone mi recai in un parco lì vicino sedendomi su una panchina non so per quanto tempo. Mi svegliò dal torpore lo squillo del cell, era lui che voleva sapere se gli era piaciuto lo spettacolo, per un po non risposi e lui continuò arrogante..Cerca di capire quale è la differenza tra Troia e puttana e capirai dove voglio arrivare. La sera rincasando, Sara era intenta a preparare la cena, mi venne incontro e mi baciò con il sua bella tutina attillata, io gli dissi sei bellissima, lei si girò dicendomi "Ti amo".
eravamo rimasti che ero uscito da quella casa un pò stordito e nauseato anche se tanto eccitato, la domanda era, cosa dovevo fare? Lasciare che le cose continuassero o sfasciare tutto con il rischio di perdere mia moglie? La risposta arrivò il giorno dopo, quando il vecchio mi chiamò sul cell. dicendomi..Ti sei divertito ieri? Io gli risposi che era un depravato, un animale ma lui sembrava goderne invece di provare vergogna, rideva e ni derideva dicendomi..Pallemosce non potete più fare a meno di me, lo capisci?
Dentro di me sapevo che aveva ragione, Sara non avrebbe lasciato l'uomo che la faceva godere così immensamente risvegliando la sua sensualità ed io non potevo permettermi di perdere la donna che amavo, gli dissi..Perchè arrivare a tanto, ieri potevi solo scopartela e non andare oltre e lui mi rispose..Gradino, dopo gradino. Non capii cosa volesse dire, ma con il senno di poi era chiaro cosa volesse. Poi con aria beffarda mi disse che ora puntava ad una cosa più intima e attaccò. Mi ripetevo cosa più intima? Cosa poteva volere?? Dopo due giorni fu tutto chiaro, mi chiamò e mi disse..Che fai domani pomeriggio? lavori?, gli dissi.. si, come sai che lavoro di pomeriggio? Sara mi dice tutto rispose lui e poi..Cerca di liberarti perchè alle 15.00 io sarò a casa tua, gli dissi che era pazzo, urlai, tanto da attirare l'attenzione delle persone vicino a me..Noo a casa mia noo, e lui rispose io ci sarò tu organizzati riattaccò. La mia testa era diventata un frullatore, organizzarmi ma come? Chiamai l'ufficio e dissi che non potevo andare, e pensai come fare per poterli guardare, perchè tanto lui sarebbe andato ugualmente, mi venne un'idea e lo chiamai, ..... (non dico il suo nome), facciamo così gli dissi, tu entri a casa e convinci Sara di non farlo sul letto, nella sala da pranzo cè un divano con isola comodo, gli dici di chiudere la porta per non farmi vedere mentre io entro con le chiavi, la sala dà su un balconcino e posso accedervi dalla cucina e guardavi dal balcone, mi raccomando non far chiudere la serranda o le tende ? Ma come posso ascoltare quello che dite? il Vecchio disse.. posso lasciare il cell acceso sotto il divano, mi venne il lampo di genio, le cuffiette Bluetooth. Ero io che ormai cercavo le soluzioni non volendo lasciare sola Sara. Così fu fatto, il mercoledì alle 15.00 lui si presentò davanti al portone di casa mia, sempre con quell'andatura dinoccolata che dimostrava i suoi 70 anni, mi avvicinai e mi fece cenno, suonò il campanello del portone ed entrò. Dopo 20 minuti circa il mio cell. si illuminò, mi stava squillando per farmi salire, aprii il portone, e la porta di casa mia facendo in modo di non fare rumore, la porta del salone era chiusa e sentivo le loro voci, passai dalla cucina fino al terrazzino e mi accucciai davanti alla finestra, viviamo in un attico quindi intorno al terrazzino c'è un muretto e nessuno mi poteva vedere, cercai con le cuffie di agganciare il suo cell. fatto ora vedevo e sentivo tutto. lui era seduto sul divano mentre diceva a Sara di spogliarsi lentamente, tolta la camicetta iniziò a togliersi i pantaloni..cazzo esclamai dentro di me, si è messa il completino intimo che gli avevo regalato per la sua festa di compleanno, viola di pizzo che mettevano in risalto il suo bel culo tondo mentre il reggiseno trasparente i suoi capezzoli, non un grande seno ma i capezzoli erano particolari e il viola donava ai suoi capelli neri corti e ai suoi occhi verdi, che troia pensai. Mentre lui si leccava le labbra, mai avrebbe immaginato di scoparsi a 70 una donna così allora di 36 anni. Si spogliò anche lui, non era grasso anzi ma robusto anche se la pelle flaccida lasciava vedere i suoi anni, ma il suo dono era in mezzo alla gambe. Disse a Sara di sedersi sul divano e si pose davanti al suo viso a gambe larghe agitando il suo cazzo ancora non in tiro, tra me e me esclamai..Rincoglionito così non vedo niente se mi stai davanti, come se mi avesse sentito ecco che si sposta di lato e vedo che la grossa cappella già era nella bocca di mia moglie e lui disse..Così va meglio e iniziò a strizzagli i capezzoli che si erano inturgiditi, lei con un sussulto iniziò a leccargli il cazzo come una cagna, dalla cappella alle palle, lui gli disse di stringergli le palle e succhiarle e le ubbidiente lo fece, imparava presto, poi si mise seduto sul (MIO) divano e disse a Sara di mettersi in ginocchio davanti a lui e con voce da porco gli disse di leccargli le palle ed il culo, era evidente che mi volesse umiliare, pensavo Sara schizzinosa figurati se gli lecca il culo, senza dire una parola iniziò a leccargli le palle che poi alzò per leccargli il buco del culo..Ormai era completamente succube di quell'uomo come lo ero io d'altronde. Il porco inveiva e per farmi sentire disse..brava, fammi il bidet, dopo 10 min. di leccamenti e spompinamenti chiese a Sara se voleva scopare, lei chiaramente disse si, ma lui..Se vuoi scopare devi chiederlo e lei rispose..voglio scopare e lui..più forte altrimenti vado via e lei, urlando..Voglio che mi scopii, voglio essere la tua troia, e lui..tu devi essere oltre che la mia troia la mia puttana, vero? e lei..si troia e puttana, io non capivo perchè gli ripeteva troia e puttana, in seguito l'ho capito..comunque la fece mettere seduta su di lui come su una sedia e iniziò a scoparla tenendole il collo e la testa all'indietro, il suo grosso cazzo era per metà dentro di lei che godeva muovendosi su e giù leggera, era una piuma nelle sue mani e il porco iniziò a stringerle seni e capezzoli che si erano ingranditi, non so quante volte la fece venire, ma io mi segai parecchio e sempre a metà erezione, lui gli venne dentro mentre la pompava e il suo sperma usciva dalla figa di mia moglie misto a urina e umori.
Poi da brava allieva gli pulì' tutto il cazzo ingoiando lo sperma del porco.
Ma non era finita, c'era il numero finale, il vecchio porco gli chiese..Hai preso quello che ti avevo detto? e lei.. Si. La mia curiosità era alle stelle. Sara tornò in sala con una busta e la solita bacinella che già avevo visto usare a casa del vecchio e pensai, adesso la incula di nuovo, ma il gioco era più sottile e umiliante per me. Il vecchio si fece spompinare ancora e una volta raggiunto l'erezione rimise Sara a pecorina sul divano con la bacinella di plastica sotto, iniziò a scoparla e mentre lei era impazzita dal godimento..il colpo di scena, tirò fuori dalla busta un clistere, rimasi quasi paralizzato ma ormai ero troppo preso da quell'essere, lui scopava Sara e nel mentre dopo aver sputato sul suo bel culo spalmava la saliva sul buchino e faceva entrare il cannello spingendo l'acqua credo calda nel buco, quando questo avvenne Sara era come impazzita, e lui gli ripeteva..ti piace troia, e lei sii.sii..ancora, sono una troia, una troia, e lui..la mia troia, solo la mia, e lei..siii solo la tua troia e lui mentre la fotteva più velocemente disse..la mia troia e la puttana di tutti. Poi le rivenne per almeno la terza volta sia di figa che di culo, lui gli scaricò tutto lo sperma dentro e venni anch'io, quando sfilò sia il suo cazzone pendoloni e il tubo, da Sara uscì di tutto e finì dentro la bacinella. a quel punto lui per farmi capire disse per oggi abbiamo finito.Dovevo uscire di casa prima che Sara uscisse per farsi una doccia, quindi presi l'asciugamano pieno del mio sperma e in silenzio uscii di casa. ero in uno stato confusionale totale, uscito dal portone mi recai in un parco lì vicino sedendomi su una panchina non so per quanto tempo. Mi svegliò dal torpore lo squillo del cell, era lui che voleva sapere se gli era piaciuto lo spettacolo, per un po non risposi e lui continuò arrogante..Cerca di capire quale è la differenza tra Troia e puttana e capirai dove voglio arrivare. La sera rincasando, Sara era intenta a preparare la cena, mi venne incontro e mi baciò con il sua bella tutina attillata, io gli dissi sei bellissima, lei si girò dicendomi "Ti amo".
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Commenti dei lettori al racconto erotico