Viaggio in treno

di
genere
esibizionismo

Ricordo che tutte le storie pubblicate non sono frutto di fantasia ma sono realmente accadute nel corso degli anni. A causa del tempo trascorso ci potrà essere stata qualche piccola variante. Ed oggi Daniela mi ricorda una delle prime esperienze avute su un treno appena iniziata la nostra convivenza. Un sabato ci recammo presso un mercato rionale e lei fu attratta da un vestitino bianco esposto. Anche a me piaceva moltissimo anche se pensavo che quella taglia fosse piccola per lei, ma non immaginavo che fosse così poco coprente. Il venditore insistette per farglielo provare e siccome non aveva una cabina la fece accomodare sul furgone. Quando apparve suscitò meraviglia, oltre che al venditore che non le staccava gli occhi di dosso, anche a me e ad un'altra persona che stava acquistando qualcos'altro. La lunghezza appena copriva la figa, la parte superiore era composta da due lembi che le coprivano solo in parte il seno col sostegno di una fettuccia legata dietro al collo e tutta la schiena scoperta fino all'inizio del culo.
Lei convintissima lo prese e lo pago pochissimo.
Tornammo subito a casa perché lei aveva voglia di provarlo e vedersi allo specchio. Si spogliò totalmente e lo indossò di nuovo, era eccitante al massimo tanto che scopammo subito. Non ero convinto che potesse uscire in quelle condizioni. Al colmo dell'esibizionismo le venne un idea malsana. La mattina successiva, disse di voler fare un breve viaggio in treno per vedere la reazione degli altri. Ero eccitato anch'io tanto che la notte scopammo ancora ed acconsentii. Un viaggio di meno di due ore, senza allontanarci troppo dalla nostra città. Era primavera inoltrata e quel giorno faceva particolarmente caldo. Le consigliai comunque di portare qualcosa per coprirsi se eventualmente ce ne fosse stato bisogno. Trovò un foulard rosso di quelli trasparenti al massimo e lo avvolse alla vita. Era ancora più eccitante. La mattina ci preparammo e le venne in mente di mettere le scarpe col tacco che esasperavano ancora la lunghezza del vestito.
Salimmo sul treno ed allora c'erano gli scompartimenti, ne occupammo uno naturalmente eravamo soli. Il treno partì e nel corridoio passò un signore che si soffermò un attimo, ammirò le grazie di Daniela e proseguì. ma dopo un minuto tornò indietro e chiese se poteva sistemarsi con noi. Acconsentimmo anche se il treno era praticamente vuoto.
Questa persona avrà avuto meno di quarant'anni molto elegante con una 24/ore legata al braccio da una piccola catena. Questa cosa suscitò la curiosità mia e soprattutto di Daniela che, seduta di fronte a lui, accavallò le gambe mostrando tutto quanto possibile ed istintivamente lui si portò la mano sulla patta. Vista l'eccitazione della persona Daniela tolse il foulard che era avvolto attorno al corpo, si sedette di nuovo quasi addosso a me mostrando ancora di più causando una formidabile erezione che questo signore non nascondeva anzi mostrava tranquillamente. Anche il mio cazzo stava diventando irrequieto. Era un gioco di eccitazione che ci stava piacendo. Il signore si alzò mostrando un bozzo di notevole dimensione, si liberò della piccola catena e si presentò. Disse di chiamarsi Igor, e che era rappresentante di preziosi dicendo poi di essere diretto nella stessa città in cui ci eravamo prefissi di arrivare. Cominciò ad adularci dicendo che eravamo una bella coppia e che Daniela era semplicemente splendida e che meritava un piccolo regalo per la sua bellezza, aprì la valigetta, prese un anellino e lo offrì a Daniela che ricambiò con un bacio e nel fare questa azione si sedette a fianco molto vicino. Questa non si spostò anzi se possibile si avvicinò ancora di più. Intrapresero il discorso dei preziosi parlando sottovoce per non far sentire agli altri la sua attività per una questione di sicurezza. Io ero escluso, ero eccitato dal sentirli parlare sottovoce e molto vicini, le bocche quasi si sfioravano e feci finta di addormentarmi ma il mio cazzo diceva che ero sveglio. Poi silenzio assoluto e bocche incollate. Avevo paura di venire tanta era l'eccitazione. Diedi segno di risveglio si allontanarono con le bocche ma restarono attaccati con il corpo. Ci propose di fermarci per il pranzo Daniela accettò. Entrammo in un ristorante e tutti avevano gli occhi per lei che intanto aveva riavvolto il foulard attorno alla vita. Dopo il pranzo dicemmo che avevamo ancora due ore di tempo prima del treno per tornare. Parlò con qualcuno e fummo invitati a riposarci in camera nell'albergo sopra al ristorante. Avevamo tutte le porte aperte perché Igor si era legato ancora la 24/ore al braccio suscitando la curiosità di tutti.
In camera ci rinfrescammo e ci sedemmo sul letto. Ripresero il parlare sottovoce escludendomi totalmente mi sedetti sulla poltrona e feci finta di dormire.
Non passò molto che si riallacciarono con le bocche e si distesero sul letto ed Igor tirò fuori un robusto cazzo che Daniela non perse tempo a metterlo in bocca ma lo infilò direttamente nella figa. Scoparono lui resistette poco perché era eccitatissimo Daniela no quindi continuò la cavalcata fino al suo orgasmo ed al secondo di Igor. Io feci finta di svegliarmi mentre Igor stava ancora col cazzo di fuori, mi guardò, aveva capito che c'era il mio consenso. Mi disse che era giusto così e che Daniela era una dea da scopare ogni momento.
Riaprì la valigetta e voleva fare un regalo a me declinai invitandolo a farlo a Daniela.
Le regalò un piccolo ma delizioso braccialetto. chiamò un taxi e ci fece riportare alla stazione.
Avevo vissuto una giornata deliziosa sapendo che Daniela era stata benissimo.
Nel viaggio di ritorno capitarono due ragazzi e due ragazze. I ragazzi avevano gli occhi solo per Daniela e le ragazze per controbatterla iniziarono a pomiciarli in maniera volgare, addirittura tirarono fuori i cazzi e li spompinavano. Abbiamo dovuto mettere la sicura alla porta ed abbassare le tendine. Per essere coerente Daniela si unì a loro facendomi un pompino meritato. Poi arrivammo in stazione. Daniela era molto soddisfatta e disse che presto lo voleva rifare.
scritto il
2022-02-09
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