Ancora non ci credo!
di
Lupin3
genere
etero
Eccomi qua a raccontarvi questa piccola esperienza che mi è capitata in estate, del tutto inaspettata e soprattutto al alto tasso erotico.
Sono fuori per lavoro, in precisione a Milano, dove ho passato 2 settimane no stop casa lavoro, lavoro casa, e non vedevo l'ora di tornare a casa per ricongiungermi con la mia famiglia. Mi arriva una telefonata il penultimo giorno e mi chiedono un ultimo sforzo prima delle ferie, 3 giorni a Roma per una formazione, il primo pensiero è di frustrazione, quell'agonia lontano da casa sembrava non finire mai, ma come al solito cerco di pensare positivo e scendo a Roma.
In questo luogo di formazione non era la prima volta che ci andavo erano già tre anni che almeno una volta ci vedevamo per aggiornamenti, così si era creata una bella sintonia con i ragazzi e le ragazze che lavoravano lì. Ci torno stavolta e il covid aveva fatto il suo danno, tutte le persone che conoscevo erano quasi tutte andate via compreso lei, e con lei mi riferisco a Federica, ragazza acqua e sapone e con un recente passato un po' burrascoso. Avendo un suo contatto sui social decido di scriverle e tra una chiacchiera e un chiarimento circa il suo allontanamento dal lavoro decidiamo di vederci la sera per parlare un po' da vicino e bere qualcosa.
Si fa sera e ci vediamo, bar, sigarette, cocktail, chiacchiere, sigarette, cocktail e si parla ancora ma l'argomento ruota sempre e solo intorno al sesso, ai tradimenti, al brivido del nascondersi quando si è impegnati, e manco a dirsi guardando l'orologio erano le quasi le tre del mattino, così decidiamo di pagare e avviarci verso le auto. Preso da tutti quei discorsi, dall'alcool e dall'adrenalina che in estate si amplifica, mi faccio avanti e le chiedo di seguirmi in hotel, ricevendo un secco no. Sdrammatizzai la situazione ci salutiamo e mi metto in macchina, testardo però mi gioco l'ultima carta, gli chiedo se stesse tornando a casa, lei mi risponde di sì e allora gli dico con una faccina triste su WhatsApp "pensavo che l'auto dietro di me eri tu che mi seguivi in hotel".
Da lì a mezz'ora non ebbi risposta, pensai tra me e me vabbè sto ubriaco meglio che vado a dormire ho rovinato solo una bella serata. Ad un tratto mi ritrovo a letto in hotel e sento il telefono vibrare, era lei che mi diceva"qual è il tuo numero di stanza". Non ci potevo credere pensavo era un sogno, glielo scrivo e tempo 2 minuti mi rimetto un attimo in sesto, sento la porta bussare e la trovo lì davanti a me che mi fa:"non dire una parola ad anima viva quello che succede stanotte resta in questa camera e dal mio addio sarà stato solo un sogno", non rispondo nemmeno accenno un piccolo gesto con la testa per acconsentire. Sono passati 10 secondi e già ci stavamo baciando presi da un desiderio e da un brivido assurdo, così la butto sul letto e sfilo i pantaloni, inizio a leccare la sua zona inguinale piano con la lingua facendogli desiderare la mia lingua nella sua vagina, lei con la mano mi spingeva verso di lei e allora iniziai a leccarla tutta, era piena di desiderio e la sua figa ne era la prova, era in un mare di piacere, allora andai avanti per un po' fino a quando non mi prese e mi blocco sotto di lei e inizio un lungo pompino seguito dalla frase:"ora tocca a me averti in pugno sono io adesso che comando". Saliva e scendeva sul pene fino a sotto i testicoli quasi ad arrivare all'anno e più leccava e più si faceva duro tra le sue labbra, lei spuntava sulla mia cappella e poi faceva scivolare le sue mani su e giù. Decisi di prendere la situazione in mano e mi alzai fuori dal letto e lei girata a pecora, iniziai a dargli così tante martellate alla figa che le urla iniziavano ad invadere la stanza, sentivo gocciolare la sua figa sul letto e questo mi dava ancora più la carica, lo facemmo in tutte le posizioni, lei sopra di faccia e di schiena, a pecora, sulla sedia e sulla scrivania, il sesso orale intervallava questi sfoghi incessanti, alla fine conclusi sulla sua bocca aperta e pronta a ricevere il mio sperma caldo,ne ingoio tutto e con cura maniacale fini per ripulire bene il mio pene con la sua lingua. Erano ormai le 7 del mattino e tra un ora la sveglia avrebbe suonato inesorabilmente, mi rilassai un attimo e lei già era andata via, ma quella sera resterà per sempre nei miei ricordi con la speranza che un giorno ci sia un secondo round!
Sono fuori per lavoro, in precisione a Milano, dove ho passato 2 settimane no stop casa lavoro, lavoro casa, e non vedevo l'ora di tornare a casa per ricongiungermi con la mia famiglia. Mi arriva una telefonata il penultimo giorno e mi chiedono un ultimo sforzo prima delle ferie, 3 giorni a Roma per una formazione, il primo pensiero è di frustrazione, quell'agonia lontano da casa sembrava non finire mai, ma come al solito cerco di pensare positivo e scendo a Roma.
In questo luogo di formazione non era la prima volta che ci andavo erano già tre anni che almeno una volta ci vedevamo per aggiornamenti, così si era creata una bella sintonia con i ragazzi e le ragazze che lavoravano lì. Ci torno stavolta e il covid aveva fatto il suo danno, tutte le persone che conoscevo erano quasi tutte andate via compreso lei, e con lei mi riferisco a Federica, ragazza acqua e sapone e con un recente passato un po' burrascoso. Avendo un suo contatto sui social decido di scriverle e tra una chiacchiera e un chiarimento circa il suo allontanamento dal lavoro decidiamo di vederci la sera per parlare un po' da vicino e bere qualcosa.
Si fa sera e ci vediamo, bar, sigarette, cocktail, chiacchiere, sigarette, cocktail e si parla ancora ma l'argomento ruota sempre e solo intorno al sesso, ai tradimenti, al brivido del nascondersi quando si è impegnati, e manco a dirsi guardando l'orologio erano le quasi le tre del mattino, così decidiamo di pagare e avviarci verso le auto. Preso da tutti quei discorsi, dall'alcool e dall'adrenalina che in estate si amplifica, mi faccio avanti e le chiedo di seguirmi in hotel, ricevendo un secco no. Sdrammatizzai la situazione ci salutiamo e mi metto in macchina, testardo però mi gioco l'ultima carta, gli chiedo se stesse tornando a casa, lei mi risponde di sì e allora gli dico con una faccina triste su WhatsApp "pensavo che l'auto dietro di me eri tu che mi seguivi in hotel".
Da lì a mezz'ora non ebbi risposta, pensai tra me e me vabbè sto ubriaco meglio che vado a dormire ho rovinato solo una bella serata. Ad un tratto mi ritrovo a letto in hotel e sento il telefono vibrare, era lei che mi diceva"qual è il tuo numero di stanza". Non ci potevo credere pensavo era un sogno, glielo scrivo e tempo 2 minuti mi rimetto un attimo in sesto, sento la porta bussare e la trovo lì davanti a me che mi fa:"non dire una parola ad anima viva quello che succede stanotte resta in questa camera e dal mio addio sarà stato solo un sogno", non rispondo nemmeno accenno un piccolo gesto con la testa per acconsentire. Sono passati 10 secondi e già ci stavamo baciando presi da un desiderio e da un brivido assurdo, così la butto sul letto e sfilo i pantaloni, inizio a leccare la sua zona inguinale piano con la lingua facendogli desiderare la mia lingua nella sua vagina, lei con la mano mi spingeva verso di lei e allora iniziai a leccarla tutta, era piena di desiderio e la sua figa ne era la prova, era in un mare di piacere, allora andai avanti per un po' fino a quando non mi prese e mi blocco sotto di lei e inizio un lungo pompino seguito dalla frase:"ora tocca a me averti in pugno sono io adesso che comando". Saliva e scendeva sul pene fino a sotto i testicoli quasi ad arrivare all'anno e più leccava e più si faceva duro tra le sue labbra, lei spuntava sulla mia cappella e poi faceva scivolare le sue mani su e giù. Decisi di prendere la situazione in mano e mi alzai fuori dal letto e lei girata a pecora, iniziai a dargli così tante martellate alla figa che le urla iniziavano ad invadere la stanza, sentivo gocciolare la sua figa sul letto e questo mi dava ancora più la carica, lo facemmo in tutte le posizioni, lei sopra di faccia e di schiena, a pecora, sulla sedia e sulla scrivania, il sesso orale intervallava questi sfoghi incessanti, alla fine conclusi sulla sua bocca aperta e pronta a ricevere il mio sperma caldo,ne ingoio tutto e con cura maniacale fini per ripulire bene il mio pene con la sua lingua. Erano ormai le 7 del mattino e tra un ora la sveglia avrebbe suonato inesorabilmente, mi rilassai un attimo e lei già era andata via, ma quella sera resterà per sempre nei miei ricordi con la speranza che un giorno ci sia un secondo round!
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