Ricatto e sottometto la Cameriera Negra (1)
di
Lollo99
genere
dominazione
Ciao a tutti, spero il racconto vi piaccia e vi faccia eccitare. Se mai voleste parlare di tematiche di sesso o dominazione sentitevi liberi di contattarmi senza problemi.
Buona Lettura.
Il mio nome è Davide, sono un ragazzo di 20 anni alto 180 cm, biondo, capelli corti, occhi azzurri ed un fisico piuttosto atletico.
Dovete sapere che io vengo da una famiglia piuttosto agiata. I miei genitori provengono da famiglie ricche ed il loro lavoro gli ha portato altrettanti soldi.
Di conseguenza il denaro non è mai stato un problema in famiglia.
Devo dire che questa cosa non mi ha mai influenzato troppo. I miei genitori non sono degli spendaccioni e non mi hanno mai viziato. Non sono il tipico "figlio di papà".
Ciò nonostante ho sempre vissuto in una condizione migliore rispetto agli altri.
Noi viviamo in una bella villa fuori città con un giardino davvero spazioso (più un parco che un giardino) e la casa è davvero grande e spaziosa.
Ci sono molte stanze che non sappiamo neanche come utilizzare.
I mii genitori hanno molti gioielli, orologi costosi ed oggetti rari il cui valore non è per nulla basso (quadri, libri...) che hanno ereditato dalle loro famiglie.
In realtà conduciamo una vita molto normale e nessuno è particolarmente attaccato al denaro.
Ogni tanto i miei genitori si tolgono qualche voglia. Mio padre si compra una macchina o una moto mentre mia madre prende vestiti o gioielli piuttosto costosi.
L'unico problema della nostra vita è tenere in ordine la casa ed il giardino.
Per quest'ultimo assumiamo spesso dei giardinieri e per la casa delle donne delle pulizie.
Purtroppo a causa del covid tutto questo è stato ridotto e la mia famiglia ha deciso di assumere semplicemente una cameriera per servire noi mentre le pulizie sarebbero state fatte da un numero minore di persone.
Potete capire che c'è un gran numero di persone che gira per la nostra casa ma nessuno si è mai sognato di provare a rubare qualcosa. INfatti abbiamo telecamere che tengono tutto sotto controllo.
I miei genitori si fidano e non nascondono nessuno delle loro ricchezze.
Qui inizia la parte interessante della storia.
Un weekend i miei genitori decisero di andare via per un piccolo viaggio di qualche giorno ed io rimasi a casa da solo. I domestici lavoravano come al solito ed io ero padrone della casa.
Quel pomeriggio pensavo di uscire e mi diressi verso la camera dei miei genitori per prendere in prestito un orologio di mio padre (sapevo che lui non aveva nulla in contrario).
Arrivato davanti alla porta notai qualcosa di strano: la porta era accostata e qualcuno dentro stava muovendo delle cose.
I domestici avevano già pulito le stanze. Chi poteva essere.
Mi sporsi di nascosto e quello che vidi mi fece infuriare.
La nostra cameriera era intenta a guardare nei cassetti dei miei genitori e vidi che in mano reggeva cose di valore.
Soldi, qualche orologio e dei monili.
IO aprì la porta di colpo ed entrai con sicurezza.
Lei si spaventò per via della sorpresa e provò a nascondere la refurtiva ma io gliela strappai di mano.
Lei provò a cercare scuse ed io , arrabbiatissimo, la insultai criticandone il comportamento inaccettabile.
"Come ti permetti, con tutto quello che ti paghiamo, chi pensi di essere!!!" urlavo senza sosta.
Lei era spaventata e capìì quanto era nei guai.
"Dovrei chiamare la polizia!!" le urlai in faccia.
"No ti prego padrone! Non lo fare! non succederà più" mi supplicava lei con le lacrime agli occhi.
Fu allora che un'idea sorse in me. In un lampo ebbi un piano perfetto che mi eccitò da paura.
Con una voce profonda e sicura le ordinai di mettere giù la refurtiva e tornare al lavoro. Avremmo parlato della faccenda più tardi.
Lei era spaventata dall'insicurezza del suo destino ed obbedì subito.
Lei se ne andò ed io iniziai a perfezionare in segreto il mio piano.
Dovete sapere che la cameriera Karen è il suo nome, è una bella Negra,giovane (25/30 anni) con un corpo da favola.
ALta 170 cm,capelli scuri lunghi e lisci e con una pelle scura e liscia bellissima che mi aveva sempre eccitato. Di fisico era piuttosto magra ma compensava con un paio di tette assurde (almeno una quarta) ed un culetto tonico e sodo.
Insomma una vera dea dalla pelle scura.
Quella sera spettai che tutti i domestici se ne fossero andati e convocai la cameriera nella mia camera.
Lei arrivò tutta impaurita consapevole di quanto potere avessi su di lei.
io ricominciai a farle la predica parlandole di quanto avrei potuto farla arrestare e rovinarle la vita.
Lei piangeva e mi pregava di non raccontare nulla alla polizia ed ai miei genitori.
A quel punto misi in atto il mio piano.
"vuoi davvero che tenga la bocca chiusa?" le chiesi con un tono quasi dolce.
" si ti prego" disse lei con un filo di voce
"ALlora da adesso io sono il tuo Padrone. Il Tuo Padronee!" le urlai in faccia.
"Farai ciò che ti dico ed eseguirai tutto senza lamentarti."
"si padrone, sono la tua schiava ma ti prego non dire nulla alla polizia" disse lei disperata.
"Bene, allora cominciamo troia di una schiava"
Mi sedetti sul bordo del letto.
Le ordinai di spogliarsi e lei eseguì senza fiatare. Le sue tettone esposte erano assurde così come la sua fighetta depilata.
A quel punto estrassi il mio cazzo e le ordinai di succhiarlo.
Lei si mise a ciucciare con passione.
"Di più troia, di piùù" le urlavo io e lei pompava ancora di più.
Ad un certo punto le bloccai la testa ed iniziai a scoaprle la gola con il mio cazzone. Lei aveva dei conati fortissimi che mi facevano godere come un matto.
Un mare di bava si spargeva ovunque.
Lei faceva dei versi da vera porca ed io godevo nel sentrla piangere e godere allo stesso tempo.
Dopo un pò di quella pratica mi decisi ad andare oltre.
Le ordinai di salire sopra di me .
Lei aveva il fiato corto e le sue tettone pendevano sopra di me.
Il mio cazzo svettava come un pilone di ferro. Presi il bacino di Karen e , nonostante lei stesse piangendo, lo feci scendere sul mio cazzo.
La penetrai con doclezza ed iniziammo a scopare.
All'inizio avevamo un ritmo lento e dolce ma lentamente aumetò fino a diventare frenetico.
ora la mia schiava non piangeva più ma gemeva come una pazza.
la sua figa era bollente e produceva liquidi su liquidi. ALla troia piaceva.
Ora anche i movimenti del suo bacino andavno a tempo ed entrambi godevamo come porci.
Decisi da metterla a pecorina e continua a pomparle la figa con forza
Continuai a scoparla per non so quanto tempo fino a che non esplosi in una sborrata galattica.
la sua figa nera si riempì di sborra bianca che colava ovunque. Lei aveva già orgasmato e stava urlando per il piacere e per la vergogna.
Ora lei era un oggetto di piacere. niente di più. Questo lei lo sapeva.
Continuai a scparla finchè non aebbi un secondo orgasmo. Dopo averle riempito la figa per la seconsa volta mi decisi ad uscire dalla sua figa.
Lei godeva come una pazza ed era in estasi per la scopata ricevuta.
"Riprenditi troia. da ora farai esattamente tutto quello che ti dico. Disobbedisci e pagherai con la galera" le sibilai all'orecchio
Lei disse di si ed io la mandai via dalla camera.
"Oh e un altra cosa: non ti azzardare a prendere contraccettivi. sei la mia maiala ed iio di ingraviderò. Chiaro?" le urlai.
Lei stava per piangere di nuovo ma si trattenne e se ne andò con la figa che scolava sperma per terra sculettando quel culetto magnifico.
Avevo già grandi piani per il giorno successivo.
Buona Lettura.
Il mio nome è Davide, sono un ragazzo di 20 anni alto 180 cm, biondo, capelli corti, occhi azzurri ed un fisico piuttosto atletico.
Dovete sapere che io vengo da una famiglia piuttosto agiata. I miei genitori provengono da famiglie ricche ed il loro lavoro gli ha portato altrettanti soldi.
Di conseguenza il denaro non è mai stato un problema in famiglia.
Devo dire che questa cosa non mi ha mai influenzato troppo. I miei genitori non sono degli spendaccioni e non mi hanno mai viziato. Non sono il tipico "figlio di papà".
Ciò nonostante ho sempre vissuto in una condizione migliore rispetto agli altri.
Noi viviamo in una bella villa fuori città con un giardino davvero spazioso (più un parco che un giardino) e la casa è davvero grande e spaziosa.
Ci sono molte stanze che non sappiamo neanche come utilizzare.
I mii genitori hanno molti gioielli, orologi costosi ed oggetti rari il cui valore non è per nulla basso (quadri, libri...) che hanno ereditato dalle loro famiglie.
In realtà conduciamo una vita molto normale e nessuno è particolarmente attaccato al denaro.
Ogni tanto i miei genitori si tolgono qualche voglia. Mio padre si compra una macchina o una moto mentre mia madre prende vestiti o gioielli piuttosto costosi.
L'unico problema della nostra vita è tenere in ordine la casa ed il giardino.
Per quest'ultimo assumiamo spesso dei giardinieri e per la casa delle donne delle pulizie.
Purtroppo a causa del covid tutto questo è stato ridotto e la mia famiglia ha deciso di assumere semplicemente una cameriera per servire noi mentre le pulizie sarebbero state fatte da un numero minore di persone.
Potete capire che c'è un gran numero di persone che gira per la nostra casa ma nessuno si è mai sognato di provare a rubare qualcosa. INfatti abbiamo telecamere che tengono tutto sotto controllo.
I miei genitori si fidano e non nascondono nessuno delle loro ricchezze.
Qui inizia la parte interessante della storia.
Un weekend i miei genitori decisero di andare via per un piccolo viaggio di qualche giorno ed io rimasi a casa da solo. I domestici lavoravano come al solito ed io ero padrone della casa.
Quel pomeriggio pensavo di uscire e mi diressi verso la camera dei miei genitori per prendere in prestito un orologio di mio padre (sapevo che lui non aveva nulla in contrario).
Arrivato davanti alla porta notai qualcosa di strano: la porta era accostata e qualcuno dentro stava muovendo delle cose.
I domestici avevano già pulito le stanze. Chi poteva essere.
Mi sporsi di nascosto e quello che vidi mi fece infuriare.
La nostra cameriera era intenta a guardare nei cassetti dei miei genitori e vidi che in mano reggeva cose di valore.
Soldi, qualche orologio e dei monili.
IO aprì la porta di colpo ed entrai con sicurezza.
Lei si spaventò per via della sorpresa e provò a nascondere la refurtiva ma io gliela strappai di mano.
Lei provò a cercare scuse ed io , arrabbiatissimo, la insultai criticandone il comportamento inaccettabile.
"Come ti permetti, con tutto quello che ti paghiamo, chi pensi di essere!!!" urlavo senza sosta.
Lei era spaventata e capìì quanto era nei guai.
"Dovrei chiamare la polizia!!" le urlai in faccia.
"No ti prego padrone! Non lo fare! non succederà più" mi supplicava lei con le lacrime agli occhi.
Fu allora che un'idea sorse in me. In un lampo ebbi un piano perfetto che mi eccitò da paura.
Con una voce profonda e sicura le ordinai di mettere giù la refurtiva e tornare al lavoro. Avremmo parlato della faccenda più tardi.
Lei era spaventata dall'insicurezza del suo destino ed obbedì subito.
Lei se ne andò ed io iniziai a perfezionare in segreto il mio piano.
Dovete sapere che la cameriera Karen è il suo nome, è una bella Negra,giovane (25/30 anni) con un corpo da favola.
ALta 170 cm,capelli scuri lunghi e lisci e con una pelle scura e liscia bellissima che mi aveva sempre eccitato. Di fisico era piuttosto magra ma compensava con un paio di tette assurde (almeno una quarta) ed un culetto tonico e sodo.
Insomma una vera dea dalla pelle scura.
Quella sera spettai che tutti i domestici se ne fossero andati e convocai la cameriera nella mia camera.
Lei arrivò tutta impaurita consapevole di quanto potere avessi su di lei.
io ricominciai a farle la predica parlandole di quanto avrei potuto farla arrestare e rovinarle la vita.
Lei piangeva e mi pregava di non raccontare nulla alla polizia ed ai miei genitori.
A quel punto misi in atto il mio piano.
"vuoi davvero che tenga la bocca chiusa?" le chiesi con un tono quasi dolce.
" si ti prego" disse lei con un filo di voce
"ALlora da adesso io sono il tuo Padrone. Il Tuo Padronee!" le urlai in faccia.
"Farai ciò che ti dico ed eseguirai tutto senza lamentarti."
"si padrone, sono la tua schiava ma ti prego non dire nulla alla polizia" disse lei disperata.
"Bene, allora cominciamo troia di una schiava"
Mi sedetti sul bordo del letto.
Le ordinai di spogliarsi e lei eseguì senza fiatare. Le sue tettone esposte erano assurde così come la sua fighetta depilata.
A quel punto estrassi il mio cazzo e le ordinai di succhiarlo.
Lei si mise a ciucciare con passione.
"Di più troia, di piùù" le urlavo io e lei pompava ancora di più.
Ad un certo punto le bloccai la testa ed iniziai a scoaprle la gola con il mio cazzone. Lei aveva dei conati fortissimi che mi facevano godere come un matto.
Un mare di bava si spargeva ovunque.
Lei faceva dei versi da vera porca ed io godevo nel sentrla piangere e godere allo stesso tempo.
Dopo un pò di quella pratica mi decisi ad andare oltre.
Le ordinai di salire sopra di me .
Lei aveva il fiato corto e le sue tettone pendevano sopra di me.
Il mio cazzo svettava come un pilone di ferro. Presi il bacino di Karen e , nonostante lei stesse piangendo, lo feci scendere sul mio cazzo.
La penetrai con doclezza ed iniziammo a scopare.
All'inizio avevamo un ritmo lento e dolce ma lentamente aumetò fino a diventare frenetico.
ora la mia schiava non piangeva più ma gemeva come una pazza.
la sua figa era bollente e produceva liquidi su liquidi. ALla troia piaceva.
Ora anche i movimenti del suo bacino andavno a tempo ed entrambi godevamo come porci.
Decisi da metterla a pecorina e continua a pomparle la figa con forza
Continuai a scoparla per non so quanto tempo fino a che non esplosi in una sborrata galattica.
la sua figa nera si riempì di sborra bianca che colava ovunque. Lei aveva già orgasmato e stava urlando per il piacere e per la vergogna.
Ora lei era un oggetto di piacere. niente di più. Questo lei lo sapeva.
Continuai a scparla finchè non aebbi un secondo orgasmo. Dopo averle riempito la figa per la seconsa volta mi decisi ad uscire dalla sua figa.
Lei godeva come una pazza ed era in estasi per la scopata ricevuta.
"Riprenditi troia. da ora farai esattamente tutto quello che ti dico. Disobbedisci e pagherai con la galera" le sibilai all'orecchio
Lei disse di si ed io la mandai via dalla camera.
"Oh e un altra cosa: non ti azzardare a prendere contraccettivi. sei la mia maiala ed iio di ingraviderò. Chiaro?" le urlai.
Lei stava per piangere di nuovo ma si trattenne e se ne andò con la figa che scolava sperma per terra sculettando quel culetto magnifico.
Avevo già grandi piani per il giorno successivo.
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