Mia Figlia...La mia Schiava Sessuale (Parte 1)

di
genere
incesti

Il racconto presentato mi è stato fornito da un amico. Io credo molto a ciò che viene narrato poichè ho visto prove certe. Mi auguro che anche i lettori ci credano e lo trovino eccitante così come lo ho trovato io.
Nel caso vogliate contattarmi sentite liberi di scrivere a lollo9925@yahoo.com

Oggi, appena tornato dal lavoro, mi sono diretto subito in camera di mia figlia. Apro la porta e la trovo già nuda a pecorina con il culetto all'aria. Pronta per essere montata.
Il suo corpo bianco e levigato ed i capelli biondi/castani contrastano con il rosa delle lenzuola del letto.
Le sue magnifiche mammelle pendono delicatamente sfidando la gravità.
Il mio cazzo, già dritto come un palo di cemento, non aspettava altro.
Vi chiederete come sia giunto a questo punto. Lasciate che racconti a partire dall'inizio.

Sentirsi liberi è una sensazione magnifica. La vera libertà è un qualcosa che va assaporata fino in fondo.
Purtroppo la mia vita è sempre stata molto limitata da fattori esterni.
La morale è sempre stata una delle barriere con cui ho fatto fatica a relazionarmi.
Io sono una persona di natura libertina. Non ho mai compreso i taboo della società ma mi sono sempre adeguato ad essi. Ciò però mi ha reso sempre più infelice.
Per anni ho lavorato nella stessa azienda facendo un lavoro economicamente molto remunerativo ma che mi annoiava e non mi soddisfaceva.
In più mi ero sposato con una donna che si rivelò essere una frigida, antipatica e lamentevole strega. Ancora oggi faccio fatica a chiamarla moglie.
Noi comprammo una casa al di fuori di Torino.Era una bella casa con varie stanze separate da spesse mura.
Nostra figlia aveva una camera tutta per sè e sia io che mia moglie abbiamo sempre rispettato la sua privacy.
Tutto sommato era piacevole stare lì ma, a causa del mio lavoro, passavo sempre meno tempo a casa.
L'unica nota positiva della mia vita era il risultato della nostra unione. Nostra figlia Lia .
Bisogna dire che le figlie sono davvero la luce degli occhi dei loro padri. Un padre amerà sempre le proprie figlie.
Fin da che era piccola avevamo avuto un rapporto speciale io e lei.
Io passavo molto tempo con lei facendola giocare e divertire e lei ricambiava le mie attenzioni ed il mio amore.
Fin da piccola dimostrò un carattere felice e solare ma anche timido ed un pò riservato.
Inoltre avevamo in comune un'altra cosa:l'antipatia verso sua madre.
Infatti mia moglie era un essere antipatico ed acido. Non aspettava altra occasione per creare problemi agli altri.
Una delle sue occupazioni era assicurarsi che nostra figlia studiasse. Purtroppo Lia non era portata per lo studio ed ogni volta che prendeva un brutto voto veniva severamente punita da sua madre.
Questo creò in lei un vero e proprio terrore verso sua madre e la scuola.
La mia vita era quindi abbastanza ripetitiva e noioso.
Ci tengo a darvi qualche informazione su di me:sono un uomo di statura alta ed atletica, capelli brizzolati ed un filo di barba bianca.
Devo dire che spesso attraggo gli sguardi delle donne e me ne compiaccio. Spesso ho fantasticato di tradire mia moglie con una di queste ammiratrici ma alla fine non ho mai combinato nulla. Sara stata la noia o la mancanza di vera eccitazione.
Io e mia moglie non scopavamo praticamente più; il che non era un male vista l'odio che ci separava.Però mi mancava scopare.
Infatti come scopatore non sono per niente male. Ho un cazzo decisamente superiore alla media. Chiariamoci nulla da paragonare a quello di un pornoattore ma tra larghezza, lunghezza e circonferenza ho una spranga decisamente oltre la norma.
Torniamo alla storia.
La mia vita era quindi molto ripetitiva e priva di emozioni ma le cose cambiarono alla svelta.
Un giorno mia moglie mi comunicò che nostra figlia aveva avuto il ciclo e mi parlò di quanto fosse cresciuta.
Fu come un fulmine a ciel sereno..
per la prima volta mi resi conto di come nostra figlia fosse davvero cresciuta.
Ora era davvero una gran bella gnocca. ALta 165,bionda,capelli lunghi e mossi, pelle bianca candida, corporatura magra, occhi azzurri e faccina d'angelo, gambe lunghe e slanciate. Il suo culetto era sinonimo di perfezione. Tondo, sodo e proporzionato come una statua.
Ma il pezzo forte erano le tette.
Le sue bocce erano almeno una terza che risaltavano ancora di più sul suo copo slanciato e magro.
Non solo erano belle sode ma avevano anche una forma tonda e morbida con dei capezzolini che si incastonavano alla perfezione.
Praticamente era una divinità.
In poco tempo iniziai a spiarla ed a fantasticare su di lei. La osservavo di nascosto mentre si faceva la doccia ammirando la sua fresca bellezza ed la sua magnifica rosellina che teneva tra le coscie.
Sognavo di prenderla, scoparla, e sborrarle dentro fino a metterla incinta.
Come ho già detto io ho sempre avuto una mente fuori dai taboo. Per me questi pensieri non erano nulla di strano.
Amavo mia figlia e la volevo felice. In lei però vedevo anche una bellissima donna da cavalcare e con cui provare piaceri assurdi.
Per molto tempo furono solo fantasie ma poi mi si mostrò un'occasione imperdibile...ed io la colsi.
Dovete sapere che ho un carattere molto sicuro, metodico e dominante. Inoltre quando mi interessa qualcosa la inseguo finchè non la ottengo.
Un pomeriggio tornai a casa in anticipo dal lavoro e trovai mia figlia in uno stato sconsolante. aveva preso un bruttissimo voto che poteva mettere a repentaglio la sua promozione e temeva molto la reazione della madre.
Io lessi la situazione ed in un attimo mi si formulò un piano nella testa.
Accettai di firmare il brutto voto e di non dire nulla ad anima viva. In cambio però volevo un regalo.
"Grazie mille papi" disse lei contentissima "che cosa vuoi come compenso?" chiese lei innocentemente.
"Non ti preoccupare. Lo sceglierò con calma" risposi io con calma.
In realtà avevo già un piano in testa.
QUella sera mi misi a letto ed aspettai che mia moglie si addormentasse dopo aver preso la solita dose di sonniferi.
Non c'era rischio che si svegliasse nel corso della notte.
Attesi fino alle 2 di notte.
PFinalmente misi in azione.
Mi alzai e mi diressi nel corridoio facendo la massima attenzione a non fare rumori.
Arrivai nella camera di mia figlia ed entrai di soqquatto.
Una volta entrato mi trovai di fronte una visione magnifica.
Mia figlia dormiva nel letto a pancia in sù. Indosso aveva solo una magliettina ed un paio di mutandine.Le sue tette spingevano verso l'alto sfidando la gravità.
Niente reggiseno.
Era completamente abbandonata nelle braccia di morfeo. Perfetto!
Io mi feci avanti.
Spostai in assoluto silenzio le lenzuola e senza svegliarla le apri le gambe.
Poi mi posizionai sopra di lei ed ammirai per qualche istante la sua giovane bellezza.
In seguito le feci scivolare gentilmente le mutandine verso il basso mettendo in mostra la sua fresca rosellina.
Mi feci coraggio e con una mano palpai una sua tetta.
Fu come accarezzare un angelo.Una tetta morbida e soda come non mai.
Le sfiorai un capezzolo ed in due istanti diventò turgido.
Il mio cazzo, intanto, era duro come il ferro e premeva all'impazzata contro le mutande.
decisi di liberarmi delle mutande e rimasi nudo con un bestione tra le gambe.
La cappella viola era già imperlata di gocce di precum.
Ormai non ragionavo più con la testa ma con il cazzo.
ANdai avanti per un pò e mi accorsi che la fighetta di mia figlia si stava bagnando.
Decisi di procederre con il piano e feci il grande passo.
Con la massima attenzione appoggiai la mia grande cappella dura e lubrificata contro la sua figa e, dopo aver preso un bel respiro, spinsi entrando in quel cunicolo vergine.
Mia figlia fece un rumorino ma non si svegliò.
Il cazzo, però non era ancora dentro. Appena la cappella. Sapevo che se avessi spinto tutta la mia bestia dentro si sarebbe svegliata di sicuro.
Ormai lei faceva dei versetti e capìì che si stava per svegliare lo stesso.
Potevo tirarmi indietro. Potevo ancora farlo.
No! dovevo portare a termine il piano. QUando si inizia una cosa la si porta a termine. Pensai.
Decisi di proseguire e gentilmente spinsi ancora un pochino in profondità.
A quel punto mia figlia aprì gli occhi.
Per qualche secondo ne io ne lei dicemmo nulla.
Io avevo il cuore a mille a causa dell'ezmozione. il cazzo pulsava con violenza.
Quando mia figlai si rese conto di cosa stava succedendo provò a divincolarsi ed a urlare.
Io fui più veloce.
Le tappai la blocca e lei serrai il corpo sul letto.
"Non dire una parola. Fai esattamente ciò che ti dico. Noi abbiamo un patto, te lo ricordi?. Io ho chiuso un occhio e ti ho aiutato. In cambio voglio questo. tu farai esattamente quello che ti dico finche te lo dico. Se no ci saranno ripercussioni."Le sibilai all'orecchio.
Mia figlia aveva gli occhi spaventati ma vidi un segno di assenso.
"Farai ciò che ti dico?" le chiesi con sicurezza.
Mia figlia, che aveva un carattere docile e calmo (perfetto per la sottomissione), fece un segno di confermo.
A quel punto, senza lasciarle andare la bocca o il corpo, decisi di prendermi ciò che mi meritavo.
Spinsi il mio massiccio uccello coperto di vene fino in fondo.
Mia figlia ebbe uno spasmo, il suo corpo tremò ed emise un piccolo urlo.
La prima volta è sempre così.
Iniziai a spingere con gentilezza senza alcuna fretta. La penetravo gentilmente fissandola negli occhi.
In poco tempo la mia cavalcata produsse gli effetti dovuti.
Mia figlai iniziò a fare dei piccoli rumorini di piacere. Io cominciai ad aumentare lentamente il ritmo senza nessuna fretta ma in maniera misurata.
Il mio cazz la batteva sempre di più in profondità.
Le pareti elastiche della sua figa si adattavano benissimoa lle dimensioni del mio cazzo. ed entrambi godevamo sempre di più.
il mio cervello aveva smesso di funzionare da un bel pò. Stavo in un paradiso di piaceri.
Mia figlia sembrava gradire molto la pratica.
Ad ogni spinta il suo corpo tremava ed i gemiti aumentavano sempre di più. In poco tempo la stanza si riempì di versetti velati e lussuriosi che finirono per diventare sempre più perversi e animaleschi.
ormai il ritmo della cavalcata era veloce e sostenuto. Il letto tremava a causa delle spinte e così tremava il copro di mia figlia.
Oltre ai gemiti osceni notai la grande quantità di umori che colavano dalla rosellina sul lenzuolo.
In poco tempo il letto era zuppo di un mix di umori, precum e bava.
Mi sembrava di avere una mazza da 10 kg di acciaio tra le gambe. La penetravo senza problema e mi sembrava di poter andare avanti all'infinito.
Ero in uno stato di puro nirvana.
Finalmente le tolsi la mano dalla bocca e le diedi un lussurioso bacio sulla bocca che lei accolse senza rifiutarmi.
Con una mano continuavo a giocare con una sua tetta facendole emettere sempre più versi di osceno godimento.
Ad un certo punto lei posizionò le sue gameb sui miei glutei ed attorno alla mia vita cingendomi del tutto.
"Ti prego. non ti fermare Papi" mi disse con una voce rotta dai gemiti di maialesco piacere.
"ma certo tesoro mio" le dissi.
Iniziai a scoparla con una foga assurda. le davo delle botte senza fine ed il ritmo era il più alto che potessi tenere.
Mi sentivo come un martello pneumatico.
Mia figlia strabuzzava gli occhi per il piacere e dalla sua bocca uscivano rivoli di bava a causa della incontrollabile quantità di godimento.
AD un certo punto mandò un gridolini e si irrigidì momentaneamente facendo dei versi da maiala in calore.
AVeva avuto il suo primo orgasmo.
Ad esso ne seguì un'altro ed un altro ancora.
ANdammo avanti così per un pò ormai predai dei sensi paradisiaci in cui ci trovavamo.
Ad un certo punto mi resi conto di non potermi più trattenere.
Le serrai la mano attorno alla gola e, fissandola negli occhi, esplosi in una sboratta galattica.
Lo sperma riempì in un attimo la sua magnifica fighetta ed iniziò a colare fuori. Mi ci vollero almeno un quattro spinte per liberarmi del tutto.
Senza uscire dalla sua figa le lasciai andare la presa sulla gola e le diedi lungo bacio. la mia lingua si attorcigliava con la sua. Mia figlia non mi respingeva. Aveva capito il suo ruolo e aveva accetatto le nostre passioni.
Il suo carattere sottomesso aveva aiutato tutto.
Rimanemmo in quella posizione per un pò.
Finalmente decisi di uscire dalla sua fighetta. ed un fiotto di sborra bianca ed umori scolò sul letto inzuppandolo.
Mi rivestì velocemente e , prima di uscire le dissi in sottovoce.
"D'ora in avanti tu sei la mia donna. Mi soddisferai quando te lo ordino e non opporrai resistenza. Mi sono spiegato amore?"
Mia figlia ancora sconquassata dai piaceri provati ebbe solo la forza di rivolgermi un sorriso e di dirmi "Si papi. Ti voglio bene.Grazie" con uno sguardo dolce e lussurioso allo stesso tempo.

Se avete apprezzato il racconto fatemelo sapere.
Se avete avuto esperienze simili e volete raccontarmele non fatevi problemi. Potete contattarmi alla mail lollo9925@yahoo.com


scritto il
2022-02-03
1 6 . 2 K
visite
5
voti
valutazione
1.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.