In vacanza - Cap. 2
di
Nightwriter
genere
etero
La mattina della partenza decidemmo di metterci in macchina prima dell’alba, in modo da avere tutto il giorno per poter disfare i bagagli e riposarci.
Scesi in strada ad aspettarla e mi sedetti sulla valigia che mi ero portata. Nonostante il buio l’aria era già calda: indossavo un vestito a fiori lungo fino al ginocchio e che lasciava scoperte le braccia; una scollatura a barca conteneva la mia terza di seno e una cintura di cuoio legava il vestito sui fianchi stretti. Le gambe magre e già un po’ abbronzate terminavano in un paio di Superga e i miei capelli biondi mossi erano legati in una coda di cavallo alta sulla nuca.
Aspettai qualche minuto poi vidi l’auto di mia cugina imboccare il vialetto di casa mia; caricai le valige e salii in macchina.
“Grazie davvero Franci!” Mi salutò lei con tono sincero “Giuro che non passeremo tutta la vacanza in camera!” Aggiunse come a rassicurarmi
A sentire quelle parole riaffiorò nella mia mente la fantasia di qualche sera prima e dei leggeri brividi mi percorsero la schiena.
“Tranquilla Marti! Presumo che dobbiate pur uscire per mangiare!” Ribattei ridendo e fissandola. Eravamo vestite più o meno simili, cambiava solo il colore del vestito, lei lo aveva verde smeraldo, e la scollatura, la sua ben più profonda, nonostante un seno più piccolo del mio.
Chiacchierammo del più e del meno fino a che non ci fermammo davanti a un condominio. Appena tirato il freno a mano dal portone uscì un ragazzo carino, piuttosto magro, con i capelli castani spettinati e due profondi occhi verdi.
Dopo le presentazioni di rito partimmo diretti verso la casa in montagna.
Il viaggio fu piuttosto breve e ben prima di metà mattinata parcheggiammo davanti al vialetto della casa del nonno.
Superata la porta d’ingresso entrammo subito nel grande salotto open space diviso dalla cucina da un bancone di legno. Un divano con penisola occupava il centro della stanza e alle sue spalle il tavolo da pranzo esattamente sotto le due enormi finestre che si affacciavano sul cortile e sulla stradina che portava al fiume. Dal lato opposto della cucina c’erano due porte che indicavano le due camere: una matrimoniale, subito occupata da Martina e Fabio e una con due letti singoli e un divanetto che poteva essere adibito a letto da una piazza.
Entrammo ognuno nella propria camera per disfare i bagagli e la prima cosa che feci fu unire i due letti singoli in modo da avere più spazio durante la notte. Stavo riponendo i miei vestiti nel piccolo armadio quando mia cugina entrò in camera senza bussare.
“Noi siamo pronti per andare al fiume, vieni?” Indossava una maglietta lunga fino a metà coscia e delle ciabatte e quando mi vide ancora vestita come durante il viaggio alzò gli occhi al cielo “Dai sbrigati, noi intanto ci avviamo!” e senza aspettare la mia risposta usci dalla camera.
Posai i vestiti che avevo ancora in mano e decisi di raggiungerli: mi sfilai il vestito e misi l’unico costume che mi ero portata: un due pezzi con lo slip piuttosto sgambato e il reggiseno a triangolo.
Uscii di casa una ventina di minuti dopo mia cugina e mi incamminai lungo il breve sentiero per raggiungere il fiume.
Arrivata alla spiaggetta vidi Martina e Fabio già in acqua abbracciati e intenti a scambiarsi un bacio decisamente focoso. Distolsi lo sguardo imbarazzata e stesi l’asciugamano vicino al loro, poi mi sfilai la maglietta e i pantaloncini e mi stesi godendomi il sole sulla pelle.
Dopo qualche minuto, sentii dei passi sul ghiaino della spiaggia e aprii gli occhi: mia cugina era di fronte a me, solo con gli slip, che si strizzava i capelli
“Ehi Franci, ce ne hai messo di tempo eh!”
“Stavo finendo di sfare la valigia” Risposi perplessa dalla sua nudità “Scusa, ma perché sei senza reggiseno?”
“Perché non dovrei?” Mi rispose alzando le spalle “C’è pieno di donne che stanno in topless in spiaggia e io non posso stare con le tette al vento qua dove non c’è praticamente nessuno per chilometri?”
“Ok” Risposi pensierosa “Tutti i torti non ce li hai”
“Ahahah lo so!” Ribatte scoppiando a ridere “Dovresti provare, tu hai anche delle belle tette a differenza mia!”
Istintivamente abbassai lo sguardo e poi fissai le sue
“Beh sono solo più grosse, ma anche le tue sono belle!”
“Vabbè a proposito di tette” riprese Martina “Quando Fabio mi ha visto in topless gli è salito un po’ l’ormone, ti dispiace se ci appartiamo per un po’? giuro che non ti lasciamo da sola a lungo!”
“ma si figurati, non ti preoccupare! Io rimango qua ad abbronzarmi!” risposi tranquillizzandola
“Grazie! Ci vediamo dopo!”
“Divertitevi!” Le gridai dietro ridendo mentre si allontanava.
La vidi prendere per mano Fabio e incamminarsi verso l’ansa del fiume poco più avanti e appena superarono la curva mi alzai di scatto e li seguii.
Camminai lentamente cercando di far meno rumore possibile sulla ghiaia scricchiolante e, giunta all’ansa del fiume mi accucciai dietro un masso che svettava in mezzo alla spiaggia e, allungando il collo, provai a sbirciare oltre.
Martina e Fabio erano nudi, abbracciati con l’acqua del fiume che gli arrivava ai polpacci. Si stavano baciando appassionatamente mentre la mano di mia cugina stringeva il pene del ragazzo già in erezione.
Improvvisamente lei si stacco e si lanciò in acqua ridendo. Mi accuccia di colpo per paura di essere vista e solo quando sentii smettere le risate e il rumore degli schizzi osai sbirciare di nuovo.
Ora si trovavano su uno scoglio piatto in mezzo al letto del fiume: lui era sdraiato e lei gli stava sopra dandomi le spalle. Puntando le ginocchia sulla pietra la vedevo saltellare sue e giù. Ogni tanto Fabio alzava una mano e gliela stringeva intorno al seno.
Sentii improvvisamente la stoffa dello slip del costume inumidirsi e istintivamente infilai una mano dentro fino a sfiorarmi le grandi labbra.
Con il medio e l’indice andai alla ricerca del clitoride per poi iniziare a sfregarlo provocandomi brividi e scosse di piacere.
Chiusi gli occhi e con l’altra mano scostai un triangolo del top e mi pizzicai un capezzolo.
Sentii montare l’orgasmo sin dal profondo dello stomaco e venir fuori sempre di più fino a che non fui costretta a serrare i denti per evitare di gemere di piacere.
Mi accasciai sul masso ansimando come se avessi appena fatto una corsa.
Solo dopo qualche minuto sentii il battito del cuore ritornare al ritmo normale e sporsi di nuovo la testa oltre al masso per guardare a che punto fosse mia cugina.
Non erano più sullo scoglio!
Preoccupata di essere scoperta spostai lo sguardo e li vidi sulla spiaggia mentre si rimettevano il costume per poi avviarsi dritti verso di me.
Mi voltai e iniziai a correre senza preoccuparmi di fare rumore.
Arrivata all’asciugamano mi sdraiai e mi concentrai per regolarizzare il respiro prima che arrivasse mia cugina.
Martina e Fabio si avvicinarono all’asciugamano tenendosi per mano.
“Ehi siamo qua!” Mi salutò lei sorridendo, per poi storcere la bocca in un ghigno strano
“Ciao, come è andata…” mi fermai imbarazzata “…la passeggiata?”
“Molto bene!” Rispose lei “Dietro quella curva c’è una bella spiaggetta e uno scoglio in mezzo al fiume in cui prendere bene il sole!” Continuò facendomi l’occhiolino “Andiamo a farci un bagno, vieni?”
“Si perché no!” Risposi entusiasta al pensiero di rinfrescarmi dopo l’orgasmo e la corsa
“Bene, comunque” Ribattè Martina “Se vuoi stare in topless ti conviene levare il reggiseno, non basta spostare il triangolo eh!” e ridendo si diresse verso il fiume
Abbassai lo sguardo e mi accorsi di aver dimenticato il triangolo del top sotto il seno destro, lasciandolo completamente scoperto.
Imbarazzata mi sentii avvampare, poi mi tornò in mente il corpo di mia cugina, nuda in mezzo al fiume, che non si preoccupava di mostrarsi e che riusciva a vivere la sua sessualità in maniera così spensierata e divertente.
Allungai una mano dietro la schiena e slacciai il reggiseno, lasciandolo sull’asciugamano. Poi raggiunsi mia cugina e il suo fidanzato.
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Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto per complimenti, commenti o anche solo per due chiacchiere. Non ho ancora risposto a tutti, prometto che lo farò. Spero che questo secondo capitolo vi possa piacere come il primo!
Come al solito, per commenti o contattarmi scrivere a nightwriter2022@gmail.com.
Scesi in strada ad aspettarla e mi sedetti sulla valigia che mi ero portata. Nonostante il buio l’aria era già calda: indossavo un vestito a fiori lungo fino al ginocchio e che lasciava scoperte le braccia; una scollatura a barca conteneva la mia terza di seno e una cintura di cuoio legava il vestito sui fianchi stretti. Le gambe magre e già un po’ abbronzate terminavano in un paio di Superga e i miei capelli biondi mossi erano legati in una coda di cavallo alta sulla nuca.
Aspettai qualche minuto poi vidi l’auto di mia cugina imboccare il vialetto di casa mia; caricai le valige e salii in macchina.
“Grazie davvero Franci!” Mi salutò lei con tono sincero “Giuro che non passeremo tutta la vacanza in camera!” Aggiunse come a rassicurarmi
A sentire quelle parole riaffiorò nella mia mente la fantasia di qualche sera prima e dei leggeri brividi mi percorsero la schiena.
“Tranquilla Marti! Presumo che dobbiate pur uscire per mangiare!” Ribattei ridendo e fissandola. Eravamo vestite più o meno simili, cambiava solo il colore del vestito, lei lo aveva verde smeraldo, e la scollatura, la sua ben più profonda, nonostante un seno più piccolo del mio.
Chiacchierammo del più e del meno fino a che non ci fermammo davanti a un condominio. Appena tirato il freno a mano dal portone uscì un ragazzo carino, piuttosto magro, con i capelli castani spettinati e due profondi occhi verdi.
Dopo le presentazioni di rito partimmo diretti verso la casa in montagna.
Il viaggio fu piuttosto breve e ben prima di metà mattinata parcheggiammo davanti al vialetto della casa del nonno.
Superata la porta d’ingresso entrammo subito nel grande salotto open space diviso dalla cucina da un bancone di legno. Un divano con penisola occupava il centro della stanza e alle sue spalle il tavolo da pranzo esattamente sotto le due enormi finestre che si affacciavano sul cortile e sulla stradina che portava al fiume. Dal lato opposto della cucina c’erano due porte che indicavano le due camere: una matrimoniale, subito occupata da Martina e Fabio e una con due letti singoli e un divanetto che poteva essere adibito a letto da una piazza.
Entrammo ognuno nella propria camera per disfare i bagagli e la prima cosa che feci fu unire i due letti singoli in modo da avere più spazio durante la notte. Stavo riponendo i miei vestiti nel piccolo armadio quando mia cugina entrò in camera senza bussare.
“Noi siamo pronti per andare al fiume, vieni?” Indossava una maglietta lunga fino a metà coscia e delle ciabatte e quando mi vide ancora vestita come durante il viaggio alzò gli occhi al cielo “Dai sbrigati, noi intanto ci avviamo!” e senza aspettare la mia risposta usci dalla camera.
Posai i vestiti che avevo ancora in mano e decisi di raggiungerli: mi sfilai il vestito e misi l’unico costume che mi ero portata: un due pezzi con lo slip piuttosto sgambato e il reggiseno a triangolo.
Uscii di casa una ventina di minuti dopo mia cugina e mi incamminai lungo il breve sentiero per raggiungere il fiume.
Arrivata alla spiaggetta vidi Martina e Fabio già in acqua abbracciati e intenti a scambiarsi un bacio decisamente focoso. Distolsi lo sguardo imbarazzata e stesi l’asciugamano vicino al loro, poi mi sfilai la maglietta e i pantaloncini e mi stesi godendomi il sole sulla pelle.
Dopo qualche minuto, sentii dei passi sul ghiaino della spiaggia e aprii gli occhi: mia cugina era di fronte a me, solo con gli slip, che si strizzava i capelli
“Ehi Franci, ce ne hai messo di tempo eh!”
“Stavo finendo di sfare la valigia” Risposi perplessa dalla sua nudità “Scusa, ma perché sei senza reggiseno?”
“Perché non dovrei?” Mi rispose alzando le spalle “C’è pieno di donne che stanno in topless in spiaggia e io non posso stare con le tette al vento qua dove non c’è praticamente nessuno per chilometri?”
“Ok” Risposi pensierosa “Tutti i torti non ce li hai”
“Ahahah lo so!” Ribatte scoppiando a ridere “Dovresti provare, tu hai anche delle belle tette a differenza mia!”
Istintivamente abbassai lo sguardo e poi fissai le sue
“Beh sono solo più grosse, ma anche le tue sono belle!”
“Vabbè a proposito di tette” riprese Martina “Quando Fabio mi ha visto in topless gli è salito un po’ l’ormone, ti dispiace se ci appartiamo per un po’? giuro che non ti lasciamo da sola a lungo!”
“ma si figurati, non ti preoccupare! Io rimango qua ad abbronzarmi!” risposi tranquillizzandola
“Grazie! Ci vediamo dopo!”
“Divertitevi!” Le gridai dietro ridendo mentre si allontanava.
La vidi prendere per mano Fabio e incamminarsi verso l’ansa del fiume poco più avanti e appena superarono la curva mi alzai di scatto e li seguii.
Camminai lentamente cercando di far meno rumore possibile sulla ghiaia scricchiolante e, giunta all’ansa del fiume mi accucciai dietro un masso che svettava in mezzo alla spiaggia e, allungando il collo, provai a sbirciare oltre.
Martina e Fabio erano nudi, abbracciati con l’acqua del fiume che gli arrivava ai polpacci. Si stavano baciando appassionatamente mentre la mano di mia cugina stringeva il pene del ragazzo già in erezione.
Improvvisamente lei si stacco e si lanciò in acqua ridendo. Mi accuccia di colpo per paura di essere vista e solo quando sentii smettere le risate e il rumore degli schizzi osai sbirciare di nuovo.
Ora si trovavano su uno scoglio piatto in mezzo al letto del fiume: lui era sdraiato e lei gli stava sopra dandomi le spalle. Puntando le ginocchia sulla pietra la vedevo saltellare sue e giù. Ogni tanto Fabio alzava una mano e gliela stringeva intorno al seno.
Sentii improvvisamente la stoffa dello slip del costume inumidirsi e istintivamente infilai una mano dentro fino a sfiorarmi le grandi labbra.
Con il medio e l’indice andai alla ricerca del clitoride per poi iniziare a sfregarlo provocandomi brividi e scosse di piacere.
Chiusi gli occhi e con l’altra mano scostai un triangolo del top e mi pizzicai un capezzolo.
Sentii montare l’orgasmo sin dal profondo dello stomaco e venir fuori sempre di più fino a che non fui costretta a serrare i denti per evitare di gemere di piacere.
Mi accasciai sul masso ansimando come se avessi appena fatto una corsa.
Solo dopo qualche minuto sentii il battito del cuore ritornare al ritmo normale e sporsi di nuovo la testa oltre al masso per guardare a che punto fosse mia cugina.
Non erano più sullo scoglio!
Preoccupata di essere scoperta spostai lo sguardo e li vidi sulla spiaggia mentre si rimettevano il costume per poi avviarsi dritti verso di me.
Mi voltai e iniziai a correre senza preoccuparmi di fare rumore.
Arrivata all’asciugamano mi sdraiai e mi concentrai per regolarizzare il respiro prima che arrivasse mia cugina.
Martina e Fabio si avvicinarono all’asciugamano tenendosi per mano.
“Ehi siamo qua!” Mi salutò lei sorridendo, per poi storcere la bocca in un ghigno strano
“Ciao, come è andata…” mi fermai imbarazzata “…la passeggiata?”
“Molto bene!” Rispose lei “Dietro quella curva c’è una bella spiaggetta e uno scoglio in mezzo al fiume in cui prendere bene il sole!” Continuò facendomi l’occhiolino “Andiamo a farci un bagno, vieni?”
“Si perché no!” Risposi entusiasta al pensiero di rinfrescarmi dopo l’orgasmo e la corsa
“Bene, comunque” Ribattè Martina “Se vuoi stare in topless ti conviene levare il reggiseno, non basta spostare il triangolo eh!” e ridendo si diresse verso il fiume
Abbassai lo sguardo e mi accorsi di aver dimenticato il triangolo del top sotto il seno destro, lasciandolo completamente scoperto.
Imbarazzata mi sentii avvampare, poi mi tornò in mente il corpo di mia cugina, nuda in mezzo al fiume, che non si preoccupava di mostrarsi e che riusciva a vivere la sua sessualità in maniera così spensierata e divertente.
Allungai una mano dietro la schiena e slacciai il reggiseno, lasciandolo sull’asciugamano. Poi raggiunsi mia cugina e il suo fidanzato.
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Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto per complimenti, commenti o anche solo per due chiacchiere. Non ho ancora risposto a tutti, prometto che lo farò. Spero che questo secondo capitolo vi possa piacere come il primo!
Come al solito, per commenti o contattarmi scrivere a nightwriter2022@gmail.com.
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