Ragazzo a pagamento
di
Gianlucaaa
genere
bisex
La macchina correva sulla tangenziale che dalla città porta ai piccoli paesi.
Erano le 23 e viaggiavo nel silenzio con il cuore in gola e il battito a mille. Fuori dall'auto una serata calda di Luglio 2019. Dentro l'auto io, che per la prima volta avevo accettato il sesso a pagamento.
I miei 23 anni erano stati spesi tra brevi storie e divertimento, con ragazze molto belle. Ma da un po' la voglia di provare corpi più muscolosi e un sesso più fisico mi aveva portato nelle chat di incontri gay. E qui c'è sempre chi è disposto a pagare.
Inizialmente dico che è impensabile, per poi trovarmi in macchina a viaggiare in quella direzione.
Io sono un tipo sportivo, faccio basket e palestra, sono 183 per 79 kg, amo il fisico definito, dopo ogni allenamento mi guardo allo specchio perchè voglio vedere la forma e la definizione di ogni muscolo del mio corpo. Sono perfezionista per questo mi depilo completamente tutto. Sono castano, coi capelli rasati ai lati e un ciuffo mosso, piastrato, che pettino costantemente con la mano per rimandarlo all'indietro. Il mio viso senza barba evudenzia una mandibola ai lati un po' spigolosa che fa impazzire le ragazze perche somiglio ai ragazzi americani..
Sono vestito comodo e profumato mentre non so cosa mi aspetterà.
Ho una canottiera a spallina molto stretta, che lascia a vedere più petto e spalle di quelle che copre. Sopra ho una tuta leggerissima, che ho scelto perchè stringendomi un po'sulle braccia e sulle gambe, lascia immaginare molto bene come sia fatto il mio corpo.
Il navigatore ha detto che sono arrivato, con questi smartphone si arriva ovunque. Il paesino è buio, isolato, la casa non è granchè, ma io non entro, perchè quando arrivo sta chiudendo la porta e venendo verso di me questo tipo.
Non altissimo, pochi capelli, una maglia scura, jeans e un po' tarchiatello di struttura. Non è grasso però. Ha un po' di barba chiara e circa 45 anni. Non sembra particolarmente ricco.
Sale in macchina: cortese, educato, anche simpatico.
Ho il cuore a mille, cerco di mostrare sicurezza, ma si vede la tensione.
Lui mi tranquillizza, mi squadra da testa a piedi nella mia tuta e dice che sono meglio che in foto.
Poi dice andiamo.
Lasciamo la macchina e scendiamo a piedi su una collinetta verde che affianca un argine, in cui siepi e alberi creano isolamento in quel luogo già così abbandonato.
Ora siamo uno di fronte all'altro, è buio ma luna e stelle ci fanno intravedere mentre ci guardiamo.
Deglutisco, c'è silenzio, ansia paura, batticuore.
Lui mi bacia, e mi bacia anche bene, il battito si alza ancora di più e mi è già venuto duro.
Il senso di trasgressione a volte eccita più del sesso.
Sapevo che lui non sarebbe stato bello, ma ho pensato da subito che lo avrei lasciato fare quello che voleva pur di avere i soldi che mi servivano.
Lui prende la cerniera e inizia ad aprire la giacca della mia tuta, me la fa scivolare giù dalle spalle e ammira questa canottiera che mostra tutto, le sue mani scivolano sulle mie spalle e sulle mie braccia muscolose che lo eccitano già molto, poi spostando la mia ariosa canotta si prende il mio petto, lo bacia con foga lo lecca, le sue mani sono già entrate nei miei pantaloni dal retro, ha afferrato i miei glutei mordidi da rilassati, ma di acciaio quando li contraggo. I miei slip sono stati cosi tanto spinti verso la fessura tra le natiche che ormai è come se avessi un perizoma. Mi abbassa i pantaloni e me li sfila. Poi fa un passo indietro, mi guarda tutto intero nella penombra e dice "quanto sei sexy, cazzo".
Si spoglia anche lui, da solo. Ha un corpo maschio e virile, poco peloso e massiccio, e il suo cazzo è di una lunghezza nella media. Mi piacciono queste misure perchè godo molto senza sentire troppo male.
Ora mi ordina di sdraiarmi a pancia in su, sull'asciugamano grande che aveva inizialmente steso sul prato. Lui si butta sopra di me, è pesante... con le sue mani prende i miei polsi e me li blocca sopra la testa, inizia a baciarmi in bicca con la lingua che mi limona con foga una foga quasi esagerata. Poi passa al collo, scende piano sui pettorali, gli piacciono di più quando li contraggo e ne sente forma, volume e tonicità. Li lecca senza sosta e io inizio a sentirmi in estasi pure. Lecca con foga anche i miei addominali, ormai io sto al gioco e contraggo i muscoli apposta perchè più li sente e più si eccita.
Contraggo anche i muscoli delle gambe quando sento che la sua mano me le accarezza, e gli faccio sentire cosa voglia dire fare sport.
L'adorazione del mio fisico nel sesso è una delle parti che mi fa più impazzire, è come se stessi regalando ogni mio sforzo in palestra al piacere dell'altra persona.
La sua barbetta sul mio corpo crea una sorta di solletico che si trasforma in ulteriore brivido e mi eccita ancora di più. Io sono li steso che guardo il cielo stellato e provo piacere, piacere che aumenta quando mi sfila finalmente gli slip e inizia a leccarmelo tutto. Trova il mio cazzo totalmente liscio e dalle palle alla punta lo lecca con eccitazione ripetutamente poi lo succhia tantissimo, fortissimo, sono costretto a fermarlo, potrei già venire se continua così.
Raramente ho sentito il mio corpo così amato.
Ora mi chiede di girarmi, lo fa gentilemnte, nonostante sò di essere un suo giocattolo quella sera.
Mi chiede di stare in ginocchio e dargli le spalle. Lui si inginocchia dietro di me e mi fa mettere le mani dietro la testa. In quella posizione mi sento sempre completamente abbandonato al volere altrui. Non mi scopa ancora. Vuole continuare a toccare il mio corpo, le sue mani ruvide e consumate da un lavoro che immagino sia operaio, strofinano su ogni muscolo del mio corpo liscio e giovane. Si sofferma sempre nei punti dove sente che mi crea un gemito, come quando con le dita sfiora i miei bicipiti scendendo sulle ascelle liscie, e quando, mentre mi bacia il collo, mi afferra i pettorali prima con avara durezza poi sfiorandomi i capezzoli. In rari momenti mi afferra il cazzo e me lo sega un po'. È sempre durissimo.
Ma ora mi fa mettere a pecora, lo sento che si allontana fino ai suoi jeans sul prato e poi prende dalla tasca e si infila il preservativo.
Ma prima vuole giocare un po' anche col mio culetto.
Lo trova completamente liscio, pulito e profumato. Adora i miei glutei rotondi e tonici che partono da fianchi stretti e con delle eevidenti fossette di venere che ecciterebbero chiunque.
Comincia a mordere i glutei e giocare con la lingua, leccandomi dal sottopalle fino a dentro il buchino e spingendo con la punta della lingua per entrare più che può, mentre la sua barba continua a dare quel brivido in più. E mentre io ansimo lui mi dice "sta zitto cazzo, silenzio ci sentono".
Le sua mani sulle natiche che stringono e poi mollano, la sua bocca che continua ad alternare foga e delicatezza e io che mi abbandono al piacere, che per me, a differenza sua, è gratis.
Infila ora anche un dito e più sente il mio piacere e più entra in fondo e mi fa godere, spinge anche con il secondo dito. Sono così caldo ed eccitato che non ho nessuna obiezione, lo lascio entrare con due dita e ancheggio con piacere anche spingendo verso di lui per sentirlo di più, al ritmo deciso che impone lui.
Ora sento anche il suo cazzo, non lunghissimo ma abbastanza grosso, che dove le dita e la lingua hanno già praprato tutto, inizia a spingere.
Fino ad un certo punto sono rigido e teso, il suo cazzo entra a fatica, causando un leggero dolore, mi contraggo tutto, trattengo il fiato e stringo i denti, poi provo a rilassarmi, mi lascio andare e un colpo secco finale sblocca le cose.
Ora è tutto solo piacere. Ogni movimento dei suoi fianchi mi provoca un brivido intenso.
La mia mente immagina la scena da fuori: vedo la mia mascolinità e il mio fisico così atletico e possente, sottomesso a pecora dalla foga di questo personaggio che in ginocchio dietro di me mi scopa con decisione. L'eccitazione sale al massimo quando mi solleva ad alzarmi in ginocchio verso di se, e continuando a scoparmi, mi fa sentire come se il mio corpo fosse totalmente in suo possesso, con le sue mani che come serpenti avvolgono il mio corpo quasi stritolandomi.
Poi una pausa. Esce. Mi fa stendere a pancia in su. Forse l'idea che mi scopi guardandomi negli occhi è la cosa che più mi imbarazza.
Sono a pancia in su, con quella poca luce che mi illumina, tutto nudo, e lui davanti a me, mi guarda con ammirazione e perversione.
Un po'impacciato mi si butta sopra, e cerca un modo di rimetterlo dentro, io con le gambe aperte, le sollevo e sollevo il bacino per permettergli di centrare il buco già bagnato e dilatato.
E riparte con il suo ritmo, a volte regolare a volte affaticato e incostante, ma sempre con tanta foga.
Ora mentre mi scopa mi può vedere, ed ora davvero mi sento una puttanella stuprata. Mentre è sopra di me non cerca appoggio con le mani sul prato ma le sue mani stanno fisse sul mio corpo, sul mio petto, a volte mi alza le braccia e mi blocca i polsi a terra. Io ansimo sempre più forte, puoi mi tappa di nuovo la bocca e mi sussura "devi stare zitto, devi stare zitto".
Io intanto, seguendo il ritmo del suo cazzo che spinge verso il massimo del mio piacere, inizio a segarmi sempre più forte... lui mi mette una mano sul collo e mi tiene così bloccato a terra...
Immagino il mio viso che trasmette tutto: godimento fortissimo e l'imbarazzo della situazione.
Quel viso da ragazzo un po' stronzo e bulletto. Chissà quanta gente vorrebbe vedermi così, umiliato, schiavo e sottomesso. Impotente e abbandonato al volere altrui. Quante ragazze che ho piantato malamente e quanti ragazzi con cui ho fatto il superiore, mi vorrebbero vedere in quella scena e godere della mia sottomissione.
Questo pensiero mi eccità ancora di più, io guardo ogni mio muscolo liscio e contratto, ora leggermente lucido per il sudore, illuminato dalla luna. La sua mano sul mio collo, i suoi fianchi che spingono, il suo cazzo che mi stimola l'ano, il mio cazzo di 18 cm durissimo che pulsa, mi sego più forte finchè sborro fortissimo in un sospiro che mi fa ansimare in modo incontrollato, fino a bagnarmi tutto l'addome, il petto, qualche goccia arriva fino al viso... Lui sorride come un porco ed esclama "uhh vedo che ti è piaciuto molto!"
Poi sento che si lascia andare anche lui che con gli ultimi colpi secchi viene dentro il preservativo scopandomi, sospira e affannosamente poi si alza, e da lì, in piedi mi guarda.
Sono uno straccio. Mi vede lì steso a terra, pieno della mia stessa sborra su tutto il fisico, col fiatone e le mani tra i capelli, senza la forza nemmeno di rialzarmi. È stata piu di mezz'ora di una intensità tremenda e ho consumato fino all'ultima energia rimasta. Mi pulisce lui con l'asciugamano da mare che aveva steso. Mi rialzo e mi rivesto.
Il sesso tra maschi è strano perchè spesso non ci sono baci e abbraccio, ma appena si finito ci si riveste e si scherza su altre cose, come fossimo sempre stati amici. Ho poche esperienze, ma son state quasi tutte cosi: forti, estreme, anaffettive.
Risaliamo in macchina, con gentilezza ed educazione sfila più di qualche biglietto da 50, con la faccia soddisfatta di quello che rispetta sempre i patti, e me li porge. Lo riaccompagno, convinto in pieno di essere riuscito a valere il mio compenso.
La strada del ritorno è ricca di una soddisfazione che non capisco.
Soddisfazione per i soldi?
O per essere stato un perfetto oggetto sessuale?
Oppure semplicemente perchè quello che aveva veramente goduto ero stato io?
Ripenso tra me, che non avevo mai sentito il mio corpo così amato.
Erano le 23 e viaggiavo nel silenzio con il cuore in gola e il battito a mille. Fuori dall'auto una serata calda di Luglio 2019. Dentro l'auto io, che per la prima volta avevo accettato il sesso a pagamento.
I miei 23 anni erano stati spesi tra brevi storie e divertimento, con ragazze molto belle. Ma da un po' la voglia di provare corpi più muscolosi e un sesso più fisico mi aveva portato nelle chat di incontri gay. E qui c'è sempre chi è disposto a pagare.
Inizialmente dico che è impensabile, per poi trovarmi in macchina a viaggiare in quella direzione.
Io sono un tipo sportivo, faccio basket e palestra, sono 183 per 79 kg, amo il fisico definito, dopo ogni allenamento mi guardo allo specchio perchè voglio vedere la forma e la definizione di ogni muscolo del mio corpo. Sono perfezionista per questo mi depilo completamente tutto. Sono castano, coi capelli rasati ai lati e un ciuffo mosso, piastrato, che pettino costantemente con la mano per rimandarlo all'indietro. Il mio viso senza barba evudenzia una mandibola ai lati un po' spigolosa che fa impazzire le ragazze perche somiglio ai ragazzi americani..
Sono vestito comodo e profumato mentre non so cosa mi aspetterà.
Ho una canottiera a spallina molto stretta, che lascia a vedere più petto e spalle di quelle che copre. Sopra ho una tuta leggerissima, che ho scelto perchè stringendomi un po'sulle braccia e sulle gambe, lascia immaginare molto bene come sia fatto il mio corpo.
Il navigatore ha detto che sono arrivato, con questi smartphone si arriva ovunque. Il paesino è buio, isolato, la casa non è granchè, ma io non entro, perchè quando arrivo sta chiudendo la porta e venendo verso di me questo tipo.
Non altissimo, pochi capelli, una maglia scura, jeans e un po' tarchiatello di struttura. Non è grasso però. Ha un po' di barba chiara e circa 45 anni. Non sembra particolarmente ricco.
Sale in macchina: cortese, educato, anche simpatico.
Ho il cuore a mille, cerco di mostrare sicurezza, ma si vede la tensione.
Lui mi tranquillizza, mi squadra da testa a piedi nella mia tuta e dice che sono meglio che in foto.
Poi dice andiamo.
Lasciamo la macchina e scendiamo a piedi su una collinetta verde che affianca un argine, in cui siepi e alberi creano isolamento in quel luogo già così abbandonato.
Ora siamo uno di fronte all'altro, è buio ma luna e stelle ci fanno intravedere mentre ci guardiamo.
Deglutisco, c'è silenzio, ansia paura, batticuore.
Lui mi bacia, e mi bacia anche bene, il battito si alza ancora di più e mi è già venuto duro.
Il senso di trasgressione a volte eccita più del sesso.
Sapevo che lui non sarebbe stato bello, ma ho pensato da subito che lo avrei lasciato fare quello che voleva pur di avere i soldi che mi servivano.
Lui prende la cerniera e inizia ad aprire la giacca della mia tuta, me la fa scivolare giù dalle spalle e ammira questa canottiera che mostra tutto, le sue mani scivolano sulle mie spalle e sulle mie braccia muscolose che lo eccitano già molto, poi spostando la mia ariosa canotta si prende il mio petto, lo bacia con foga lo lecca, le sue mani sono già entrate nei miei pantaloni dal retro, ha afferrato i miei glutei mordidi da rilassati, ma di acciaio quando li contraggo. I miei slip sono stati cosi tanto spinti verso la fessura tra le natiche che ormai è come se avessi un perizoma. Mi abbassa i pantaloni e me li sfila. Poi fa un passo indietro, mi guarda tutto intero nella penombra e dice "quanto sei sexy, cazzo".
Si spoglia anche lui, da solo. Ha un corpo maschio e virile, poco peloso e massiccio, e il suo cazzo è di una lunghezza nella media. Mi piacciono queste misure perchè godo molto senza sentire troppo male.
Ora mi ordina di sdraiarmi a pancia in su, sull'asciugamano grande che aveva inizialmente steso sul prato. Lui si butta sopra di me, è pesante... con le sue mani prende i miei polsi e me li blocca sopra la testa, inizia a baciarmi in bicca con la lingua che mi limona con foga una foga quasi esagerata. Poi passa al collo, scende piano sui pettorali, gli piacciono di più quando li contraggo e ne sente forma, volume e tonicità. Li lecca senza sosta e io inizio a sentirmi in estasi pure. Lecca con foga anche i miei addominali, ormai io sto al gioco e contraggo i muscoli apposta perchè più li sente e più si eccita.
Contraggo anche i muscoli delle gambe quando sento che la sua mano me le accarezza, e gli faccio sentire cosa voglia dire fare sport.
L'adorazione del mio fisico nel sesso è una delle parti che mi fa più impazzire, è come se stessi regalando ogni mio sforzo in palestra al piacere dell'altra persona.
La sua barbetta sul mio corpo crea una sorta di solletico che si trasforma in ulteriore brivido e mi eccita ancora di più. Io sono li steso che guardo il cielo stellato e provo piacere, piacere che aumenta quando mi sfila finalmente gli slip e inizia a leccarmelo tutto. Trova il mio cazzo totalmente liscio e dalle palle alla punta lo lecca con eccitazione ripetutamente poi lo succhia tantissimo, fortissimo, sono costretto a fermarlo, potrei già venire se continua così.
Raramente ho sentito il mio corpo così amato.
Ora mi chiede di girarmi, lo fa gentilemnte, nonostante sò di essere un suo giocattolo quella sera.
Mi chiede di stare in ginocchio e dargli le spalle. Lui si inginocchia dietro di me e mi fa mettere le mani dietro la testa. In quella posizione mi sento sempre completamente abbandonato al volere altrui. Non mi scopa ancora. Vuole continuare a toccare il mio corpo, le sue mani ruvide e consumate da un lavoro che immagino sia operaio, strofinano su ogni muscolo del mio corpo liscio e giovane. Si sofferma sempre nei punti dove sente che mi crea un gemito, come quando con le dita sfiora i miei bicipiti scendendo sulle ascelle liscie, e quando, mentre mi bacia il collo, mi afferra i pettorali prima con avara durezza poi sfiorandomi i capezzoli. In rari momenti mi afferra il cazzo e me lo sega un po'. È sempre durissimo.
Ma ora mi fa mettere a pecora, lo sento che si allontana fino ai suoi jeans sul prato e poi prende dalla tasca e si infila il preservativo.
Ma prima vuole giocare un po' anche col mio culetto.
Lo trova completamente liscio, pulito e profumato. Adora i miei glutei rotondi e tonici che partono da fianchi stretti e con delle eevidenti fossette di venere che ecciterebbero chiunque.
Comincia a mordere i glutei e giocare con la lingua, leccandomi dal sottopalle fino a dentro il buchino e spingendo con la punta della lingua per entrare più che può, mentre la sua barba continua a dare quel brivido in più. E mentre io ansimo lui mi dice "sta zitto cazzo, silenzio ci sentono".
Le sua mani sulle natiche che stringono e poi mollano, la sua bocca che continua ad alternare foga e delicatezza e io che mi abbandono al piacere, che per me, a differenza sua, è gratis.
Infila ora anche un dito e più sente il mio piacere e più entra in fondo e mi fa godere, spinge anche con il secondo dito. Sono così caldo ed eccitato che non ho nessuna obiezione, lo lascio entrare con due dita e ancheggio con piacere anche spingendo verso di lui per sentirlo di più, al ritmo deciso che impone lui.
Ora sento anche il suo cazzo, non lunghissimo ma abbastanza grosso, che dove le dita e la lingua hanno già praprato tutto, inizia a spingere.
Fino ad un certo punto sono rigido e teso, il suo cazzo entra a fatica, causando un leggero dolore, mi contraggo tutto, trattengo il fiato e stringo i denti, poi provo a rilassarmi, mi lascio andare e un colpo secco finale sblocca le cose.
Ora è tutto solo piacere. Ogni movimento dei suoi fianchi mi provoca un brivido intenso.
La mia mente immagina la scena da fuori: vedo la mia mascolinità e il mio fisico così atletico e possente, sottomesso a pecora dalla foga di questo personaggio che in ginocchio dietro di me mi scopa con decisione. L'eccitazione sale al massimo quando mi solleva ad alzarmi in ginocchio verso di se, e continuando a scoparmi, mi fa sentire come se il mio corpo fosse totalmente in suo possesso, con le sue mani che come serpenti avvolgono il mio corpo quasi stritolandomi.
Poi una pausa. Esce. Mi fa stendere a pancia in su. Forse l'idea che mi scopi guardandomi negli occhi è la cosa che più mi imbarazza.
Sono a pancia in su, con quella poca luce che mi illumina, tutto nudo, e lui davanti a me, mi guarda con ammirazione e perversione.
Un po'impacciato mi si butta sopra, e cerca un modo di rimetterlo dentro, io con le gambe aperte, le sollevo e sollevo il bacino per permettergli di centrare il buco già bagnato e dilatato.
E riparte con il suo ritmo, a volte regolare a volte affaticato e incostante, ma sempre con tanta foga.
Ora mentre mi scopa mi può vedere, ed ora davvero mi sento una puttanella stuprata. Mentre è sopra di me non cerca appoggio con le mani sul prato ma le sue mani stanno fisse sul mio corpo, sul mio petto, a volte mi alza le braccia e mi blocca i polsi a terra. Io ansimo sempre più forte, puoi mi tappa di nuovo la bocca e mi sussura "devi stare zitto, devi stare zitto".
Io intanto, seguendo il ritmo del suo cazzo che spinge verso il massimo del mio piacere, inizio a segarmi sempre più forte... lui mi mette una mano sul collo e mi tiene così bloccato a terra...
Immagino il mio viso che trasmette tutto: godimento fortissimo e l'imbarazzo della situazione.
Quel viso da ragazzo un po' stronzo e bulletto. Chissà quanta gente vorrebbe vedermi così, umiliato, schiavo e sottomesso. Impotente e abbandonato al volere altrui. Quante ragazze che ho piantato malamente e quanti ragazzi con cui ho fatto il superiore, mi vorrebbero vedere in quella scena e godere della mia sottomissione.
Questo pensiero mi eccità ancora di più, io guardo ogni mio muscolo liscio e contratto, ora leggermente lucido per il sudore, illuminato dalla luna. La sua mano sul mio collo, i suoi fianchi che spingono, il suo cazzo che mi stimola l'ano, il mio cazzo di 18 cm durissimo che pulsa, mi sego più forte finchè sborro fortissimo in un sospiro che mi fa ansimare in modo incontrollato, fino a bagnarmi tutto l'addome, il petto, qualche goccia arriva fino al viso... Lui sorride come un porco ed esclama "uhh vedo che ti è piaciuto molto!"
Poi sento che si lascia andare anche lui che con gli ultimi colpi secchi viene dentro il preservativo scopandomi, sospira e affannosamente poi si alza, e da lì, in piedi mi guarda.
Sono uno straccio. Mi vede lì steso a terra, pieno della mia stessa sborra su tutto il fisico, col fiatone e le mani tra i capelli, senza la forza nemmeno di rialzarmi. È stata piu di mezz'ora di una intensità tremenda e ho consumato fino all'ultima energia rimasta. Mi pulisce lui con l'asciugamano da mare che aveva steso. Mi rialzo e mi rivesto.
Il sesso tra maschi è strano perchè spesso non ci sono baci e abbraccio, ma appena si finito ci si riveste e si scherza su altre cose, come fossimo sempre stati amici. Ho poche esperienze, ma son state quasi tutte cosi: forti, estreme, anaffettive.
Risaliamo in macchina, con gentilezza ed educazione sfila più di qualche biglietto da 50, con la faccia soddisfatta di quello che rispetta sempre i patti, e me li porge. Lo riaccompagno, convinto in pieno di essere riuscito a valere il mio compenso.
La strada del ritorno è ricca di una soddisfazione che non capisco.
Soddisfazione per i soldi?
O per essere stato un perfetto oggetto sessuale?
Oppure semplicemente perchè quello che aveva veramente goduto ero stato io?
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