La Prima volta con un uomo maturo
di
Claudio Genova
genere
gay
Mi chiamo Claudio oggi ho 55 anni,sono bsx da sempre, le prime esperienze le ebbi grazie ad un mio coetaneo amico inseparabile e compagno di classe alle medie , infatti grazie alla sua intraprendenza resi reali alcune fantasie che giravano nella mia mente quando ero solo nella mia cameretta ,avevamo 12 anni abitando in periferia spesso ci addentra amo bel boschetto vicino casa , e ricordo che Mauro , un pomeriggio mi chiese di vedere chi lo aveva più lungo classica prova tra maschietti , solo che mente eravamo lì col pisello duro lui mi disse :senti il.mio com'è duro ....io restai allibito e vedendomi titubante allungo'la sua mano e impugnò il mio cazzetto duro e mi esorto'a fare lo stesso , la prima sensazione nel sentire la sua eccitazione e le dimensioni decisamente più interessanti delle mie mi fece arrossire , e lui compiaciuto mi disse senti com'è duro ? Io annuii girandosi verso di me mi disse :dai fammi una sega ....io cominciai a muovere la mano lentamente osservando il suo cazzo che nonostante la giovane età era molto più grosso del mio e mentre lo segavo sente solo ansimare mi disse appoggiandomi le mani sulle spalle ...fai come fanno le donne sui giornalini....io abbozzai una timida resistenza ma poco dopo eri inginocchiato e Mauro appoggio il suo cazzo sulle mie labbra era umido e odorava di urina e pre sperma , un attimo dopo aperta la bocca lo sentii in bocca quell'.odore era diventato sapore poco dopo il suo respiro sempre più affannoso e lo sentii godere e qualche goccia di sperma arrivo nella mia bocca, lo sfilo e mentre io ancora inginocchiato col suo sapore in bocca Mauro si stava rivestendo ..e mi disse dai andiamo dagli altri , dopo quella volta ogni giorno o quasi Mauro mi cercava per farsi spompinare , tutto ciò duro fino al giorno nel quale partii per il servizio di leva era il lontano 1986 , dopo aver fatto il CAR a Taranto nell' Aeronautica Militare ed essere assegnato a Grosseto una domenica pomeriggio di febbraio mi trovai a camminare solo a Marina di Grosseto e divorato dalla tristezza per la nostalgia di casa e senza aver legato con gli altri commilitoni passeggiavo era freddo e la giornata per nulla bella ricordi di aver incrociato per due volte un uomo sulla sessantina ben messo poco più alto di me che mi guardo con un certo interesse , la terza volta che ci incrociamo con la più banali delle scuse ...infatti mi chiede se avevo da accendere il mi fermai e mentre cercavo l'accendino lui inizio la conversazione chiedendomi se ero militare ecc ecc così facendo cominciammo a parlare e visto che ero solo mi invitò a bere qualcosa io accettai parlammo per un ora ma poi io gli dissi che dovevo rientrare prima che facesse buio visto che dovevo attraversare la pineta per arrivare agli alloggi della truppa , e lui gentilmente mi disse che mi avrebbe accompagnato per un tratto se mi avesse fatto piacere ...ed io dissi di sì.
Appena entrati in pineta mi disse ;posso farti una domanda ? Io annuii e lui : hai mai fatto qualcosa che non hai mai detto a nessuno ? Io restai basito e dissi :tipo ? E lui : non so qualcosa che non hai mai detto ad anima viva? Io restai in silenzio e annuii , lui sorridendomi mi prese la mano e la mise sul suo pacco ..e mi disse così ? Io colto di sorpresa arrossii e senza levare la mano dissi si , allora lui mi prese per mano e mi porto fuori dal sentirò per qualche decina di metri , e mi disse con me puoi stare tranquillo si slacciò i calzoni e mi prese la mano e la mise sulle sue mutande e sentii distintamente il suo cazzo non totalmente duro ma decisamente grosso mentre inconsciamente continuavo ad accarezzarlo , e lui con un sorrisino ..mi disse ; ti piace ? Non feci a tempo a rispondere che il suo cazzo era fuori dalle mutande , e lo notai in tutta la sua grandezza non lungo ma grosso con una grossa cappella ancora coperta dal prepuzio lo tenevo in mano e le in me l'eccitazione mi toglieva il respiro ed il mio nuovo amico mettendomi una mano dietro la nuca mi disse fallo lo so che lo desideri , infatti mi abbassi e cominciai a soompinarlo con grande passione mentre si godeva la.mia lingua e le mie labbra mi diceva :lo sapevo che era una bella maschietta puttana mente sentivo i suoi gemiti di piacere sentii le mani afferrarmi la testa e poco dopo mi sborro' in bocca getti caldi e densi che in parte ingoiai e in parte mi colarono sul giubbotto frastornato ed eccitato mentre lui si tirava su i calzoni ed io con in fazzoletto mi ripulivo il sig.Mario mi disse ti lascio il mio biglietto da visita con il nr di casa , mi aspetto di sentirti così magari ci beviamo un altro caffè con più calma ...ci salutammo ..e le nostre strade si divisero ,quella sera nella intimita' della mia branda pensai moltissimo al Sig. Mario e in cuore mio sapevo che lo avrei richiamato presto ....segue parte 2
Appena entrati in pineta mi disse ;posso farti una domanda ? Io annuii e lui : hai mai fatto qualcosa che non hai mai detto a nessuno ? Io restai basito e dissi :tipo ? E lui : non so qualcosa che non hai mai detto ad anima viva? Io restai in silenzio e annuii , lui sorridendomi mi prese la mano e la mise sul suo pacco ..e mi disse così ? Io colto di sorpresa arrossii e senza levare la mano dissi si , allora lui mi prese per mano e mi porto fuori dal sentirò per qualche decina di metri , e mi disse con me puoi stare tranquillo si slacciò i calzoni e mi prese la mano e la mise sulle sue mutande e sentii distintamente il suo cazzo non totalmente duro ma decisamente grosso mentre inconsciamente continuavo ad accarezzarlo , e lui con un sorrisino ..mi disse ; ti piace ? Non feci a tempo a rispondere che il suo cazzo era fuori dalle mutande , e lo notai in tutta la sua grandezza non lungo ma grosso con una grossa cappella ancora coperta dal prepuzio lo tenevo in mano e le in me l'eccitazione mi toglieva il respiro ed il mio nuovo amico mettendomi una mano dietro la nuca mi disse fallo lo so che lo desideri , infatti mi abbassi e cominciai a soompinarlo con grande passione mentre si godeva la.mia lingua e le mie labbra mi diceva :lo sapevo che era una bella maschietta puttana mente sentivo i suoi gemiti di piacere sentii le mani afferrarmi la testa e poco dopo mi sborro' in bocca getti caldi e densi che in parte ingoiai e in parte mi colarono sul giubbotto frastornato ed eccitato mentre lui si tirava su i calzoni ed io con in fazzoletto mi ripulivo il sig.Mario mi disse ti lascio il mio biglietto da visita con il nr di casa , mi aspetto di sentirti così magari ci beviamo un altro caffè con più calma ...ci salutammo ..e le nostre strade si divisero ,quella sera nella intimita' della mia branda pensai moltissimo al Sig. Mario e in cuore mio sapevo che lo avrei richiamato presto ....segue parte 2
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Commenti dei lettori al racconto erotico