Trav la mia prima volta con un camionista
di
giulie
genere
trans
Nella mia voglia perenne di scoprire nuove cose e fare nuove esperienze quella di salire su un TIR e farmi scopare da un camionista rude era diventata una fissazione.
Ho passato settimane sui siti per messaggiarmi con altre sorelle trav per capire dove e come trovare quello che avrebbe fatto al mio caso. Dopo vari tentativi mi dissero di andare sul raccordo anulare ed ad una certa stazione di rifornimento avrei trovato un parcheggio per TIR e se ci arrivavo con la mia auto e parcheggiavo in mezzo a qualcuno di loro avrei visto sicuramente lampeggiare qualche faro e quello sarebbe stato il segnale che potevo avvicinarmi.
Uscii di casa già vestito da donna. Questa volta avevo optato per un paio di collant neri trasparenti con lo spacco sotto perché ero stanco di farmeli strappare ogni volta, sopra un vestitino leggero nero corto che copriva a malapena il sedere. Scarpe tacco 12 pronte in una borsa mentre ai piedi indossavo delle semplici sneakers. La parrucca in borsa anch’essa e sopra un bel cappotto lungo che copriva tutto visto che uscivo di casa.
Partii direttamente dal garage e mi avviai sul raccordo. La piazzola era tra 20 chilometri ma mi fermai prima alla precedente in modo da poter indossare le scarpe, mettere la parrucca e farmi un bel trucco da puttanone con occhi neri abbondante rimmel e rossetto rosso fuoco. Via il cappotto ed ecco una zoccola pronta per essere scopata duramente e senza troppi preamboli come voglio senza baci e cazzate varie. Nonostante i miei sforzi vedevo che si vedeva che ero un travestito ma confidavo nella conclamata voracità dei camionisti e quel desiderio che noi Travestiti a volte suscitiamo nei maschi.
Riparto con l’auto ed eccomi arrivato alla piazzola dei tir procedo lentamente e da lontano vedo un tir fare i fari mi avvicino accosto tiro giù il finestrino e guardo verso l’alto. Vedo un tizio mezzo riccio capelli lunghi tee-shirt un po in carne che mi guarda. Da dove è lui vede le mie cosce avvolte nei collant il mio viso con trucco pesante e rossetto marcato mi squadra un attimo e poi dice “ Dai troia salta su che ti rompo il culo anche se dubito di trovarlo sano ‼” In effetti aveva ragione il culo da tempo mi era stato rotto più e più volte e poi era proprio quello che cercavo un maschio che mi trattasse da troia incallita che mi potesse dare una ripassata da farmi passare la voglia di cazzo per un po' di giorni.
Scesi dall’auto chiusi per bene e saltai sul tir. Li dentro era caldo c’era una bella luce diffusa e i vetri erano oscurati da tende. Lui era al posto di guida si chiamava Giovanni ed era l’essenza del camionista poche parole gesti un po' bruschi e corporatura massiccia. Mi tolsi il cappotto e rimasi a gambe accavallate sul sedile accanto. Lui non fece tanti preamboli “ Dai troia salta dietro dove c’è il letto cosa che io feci subito. Mentre passavo mi diede uno schiaffo sul culo che mi mandò in estasi e mi creò da solo brividi di piacere. Andai dietro e mi misi in un angolo Giovanni arrivò anche lui e si tolse subito la maglietta. Era un po' peloso ma non eccessivamente aveva un po' di pancia e parlava con un accento del sud ma non saprei dire quale.
“ Dai troia inizia a prendermelo in bocca che ho voglia di scopare” Non me lo feci ripetere due volte a gattoni mi avvicinai a lui e gli sbottonai i pantaloni e lo aiutai a toglierseli . Aveva un paio di mutande attillate con un bozzo davanti che lasciava intendere che fosse ben fornito e infatti quando gli tolsi anche le mutande eccolo davanti ai miei occhi un bel cazzo già duro lungo e largo al punto giusto. Iniziai a leccargli la punta sapeva un pochino di acido forse un po' di pipì residua e un po' di sudore ma niente che con un po' di saliva non potesse andare via. “ Ehi vogliamo starci fino a domani qui ? “ disse Giovanni e mi prese la testa e me la spinse verso il suo cazzo . “ Dai prendilo bene in bocca “. Visto l’invito aprii la bocca e cercai di ingoiarlo il più possibile e così che iniziai a fargli un pompino di riscaldamento mentre lui con le mani mi dava dei schiaffi sul culo. “ Dai troia succhia bene , leccami anche le palle, fallo rizzare ancora un pò poi ci penso io a romperti il culo” Detto fatto mi staccai dal suo cazzo e scesi sulle palle e gliele leccai bene tutte e due poi risalii velocemente sul suo cazzo per rimettermelo tutto bocca. Era fantastico un cazzo in bocca e due mani che ti schiaffeggiano il culo e ogni tanto un dito che entra nel culo tanto per sondare il terreno.
Andammo avanti per un po' poi Giovanni disse “ Dai troia girati che te lo sbatto nel culo ! “ Non me lo feci ripetere due volte mi girai inarcai la schiene e indietreggiai fino a che due mani mi presero per i fianchi. Sentii uno sputo partire e arrivare direttamente sull’obiettivo poi sentii il cazzo di Giovanni appoggiato sullo sfintere e poi piano piano entrare dentro di me. Ero impazzito divaricai un pochino di più le gambe e inarcai la schiena e spinsi indietro per facilitare l’entrata di quel cazzo nel mio culo fino a che non sentii le palle di Giovanni sbattere sulle mie natiche. “ Dai troia muoviti bene vedi come ti sto inculando ti piace puttana ? “ Mi piace ? mi fa impazzire questo maschio così maschio che mi scopa a sangue che mi tratta come una vacca che mi da dei schiaffi sul culo mentre mi incula con veemenza.
A volte non capisco se mi piacciono di più gli schiaffi o il cazzo piantato nel culo.
Giovanni ci sa fare sa come far impazzire una donna e io in quel momento sono la sua donna quella che glielo fa rizzare !
Andiamo avanti così per oltre 15 minuti durante i quali Giovanni ogni tanto grugnisce ogni tanto tira qualche schiaffo sul culo ma soprattutto non perde il ritmo entra ed esce dal mio culo che è diventato una galleria. Dopo un po' Giovanni dice “ Dai preparati che voglio sborrarti sul viso cagna schifosa” . Io dalla pecorina mi sdraiai sul materasso e mi piazzai con la bocca aperta all’altezza del suo cazzo. Giovanni intanto prese il suo cazzo e continuò a menarselo poi vedendo me sotto di lui mi puntò il cazzo verso il viso e indirizzò verso di me il primo schizzo di sperma che arrivò dentro la gola direttamente poi tutti gli altri che arrivarono sul viso sugli occhi .
Con la mano gli presi il cazzo e lo portai alla mia bocca per succhiare le ultime gocce di sborra che uscivano e per pulire tutto.
Con le dita raccolsi lo sperma intorno al mio viso e me lo portai sulla bocca per succhiare e bere tutto il possibile.
“Brava” esclamò Giovanni “sei proprio un gran troia e mi hai fatto veramente godere”. Anche io ero soddisfatto e quindi raccattai le mie cose rinfilai il cappotto salutai Giovanni e tornai alla mia auto con il culo un po' dolorante e tutto mezzo impiastricciato di sperma ma felice per la bellissima esperienza. Viva i camionisti ‼‼
Ho passato settimane sui siti per messaggiarmi con altre sorelle trav per capire dove e come trovare quello che avrebbe fatto al mio caso. Dopo vari tentativi mi dissero di andare sul raccordo anulare ed ad una certa stazione di rifornimento avrei trovato un parcheggio per TIR e se ci arrivavo con la mia auto e parcheggiavo in mezzo a qualcuno di loro avrei visto sicuramente lampeggiare qualche faro e quello sarebbe stato il segnale che potevo avvicinarmi.
Uscii di casa già vestito da donna. Questa volta avevo optato per un paio di collant neri trasparenti con lo spacco sotto perché ero stanco di farmeli strappare ogni volta, sopra un vestitino leggero nero corto che copriva a malapena il sedere. Scarpe tacco 12 pronte in una borsa mentre ai piedi indossavo delle semplici sneakers. La parrucca in borsa anch’essa e sopra un bel cappotto lungo che copriva tutto visto che uscivo di casa.
Partii direttamente dal garage e mi avviai sul raccordo. La piazzola era tra 20 chilometri ma mi fermai prima alla precedente in modo da poter indossare le scarpe, mettere la parrucca e farmi un bel trucco da puttanone con occhi neri abbondante rimmel e rossetto rosso fuoco. Via il cappotto ed ecco una zoccola pronta per essere scopata duramente e senza troppi preamboli come voglio senza baci e cazzate varie. Nonostante i miei sforzi vedevo che si vedeva che ero un travestito ma confidavo nella conclamata voracità dei camionisti e quel desiderio che noi Travestiti a volte suscitiamo nei maschi.
Riparto con l’auto ed eccomi arrivato alla piazzola dei tir procedo lentamente e da lontano vedo un tir fare i fari mi avvicino accosto tiro giù il finestrino e guardo verso l’alto. Vedo un tizio mezzo riccio capelli lunghi tee-shirt un po in carne che mi guarda. Da dove è lui vede le mie cosce avvolte nei collant il mio viso con trucco pesante e rossetto marcato mi squadra un attimo e poi dice “ Dai troia salta su che ti rompo il culo anche se dubito di trovarlo sano ‼” In effetti aveva ragione il culo da tempo mi era stato rotto più e più volte e poi era proprio quello che cercavo un maschio che mi trattasse da troia incallita che mi potesse dare una ripassata da farmi passare la voglia di cazzo per un po' di giorni.
Scesi dall’auto chiusi per bene e saltai sul tir. Li dentro era caldo c’era una bella luce diffusa e i vetri erano oscurati da tende. Lui era al posto di guida si chiamava Giovanni ed era l’essenza del camionista poche parole gesti un po' bruschi e corporatura massiccia. Mi tolsi il cappotto e rimasi a gambe accavallate sul sedile accanto. Lui non fece tanti preamboli “ Dai troia salta dietro dove c’è il letto cosa che io feci subito. Mentre passavo mi diede uno schiaffo sul culo che mi mandò in estasi e mi creò da solo brividi di piacere. Andai dietro e mi misi in un angolo Giovanni arrivò anche lui e si tolse subito la maglietta. Era un po' peloso ma non eccessivamente aveva un po' di pancia e parlava con un accento del sud ma non saprei dire quale.
“ Dai troia inizia a prendermelo in bocca che ho voglia di scopare” Non me lo feci ripetere due volte a gattoni mi avvicinai a lui e gli sbottonai i pantaloni e lo aiutai a toglierseli . Aveva un paio di mutande attillate con un bozzo davanti che lasciava intendere che fosse ben fornito e infatti quando gli tolsi anche le mutande eccolo davanti ai miei occhi un bel cazzo già duro lungo e largo al punto giusto. Iniziai a leccargli la punta sapeva un pochino di acido forse un po' di pipì residua e un po' di sudore ma niente che con un po' di saliva non potesse andare via. “ Ehi vogliamo starci fino a domani qui ? “ disse Giovanni e mi prese la testa e me la spinse verso il suo cazzo . “ Dai prendilo bene in bocca “. Visto l’invito aprii la bocca e cercai di ingoiarlo il più possibile e così che iniziai a fargli un pompino di riscaldamento mentre lui con le mani mi dava dei schiaffi sul culo. “ Dai troia succhia bene , leccami anche le palle, fallo rizzare ancora un pò poi ci penso io a romperti il culo” Detto fatto mi staccai dal suo cazzo e scesi sulle palle e gliele leccai bene tutte e due poi risalii velocemente sul suo cazzo per rimettermelo tutto bocca. Era fantastico un cazzo in bocca e due mani che ti schiaffeggiano il culo e ogni tanto un dito che entra nel culo tanto per sondare il terreno.
Andammo avanti per un po' poi Giovanni disse “ Dai troia girati che te lo sbatto nel culo ! “ Non me lo feci ripetere due volte mi girai inarcai la schiene e indietreggiai fino a che due mani mi presero per i fianchi. Sentii uno sputo partire e arrivare direttamente sull’obiettivo poi sentii il cazzo di Giovanni appoggiato sullo sfintere e poi piano piano entrare dentro di me. Ero impazzito divaricai un pochino di più le gambe e inarcai la schiena e spinsi indietro per facilitare l’entrata di quel cazzo nel mio culo fino a che non sentii le palle di Giovanni sbattere sulle mie natiche. “ Dai troia muoviti bene vedi come ti sto inculando ti piace puttana ? “ Mi piace ? mi fa impazzire questo maschio così maschio che mi scopa a sangue che mi tratta come una vacca che mi da dei schiaffi sul culo mentre mi incula con veemenza.
A volte non capisco se mi piacciono di più gli schiaffi o il cazzo piantato nel culo.
Giovanni ci sa fare sa come far impazzire una donna e io in quel momento sono la sua donna quella che glielo fa rizzare !
Andiamo avanti così per oltre 15 minuti durante i quali Giovanni ogni tanto grugnisce ogni tanto tira qualche schiaffo sul culo ma soprattutto non perde il ritmo entra ed esce dal mio culo che è diventato una galleria. Dopo un po' Giovanni dice “ Dai preparati che voglio sborrarti sul viso cagna schifosa” . Io dalla pecorina mi sdraiai sul materasso e mi piazzai con la bocca aperta all’altezza del suo cazzo. Giovanni intanto prese il suo cazzo e continuò a menarselo poi vedendo me sotto di lui mi puntò il cazzo verso il viso e indirizzò verso di me il primo schizzo di sperma che arrivò dentro la gola direttamente poi tutti gli altri che arrivarono sul viso sugli occhi .
Con la mano gli presi il cazzo e lo portai alla mia bocca per succhiare le ultime gocce di sborra che uscivano e per pulire tutto.
Con le dita raccolsi lo sperma intorno al mio viso e me lo portai sulla bocca per succhiare e bere tutto il possibile.
“Brava” esclamò Giovanni “sei proprio un gran troia e mi hai fatto veramente godere”. Anche io ero soddisfatto e quindi raccattai le mie cose rinfilai il cappotto salutai Giovanni e tornai alla mia auto con il culo un po' dolorante e tutto mezzo impiastricciato di sperma ma felice per la bellissima esperienza. Viva i camionisti ‼‼
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Commenti dei lettori al racconto erotico