Che bel cazzo per Daniela
di
goldenoro69$
genere
trio
Quando le sensazioni si accavallano anche il cervello si lascia andare. Quando eccitazione ed estasi vengono vissuti contemporaneamente si possono fare cose che in condizioni normali non faremmo mai. Nell'estate 2018 io e Daniela decidemmo di fare una lunghissima camminata sulla spiaggia con l'eventuale ritorno usando mezzi pubblici in caso di stanchezza. Camminare sulla spiaggia a luglio l'unico indumento da indossare è il costume da bagno ed a piedi nudi. Il costume da bagno di Daniela è il solito striminzito bikini mentre io con lo slip neanche troppo coprente. Neanche troppo coprente vuol dire che se si verifica un'erezione il cazzo tende a mettere la testa fuori. Sarà anche una perversione ma a noi piace così. Eravamo equipaggiati con uno zaino che conteneva due magliette che ci coprivano fino al culo, thermos con acqua fresca, 4 banane e qualche banconota per emergenza.
Partimmo la mattina all'alba quindi la spiaggia era deserta ma col trascorrere del tempo si popolava ed in alcuni tratti c'era veramente tanta gente. Vedevo che alcuni ci guardavano nelle parti basse, a ragion veduta, perché ci accorgemmo che il sudore aveva reso trasparenti i nostri costumi. Poco male in fondo avevamo un bel cazzo ed una invidiabile figa rasati benissimo. Cominciavamo ad eccitarci e per sicurezza indossammo le magliette, per poco comunque, perché arrivammo in una spiaggia deserta dove decidemmo di fare tappa. Avevamo percorso circa 15 km e la camminata era finita perché il posto, bellissimo, meritava una una sosta più lunga.
Non avevamo teli ed utilizzammo un vecchio pattino per sederci. Ci spogliammo nudi per asciugare i nostri costumi e le nostre magliette.
Vedemmo arrivare una sagoma da lontano e man mano che si avvicinava ci rendemmo conto che era un ragazzo nero. Dissi a Daniela se volevamo rimettere i costumi, non ci pensava nemmeno.
Quando il ragazzo arrivò vicino, notò che eravamo nudi, e chiese se poteva sedere sul pattino per riposare e senza tanti fronzoli tolse i calzoncini. Praticamente eravamo seduti in tre su pochissimo spazio ed il contatto causava eccitazione al punto che i nostri cazzi si indurirono e la figa di Daniela si bagnava sempre di più. Disse che aveva un nome impronunciabile e si faceva chiamare Ermes.
Sarà un luogo comune ma questo ragazzo aveva un fisico da paura ed un cazzo di misura ragguardevole fatto proprio bene.
Si alzò ed andò a tuffarsi e quando tornò si sedette tra noi due informandoci che l'acqua era caldissima e che era delizioso starci immersi. Raccolsi subito il consiglio cercando di lasciarli soli per un pò di tempo.
Nell'acqua si stava veramente in modo divino tanto che mi misi a nuotare allontanandomi qualche centinaio di metri.
Da quella distanza sembrava che stessero seduti a parlare ed invece man mano che mi avvicinavo vedevo Daniela giocava col cazzo di Ermes in piena erezione. Volevo tornare indietro per lasciali ancora soli, ma la curiosità fu più forte e li raggiunsi. Non si sorpresero affatto e Daniela mi invitò a sentire la pelle liscia di Elvis sulle cosce. Qualcosa da godere era un piacere passarci la mano sopra, senza peli, colore ebano e mentre eravamo intenti ad accarezzare le cosce di Ermes era talmente eccitato che ci sborrò addosso.
Daniela raccolse tutto spalmandosela sul corpo come crema idratante. Poi andammo a tuffarci tutti in acqua. Il mio cazzo stava per esplodere e quello di Ermes era tornato in piena erezione, ammesso che si fosse ammosciato. Daniela mi disse che voleva farmi un pompino per farmi venire perché voleva godersi il cazzo di Ermes. La lasciai libera di pensare ad Ermes che io mi sarei segato. E così fu, l'acqua ci arrivava alle ginocchia Daniela si aggrappò ad Elvis che non perse tempo a penetrarla come si deve. Io venni senza toccarmi.
Una sensazione bellissima, venire senza toccarsi per l'eccitazione tremenda.
Uscii dall'acqua lasciandoli soli di fare il loro comodo. Daniela era sempre aggrappata ad Ermes col cazzo nella figa. Uscirono dall'acqua senza sempre allo stesso modo. Il cazzo di Ermes non perdeva mai l'erezione. Chiesi a Daniela quante volte gli era venuto nella figa, rispose mai al contrario di me che ho perso il conto. Ermes poi lo confessò che la prima volta per lui era facile venire ma per le successive aveva bisogno di tempo.
Daniela lo rassicurò dicendogli che ci pensava lei con un pompino a farlo venire.
Non perse tempo lo fece distendere sulla sabbia e iniziò un pompino da favola. Bisognava vederli per rendersi conto. Il cazzo di Ermes che superava i venti centimetri ed era abbastanza largo con la bocca di Daniela che ricamava il suo glande. Passarono diversi minuti ed Elvis non dava segni di cedimento mentre Daniela aveva la bocca a forma di cazzo e mi chiese di aiutarla perché ne ce la faceva più. Mi abbassai e cominciai a succhiare anch'io ma con mia grande sorpresa dopo un pò, Ermes mi sborrò in bocca ed ingoiai tutto senza farlo accorgere a Daniela. Il cazzo di Ermes non mostrava segni di cedimento. Raggiungemmo l'accordo di fare a turno. Effettivamente piaceva anche a me succhiare quel cazzo e forse facevo più io che lei. Infine Daniela ebbe il colpo di genio, salì su Ermes si mise il cazzo in figa e cominciò a roteare il bacino mentre succhiava il mio cazzo ed incitando Ermes a spaccarle la figa. Fu la volta buona, sborrata con piena soddisfazione di noi tre.
Stava per calare il buio ed Ermes ci salutò e si avviò verso la nostra direzione per tornare. Lo richiamai e scoprimmo che abitavamo ad un km di distanza. Tornammo insieme e per il piacere ci dimenticammo perfino di mangiare le banane. Anche se di fatto la avevamo succhiato. Salì a casa con noi, ci togliemmo quello che avevamo addosso e facemmo la doccia io prima degli altri perché volevo preparare qualcosa da mangiare, subito dopo loro due assieme. Cenammo con del riso condito con olio e parmigiano poi Ermes ci salutò ringraziandoci per la bella giornata trascorsa insieme.
Il seguito con la frequente presenza di Ermes a casa nostra.
Partimmo la mattina all'alba quindi la spiaggia era deserta ma col trascorrere del tempo si popolava ed in alcuni tratti c'era veramente tanta gente. Vedevo che alcuni ci guardavano nelle parti basse, a ragion veduta, perché ci accorgemmo che il sudore aveva reso trasparenti i nostri costumi. Poco male in fondo avevamo un bel cazzo ed una invidiabile figa rasati benissimo. Cominciavamo ad eccitarci e per sicurezza indossammo le magliette, per poco comunque, perché arrivammo in una spiaggia deserta dove decidemmo di fare tappa. Avevamo percorso circa 15 km e la camminata era finita perché il posto, bellissimo, meritava una una sosta più lunga.
Non avevamo teli ed utilizzammo un vecchio pattino per sederci. Ci spogliammo nudi per asciugare i nostri costumi e le nostre magliette.
Vedemmo arrivare una sagoma da lontano e man mano che si avvicinava ci rendemmo conto che era un ragazzo nero. Dissi a Daniela se volevamo rimettere i costumi, non ci pensava nemmeno.
Quando il ragazzo arrivò vicino, notò che eravamo nudi, e chiese se poteva sedere sul pattino per riposare e senza tanti fronzoli tolse i calzoncini. Praticamente eravamo seduti in tre su pochissimo spazio ed il contatto causava eccitazione al punto che i nostri cazzi si indurirono e la figa di Daniela si bagnava sempre di più. Disse che aveva un nome impronunciabile e si faceva chiamare Ermes.
Sarà un luogo comune ma questo ragazzo aveva un fisico da paura ed un cazzo di misura ragguardevole fatto proprio bene.
Si alzò ed andò a tuffarsi e quando tornò si sedette tra noi due informandoci che l'acqua era caldissima e che era delizioso starci immersi. Raccolsi subito il consiglio cercando di lasciarli soli per un pò di tempo.
Nell'acqua si stava veramente in modo divino tanto che mi misi a nuotare allontanandomi qualche centinaio di metri.
Da quella distanza sembrava che stessero seduti a parlare ed invece man mano che mi avvicinavo vedevo Daniela giocava col cazzo di Ermes in piena erezione. Volevo tornare indietro per lasciali ancora soli, ma la curiosità fu più forte e li raggiunsi. Non si sorpresero affatto e Daniela mi invitò a sentire la pelle liscia di Elvis sulle cosce. Qualcosa da godere era un piacere passarci la mano sopra, senza peli, colore ebano e mentre eravamo intenti ad accarezzare le cosce di Ermes era talmente eccitato che ci sborrò addosso.
Daniela raccolse tutto spalmandosela sul corpo come crema idratante. Poi andammo a tuffarci tutti in acqua. Il mio cazzo stava per esplodere e quello di Ermes era tornato in piena erezione, ammesso che si fosse ammosciato. Daniela mi disse che voleva farmi un pompino per farmi venire perché voleva godersi il cazzo di Ermes. La lasciai libera di pensare ad Ermes che io mi sarei segato. E così fu, l'acqua ci arrivava alle ginocchia Daniela si aggrappò ad Elvis che non perse tempo a penetrarla come si deve. Io venni senza toccarmi.
Una sensazione bellissima, venire senza toccarsi per l'eccitazione tremenda.
Uscii dall'acqua lasciandoli soli di fare il loro comodo. Daniela era sempre aggrappata ad Ermes col cazzo nella figa. Uscirono dall'acqua senza sempre allo stesso modo. Il cazzo di Ermes non perdeva mai l'erezione. Chiesi a Daniela quante volte gli era venuto nella figa, rispose mai al contrario di me che ho perso il conto. Ermes poi lo confessò che la prima volta per lui era facile venire ma per le successive aveva bisogno di tempo.
Daniela lo rassicurò dicendogli che ci pensava lei con un pompino a farlo venire.
Non perse tempo lo fece distendere sulla sabbia e iniziò un pompino da favola. Bisognava vederli per rendersi conto. Il cazzo di Ermes che superava i venti centimetri ed era abbastanza largo con la bocca di Daniela che ricamava il suo glande. Passarono diversi minuti ed Elvis non dava segni di cedimento mentre Daniela aveva la bocca a forma di cazzo e mi chiese di aiutarla perché ne ce la faceva più. Mi abbassai e cominciai a succhiare anch'io ma con mia grande sorpresa dopo un pò, Ermes mi sborrò in bocca ed ingoiai tutto senza farlo accorgere a Daniela. Il cazzo di Ermes non mostrava segni di cedimento. Raggiungemmo l'accordo di fare a turno. Effettivamente piaceva anche a me succhiare quel cazzo e forse facevo più io che lei. Infine Daniela ebbe il colpo di genio, salì su Ermes si mise il cazzo in figa e cominciò a roteare il bacino mentre succhiava il mio cazzo ed incitando Ermes a spaccarle la figa. Fu la volta buona, sborrata con piena soddisfazione di noi tre.
Stava per calare il buio ed Ermes ci salutò e si avviò verso la nostra direzione per tornare. Lo richiamai e scoprimmo che abitavamo ad un km di distanza. Tornammo insieme e per il piacere ci dimenticammo perfino di mangiare le banane. Anche se di fatto la avevamo succhiato. Salì a casa con noi, ci togliemmo quello che avevamo addosso e facemmo la doccia io prima degli altri perché volevo preparare qualcosa da mangiare, subito dopo loro due assieme. Cenammo con del riso condito con olio e parmigiano poi Ermes ci salutò ringraziandoci per la bella giornata trascorsa insieme.
Il seguito con la frequente presenza di Ermes a casa nostra.
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