Altro che puttana

di
genere
tradimenti

Finora ho raccontato tante storie dove sono e siamo stati protagonisti io e Daniela, ho raccontato anche storie che hanno riguardato altre persone.
C'è una storia, forse la più importante, a cui non ho fatto mai riferimento che riguarda l'inizio della nostra vita in coppia che ha formato il mio modo di vivere il sesso e che ho cercato sempre di tenere nascosta e che forse non mi fa onore . Quella che oggi è la mia dolce metà, all'inizio è stata alquanto ribelle e nonostante tutte la avventure sessuali avute prima che la conoscessi, mi promise che avrebbe cambiato genere di vita. A me non dava fastidio quello che aveva fatto ma quello che continuava a fare. Una delle prime volte che dovevamo vederci mi fece aspettare oltre mezz'ora e quando arrivò aveva la gonna sporca di sperma, chiesi cos'era successo e mi disse che era colla e l'aveva usata a casa e quello era il motivo del ritardo.
Però nei momenti di intimità mi diceva che stava bene con me o non mi avrebbe mai lasciato, ma per sentirsi appagata doveva trasgredire. Chi la eccitava non era tanto il rapporto sessuale ma la trasgressione, l'uscita fuori dagli schemi. Era convinta che prima o poi questo stato sarebbe cessato e mi implorava di sopportarla.
Intanto la figa la dava a tutti, sentiva un'attrazione per il cazzo che non le dava pace. Poteva promettere tutto, ma quando vedeva il cazzo perdeva la ragione. Era eccitante anche per me, quello che non mi piaceva erano le esagerazioni. forse mi accorsi di non potere fare a meno della sua presenza, in fondo piaceva anche a me quella situazione ,ma non potevo liberarla completamente altrimenti perdeva anche il senso della misura.
Decisi di trovare una soluzione, la convinsi a convivere con la speranza che la potessi controllare di più. Mi saltò al collo e disse di farlo in fretta perché moriva dalla voglia di stare con me. Mi impegnai tanto e con l'aiuto di qualcuno riuscii nell'intento. Non eravamo in una reggia ma stavamo bene. Subito dopo la convivenza cominciò a lavorare anche lei e la situazione economica migliorò seppur di poco. La sera al ritorno dal lavoro, la notte, la mattina prima di uscire scopavamo come ricci anche perché pensavo, se è sazia di cazzo evita di trasgredire. Macchè rimase solo il mio pensiero.
Il primo giorno di lavoro la sera si portò a casa il suo datore (come già esposto in altro racconto)entrò in casa , me lo presentò e andarono in camera lasciando anche la porta aperta. Lui si sentiva un po a disagio da tanta irruenza ma in un attimo le fu subito addosso e si fece scopare a dovere urlando frasi sconnesse. Lei godeva per il cazzo ma godeva di più perché io ero in cucina.
Forse mi stavo abituando, anche se a malincuore, a quei comportamenti. I suoi genitori sapevano di avere una figlia troia ma non intervenivano. La mamma tra l'altro non era da meno della figlia ed il padre era rassegnato. I miei dicevano che l'avevo scelta e che quindi mi stava bene. Però scoparla e vederla scopare era uno spettacolo, il cazzo di fronte a lei aumentava la potenzialità in maniera straordinaria. Se non avevi voglia te la faceva venire con le sue pratiche. Chiunque la scopasse, a partire da me , si sentiva appagato e soddisfatto.
Nel vicinato qualcosa cominciava a circolare ed un giorno mi convocò il prete della parrocchia giovane venezuelano che aveva preso da pochi mesi l'incarico a causa del decesso del vecchio.
Mi rimproverava la condotta dissennata della mia convivente e replicai facendo presente che questa cosa la doveva dire a lei. Andammo insieme due giorni dopo e ricordo faceva un freddo cane. Lei ebbe il coraggio di uscire con cappotto e stivali senza nulla sotto.
Io non l'avevo seguita nel suo vestire e quindi non immaginavo cosa pensava,
Lei scopriva una minima parte per volta senza esagerare ed il prete si accorse deli movimenti tanto che cominciò a balbettare e fare pause nel discorso. Io ignaro pensavo che stesse poco bene. Quando il prete si eccitò al massimo si alzò lo salutò ed andammo via. Che figura, ma il prete non so cosa fece quando andammo via. Non ci convocò più ed addirittura se ci incontrava si nascondeva, non voleva vederci. Una sera portò a casa un ragazzo, suo nuovo collega di lavoro. Lei scopò a lui, lo fece venire non so quante volte e quando uscì dalla camera il povero ragazzo non era in grado di trovare la porta.
Sembrerà esagerato ma le cose andavano veramente così. Non so se sulla terra esiste un'altra donna con tale potenzialità per il sesso e ci dovevo capitare proprio io e purtroppo non ero in grado di lasciarla, aveva un potere straordinario su di me.
Aveva doti particolari oltre alla voglia di trasgredire, l'esperienza nell'attività sessuale, la giovane età e la bellezza A queste doti è difficile resistere.
Avevo la speranza che il tempo fosse dalla mia parte e così fu ma veramente con tanta gradualità.
Insieme cominciammo a selezionare le attività e le persone, migliorammo di parecchio la situazione economica orientandoci verso lavori maggiormente retribuiti, allargammo il giro di amicizie scegliendo spesso colleghi di lavoro giovani. Le trasgressioni c'erano ancora anche se limitate e ne godevamo di più. A concludere sono felice di non averla lasciata.
scritto il
2022-03-23
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