Storia - Settimana 1

di
genere
tradimenti

Sono un ragazzo come tanti, ho un buon lavoro, una bella compagna e un appartamento. Da alcuni mesi mi trovo fuori domicilio per lavoro tutta la settimana e rientro a casa solo il week end. Convivo con la mia ragazza, una mora con un fisico magro ma con le curve al posto giusto, da un paio di anni e non avrei mai pensato potesse succedere quello che mi accingo a raccontarvi.

Un venerdì sera, rientrando dopo una settimana di lavoro, trovo la mia ragazza che sta cucinando. Mi saluta ma vedo che è un po’ più fredda rispetta al solito. Non do troppo peso alla cosa e vado a farmi una doccia. Quando ho finito mi reco in cucina per mangiare. Al termine del pasto e dopo aver riassettato i piatti ci mettiamo sul divano per guardare la tele come al solito. Io chiaramente avevo un gran voglia dato che era una settimana che non la vedevo e ho cominciato a stuzzicarla. Abbiamo cominciato a baciarci e dopo un attimo si stacca e mi dice:

A: “Amore, devo raccontarti qualcosa.”

Io: “Dimmi pure amore mio.”

Pensando dovesse raccontarmi un qualche pettegolezzo relativo al lavoro.

A: “Voglio raccontarti cos’e successo ieri sera.”

---
Ero al lavoro come al solito. Quando abbiamo chiuso e stavo per prendere la macchina e tornare a casa il nuovo collega del negozio accanto, quel bel ragazzo di cui ti avevo già parlato, mi ha chiesto di andare a bere qualcosa con lui. All’inizio non volevo accettare ma visto che sono a casa da sola ho deciso di andarci.

Abbiamo preso le macchine e ci siamo diretti ad un bar che conosceva lui. Abbiamo bevuto un bel po’e abbiamo parlato di tutto. Lui mi ha raccontato che erano mesi che non usciva con una ragazza. Io stentavo a credergli visto che non era affatto male.
Quando abbiamo finito mi ha riaccompagnato all’appartamento. Stavamo per salutarci quando mi sono ricordata che avevo un problema con la doccia e gli ho chiesto se potesse darci un’occhiata.

Molto gentilmente ha accettato ed è entrato. Era un paio di giorni che la doccia non funzionava più bene. Lui ha provato ad aggiustarla ma ad un certo punto è schizzata acqua da tutte le parti e ci siamo bagnati entrambi. Io avevo la camicia del lavoro e bagnandosi si è cominciato ad intravvedere il reggiseno. Lui invece si era bagnato completamente la maglietta e gli ho quindi preso un asciugamano per far sì che potesse asciugarsi. Si è così tolto la maglia ed ho visto il suo petto, molto muscoloso. Intanto che si asciugava ho visto che continuava a fissarmi le tette ed ho notato un gonfiore nei suoi pantaloni.

Lui se ne è accorto ed ha colto la palla al balzo.

C: “Scusami per l’erezione ma le tue tette mi eccitano molto.”

Io sono arrossita per il complimento e senza darmi il tempo di reagire ha continuato.

C: “Vuoi vederlo meglio?”

A quelle parole mi sono bloccata, sarà stato l’alcool ma mi stavo eccitando pensando al suo cazzo.

Vedendo la mia indecisione si è abbassato i pantaloni e le mutande e ha tirato fuori un bel cazzo, già in semi erezione. Io mi sono bloccata a fissarlo e non ci capivo più niente. Mi ha allora preso la mano e l’ha portata al suo cazzo. Era la prima volta che toccavo un altro cazzo. Ho cominciato a segarlo piano piano e vedevo che si ingrossava e la cosa mi stava piacendo.

Mi ha preso per mano e mi ha portata in stanza chiedendomi di spogliarmi. Io ormai ero super eccitata e non ci stavo capendo più nulla, così mi sono tolta la camicia e i pantaloni e sono restata in reggiseno e tanga. Mi ha fatto sdraiare nel letto, mi ha tolto il tanghino e ha cominciato a leccarmela. Io non ci capivo più niente, ero veramente molto eccitata. Lui ci sapeva veramente fare con la lingua e le dita. Visto che non avevo ancora fatto la doccia la mia figa aveva un odore abbastanza forte ma a lui sembrava piacere parecchio. Dopo alcuni minuti, mi ha fatto raggiungere un orgasmo bello forte. Mi tremavano le gambe e ho avuto bisogno di un minuto abbondante per riprendermi.

Nel frattempo, lui si è sdraiato accanto a me con il cazzo completamente in tiro e ha cominciato a segarselo. Appena ripresa mi sono messa sopra, gli ho allontanato la mano e ho cominciato a segarlo a mia volta. Il suo cazzo è più grosso del tuo e in cima svetta una gran bella cappella. Dall’eccitazione gli stava già uscendo un po’ di liquido. Dopo un attimo mi sono avvicinata e ho cominciato a leccarglielo. Il sapore del liquido era molto più dolce del tuo e il cazzo aveva un odore parecchio forte. L’ho comunque preso tutto in bocca e ho cominciato un bel pompino. Si vedeva che non scopava da un bel po’ perché aveva le palle belle piene. Ho continuato a leccarglielo per un paio di minuti massaggiandogli nel frattempo le palle. Poi lui mi fa:

C: “Hai voglia di scopare?”.

Il primo pensiero è stato di rifiutare perché mi sembrava di farti un torto eccessivo. Lui però ha infilato il dito nella piaga:

C: “Pensi che il tuo ragazzo sia fedele, che non combini niente quando è lontano per lavoro? Lo sai come sono fatti gli uomini.”

In effetti io non sapevo cosa tu stessi facendo e il dubbio mi ha assalito. Sono caduta nella sua trappola e gli ho risposto:

A: “Va bene, però metti il goldone.”

Lui si è alzato dal letto, ha preso il portafoglio e ha tolto un preservativo. Ha aperto la confezione e se l’è infilato sul cazzo. Poi è di nuovo entrato nel letto, io mi ero sdraiata e lui si è messo tra le mie gambe. Ero molto intimorita perché era la prima volta con un altro uomo. Capendo probabilmente la situazione ha giocato per un bel attimo con la cappella sulle mie labbra, facendomi eccitare parecchio perché mi stimolava anche il clitoride e poi lentamente mi ha penetrata. All’inizio faceva un po’ male visto che ha il cazzo bello grosso. Poi adagio adagio la mia figa si è adattata e lui ha cominciato a muoversi.

Ho cominciato a provare un gran piacere, mai provato prima. Lui si è avvicinato a me e ha allungato la sua lingua. Io di riflesso l’ho anche allungata a mia volta e abbiamo cominciato a giocare con le nostre lingue senza toccarci le labbra. Dopo un attimo si è staccato da me, mi ha preso una gamba, l’ha messa sopra la sua spalla e ha ricominciato a pomparmi. Mi sentivo veramente troppo bene, la mia figa continuava a bagnarsi sempre di più. Dopo un po’ mi dice:

C: “Cosa ne dici se tolgo il goldone e scopiamo senza? Ho voglia di sentire il mio cazzo nella tua figa.”

Io dall’eccitazione acconsento, così ho anche un attimo per riprendere fiato.

A: “Certo!”

Lui si alza, toglie il preservativo e lo lancia sul tuo cuscino. Poi si sdraia sul letto e io mi metto sopra di lui. Lui si mette un bel po’ di saliva sulla mano e mi bagna la figa, non che ce ne fosse bisogno in quanto stavo grondando umori come non mi era mai successo. Io faccio lo stesso con il suo cazzo. Poi ci salgo sopra e lo penetro senza problemi, nonostante la grandezza del suo cazzo e la mia figa stretta, questo grazie alle nostre salive.
Senza goldone è ancora più bello e intenso, inoltre il suono che si sente nella staza dovuto al cazzo e alla figa bagnati è ipnotico.

C: “Non ho mai scopato così bene, hai una figa stretta ed è fantastica!”

A: “Anche io, il tuo cazzo è favoloso!”

Lui si alza e ci troviamo seduti e abbracciati. Mi slaccia il reggiseno e comincia a leccarmi e mordicchiarmi i capezzoli. Poi ricominciamo ancora a giocare con le nostre lingue guardandoci intensamente negli occhi. Nella stanza c’è un odore fortissimo di figa e cazzo, e questo ci eccita ancora di più. Mentre continuiamo a slinguare lui mi pompa ritmicamente. Ad un certo punto mi fa:

C: “Ti va se ci mettiamo assieme? Tu mi piaci un casino.”

Io ci rimango e sul momento non so cosa rispondere. Lui capisce la situazione e continuando a scoparmi cerca nuovamente la mia lingua. Io ricambio e dopo un paio di minuti di slinguata gli rispondo:

A: “Godiamoci il momento, poi ne riparliamo.”

Lui capisce e allora mi chiede:

C: “Posso sborrarti nella figa?”

Io sapevo che non era la cosa giusta e corretta, come anche avergli fatto togliere il preservativo, però nell’eccitazione del momento gli ho risposto:

A: “Va bene, voglio sentirti dentro.”

Ci guardiamo nuovamente negli occhi e ricominciamo ancora una volta a baciarci e a giocare con le nostre lingue. Oltre ad avere un bel fisico e un bel cazzo era pure molto bravo a baciare.

Dopo un minuto, sento che comincia ad avere il respiro affannoso e, senza smettere di slinguarmi, mi riempie la figa di sborra. Sento gli schizzi inondarmi la figa e in quel momento ho un orgasmo anch’io. Mi devo attaccare a lui perché mi mancano le forze. Restiamo abbracciati ancora un attimo e appena ci siamo ripresi, come se fosse la cosa più normale, ci baciamo nuovamente con molta passione. Restiamo così ancora per alcuni minuti e poi ci stacchiamo, il suo cazzo è ancora bello duro e non accenna a mollare.

Io, cosa mai fatta con te, mi abbasso e gli lecco le ultime gocce che escono dalla sua cappella. Lui apprezza parecchio questo mio gesto, mi prende la faccia tra le mani e vuole ancora baciarmi. Poi ci rivestiamo e ci salutiamo con un ultimo bacio. Lui prende e se ne va.

Io sono restata tutta la notte a pensare a quello che è successo. Non sapevo se tenerlo segreto o parlartene, ma poi alla fine ho deciso di essere onesta e raccontarti tutto.
---

Io fino a lì ero restato in assoluto silenzio perché non mi sembrava possibile che la mia ragazza facesse una cosa del genere. Quando stavo per dire qualcosa mi ha anticipato:

A: “Non preoccuparti, è stato un errore e non succederà più, te lo prometto.”

Io non sapevo cosa dire o fare.

Lei mi ha dato un bacio ed è andata a dormire. Io sono rimasto ancora parecchio tempo sul divano a riflettere su quanto mi aveva raccontato. Non sapevo cosa fare perché era stata una cosa troppo improvvisa.

Durante il fine settimana siamo rimasti abbastanza distaccati, ognuno per i fatti propri. Il lunedì sono ripartito per lavorare e mi ero ripromesso di pensare a tutta la situazione e affrontare la mia ragazza il fine settimana successivo.
scritto il
2022-03-30
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