Le mie prime esperienze
di
unpogazzella
genere
prime esperienze
Mi chiamo Vittorio. Quando venni al mondo mia mamma aveva 16 anni. Mio padre la sposò ma dopo un anno se ne andò di casa lasciandoci soli. Mia madre si laureò in medicina specializzandosi in psicologia infantile.
Inutile dire che abbiamo vissuto in simbiosi , in assoluta complicità ed assenza di pudori ed inibizioni.
Ho sempre dormito nel suo lettone , non mi ha mai dato il ciuccio ma ogni notte mi addormentavo succhiando i suoi capezzoli per molti e molti anni. Quando arrivai all’adolescenza le raccontai dei miei primi pruriti, le feci vedere il pene che si ingrossava. Lei mi spiegò come tali reazioni fossero normali.
Le raccontai che mi ero emozionato a guardare il cazzo dei miei amici che si divertivano a toccarselo reciprocamente. Uno più grande di noi aveva un cazzo enorme e dal suo pene uscì un liquido bianco.
Mia madre mi sorrise, mi prese in mano il mio uccellino e cominciò a muoverlo
“Faceva così quel tuo amico?” mi chiese.
“Sì mamma”
Il mio pene si ingrossò e dopo non molto uscì anche dal mio quel liquido. Una sola goccia ma che trasmise al mio corpo una sensazione di piacere fantastica.
Da quel giorno cominciai a masturbarmi regolarmente, mi piaceva farlo accanto a mia madre, non mi eccitava guardare il suo corpo, anche se bellissimo ma erano le sue carezze ed i suoi sorrisi che mi mandavano in estasi.
Un giorno mia madre mi chiese:
“Ma a cosa pensi quando ti ecciti?”
“Penso sempre ai miei amici che si accarezzano il pisello, è l’unica immagine che conosco e che mi eccita. Ieri uno di noi ha preso in bocca il cazzo di quello più grande ed io mi sono bagnato le mutande”
Mia madre restò perplessa ma non aggiunse nulla.
Il giorno dopo la mamma mi disse :
“Ho una sorpresa per te”
Mise nel lettore dvd un film . Era un porno, una trama molto semplice, un ragazzo ed una donna matura, sesso orale prima di scopate in tutte le posizioni.
Alla fine della proiezione avevo il cazzo durissimo, guardai mia madre e le chiesi:
“Cosa si prova a farselo succhiare?”
Lei si chinò sul mio ventre e se lo mise in bocca. Succhiava e leccava con grande abilità, capii che era esperta in questa pratica e ne fui quasi geloso. Dopo pochi minuti le sborrai in bocca. Lei ingoiò tutto e mi diede il bacio della buona notte.
Ogni sera le chiedevo di rivedere il filmetto ed ogni sera le chiedevo di farmi vivere le situazioni del film. Fu così che scopai mia madre, le penetrai la fica ed il culo in tutte le posizioni. Le leccai la fica, ma solo per poco, la cosa non mi eccitò particolarmente . Mi accorsi che lei non provava alcun piacere ma assecondava i miei desideri. Dopo alcuni giorni anch’io non provai più piacere. Lei mi spiegò che era normale, era giusto che io cercassi nuove esperienze.
Non facemmo più sesso insieme da quel giorno ma mi piaceva che mi guardasse mentre mi masturbavo.
Un giorno mi chiese:
“Ti piacerebbe scopare una ragazza della tua età?”
“Sì mamma , sarebbe magnifico”
Il giorno dopo si presentò a casa con una stupenda ragazza ventenne.
“Lei si chiama Lisa, inutile che ti spieghi perché è qui”
Andate in camera ragazzi e divertitevi.
Io guardai la mamma e le chiesi:
“Vorrei che ci guardassi mamma, mi sento più a mio agio”
Lisa fece capire che per lei non era un problema.
Ci spogliammo e cominciammo a baciarci. Istintivamente cercai i suoi capezzoli per succhiarli.
Mia madre intervenne:
“Leccale la fica Vittorio”
Ubbidii , il sapore delle labbra agro dolce non mi trasmise alcun brivido. Le succhiai il clitoride senza grande entusiasmo.
Poi lei mi spompinò, era bravissima, mi scappellò il pene e lo leccò come fosse un gelato, poi mi succhiò i testicoli e mi leccò il culo. Quando la sua lingua si fermò sul buco del mio ano ebbi un brivido, lei se ne accorse ed insistette a lungo in quella posizione, poi vi infilò un dito ed il mio corpo fu attraversato da un brivido. Guardai mia madre, lei capì c he stavo provando un grande piacere e, probabilmente per paura di scoprire una verità non desiderata mi disse:
“Ora scopala Vittorio”
Io ero eccitatissimo , la misi alla pecorina e le penetrai la fica, guardavo mia madre mentre il mio cazzo usciva ed entrava in quel corpo sconosciuto. Era la prima volta che un estraneo si inseriva nell’intimità mia e di mia madre. Mi stupii della mia resistenza , la girai e rigirai molte volte prima di avere l’orgasmo. Lei urlava in continuazione ma sicuramente simulava.
Prima di andarsene Lisa mi baciò e mi fece mille complimenti.
Il giorno dopo andai a letto molto tardi, stranamente mia madre era ancora sveglia e leggeva.
Lei affrontò subito l’argomento:
“Ho visto ieri che ti è piaciuto molto quando Lisa ha giocato col tuo culetto”
“Sì, è vero, mi ha fatto vivere un’emozione speciale. Pensi che sia gay?”
“Lo vediamo subito, tesoro, togliti il pigiama e girati”
Io ubbidii e mi stesi a letto mostrando il culo a mia madre. Lei mise un cuscino sotto il ventre e cominciò ad accarezzarmi le natiche. Subito il pene si ingrossò, senza accorgermene protesi il mio ano all’infuori , la lingua di mia madre cominciò a leccarmelo, era bagnatissimo , mia madre si sollevò un attimo per dirmelo:
“Il tuo culetto si sta bagnando come se fosse una fica. Non ci sono dubbi, tesoro , sei gay”
Infilò un dito nel mio culo , poi prese un oggetto cilindrico che non avevo mai visto, era lungo e grosso me l’infilò nel culo senza alcuno sforzo, cominciò a muoverlo su e giù con grande forza, capii che era in preda ad una sordida rabbia per avere scoparto la mia vera natura. In un attimo raggiunsi un orgasmo.
Restammo muti per diversi giorni, ma ieri ho ripreso il coraggio e l’ho affrontata:
“Mamma, inutile mentire, ho voglia di essere penetrato da un cazzo vero, da quella sera in cui mi hai infilato quel fallo di plastica nell’ano sogno di prendere un cazzo che mi sfondi l’ano”
Lei mi ha accarezzato , e sorridendomi mi disse:
“Domani sarà il tuo gran giorno”
E siamo ad oggi. Mia madre mi ha portato a casa un uomo sui 40 anni, non le ho chiesto chi sia ma probabilmente lui non sapeva esattamente cosa l’aspettava perché resta sorpreso quando presentandoci gli dici:
Non è con me che dovrai fare l’amore, ma con lui”
Lui mi guarda, io sono molto carino e molto femminile , lui deve essere un uomo ricco di esperienze perché mi sorride e dice:
“OK, è un vero bocconcino, sei sicura che vuoi che te lo inculi?”
“E’ lui che lo desidera , quindi è inutile cercare di nascondere la verità”.
Non andiamo in camera da letto. L’uomo si spoglia in un attimo ed io lo seguo.
Mi chiede :
“Hai mai fatto un pompino?”
“No” rispondo timidamente,
“Vieni a succhiarmelo allora, vedrai che ti piacerà”
Lui si siede sul divano , io mi inginocchio tra le sue gambe, prendo l’enorme pene tra le mani, capisco che mi piacerà da matto metterlo in bocca, ma voglio gustare ogni momento. Passo la lingua sulla punta e pian piano faccio scendere la pelle scappellandolo. Ora è libero e posso infilarlo tra le labbra. Ha un sapore strano, l’asta pulsa ed è calda, lo infilo in bocca lentamente quasi soffoco quando lo sento urtare sul fondo della gola. Lo succhio e lo lecco come se non avessi fatto altro per tutta la vita, il mio istinto di femmina mi guida , mi piace il cazzo mi piace tenerlo in bocca ma ora lo voglio nel culo.
Mi sollevo, appoggio il petto sul tavolo ed allargo le gambe . Il mio ano è esposto .
Mi rivolgo a mia madre:
“Lo voglio mamma, digli che mi inculi”
Lei ormai è rassegnata e si rivolge all’uomo con fermezza:
“Sfondalo , fagli male , è un frocetto , fallo contento”
Le parole di mia madre non mi feriscono anzi.
Finalmente sento il glande a contatto col mio ano, lo sento entrare lentamente ma senza esitazioni. Quasi svento per il piacere . Il dolore è minimo il mio cazzo è come non esistesse, sto godendo col culo come le donne godano con la fica. Il toro mi tromba senza tregua , ha un cazzo enorme che arriva a metà dell’intestino, guardo mia madre lei mi accarezza nell’attimo stesso in cui il mio ano raggiunger l’orgasmo.
Inutile dire che abbiamo vissuto in simbiosi , in assoluta complicità ed assenza di pudori ed inibizioni.
Ho sempre dormito nel suo lettone , non mi ha mai dato il ciuccio ma ogni notte mi addormentavo succhiando i suoi capezzoli per molti e molti anni. Quando arrivai all’adolescenza le raccontai dei miei primi pruriti, le feci vedere il pene che si ingrossava. Lei mi spiegò come tali reazioni fossero normali.
Le raccontai che mi ero emozionato a guardare il cazzo dei miei amici che si divertivano a toccarselo reciprocamente. Uno più grande di noi aveva un cazzo enorme e dal suo pene uscì un liquido bianco.
Mia madre mi sorrise, mi prese in mano il mio uccellino e cominciò a muoverlo
“Faceva così quel tuo amico?” mi chiese.
“Sì mamma”
Il mio pene si ingrossò e dopo non molto uscì anche dal mio quel liquido. Una sola goccia ma che trasmise al mio corpo una sensazione di piacere fantastica.
Da quel giorno cominciai a masturbarmi regolarmente, mi piaceva farlo accanto a mia madre, non mi eccitava guardare il suo corpo, anche se bellissimo ma erano le sue carezze ed i suoi sorrisi che mi mandavano in estasi.
Un giorno mia madre mi chiese:
“Ma a cosa pensi quando ti ecciti?”
“Penso sempre ai miei amici che si accarezzano il pisello, è l’unica immagine che conosco e che mi eccita. Ieri uno di noi ha preso in bocca il cazzo di quello più grande ed io mi sono bagnato le mutande”
Mia madre restò perplessa ma non aggiunse nulla.
Il giorno dopo la mamma mi disse :
“Ho una sorpresa per te”
Mise nel lettore dvd un film . Era un porno, una trama molto semplice, un ragazzo ed una donna matura, sesso orale prima di scopate in tutte le posizioni.
Alla fine della proiezione avevo il cazzo durissimo, guardai mia madre e le chiesi:
“Cosa si prova a farselo succhiare?”
Lei si chinò sul mio ventre e se lo mise in bocca. Succhiava e leccava con grande abilità, capii che era esperta in questa pratica e ne fui quasi geloso. Dopo pochi minuti le sborrai in bocca. Lei ingoiò tutto e mi diede il bacio della buona notte.
Ogni sera le chiedevo di rivedere il filmetto ed ogni sera le chiedevo di farmi vivere le situazioni del film. Fu così che scopai mia madre, le penetrai la fica ed il culo in tutte le posizioni. Le leccai la fica, ma solo per poco, la cosa non mi eccitò particolarmente . Mi accorsi che lei non provava alcun piacere ma assecondava i miei desideri. Dopo alcuni giorni anch’io non provai più piacere. Lei mi spiegò che era normale, era giusto che io cercassi nuove esperienze.
Non facemmo più sesso insieme da quel giorno ma mi piaceva che mi guardasse mentre mi masturbavo.
Un giorno mi chiese:
“Ti piacerebbe scopare una ragazza della tua età?”
“Sì mamma , sarebbe magnifico”
Il giorno dopo si presentò a casa con una stupenda ragazza ventenne.
“Lei si chiama Lisa, inutile che ti spieghi perché è qui”
Andate in camera ragazzi e divertitevi.
Io guardai la mamma e le chiesi:
“Vorrei che ci guardassi mamma, mi sento più a mio agio”
Lisa fece capire che per lei non era un problema.
Ci spogliammo e cominciammo a baciarci. Istintivamente cercai i suoi capezzoli per succhiarli.
Mia madre intervenne:
“Leccale la fica Vittorio”
Ubbidii , il sapore delle labbra agro dolce non mi trasmise alcun brivido. Le succhiai il clitoride senza grande entusiasmo.
Poi lei mi spompinò, era bravissima, mi scappellò il pene e lo leccò come fosse un gelato, poi mi succhiò i testicoli e mi leccò il culo. Quando la sua lingua si fermò sul buco del mio ano ebbi un brivido, lei se ne accorse ed insistette a lungo in quella posizione, poi vi infilò un dito ed il mio corpo fu attraversato da un brivido. Guardai mia madre, lei capì c he stavo provando un grande piacere e, probabilmente per paura di scoprire una verità non desiderata mi disse:
“Ora scopala Vittorio”
Io ero eccitatissimo , la misi alla pecorina e le penetrai la fica, guardavo mia madre mentre il mio cazzo usciva ed entrava in quel corpo sconosciuto. Era la prima volta che un estraneo si inseriva nell’intimità mia e di mia madre. Mi stupii della mia resistenza , la girai e rigirai molte volte prima di avere l’orgasmo. Lei urlava in continuazione ma sicuramente simulava.
Prima di andarsene Lisa mi baciò e mi fece mille complimenti.
Il giorno dopo andai a letto molto tardi, stranamente mia madre era ancora sveglia e leggeva.
Lei affrontò subito l’argomento:
“Ho visto ieri che ti è piaciuto molto quando Lisa ha giocato col tuo culetto”
“Sì, è vero, mi ha fatto vivere un’emozione speciale. Pensi che sia gay?”
“Lo vediamo subito, tesoro, togliti il pigiama e girati”
Io ubbidii e mi stesi a letto mostrando il culo a mia madre. Lei mise un cuscino sotto il ventre e cominciò ad accarezzarmi le natiche. Subito il pene si ingrossò, senza accorgermene protesi il mio ano all’infuori , la lingua di mia madre cominciò a leccarmelo, era bagnatissimo , mia madre si sollevò un attimo per dirmelo:
“Il tuo culetto si sta bagnando come se fosse una fica. Non ci sono dubbi, tesoro , sei gay”
Infilò un dito nel mio culo , poi prese un oggetto cilindrico che non avevo mai visto, era lungo e grosso me l’infilò nel culo senza alcuno sforzo, cominciò a muoverlo su e giù con grande forza, capii che era in preda ad una sordida rabbia per avere scoparto la mia vera natura. In un attimo raggiunsi un orgasmo.
Restammo muti per diversi giorni, ma ieri ho ripreso il coraggio e l’ho affrontata:
“Mamma, inutile mentire, ho voglia di essere penetrato da un cazzo vero, da quella sera in cui mi hai infilato quel fallo di plastica nell’ano sogno di prendere un cazzo che mi sfondi l’ano”
Lei mi ha accarezzato , e sorridendomi mi disse:
“Domani sarà il tuo gran giorno”
E siamo ad oggi. Mia madre mi ha portato a casa un uomo sui 40 anni, non le ho chiesto chi sia ma probabilmente lui non sapeva esattamente cosa l’aspettava perché resta sorpreso quando presentandoci gli dici:
Non è con me che dovrai fare l’amore, ma con lui”
Lui mi guarda, io sono molto carino e molto femminile , lui deve essere un uomo ricco di esperienze perché mi sorride e dice:
“OK, è un vero bocconcino, sei sicura che vuoi che te lo inculi?”
“E’ lui che lo desidera , quindi è inutile cercare di nascondere la verità”.
Non andiamo in camera da letto. L’uomo si spoglia in un attimo ed io lo seguo.
Mi chiede :
“Hai mai fatto un pompino?”
“No” rispondo timidamente,
“Vieni a succhiarmelo allora, vedrai che ti piacerà”
Lui si siede sul divano , io mi inginocchio tra le sue gambe, prendo l’enorme pene tra le mani, capisco che mi piacerà da matto metterlo in bocca, ma voglio gustare ogni momento. Passo la lingua sulla punta e pian piano faccio scendere la pelle scappellandolo. Ora è libero e posso infilarlo tra le labbra. Ha un sapore strano, l’asta pulsa ed è calda, lo infilo in bocca lentamente quasi soffoco quando lo sento urtare sul fondo della gola. Lo succhio e lo lecco come se non avessi fatto altro per tutta la vita, il mio istinto di femmina mi guida , mi piace il cazzo mi piace tenerlo in bocca ma ora lo voglio nel culo.
Mi sollevo, appoggio il petto sul tavolo ed allargo le gambe . Il mio ano è esposto .
Mi rivolgo a mia madre:
“Lo voglio mamma, digli che mi inculi”
Lei ormai è rassegnata e si rivolge all’uomo con fermezza:
“Sfondalo , fagli male , è un frocetto , fallo contento”
Le parole di mia madre non mi feriscono anzi.
Finalmente sento il glande a contatto col mio ano, lo sento entrare lentamente ma senza esitazioni. Quasi svento per il piacere . Il dolore è minimo il mio cazzo è come non esistesse, sto godendo col culo come le donne godano con la fica. Il toro mi tromba senza tregua , ha un cazzo enorme che arriva a metà dell’intestino, guardo mia madre lei mi accarezza nell’attimo stesso in cui il mio ano raggiunger l’orgasmo.
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