Padre, madre e figlia deliziosi.
di
goldenoro69$
genere
incesti
Eravamo a pranzo io e Elettra la mia adorata mogliettina (mogliettina perché minuta) ed il telegiornale parlava di un nonno che approfittava di una nipotina. Una notizia ripugnante sotto tutti gli aspetti, ed intanto venne a sedersi a tavola nostra figlia Eleonora che aveva appena finito di studiare per preparare la maturità. Si commentava la notizia ed io esponendomi feci un paragone sostenendo che l'incesto non è accettabile ed in modo particolare tra un nonno ed una nipotina. Intervenne immediatamente Elettra che disse " Perché forse approvi un incesto tra genitori e figli"? "Non volevo dire questo ma soltanto che è riprovevole che un nonno approfitti della nipotina e quando si dice nipotina ci si riferisce ad una bambina. Nonno orco che andrebbe sbattuto in galera"
Intervenne Eleonora "Una scena raccapricciante".
Il discorso svanì parlando di altro. Qualche giorno dopo Elettra avvertì forti dolori alla pancia, di corsa in ospedale e la diagnosi fu tremenda "Appendicite perforante": Fu operata immediatamente e ringraziando il cielo fu dichiarata fuori pericolo. Grande sollievo per tutti ma si prevedevano alcuni giorni di degenza.
Non ci lamentammo assolutamente considerando il rischio corso. Presi dei giorni di ferie per sostituire in tutto e per tutto Elettra. Eleonora presa dallo studio ogni tanto mi prendeva in giro "Che ci cucina oggi il cuoco" ? Rispondevo ironicamente. La mattina successiva mentre passavo la scopa elettrica e lei beveva il caffè mi tramortì con una frase che disse controllando i residui in terra "Papà come scopi bene". Mi venne un blocco mentale e non fui in grado di ribattere. Lei tornò subito allo studio. Rinvenni mentalmente ed un tarlo si insinuò nel mio cervello.
Preparai il piatto da lei preferito e quando lo vide mi diede un bacio sulla fronte dicendo "Grazie al mio paparino". Poi silenzio assoluto ed atmosfera pesante, e per rompere un pò la monotonia dissi "Chissà quando esce la mamma"? "Ti manca tanto la
mamma " ? "Certo che mi manca" lei ancora con un fendente micidiale "Ti manca di più per il giorno o per la notte"? Risposi senza riflettere "Per il giorno e per la notte" Cercai di deviare il discorso verso lei e dissi "Forse questa è l'occasione buona per parlare un po di te visto che mi tenete all'oscuro di tutto tu e la mamma" "Papà non vorrai mica che confidi i miei problemi di donna a te" "Perché no e poi quali sono i problemi"? "Non credo di poterteli rivelare" "Bene quindi per te non conto nulla"? "Per me conti tantissimo è per quello che sento nei tuoi confronti, ho una certa difficoltà a parlartene" "Ora siamo soli e ti prometto che quanto diciamo resta tra noi due" "E' quello che volevo sentirti dire papà, andiamo a parlarne in salotto con un buon caffè"
"Quando tu e la mamma scopate cosa pensi che dalla mia camera non si sente"? "Non mi sono posto mai il problema" "Male papà perché sento tutto, non solo, e mi eccito anche e sono costretta a masturbarmi" "Scusa ma ad un ragazzo non ci pensi" ? " Certo che ci penso e l'ho anche avuto ed abbiamo anche scopato ma non sono mai riuscita a godere e l'ho lasciato" "Perché questa situazione e non lo hai detto"? "Cosa ti dovevo dire che il mio ideale di uomo sei solo tu e che riesco a godere solo masturbandomi immaginando te che mi scopi"? "Cosa sto sentendo, da impazzire"!!! "Indipendentemente da tutto il resto, ma io sono innamorato di tua madre" "E' quello che mi da fastidio che pensi solo a lei" "Cosa vorresti che lasciassi lei per te? Non dimenticare che sei nostra figlia" "Accetterei di entrare nei vostri rapporti" " O santa Madonna!!! Mi sento stravolto" "Senti Eleonora finiamo per il momento questo discorso ed andiamo a trovare tua madre in ospedale" "Vengo papà. Hai promesso acqua in bocca" "Tranquilla" Non riuscivo a concentrarmi, guidavo ma non sapevo cosa stessi facendo, mi svegliò lei dicendo "Siamo arrivati papà".
Cercavo di essere normale davanti ad Elettra ma lo sconvolgimento era tale che se ne accorse e chiese "C'è qualcosa che non va" ? Rispose Eleonora " E glielo chiedi ? Manchi tu" . "Anche voi mi mancate tanto e non vedo l'ora di tornare" Rispose Elettra. Tornammo a casa in silenzio e decidemmo per la sera di mangiare un pizza fuori. Lei studiò un paio d'ore ed io sistemai qualcosa in giro. "Vogliamo prepararci papà? Sai una cosa ? Vediamo se siamo capaci a vestire bene" "Ma andiamo in pizzeria"? " Si ma non sotto casa, andiamo in centro" Mi vestii, non amo la cravatta quindi jeans e camicia ed attesi sul divano. Meno male che ero seduto altrimenti sarei crollato a terra, apparve lei truccata con una minigonna al limite con un petto sporgente messo in risalto da una maglietta bianca. "Ele cosa combini"? Mi abbracciò e disse "Stasera mi godo il mio paparino".
Il solo profumo mi avvolse ed in quel momento decisi di assecondarla. " Ok andiamo amore di papà" "No togli papà, basta solo amore". Forse le gambe cedettero ma non ricordo.
Sicuramente non ero in pieno possesso delle mie facoltà mentali, mi sembrava di librare nell'aria, mi disse di metterle un braccio sulla spalla ed arrivammo alla macchina, mi chiese di farle da cavaliere ed aprirle lo sportello e nel momento in cui sedette scoprì parte dell'inguine ed ebbi la sensazione che non portasse nulla sotto. Feci finta di non vedere e partimmo, ma gli occhi andavano sempre su magnifico paio di gambe e glielo dissi
"Hai delle gambe bellissime" "Finalmente ti accorgi di qualcosa" e mentre guidavo mi diede un bacino sull'orecchio. All'ingresso del locale ci guardavano tutti. I camerieri facevano a turno per servirci per ammirare quella splendida donna. Ero un attimo assorto e mi svegliò dicendomi "Stasera non pensare a mamma". "E' difficile ma ascolto il tuo consiglio" Dopo qualche antipasto quasi lasciammo le pizze intere, non avevamo più fame e volle fare una passeggiata, mi chiese di metterle il braccio sul collo e lei me lo passò dietro la schiena, eravamo attaccati uno all'altra e solo in quel momento sentii un brivido e ed una eccitazione indicibile che mi procurarono una erezione mai vista in vita mia. Se ne accorse e mi strinse ancora di più. Prendemmo un caffè in un bar e tornammo a casa. Cercavo di immaginare l'epilogo della serata e non volevo crederci. Squillò il telefono ed era Elettra che ci augurò la buonanotte.
Mentre era in doccia chiese l'accappatoio perché l'aveva dimenticato. Era solo una scusa, lo presi e glielo porsi. Era semplicemente bellissima nella nudità totale. Si avvolse e scappò via. Feci la doccia anch'io e con l'accappatoio aperto andai in camera e vidi lei già sotto le lenzuola. "Ele che fai quì "? "Togli l'accappatoio e raggiungimi" Non appena entrai nel letto mi abbracciò salendo sul mio corpo e feci un ultimo tentativo per dissuaderla "Sei sicura Ele di volerlo"? "Certo è una vita che immagino questo momento"
Non era espertissima nelle attività sessuali e volle che le spiegassi tutto. Mi baciava continuamente fino a quando le nostre bocche si unirono e durò tantissimo.
Cominciai ad avere un senso di bagnato sulla pancia ed era la sua eccitazione. Il mio cazzo trovò l'ingresso della figa automaticamente e lei iniziò a tremare tanta era l'eccitazione e raggiungeva orgasmi continui. Non parlava, gemeva soltanto, poi con un filo di voce mi pregò di stare attento perché non era protetta. Riuscii a resistere non so quando e quando non ne fui più capace la sollevai letteralmente fuoriuscendo dalla
sua meravigliosa figa. All'orecchio mi sussurrò "Da domani prenderò la pillola perché queste scopate non si devono interrompere". Dopo un breve relax la strinsi a me e le chiesi" Mi puoi dire per favore che programmi hai per il futuro sotto l'aspetto sessuale?
"Certo che te lo dico, convinco mamma a scopare insieme così avrai due splendide fighe a tua disposizione" "Ma ci stai con la testa"? "Certo che ci sto e vedrai che raggiungerò il mio obiettivo". Mi stavo convincendo che la cosa era possibile e per dirla tutta mi eccitavo pure. Passarono altri cinque giorni e meno male che ero in ferie perché la notte lei volle scopare in continuazione per recuperare tutto quello che non aveva fatto. Andammo a riprendere Elettra e durante il viaggio ripetemmo più volte "Acqua in bocca".
Nel percorso di ritorno adulammo in modo esagerato Elettra che si meravigliò non poco ed Ele la rassicurò dicendo che non essendosi mai assentata ed ora riaverla per noi era una festa. Elettra però doveva riprendere le forze e noi ci dedicammo a lei totalmente.
Io ripresi il lavoro ed Ele alternava studio e attenzioni alla mamma. Il giorno dopo Elettra disse che doveva avvisare una donna del vicinato perché voleva farsi finalmente un bagno. Ele rispose che la donna l'aveva già in casa e che avrebbe provveduto lei a lavarla. Elettra fu più contenta se non altro per una questione di igiene.
Dopo aver preparato il bagno Ele accompagnò la mamma nella cabina doccia e si spogliò anche lei per non bagnarsi. Chiuse l'acqua versò del bagno schiuma sul corpo e iniziò dei massaggi che avrebbero risvegliato i sensi di chiunque. Elettra chiedeva dove avesse imparato e lei "Semplicemente sul mio corpo mamma" Ele osò nel momento di maggior estasi della mamma di entrare con due dita nella figa ed Elettra chiuse gli occhi chiedendo "Cosa mi fai Ele"? "Mamma ti lavo tutta non posso lasciarti la figa sporca" Ele mi ecciti è da tanto che non ho rapporti" "Mamma se ti eccito e ti fa piacere godi pure". Non finì la frase che raggiunse un orgasmo violento da farla aggrappare ai tubi per non cadere.
Quando si riebbe Elettra disse "Ele cosa abbiamo fatto..." Mamma abbiamo fatto la cosa più bella del mondo e non è finita perché ti devo spalmare la crema". Ed infatti prima con la pancia in aria stando attenta alla ferita poi la fece girare e fece la schiena ,le gambe ed i glutei arrivando alla figa, Elettra istintivamente divaricò le gambe consentendo ad Ele di lavorare bene sulla figa e raggiunse un altro orgasmo Alla fine Elettra volle dare un bacio ad Ele che invece di porgere la guancia la baciò in bocca.
Situazione irreale per Elettra che non si rendeva bene conto di cosa fosse successo.
La sera a tavola Elettra mi raccontò quello che era successo e capii l'ostinazione di Ele nel portarci dove voleva. Io ed Ele non potevamo mostrarci e dovevo aspettare ancora qualche giorno a causa della ferita per avere rapporti con Elettra. Non potevo più aspettare ed una sera andammo a fare la spesa io ed Ele, ci appartammo in una località sperduta e scopammo con una intensità tale da farci male e le sborrai in figa procurandole un orgasmo sensazionale perché ormai prendeva la pillola.
In quel caso ci accordammo che come avesse ripreso i rapporti sessuali con la mamma io avrei dovuto fare in modo di svegliarla e lei si sarebbe presentata nuda.
Questa ragazza ci usava e ci convinceva, a me esaltava questa dote ed io la vedevo già come arrampicatrice sociale.
Passarono altri dieci giorni e riuscii ad avere il primo rapporto sessuale con Elettra e non ci fu nessun bisogno che urlassi io perché lo fece Elettra in maniera impressionante tanto che Ele entrò in camera nuda e disse che era una delizia sentirli e che l'avevano eccitata tanto. Io ed Elettra ci guardammo negli occhi e con un assenso automatico la invitammo ad unirsi a noi. Ci abbracciò, ci baciò sulla bocca e disse "Questa nottata la ricorderò per tutta la vita". Eravamo nudi il mio cazzo voleva subito la razione di figa e delicatamente detti la precedenza ad Elettra ed Ele avvicinò il viso alla mamma e
disse "Questa notte ti facciamo recuperare il tempo perso in ospedale, si spostò verso il basso e leccava contemporaneamente la figa alla mamma ed il cazzo al papà. Altro che
urla ed Elettra capì come stavano le cose ed invitò il marito a scopare anche Ele.
Infine Elettra apostrofando marito e figlia Disse "Maialini avete programmato questa cosa in mia assenza e mi chiedo per soddisfare me oppure voi"? L'interrogativo restò senza risposta.
Cambiarono anche il letto per dormire assieme ne presero uno a tre piazze e fu un delizioso proseguimento di incesto solidale.
Intervenne Eleonora "Una scena raccapricciante".
Il discorso svanì parlando di altro. Qualche giorno dopo Elettra avvertì forti dolori alla pancia, di corsa in ospedale e la diagnosi fu tremenda "Appendicite perforante": Fu operata immediatamente e ringraziando il cielo fu dichiarata fuori pericolo. Grande sollievo per tutti ma si prevedevano alcuni giorni di degenza.
Non ci lamentammo assolutamente considerando il rischio corso. Presi dei giorni di ferie per sostituire in tutto e per tutto Elettra. Eleonora presa dallo studio ogni tanto mi prendeva in giro "Che ci cucina oggi il cuoco" ? Rispondevo ironicamente. La mattina successiva mentre passavo la scopa elettrica e lei beveva il caffè mi tramortì con una frase che disse controllando i residui in terra "Papà come scopi bene". Mi venne un blocco mentale e non fui in grado di ribattere. Lei tornò subito allo studio. Rinvenni mentalmente ed un tarlo si insinuò nel mio cervello.
Preparai il piatto da lei preferito e quando lo vide mi diede un bacio sulla fronte dicendo "Grazie al mio paparino". Poi silenzio assoluto ed atmosfera pesante, e per rompere un pò la monotonia dissi "Chissà quando esce la mamma"? "Ti manca tanto la
mamma " ? "Certo che mi manca" lei ancora con un fendente micidiale "Ti manca di più per il giorno o per la notte"? Risposi senza riflettere "Per il giorno e per la notte" Cercai di deviare il discorso verso lei e dissi "Forse questa è l'occasione buona per parlare un po di te visto che mi tenete all'oscuro di tutto tu e la mamma" "Papà non vorrai mica che confidi i miei problemi di donna a te" "Perché no e poi quali sono i problemi"? "Non credo di poterteli rivelare" "Bene quindi per te non conto nulla"? "Per me conti tantissimo è per quello che sento nei tuoi confronti, ho una certa difficoltà a parlartene" "Ora siamo soli e ti prometto che quanto diciamo resta tra noi due" "E' quello che volevo sentirti dire papà, andiamo a parlarne in salotto con un buon caffè"
"Quando tu e la mamma scopate cosa pensi che dalla mia camera non si sente"? "Non mi sono posto mai il problema" "Male papà perché sento tutto, non solo, e mi eccito anche e sono costretta a masturbarmi" "Scusa ma ad un ragazzo non ci pensi" ? " Certo che ci penso e l'ho anche avuto ed abbiamo anche scopato ma non sono mai riuscita a godere e l'ho lasciato" "Perché questa situazione e non lo hai detto"? "Cosa ti dovevo dire che il mio ideale di uomo sei solo tu e che riesco a godere solo masturbandomi immaginando te che mi scopi"? "Cosa sto sentendo, da impazzire"!!! "Indipendentemente da tutto il resto, ma io sono innamorato di tua madre" "E' quello che mi da fastidio che pensi solo a lei" "Cosa vorresti che lasciassi lei per te? Non dimenticare che sei nostra figlia" "Accetterei di entrare nei vostri rapporti" " O santa Madonna!!! Mi sento stravolto" "Senti Eleonora finiamo per il momento questo discorso ed andiamo a trovare tua madre in ospedale" "Vengo papà. Hai promesso acqua in bocca" "Tranquilla" Non riuscivo a concentrarmi, guidavo ma non sapevo cosa stessi facendo, mi svegliò lei dicendo "Siamo arrivati papà".
Cercavo di essere normale davanti ad Elettra ma lo sconvolgimento era tale che se ne accorse e chiese "C'è qualcosa che non va" ? Rispose Eleonora " E glielo chiedi ? Manchi tu" . "Anche voi mi mancate tanto e non vedo l'ora di tornare" Rispose Elettra. Tornammo a casa in silenzio e decidemmo per la sera di mangiare un pizza fuori. Lei studiò un paio d'ore ed io sistemai qualcosa in giro. "Vogliamo prepararci papà? Sai una cosa ? Vediamo se siamo capaci a vestire bene" "Ma andiamo in pizzeria"? " Si ma non sotto casa, andiamo in centro" Mi vestii, non amo la cravatta quindi jeans e camicia ed attesi sul divano. Meno male che ero seduto altrimenti sarei crollato a terra, apparve lei truccata con una minigonna al limite con un petto sporgente messo in risalto da una maglietta bianca. "Ele cosa combini"? Mi abbracciò e disse "Stasera mi godo il mio paparino".
Il solo profumo mi avvolse ed in quel momento decisi di assecondarla. " Ok andiamo amore di papà" "No togli papà, basta solo amore". Forse le gambe cedettero ma non ricordo.
Sicuramente non ero in pieno possesso delle mie facoltà mentali, mi sembrava di librare nell'aria, mi disse di metterle un braccio sulla spalla ed arrivammo alla macchina, mi chiese di farle da cavaliere ed aprirle lo sportello e nel momento in cui sedette scoprì parte dell'inguine ed ebbi la sensazione che non portasse nulla sotto. Feci finta di non vedere e partimmo, ma gli occhi andavano sempre su magnifico paio di gambe e glielo dissi
"Hai delle gambe bellissime" "Finalmente ti accorgi di qualcosa" e mentre guidavo mi diede un bacino sull'orecchio. All'ingresso del locale ci guardavano tutti. I camerieri facevano a turno per servirci per ammirare quella splendida donna. Ero un attimo assorto e mi svegliò dicendomi "Stasera non pensare a mamma". "E' difficile ma ascolto il tuo consiglio" Dopo qualche antipasto quasi lasciammo le pizze intere, non avevamo più fame e volle fare una passeggiata, mi chiese di metterle il braccio sul collo e lei me lo passò dietro la schiena, eravamo attaccati uno all'altra e solo in quel momento sentii un brivido e ed una eccitazione indicibile che mi procurarono una erezione mai vista in vita mia. Se ne accorse e mi strinse ancora di più. Prendemmo un caffè in un bar e tornammo a casa. Cercavo di immaginare l'epilogo della serata e non volevo crederci. Squillò il telefono ed era Elettra che ci augurò la buonanotte.
Mentre era in doccia chiese l'accappatoio perché l'aveva dimenticato. Era solo una scusa, lo presi e glielo porsi. Era semplicemente bellissima nella nudità totale. Si avvolse e scappò via. Feci la doccia anch'io e con l'accappatoio aperto andai in camera e vidi lei già sotto le lenzuola. "Ele che fai quì "? "Togli l'accappatoio e raggiungimi" Non appena entrai nel letto mi abbracciò salendo sul mio corpo e feci un ultimo tentativo per dissuaderla "Sei sicura Ele di volerlo"? "Certo è una vita che immagino questo momento"
Non era espertissima nelle attività sessuali e volle che le spiegassi tutto. Mi baciava continuamente fino a quando le nostre bocche si unirono e durò tantissimo.
Cominciai ad avere un senso di bagnato sulla pancia ed era la sua eccitazione. Il mio cazzo trovò l'ingresso della figa automaticamente e lei iniziò a tremare tanta era l'eccitazione e raggiungeva orgasmi continui. Non parlava, gemeva soltanto, poi con un filo di voce mi pregò di stare attento perché non era protetta. Riuscii a resistere non so quando e quando non ne fui più capace la sollevai letteralmente fuoriuscendo dalla
sua meravigliosa figa. All'orecchio mi sussurrò "Da domani prenderò la pillola perché queste scopate non si devono interrompere". Dopo un breve relax la strinsi a me e le chiesi" Mi puoi dire per favore che programmi hai per il futuro sotto l'aspetto sessuale?
"Certo che te lo dico, convinco mamma a scopare insieme così avrai due splendide fighe a tua disposizione" "Ma ci stai con la testa"? "Certo che ci sto e vedrai che raggiungerò il mio obiettivo". Mi stavo convincendo che la cosa era possibile e per dirla tutta mi eccitavo pure. Passarono altri cinque giorni e meno male che ero in ferie perché la notte lei volle scopare in continuazione per recuperare tutto quello che non aveva fatto. Andammo a riprendere Elettra e durante il viaggio ripetemmo più volte "Acqua in bocca".
Nel percorso di ritorno adulammo in modo esagerato Elettra che si meravigliò non poco ed Ele la rassicurò dicendo che non essendosi mai assentata ed ora riaverla per noi era una festa. Elettra però doveva riprendere le forze e noi ci dedicammo a lei totalmente.
Io ripresi il lavoro ed Ele alternava studio e attenzioni alla mamma. Il giorno dopo Elettra disse che doveva avvisare una donna del vicinato perché voleva farsi finalmente un bagno. Ele rispose che la donna l'aveva già in casa e che avrebbe provveduto lei a lavarla. Elettra fu più contenta se non altro per una questione di igiene.
Dopo aver preparato il bagno Ele accompagnò la mamma nella cabina doccia e si spogliò anche lei per non bagnarsi. Chiuse l'acqua versò del bagno schiuma sul corpo e iniziò dei massaggi che avrebbero risvegliato i sensi di chiunque. Elettra chiedeva dove avesse imparato e lei "Semplicemente sul mio corpo mamma" Ele osò nel momento di maggior estasi della mamma di entrare con due dita nella figa ed Elettra chiuse gli occhi chiedendo "Cosa mi fai Ele"? "Mamma ti lavo tutta non posso lasciarti la figa sporca" Ele mi ecciti è da tanto che non ho rapporti" "Mamma se ti eccito e ti fa piacere godi pure". Non finì la frase che raggiunse un orgasmo violento da farla aggrappare ai tubi per non cadere.
Quando si riebbe Elettra disse "Ele cosa abbiamo fatto..." Mamma abbiamo fatto la cosa più bella del mondo e non è finita perché ti devo spalmare la crema". Ed infatti prima con la pancia in aria stando attenta alla ferita poi la fece girare e fece la schiena ,le gambe ed i glutei arrivando alla figa, Elettra istintivamente divaricò le gambe consentendo ad Ele di lavorare bene sulla figa e raggiunse un altro orgasmo Alla fine Elettra volle dare un bacio ad Ele che invece di porgere la guancia la baciò in bocca.
Situazione irreale per Elettra che non si rendeva bene conto di cosa fosse successo.
La sera a tavola Elettra mi raccontò quello che era successo e capii l'ostinazione di Ele nel portarci dove voleva. Io ed Ele non potevamo mostrarci e dovevo aspettare ancora qualche giorno a causa della ferita per avere rapporti con Elettra. Non potevo più aspettare ed una sera andammo a fare la spesa io ed Ele, ci appartammo in una località sperduta e scopammo con una intensità tale da farci male e le sborrai in figa procurandole un orgasmo sensazionale perché ormai prendeva la pillola.
In quel caso ci accordammo che come avesse ripreso i rapporti sessuali con la mamma io avrei dovuto fare in modo di svegliarla e lei si sarebbe presentata nuda.
Questa ragazza ci usava e ci convinceva, a me esaltava questa dote ed io la vedevo già come arrampicatrice sociale.
Passarono altri dieci giorni e riuscii ad avere il primo rapporto sessuale con Elettra e non ci fu nessun bisogno che urlassi io perché lo fece Elettra in maniera impressionante tanto che Ele entrò in camera nuda e disse che era una delizia sentirli e che l'avevano eccitata tanto. Io ed Elettra ci guardammo negli occhi e con un assenso automatico la invitammo ad unirsi a noi. Ci abbracciò, ci baciò sulla bocca e disse "Questa nottata la ricorderò per tutta la vita". Eravamo nudi il mio cazzo voleva subito la razione di figa e delicatamente detti la precedenza ad Elettra ed Ele avvicinò il viso alla mamma e
disse "Questa notte ti facciamo recuperare il tempo perso in ospedale, si spostò verso il basso e leccava contemporaneamente la figa alla mamma ed il cazzo al papà. Altro che
urla ed Elettra capì come stavano le cose ed invitò il marito a scopare anche Ele.
Infine Elettra apostrofando marito e figlia Disse "Maialini avete programmato questa cosa in mia assenza e mi chiedo per soddisfare me oppure voi"? L'interrogativo restò senza risposta.
Cambiarono anche il letto per dormire assieme ne presero uno a tre piazze e fu un delizioso proseguimento di incesto solidale.
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