L'occupazione a scuola pt 4
di
Lady A
genere
sentimentali
Il mio respiro era affannoso, ero dolorante dappertutto, la mente era svuotata ma non riuscivo a minimamente a muovermi.
Avevo forse strafatto?
Le conseguenze di tutto si sarebbero verificate di lì a poco ma sul mio viso comprarve un sorriso, pensai che aver avuto un atteggiamento così disinibito con un uomo dovevo essere davvero pazza.
In effetti, sì... Luca mi piaceva tanto,eppure non lo conoscevo, l'elettricità dei nostri corpi era palpabile ma avevo bisogno di qualcosa in più.
Mi girai e sorrisi a Luca, mi stava aspettando.
"Tutto bene?" Mi disse con un'espressione che non riuscii a decifrare.
"Sì, ma credo che per un po' sarà difficile camminare come si deve, pensa fare una partita."
"Una partita?"
"Sì, gioco a calcio nella squadra femminile."
E così gli raccontai di come ero finita nel campo di calcio e anche di quella volta che mi ero beccata un'espulsione per un fallo non troppo accidentale, gli raccontai della mia spiccata competitività e di come non avevo la minima idea di quello che avrei fatto da grande.
Al contrario suo non avevo le idee chiare, ero tutta ingarbugliata: mai come in quel momento.
Gli accarezzai i capelli e scoprii il suo orecchio, aveva una piuma al lobo a sinistro, ci giocai e lui mi sorrise scoprendo i denti scintillanti.
"Sei bello, lo sai?"
"Anche tu." E mi baciò.
Un bacio caldo, tenero, morbido. Le sue labbra erano soffici, le nostre lingue danzavano e le nostre mani si intrecciata o perfettamente.
In quell'istante pensai: ero perduta.
Avevo forse strafatto?
Le conseguenze di tutto si sarebbero verificate di lì a poco ma sul mio viso comprarve un sorriso, pensai che aver avuto un atteggiamento così disinibito con un uomo dovevo essere davvero pazza.
In effetti, sì... Luca mi piaceva tanto,eppure non lo conoscevo, l'elettricità dei nostri corpi era palpabile ma avevo bisogno di qualcosa in più.
Mi girai e sorrisi a Luca, mi stava aspettando.
"Tutto bene?" Mi disse con un'espressione che non riuscii a decifrare.
"Sì, ma credo che per un po' sarà difficile camminare come si deve, pensa fare una partita."
"Una partita?"
"Sì, gioco a calcio nella squadra femminile."
E così gli raccontai di come ero finita nel campo di calcio e anche di quella volta che mi ero beccata un'espulsione per un fallo non troppo accidentale, gli raccontai della mia spiccata competitività e di come non avevo la minima idea di quello che avrei fatto da grande.
Al contrario suo non avevo le idee chiare, ero tutta ingarbugliata: mai come in quel momento.
Gli accarezzai i capelli e scoprii il suo orecchio, aveva una piuma al lobo a sinistro, ci giocai e lui mi sorrise scoprendo i denti scintillanti.
"Sei bello, lo sai?"
"Anche tu." E mi baciò.
Un bacio caldo, tenero, morbido. Le sue labbra erano soffici, le nostre lingue danzavano e le nostre mani si intrecciata o perfettamente.
In quell'istante pensai: ero perduta.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'occupazione a scuola pt 3
Commenti dei lettori al racconto erotico