Mamma e zia mi viziano.

di
genere
incesti

Quando il nonno stava poco bene lo abbiamo assistito io e mia zia, la figlia, che era la sorella di mamma, ci siamo impegnati a farlo fino al giorno della sua dipartita. Era proprietario di un appartamento il nonno e sul testamento pensavo ci fosse scritto anche il mio nome. Invece non fu così perché ci fu una divisione in parti uguali tra i figli che a loro volta stabilirono che mia zia, nubile fosse rimasta li fino alla sua sistemazione.
La zia, delusa da una storia d'amore, non voleva più saperne di uomini ed io che avevo superato l'adolescenza mi chiedevo come facesse a soddisfare le sue probabili voglie.
Non era bellissima la zia ma aveva un corpo ricamato. Dopo la morte si sentiva troppo sola e d'accordo con le sorelle decisero che io l'avrei assistita. quindi armi e bagagli con relativo cambio di domicilio. A forza di stare insieme subentrava una disponibilità ad esporre sempre di più le nostre piccole manie ed a rivelare qualche piccolo segreto. Non parlava volentieri del suo amore mancato ma quel pomeriggio forse si lasciò andare. Il giovanotto era un tipo taciturno, ben messo fisicamente ma molto irascibile. Al minimo problema si alterava e questo a lei non stava bene. Durante un rapporto sessuale a casa sua suonarono alla porta ed era l'amministratore di condominio che venne maltrattato a dovere. Mia zia lasciò quella casa ed il suo proprietario per l'ultima volta. Secondo lei quella persona era un pazzo da ricovero e chiuse la storia. Volle sapere di come stessi a ragazze e dissi la verità che non avevo ragazze e che la mia passione principale era la masturbazione e repentinamente le chiesi "E tu come fai"? Dopo un silenzio prolungato rispose che saltuariamente usava il mio stesso sistema. Il discorso fu interrotto dall'arrivo di mamma per una breve visita e prima di andar via rivolgendosi alla sorella le raccomandò di trattarmi bene. Ormai eravamo entrati in un tunnel che sentivo io in modo particolare, di dover percorrere e la sera a cena esaltai la sua figura e la consigliai di affidarsi ad una estetista per correggere alcune piccolissime imperfezioni del suo viso. Non rispose e parlammo di cibi alimenti e cucina. Fui sorpreso quando la mattina successiva si recò dall'estetista che la trasformò positivamente. Al rientro non la riconoscevo quasi e le diedi un bacio che era diretto sulla guancia ma inciampai al portaombrelli e la baciai sulla bocca. Nessuno di noi chiese scusa, anzi un sorriso illuminò il suo volto, e da allora la chiamai "la mia regina". Vedevo nei suoi occhi una luce diversa, a volte era euforica e questo mi autorizzava a proseguire nella mia strategia. Naturalmente dormivamo in camere separate e la sera le davo il bacio della buona notte sui capelli, quella sera glielo diedi sulla bocca lei si irrigidì un pochino senza nessun commento. Ero eccitato e mi masturbai immaginando di avere un rapporto con lei. La mattina al risveglio indossava sempre una vestaglia quella mattina venne in cucina con una maglia che appena copriva il culo. Espressione di meraviglia da parte mia, mi alzai per porgerle la sedia e dopo averla salutata dicendole "Buongiorno mia regina" la stavo baciando sulla testa ma lei con un movimento repentino mi sfiorò le labbra con le sue. E' vero che la sera prima mi ero masturbato ma il cazzo con una impensabile torsione si mostrò interamente attraverso il pigiama. Sorridemmo insieme, i sensi cominciarono a prendere il sopravvento. Era più spigliata e sorridente ed uscimmo per la spesa, si vestì molto bene ed era bellissima. Le misi una braccio sulla spalla e lei mi baciò la mano e risposi baciandole la bocca. Mangiammo una pizza nel centro commerciale guardandoci negli occhi come due innamorati. Tornammo a casa e sul divano le porsi la tazzina del caffè, lei aveva tra le mani una rivista, bevemmo il caffè seduti molto vicini, riprese la rivista, commentò qualcosa, mi avvicinai per leggere le nostre bocche che erano vicinissime si unirono in un lunghissimo bacio. La presi per mano e la portai sul letto la feci distendere e la raggiunsi, eravamo vestiti ma i nostri corpi ne diventarono uno e prendendole il viso tra le mani le dissi "Giochiamo ancora o diventiamo grandi" ? Rispose "Diventiamo grandi". La spogliai con tanta delicatezza e la baciai sulla bocca scesi sul seno sulla pancia e sulla figa dove lei spalancò le gambe e con la lingua la feci eccitare a dovere mentre mi spogliavo con il suo aiuto e il cazzo trovò facilmente la sua figa bagnatissima. Mi raccomandò di stare attento perché non era protetta e venne prestissimo sospirando e gemendo. Le sborrai sulla pancia e restammo così per qualche minuto. Stavamo per alzarci e vedemmo mamma in mezzo alla porta che ci guardava sorridendo. "Come sei entrata" disse lei, mamma rispose "Con la chiave che mi hai dato tu, è da mezz'ora che vi guardo e sono anche eccitata. Mi accettate nel vostro gruppo"? e si distese sul letto. "Brutta troia l'apostrofò mia zia" "Senti chi parla rispose mamma" e continuò prendendomi il cazzo in mano "Questo io l'ho avuto prima di te". Quasi mi vergognavo. Non pensavo di vivere una situazione del genere ma la bellezza di mamma con i suoi modi di fare e vestirsi, e quella della sorella mi avevano coinvolto in un incesto gustosissimo ed a quando pareva poteva continuare ancora. La zia era già venuta, mamma con l'eccitazione che aveva fece ripartire il mio cazzo ed in due minuti finimmo l'orgia. Mi venne in mente un irrispettoso pensiero. "Se ci avesse visto nonno"
Rispose mamma "Se noi ci comportiamo così ci deve essere un motivo, ed il nonno era un porco peggio di noi" Mamma andò a casa e con la zia iniziò un periodo bellissimo e soddisfacente per tutti. Ora però mi vedeva non più come il nipote galante ma come un porco come il nonno e cominciò a prendere la pillola.
scritto il
2022-04-25
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