Cognato eccitato

Roberta è la mia ragazza da due anni ed ha un fratello gay di nome Ale. In questi due anni il rapporto con lui è sempre stato limpido e pulito, senza malizia ma molto amichevole. Vive la sua sessualità molto bene e non mi sento mai a disagio se tipo mi trovo in mutande in giro per casa o se sto in accappatoio. Tra noi si è instaurato un rapporto di profondo affetto reciproco. Questo affetto mi sono però accorto che è leggermente tramutato negli ultimi tempi. Desidero passare più tempo con lui che con Roberta e spesso capita che desidero essere coccolato e abbracciato anche da Ale. Un pomeriggio siamo a casa sua, solo Ale ed io. Scherziamo, parliamo tutto come sempre, se non fosse per la mia erezione che spinge per voler uscire. Non conosco il vero motivo di tutto ciò ma desidero Ale come mai ho desiderato la sorella. Lui si accorge del mio imbarazzo e mi prende la mano. D'un tratto sono su di lui. Ci baciamo, intensamente, con le lingue che si mescolano saliva l'un l'altra e i respiri affannosi in sincrono. Lo stringo a me continuando a slinguazzarlo duramente. Gli sfilo la maglia e lui sbottona i miei jeans che finiscono sul pavimento. Ci fermiamo perché Ale dopo un rapido sguardo famelico si inginocchia e libera il mio pene duro dalle mutande. Si sofferma a osservarlo, lo tocca, lo annusa e dà leggeri baci che mi fanno eccitare al massimo. Mi tolgo la maglia e rimango completamente nudo imponente davanti a lui. Ale comincia e muovere le labbra su e giù sulla mia asta, infilandosi gradualmente tutto il mio pene in bocca. La saliva cola dalla sua bocca andando a bagnare anche le mie palle. Scende ancora leccando e sbavando e ne prende una in bocca. Poi l'altra. Risale ancora lungo l'asta fino alla capocchia. Assaggia la mia presborra tenendo gli occhi fissi su di me. Il suo sguardo famelico mi fa impazzire, è bravissimo. Nessuna donna mi ha mai dedicato così un bel pompino e glielo dico. Mi ringrazia con un sonoro schiocco di labbra sulla capocchia e riprende a succhiare e a salire e scendere sul mio pisello. Gli metto una mano tra i capelli mentre la sua saliva continua a colare a terra. Ad un tratto lo fermo e lo invito ad alzarsi. Ci baciamo, saliva e presborra si mescolano nelle nostre bocche, il mio pene duro struscia sul suo ancora nascosto dai pantaloncini. Mi prende la mano e ce ne andiamo in camera sua. Si mette a carponi sul letto dandomi il culo. Gli tolgo gli ultimi indumenti rimasti ed il suo culo liscio e da far invidia alle donne esce allo scoperto. Un profumo di talco e sapone intimo mi invita a farmi avanti. Con le mani allargo le natiche e ci infilo la faccia dentro. Comincio a baciare il suo buchetto poi con la lingua disegno linee immaginarie intorno. Finalmente prendo il ritmo e lecco da cima a fondo tutto il sedere. Infilo leggermente la lingua dentro il buco, sento Ale gemere, gli tengo le chiappe spalancate e mi gusto quel delizioso culone. Lo sento pregarmi di scoparlo, così dopo qualche altra lappata mi sollevo e mi sistemo meglio dietro di lui. La mia cappella ancora bagnata e il suo culo fradicio di saliva entrano in contatto finalmente. Man mano mi faccio strada dentro il buco del paradiso. Entro completamente dopo la prima resistenza e Ale si concede a un gemito lungo. Finalmente dentro di lui inizio a muovermi prima lentamente poi aumentando il ritmo, e rallentando poi ancora. Le mie mani lungo i fianchi a tenerlo saldo a me, le chiappe che suonano sotto le mie sfuriate. Ale geme di goduria ed io con lui. Un paio di pacche sulla chiappa ristabiliscono ordine. Gli tengo le caviglie mentre continuo a fotterlo per bene. Avvicina il gusto verso di me e ci baciamo, continuando a gemere entrambi arrapatissimi. Ale spruzza sborra senza nemmeno toccarsi e vedere questa scena mi fa eccitare al culmine, infatti vengo lasciandomi andare dentro di lui.
Più tardi ci facciamo una doccia e dopo esserci ripresi ci diamo un bacio appassionato promettendo di rifarlo presto.